@ afr
Mi dite quale alternativa nel settore ws è disponibile oggi che offra di più di KRONOS?
Concettualmente l'unica ws interessante è la serie MPC di Akai che però presenta alcune lacune importanti legate ad esempio al fatto che si possa lavorare a singolo progetto, però è innegabile che rappresenti una boccata di aria fresca
MPC ha altri scopi, molto rivolta a quel tipo di 'MUSICA' basata su ritmi, groove eccetera...... poi credo che molti vedano come ws moderne le antesignane, nulla di più falso: esempi, TRINITY KORG, rompler, HDR quattro tracce che lavorano in syncron con le 16 midi, lettore di campioni, virtual analog con polifonico Moss a 6 voci. WS Tecnics che era una workstation con motori virtuali varii, ricordo campioni, virtual analog synth e anche emulazione di organo, altro.....Stiamo parlando del 1996-'97. Già Korg aveva il sistema con scheda per PC denominato OA-sys.... con Triton, dal punto di vista della qualità generale Korg fece passi indietro, aumentò la quantità e il business con schede suoni a tema costose. Si perse del tutto o quasi la registrazione audio, se non sulla versione denominata STUDIO dove si poteva effettuare una masterizzazione stereo, ma senza tracce singole, mai capita quella necessità di avere un masterizzatore a bordo privo di registratore audio con tracce separate. Nel 2005 con Oasis cominciò la saga di workstations complete un pò di tutto. Io mi rivolsi ad Alesis con l'incompiuta Fusion. Ora come ora AKAI MPC 61 ne è quasi una diretta discendente, non a caso mantiene 8 tracce audio, anche se il sequencer midi arriva a 128 tracce reali rispetto alle 24 di Fusion. Poi Akai ha una grande esperienza (Knowhow?) di campionatori e lo dimostra in pieno su questa macchina, anche se non sono uno che l'abbia mai usato per campionare direttamente. Dal nuovo Kronos mi sarei aspettato la possibilità di poter aggiungere liberamente plug in, così come faccio con MPC, una dote spettacolare, una macchina che cambia pelle ogni qualvolta AIR si decide ad immettere sul mercato nuovi strumenti virtuali, ultimo un 2600, quando già a bordo è installato un buon Odissey. Come già detto in altri post è sconsigliato un uso dello strumento da reale synth dal vivo, non ha il 'fisico' adatto, anche se ha suoni infiniti per poter essere una valida alternativa acusticamente parlando. Ma quando ho bisogno di un hammond a volo, un layer piano e strings-pads eccetera, Modx mi viene in soccorso. Ecco, io sono soddisfatto al 60% di MPC, mi mancano 2 cose e l'ho scritto alla casa madre, tastiera 73 tasti (ricordo che Akai fine anni '80 aveva un synth campionatore a 73 K ed anche una master) possibilmente pesata e la possibilità di avere subito performances come Dio comanda e non dovendo andare a creare projects con consumo rapido di memoria. Una maggiore flessibilità durante la creazione di sets multitimbrici. Per il resto è una macchina non impossibile con a bordo un sequencer ottimo, forse il migliore nella gestione di suoni interni ed esterni. Comunque io propendo per la qualità e non necessariamente nella quantità di case che immettono sul mercato prodotti poi non aggiornati per via di vendite insufficienti. Un altro aspetto non irrilevante è che io MPC 61 nel maggio 2023 l'ho trovato ex demo a 1400 euro e addirittura fui rimborsato poichè diedi in permuta un Modx 8+ che poi sostituii con Modx 6+.