Cos' รจ il cocktail jazz piano? Tecniche di comping

Raptus 17-04-25 22.36
@ paolo_b3
Non ho capito. Tu ascolti Charlie Parker in ascensore?
Certo che no, il comping standard al piano jazz insegnato nei conservatori non è certo tecnica alla Charlie Parker, hai mai ascoltato Bebop?
Raptus 17-04-25 22.36
@ berlex65
Ovidio ha scritto:
Diciamo che il classico piano bar di una volta era più o meno così. Gli hanno cambiato solo nome.

Infatti!! Condivido pienamente!
Sono le classiche "stronzate" che ogni tanto qualcuno si inventa emoemo..
Ciao
Peccato che queste "stronzate" siano quelle che si fanno ascoltare meglio dalla gente
Raptus 17-04-25 22.37
@ Asterix
Penso che questo "stile" non venga insegnato nero corsi di Jazz perchè non è Jazz, io insegno qualcosa di simile forse nel 1' corso del triennio di pianoforte pop.
Si tratta di arrangiamenti efficaci ma molto semplici, una volta capita la logica li fai a ripetizione senza problemi su brani differenti, sempre che il brano si presti.
Nei conservatori in Italia viene insegnato il comping ma nei diversi stili, sia nel jazz che nel pop: Red Garland è molto diverso da Telonius Monk; Tony Banks è molto diverso da Rick Wakeman, Elthon John da Freddie Mercury, etc...
Diciamo che questo tipo di melodia accompagnata dovrebbe far parte di un musicista, anche se io non la uso quasi mai, se non per repertori e occasioni specifiche, per esempio quando suonavo a ricevimenti di matrimoni in piano solo era uno stile che usavo perchè ti permette di realizzarlo al momento senza troppe difficoltà.
Ciao.
Stefano.
Grazie Stefano, come era da immaginarselo il tuo commento è quello che mi aspettavo di ricevere emo
berlex65 17-04-25 22.48
@ Raptus
Peccato che queste "stronzate" siano quelle che si fanno ascoltare meglio dalla gente
Ciao intendevo stronzate nel denominare appunto Cocktail questo modo di suonare ...Io poi l'ho fatto per un paio di anni in alcuni Resort del Chianti Senese e alcune gallerie d'arte...Ma era già in declino...sugli stranieri, comunque, funziona ed è molto apprezzato...Erano sempre 4 ore senza mai staccare le mani dal pianoforte emoemo..
Ciao
paolo_b3 18-04-25 01.15
@ simondrake
No è impossibile se vuoi comprendere Parker l'ascensore è vietato, devi imparare a fare le scale
emo
paolo_b3 18-04-25 01.18
Faccio molta fatica a seguire il tuo ragionamento.

Raptus ha scritto:
Io andrei piano a definirlo "arredamento" questo stile eh, per la maggioranza delle persone l'arredamento vero, cioè quello che ascolterebbero solo in ascensore perché in un locale ci parlerebbero sopra è lo stile Jazz di cui parliamo di solito...

Cosa intendi?
d_phatt 18-04-25 01.24
@ simondrake
No è impossibile se vuoi comprendere Parker l'ascensore è vietato, devi imparare a fare le scale
Scale o arpeggi a seconda della direzione del moto melodico emo
d_phatt 18-04-25 01.29
.
wildcat80 18-04-25 08.54
Ho riesumato questa discussione in un noto forum americano.
Il post è piuttosto vecchio, ed è stata una mia fonte a suo tempo: arrivavo da tanti anni di black music (soul, r'n'b, blues, inclusi parecchi strumentali organistico souljazz di Jimmy Smith, Jimmy McGriff, Boomer T...) e stavo facendo ricerca di studio per quanto riguarda le parti di pianoforte e piani elettrici vari.
Perché volevo sganciarmi dall'ascolto e copio da coverista, e la mia esperienza con i pezzi di Jimmy Smith e Jimmy McGriff mi spingeva verso altro.
Quel tipo di jazz organistico dei primordi a mio avviso è molto bello, è molto più semplice da suonare della totalità della musica jazz pianistica, ma soprattutto è un linguaggio organistico, confinato ad uno strumento che ha peculiarità timbriche ed espressive che nulla hanno a che vedere con il pianoforte, da cui non si può prescindere.
Per cui avevo cercato disperatamente un linguaggio pianistico che fosse un ponte fra la mia modesta esperienza nel blues e nel soul jazz e "quel mondo là", che ammiravo e temevo di non riuscire mai ad affrontare.
A suo tempo, è stata una semplificazione che mi ha aiutato, mi è piaciuta, e ho applicato in un contesto di band estesa (basso, batteria, chitarra, sax contralto, sax tenore, sax baritono, tromba e voce... Con le parti di tastiere serviva una certa discrezione).
Il cocktail jazz come viene chiamato oltreoceano è una porcata che fa storcere il naso ai puristi del genere. E con ragione aggiungo, perché di fatto è una semplificazione estrema e una gentrificazione inversa del genere: prendo un genere complesso e lo banalizzo a livello tecnico ed espressivo, portandolo a platee allargare in ambiti non usuali dove molto probabilmente a nessuno interessa del jazz.
Ambiti e ambienti in cui alla platea non interessa l'ascolto come esperienza fine a sé, quanto piuttosto l'atmosfera complessiva, in cui la musica costituisce un elemento di sottofondo discreto, che quasi ti sembra di non sentire, ma di cui invece percepisci bene l'assenza.
Personalmente lo classificherai come pianoforte pop, non come jazz... Fatto sta che è uno stile, pur deprecabile da molti, con cui tantissimi musicisti (che a casa loro magari si dilettano con violenti run bebop) nel mondo ci si costruiscono la pensione emo
Raptus 18-04-25 09.05
@ paolo_b3
Faccio molta fatica a seguire il tuo ragionamento.

