@ stesgarbi
paolo_b3 ha scritto:
ma come fai a portare ad esempio delle manifestazioni per il 25 aprile i pro pal che insultano la Segrè?
E' semplice: loro manifestano in occasione del 25 aprile "in nome dell'antifascismo" e la Segreteria del PD non prende una posizione ufficiale di netta condanna di queste manifestazioni.
Ma come.... si indignano perchè Meloni non si proclama pubblicamente "antifascista", o perchè quando parla contro il fascismo "non dice abbastanza".... e si dimenticano di condannare con voce fortissima, nettissima e unanime una palese mostruosità come gli insulti ad una reduce di Auschwitz?
Un silenzio inquietante, assordante.
Negli anni '70 le cose andavano diversamente, sotto moltissimi aspetti, a cominciare dalla netta distinzione che noi "extraparlamentari" di sinistra sapevamo fare tra governo e popolo israeliano.
A quell'epoca si conosceva bene cosa fosse stata la nostra Resistenza (molti ex partigiani, quelli veri, erano ancora vivi, mica come oggi che abbiamo solo quei ridicoli "simulacri" dell ANPI).
E non davamo certamente del "fascista" ai democristiani, contro cui pure manifestavamo con fermezza. L'uso del termine "fascista" era una cosa seria e veniva attribuito con ben altra consapevolezza storica e cognizione di causa.
Nel nostro Liceo, il rappresentante di Comunione e Liberazione interveniva liberamente alle Assemblee, senza che nessuno ci trovasse alcunchè di strano.
Dario Fo, dal pulpito della "sua" Palazzina Liberty raccontava del POPOLO, parlando il linguaggio del POPOLO.... senza che il parruccone intellettualoide di turno si sognasse di dargli del "populista".
Eppure anche allora, all'interno del PCI, vi fu in iniziale "stato confusionale" sulla questione delle BR, laddove una certa componente ancora parlava di
"compagni che sbagliano". Poi vi fu la netta presa di posizione della segreteria e della dirigenza (con pochissime eccezioni) del Partito, nel condannare come terroristi eversori i BR, così come nettissima fu la presa di distanza nei confronti dei movimenti estremisti come Autonomia Operaia o Lotta Continua.
Questo atteggiamento responsabile aprì la strada al governo "di solidarietà nazionale", cui lo stesso PCI collaborò fattivamente dando il proprio appoggio esterno.
Oggi, quelle prese di posizione non le vedo proprio da parte della segreteria e della dirigenza del PD, che pure avrebbero potuto e dovuto condannare queste odierne manifestazioni violente "pro pal" e - ricordiamolo - anche dei cosiddetti "collettivi antagonisti", che con il 25 aprile effettivamente non centrano nulla.
Un silenzio assordante.... un comportamento omissivo che mi suona di "complicità" strumentale (ma non per questo meno colpevole), volta a non perdere i voti di certe frange estremiste.
P.S.
Enrico Berlinguer.... mi manca.
Lui fu un socialdemocratico nel vero senso del termine.
Un uomo, un grande politico, dotato di una vera e consapevole visione di ciò che la sinistra avrebbe dovuto rappresentare in una democrazia, un coraggioso che seppe sparare nelle orecchie a Breznev la parola "pluralismo" (una bestemmia, in quel congresso del PCUS!).
Quando la mente mi ritorna a lui, provo una gran pena per questo attuale "centrosinistra" .... una caricatura, un'involuzione, un "melting pot" senza nè arte nè parte, votato solo alla conservazione del suo potere, tra mille congiure e lotte interne dal sapore rinascimentale.
Cioè in estrema sintesi non sei più antifascista perchè la Schlein non ha preso una posizione di condanna netta contro i pro pal che hanno insultato la Segrè. A parte che visto come funziona il PD qualcuno che ha ha espresso quella condanna ci sarà sicuramente stato
, ma così facendo non ti pare di "cadere nel tranello" di questa come delle altre provocazioni?
La stragrande maggioranza degli italiani è antifascista, la stragrande maggioranza degli antifascisti italiani non va alle manifestazioni del 25 aprile, la stragrande maggioranza degli antifascisti italiani che va alle manifestazioni del 25 aprile lo fa in maniera pacifica. Di cosa stiamo parlando?