@ mauroverdoliva
la media records era molto famosa negli anni '90 e non vorrei sbagliarmi ma nel vedere un documentario, ricordo un software molto simile, ma vado a memoria....
per capirci da media sono usciti cappella, anticappella, ggdag, raf by picotto etc...
beh può darsi, se avevano una sezione di cd audio mastering interna ai loro studi può essere, mi sembra strano comunque, troppo raffinato per quel tipo di clientela, però dato che alla media di brescia avevano anche una console ssl presumo che il budget per un sistema sadie ci fosse volendo, non ricordo però cosa usassero, passati troppi anni.
i sistemi più usati erano quello e Sonic Solutions fino agli inizi del 2000, anche perchè erano gli unici altamente professionali disponibili a parte synclavier e fairlight (non quelli che tutti conoscono ma gli ultimi che erano pensati per la post produzione).
poi sono arrivati anche altri su pc e mac come sonic foundry sound forge, bias peak, tc works spark, steinberg wavelab....parlo di audio editor/softwares che non necessitavano di schede dsp per funzionare ed erano in grado di compilare masterlist di cd e gestire tutta la parte "cd project" tipo isrc codes, timecode, cd text etc etc....
però dipende, alla bliss corporation dove hanno lavoravano gli eiffel 65 sapevo che avevano sei postazioni tutte basate su pc windows con scheda audio pulsar/scope (dsp) e un sampler roland s760, e vi era una postazione dedicata al mastering con soundforge mi pare e plug ins waves, o forse era wavelab? non avevano certo cose tipo il manley passive equalizer....il mastering a quei livelli non apparteneva al mondo della eurodance, troppi soldi e troppa sofisticazione, si trattava comunque all'epoca di musica sempre un po' "underground" rispetto alle altre, almeno fino alla fine dei 90, poi dal 2000 in avanti le cose son cambiate col tempo.
Difficile che negli anni 90 un artista dance facesse un mastering usando un pultec vero, focusrite isomorphic eq, compressore shadow hills, spl passive eq etc....a parte che alcune cose nemmeno esistevano, ma anche una cosa con limiter e compressore maselec, eq focusrite isomorphic ed spl vitalizer era una cosa molto specifica, normale nel pop italiano e internazionale, normale nel rock/metal, di rado nella dance.
Poi questo in italia, germania, francia, etc...in usa (e anche uk) le cose non erano proprio così e non era raro trovare artisti che mixassero un brano house dentro una console neve, qui da noi non vi erano quei budget evidentemente.
ricordo gente uscire da una console mackie o tascam analogica a 24 canali, andare dentro qualche outboard behringer, bbc sonic maximiser, tc works finalizer....e via su dat (o nel computer in wavelab, poi giusto qualche aggiustatina ai tagli per radio edit etc....e via, il master era finito!)