Raptus ha scritto:
Io andrei piano a definirlo "arredamento" questo stile eh, per la maggioranza delle persone l'arredamento vero, cioè quello che ascolterebbero solo in ascensore perché in un locale ci parlerebbero sopra è lo stile Jazz di cui parliamo di solito...

Cosa intendi?
Intendo che col tuo intervento stiamo andando fuori strada e il mio post non era per creare tifoserie del tipo "a me piace il bebop e lo ascolterei per ore e questa è una mer...da".
Smettetela di ragionare sempre per tifoserie, chissenefrega se non è il genere che suonereste VOI al pianoforte.

Peraltro non ho mai visto insegnare il "comping alla Thelonious Monk" (che usava anche lui due note "messe bene" e molti block chords), il tipo di jazz che viene insegnato come comping standard nei conservatori è di base complesso e lo scopo è creare un suono molto corposo quasi si avesse sempre paura di lasciare spazi vuoti.

Punto. Può essere super fantastico per alcuni ma non è quello il punto del mio post.

Certo che fa ridere quando dite "musica da arredamento" per denigrarlo, come se lo stile standard facesse fare head banging alla Metallica di Master of Puppets emo

Raptus 18-04-25 09.11
@ wildcat80
Ho riesumato questa discussione in un noto forum americano.
Il post è piuttosto vecchio, ed è stata una mia fonte a suo tempo: arrivavo da tanti anni di black music (soul, r'n'b, blues, inclusi parecchi strumentali organistico souljazz di Jimmy Smith, Jimmy McGriff, Boomer T...) e stavo facendo ricerca di studio per quanto riguarda le parti di pianoforte e piani elettrici vari.
Perché volevo sganciarmi dall'ascolto e copio da coverista, e la mia esperienza con i pezzi di Jimmy Smith e Jimmy McGriff mi spingeva verso altro.
Quel tipo di jazz organistico dei primordi a mio avviso è molto bello, è molto più semplice da suonare della totalità della musica jazz pianistica, ma soprattutto è un linguaggio organistico, confinato ad uno strumento che ha peculiarità timbriche ed espressive che nulla hanno a che vedere con il pianoforte, da cui non si può prescindere.
Per cui avevo cercato disperatamente un linguaggio pianistico che fosse un ponte fra la mia modesta esperienza nel blues e nel soul jazz e "quel mondo là", che ammiravo e temevo di non riuscire mai ad affrontare.
A suo tempo, è stata una semplificazione che mi ha aiutato, mi è piaciuta, e ho applicato in un contesto di band estesa (basso, batteria, chitarra, sax contralto, sax tenore, sax baritono, tromba e voce... Con le parti di tastiere serviva una certa discrezione).
Il cocktail jazz come viene chiamato oltreoceano è una porcata che fa storcere il naso ai puristi del genere. E con ragione aggiungo, perché di fatto è una semplificazione estrema e una gentrificazione inversa del genere: prendo un genere complesso e lo banalizzo a livello tecnico ed espressivo, portandolo a platee allargare in ambiti non usuali dove molto probabilmente a nessuno interessa del jazz.
Ambiti e ambienti in cui alla platea non interessa l'ascolto come esperienza fine a sé, quanto piuttosto l'atmosfera complessiva, in cui la musica costituisce un elemento di sottofondo discreto, che quasi ti sembra di non sentire, ma di cui invece percepisci bene l'assenza.
Personalmente lo classificherai come pianoforte pop, non come jazz... Fatto sta che è uno stile, pur deprecabile da molti, con cui tantissimi musicisti (che a casa loro magari si dilettano con violenti run bebop) nel mondo ci si costruiscono la pensione emo
Eccolo là un altro... e poi vi lamentate se su questo forum non scrive più nessuno porca miseria.

Eri partito tanto bene, ti stavo pure mettendo un thanks per i riferimenti e poi sei scaduto anche tu nel giudizio personale sparato a caso che non c'entra nulla con la finalità del post manco avessi scritto una lode a Sferaebbasta.

Vi meritate la musica di oggi zio cane
wildcat80 18-04-25 09.22
@ Raptus
Eccolo là un altro... e poi vi lamentate se su questo forum non scrive più nessuno porca miseria.

Eri partito tanto bene, ti stavo pure mettendo un thanks per i riferimenti e poi sei scaduto anche tu nel giudizio personale sparato a caso che non c'entra nulla con la finalità del post manco avessi scritto una lode a Sferaebbasta.

Vi meritate la musica di oggi zio cane
Ho scritto un post estremamente equilibrato, in cui ho cercato di esporre i miei punti di vista e le mie esigenze da una parte, raccontando un'esperienza personale ed esplicitamente dichiarando che questo modo di suonare è parte del mio bagaglio culturale, mettendo sull'altro piatto della bilancia quelle che sono le opinioni che vanno per la maggiore sullo stile in oggetto.
In definitiva il mio è un post assolutamente equilibrato, anzi, se avessi voluto dare una connotazione negativa, avrei rinnegato il mio percorso, non trovi?
Peraltro, se ti fossi letto le 3 paginate del post che ho linkato (cosa di cui dubito visto i tempi di risposta) dovresti prendertela anche con loro, visto che ci sono opinioni assolutamente contrastanti intercalate a commenti più tecnici.
Se nel momento in cui uno esprime un'opinione contraria decade il diritto al thank, ce ne faremo una ragione, non è certo quello lo scopo dei thanks.
Raptus 18-04-25 09.30
@ wildcat80
Ho scritto un post estremamente equilibrato, in cui ho cercato di esporre i miei punti di vista e le mie esigenze da una parte, raccontando un'esperienza personale ed esplicitamente dichiarando che questo modo di suonare è parte del mio bagaglio culturale, mettendo sull'altro piatto della bilancia quelle che sono le opinioni che vanno per la maggiore sullo stile in oggetto.
In definitiva il mio è un post assolutamente equilibrato, anzi, se avessi voluto dare una connotazione negativa, avrei rinnegato il mio percorso, non trovi?
Peraltro, se ti fossi letto le 3 paginate del post che ho linkato (cosa di cui dubito visto i tempi di risposta) dovresti prendertela anche con loro, visto che ci sono opinioni assolutamente contrastanti intercalate a commenti più tecnici.
Se nel momento in cui uno esprime un'opinione contraria decade il diritto al thank, ce ne faremo una ragione, non è certo quello lo scopo dei thanks.
Il punto è che se uno scrive una cosa su un forum nella sezione "Didattica" si aspetta di ricevere commenti in linea con la sezione in cui sta scrivendo.

L'unico che ha risposto secondo quello che mi aspettavo di ricevere è stato Asterix (e infatti era uno dei diretti interessati del post).

Tutti gli altri, perfino VinRoma che è un professionista, si sono limitati a dire "eh ma questa è una porcata", "non è jazz" (tra l'altro chissenefrega se non lo è), "non lo suonerei mai" , "brucerei il pianoforte se dovessi suonarlo", "arredamento"

.... finendo col tuo commento che all'inizio era molto interessante (tra l'altro grazie del link, mi fa piacere vedere che porto argomenti che vengono trattati anche nei forum internazionali).

Il discorso è che comunque si tratta di uno stile importante che viene suonato molto in giro e che è quello che molti vorrebbero sentire (ovviamente pubblico generalista, non certo quello che si va ad ascoltare Pieranunzi).

Quindi ha una certa importanza, anzi direi più che discreta così come può avere importanza per uno studente imparare a suonare in questo stile visto che ammettete tutti è quello che probabilmente fa portare a casa la pagnotta.

Tutto qui.

PS. Se noti le risposte nel forum americano erano molto più in linea con quello che volevo ricevere pure qui, parlando di armonie etc.
wildcat80 18-04-25 09.31
Vedi che sei un ragazzo intelligente? Non c'è da litigare. Ho anche un po' di partiture, ora però non ho tempo perché devo andare a lavoro.
Ci aggiorniamo!
paolo_b3 18-04-25 09.33
Raptus ha scritto:
Intendo che col tuo intervento stiamo andando fuori strada e il mio post non era per creare tifoserie del tipo "a me piace il bebop e lo ascolterei per ore e questa è una mer...da".

Credo che tu ti sia fatta un'idea sbagliata. Mai pensato che il genere di cui parli sia una merdata.
berlex65 18-04-25 10.07
Raptus ha scritto:
Il punto è che se uno scrive una cosa su un forum nella sezione "Didattica" si aspetta di ricevere commenti in linea con la sezione in cui sta scrivendo.

L'unico che ha risposto secondo quello che mi aspettavo di ricevere è stato Asterix (e infatti era uno dei diretti interessati del post)

Forse stai generalizzando...io per esempio ho scritto che non amo queste ridefinizioni, per me è il classico piano-bar di una volta! Punto! Solo che il piano bar è diventato il karaoke e allora qualcuno l'ha denominato in altro modo.
Raptus ha scritto:
Il discorso è che comunque si tratta di uno stile importante che viene suonato molto in giro e che è quello che molti vorrebbero sentire (ovviamente pubblico generalista, non certo quello che si va ad ascoltare Pieranunzi).

Si viene suonato ma di sicuro non in Italia o perlomeno rari casi credo... in alcune città.
Ovviamente va studiato bene, anche perché l'obiettivo è intrattenere i clienti nel corso della cena, ottenendo un suono molto dolce, piacevole e di sottofondo, pur cercando di far "comprendere" le melodie conosciute. Quindi evitare di esaltare doti tecniche...e di coprire con il suono il pubblico che sta chiacchierando: non è un concerto.
Occorre essere sempre vestiti bene, sorridenti, salutare il pubblico e avere una buona memoria perché pur tenendo lo spartito davanti è ben visto lo sguardo verso il pubblico e non verso la tastiera: in genere sono richieste molte ore di musica, fino a che i tavoli non si sono svuotati (te l'ho detto suonavo in media 4 ore di fila).
Un'ottima lettura della musica aiuta perché trovi sempre il cliente straniero che ti chiede di suonare qualcosa, magari di tipico della sua nazione: se riesci ad accontentarlo è un grande successo.
Gli italiani in genere non ti ascoltano e non gli importa nulla, mentre dal pubblico straniero spesso arrivano i complimenti, mance e qualche calice di vino.
Io ho studiato un bel po' di anni con un maestro che ha girato tutto il mondo facendo questo lavoro, che si trascriveva le musiche famose di ogni luogo: quando tornò in Italia stupiva i clienti di qualunque nazione suonandogli i motivi da loro conosciuti.
Ti ho riportato un po' di considerazioni che fanno parte anche del mio "piccolo" vissuto: in alcune sostituzioni del mio maestro, lui mi riportava i miei "errori": devi essere più sorridente, devi suonare più piano e dolce, ecc.
Sicuramente ti consiglio i video di questo pianista
Ha molti video di esecuzioni all'interno di un ristorante penso in Germania o Austria..Come vedi anche lui lo chiama piano bar e tra l'altro va un pò contro ciò che ho detto prima anche perché ha una notevole tecnica, suona molto dolcemente comunque..emo
Ciao
maxpiano69 18-04-25 10.30
Raptus ha scritto:
L'unico che ha risposto secondo quello che mi aspettavo di ricevere è stato Asterix (e infatti era uno dei diretti interessati del post).

Grazie... se la vedi così, personalmente starò attento ad evitare di risponderti in futuro allora...

PS: se uno vuol chiedere qualcosa ad una persona in particolare può farlo tramite PM; un post sul forum è "pubblico" per definizione, qualsiasi sia la sezione e quindi è diritto di chiunque parteciparvi, se gli va e se lo fa in maniera opportuna ovvero nel rispetto del regolamento del forum, ovviamente.
Raptus 18-04-25 10.36
@ maxpiano69
Raptus ha scritto:
L'unico che ha risposto secondo quello che mi aspettavo di ricevere è stato Asterix (e infatti era uno dei diretti interessati del post).

Grazie... se la vedi così, personalmente starò attento ad evitare di risponderti in futuro allora...

PS: se uno vuol chiedere qualcosa ad una persona in particolare può farlo tramite PM; un post sul forum è "pubblico" per definizione, qualsiasi sia la sezione e quindi è diritto di chiunque parteciparvi, se gli va e se lo fa in maniera opportuna ovvero nel rispetto del regolamento del forum, ovviamente.
Scusa Max, nel marasma degli altri commenti il tuo che è stato uno dei primi e pure "tecnici" , purtroppo leggendo gli altri me li ero già persi, anche tu avevi risposto perfettamente in linea emo
maxpiano69 18-04-25 10.38
@ Raptus
Scusa Max, nel marasma degli altri commenti il tuo che è stato uno dei primi e pure "tecnici" , purtroppo leggendo gli altri me li ero già persi, anche tu avevi risposto perfettamente in linea emo
OK, vedi, è il rischio delle generalizzazioni (in cui purtroppo capita a tutti di cadere a volte, compreso chi scrive) emo
Raptus 18-04-25 10.40
@ berlex65
Raptus ha scritto:
Il punto è che se uno scrive una cosa su un forum nella sezione "Didattica" si aspetta di ricevere commenti in linea con la sezione in cui sta scrivendo.

L'unico che ha risposto secondo quello che mi aspettavo di ricevere è stato Asterix (e infatti era uno dei diretti interessati del post)

Forse stai generalizzando...io per esempio ho scritto che non amo queste ridefinizioni, per me è il classico piano-bar di una volta! Punto! Solo che il piano bar è diventato il karaoke e allora qualcuno l'ha denominato in altro modo.
Raptus ha scritto:
Il discorso è che comunque si tratta di uno stile importante che viene suonato molto in giro e che è quello che molti vorrebbero sentire (ovviamente pubblico generalista, non certo quello che si va ad ascoltare Pieranunzi).

Si viene suonato ma di sicuro non in Italia o perlomeno rari casi credo... in alcune città.
Ovviamente va studiato bene, anche perché l'obiettivo è intrattenere i clienti nel corso della cena, ottenendo un suono molto dolce, piacevole e di sottofondo, pur cercando di far "comprendere" le melodie conosciute. Quindi evitare di esaltare doti tecniche...e di coprire con il suono il pubblico che sta chiacchierando: non è un concerto.
Occorre essere sempre vestiti bene, sorridenti, salutare il pubblico e avere una buona memoria perché pur tenendo lo spartito davanti è ben visto lo sguardo verso il pubblico e non verso la tastiera: in genere sono richieste molte ore di musica, fino a che i tavoli non si sono svuotati (te l'ho detto suonavo in media 4 ore di fila).
Un'ottima lettura della musica aiuta perché trovi sempre il cliente straniero che ti chiede di suonare qualcosa, magari di tipico della sua nazione: se riesci ad accontentarlo è un grande successo.
Gli italiani in genere non ti ascoltano e non gli importa nulla, mentre dal pubblico straniero spesso arrivano i complimenti, mance e qualche calice di vino.
Io ho studiato un bel po' di anni con un maestro che ha girato tutto il mondo facendo questo lavoro, che si trascriveva le musiche famose di ogni luogo: quando tornò in Italia stupiva i clienti di qualunque nazione suonandogli i motivi da loro conosciuti.
Ti ho riportato un po' di considerazioni che fanno parte anche del mio "piccolo" vissuto: in alcune sostituzioni del mio maestro, lui mi riportava i miei "errori": devi essere più sorridente, devi suonare più piano e dolce, ecc.
Sicuramente ti consiglio i video di questo pianista
Ha molti video di esecuzioni all'interno di un ristorante penso in Germania o Austria..Come vedi anche lui lo chiama piano bar e tra l'altro va un pò contro ciò che ho detto prima anche perché ha una notevole tecnica, suona molto dolcemente comunque..emo
Ciao
Grazie mille per gli esempi e per le considerazioni sull'ambito di lavoro di chi lo suona abitualmente emo

Nel mio caso non ci farei certo una serata intera ma se tra un pezzo e l'altro ci fosse la possibilità di inserire un riempitivo questo stile secondo me sarebbe ottimo.

Ovviamente il mio "sfogo" non era riferito nemmeno a te anche se all'inizio avevo male interpretato il fatto che lo chiamassi "stronzata da piano bar", poi ci siamo chiariti.