Casio PX5S: com'è oggi la storia?

orange1978 21-06-25 03.44
@ Ko_tatsu
Ciao a tutti! Ho ricevuto un'offerta di scambio per una Yamaha dgx40 che non uso più (e che sto cercando di vendere) per una casio PX5s (che però non potrei agevolmente provare). L'idea mi alletta ma ho delle riserve:
- nonostante il peso minimo sia sicuramente attraente, i suoni di piano mi sembrano un po' "poppettari" (tendenzialmente io suono jazz) ma ho visto che ci sono interessanti opzioni di eq e di editing
- è comunque una tastiera che inizia ad avere la sua decina di anni (come a dire il vero la tastiera con cui verrebbe scambiata) e nonostante il proprietario mi assicuri che è tenuta bene avrei delle remore sulla sua durabilità
- è senza dubbio fonte di polemiche in questo forum emo

Per chi la ha avuta e soprattutto per chi la ha ancora oggi, come riterreste la sua usabilità come "muletto" leggero da portare in giro? Grazie in anticipo!
lo strumento era valido e con parecchie features interessanti per quando uscì, come la estrema leggerezza unita a una meccanica dignitosissima, poi possibilità di funzionare a batteria, buone funzioni di midi controller via usb e midi (contemporaneamente attivi), 256 voci di polifonia (che erano molte quando fu presentato sul mercato), suoni personalizzabili con una sorta di piano designer, controllers programmabili etc etc....era anche un ottimo synth digitale con dei bei filtri simil analogici.

il problema è che uno strumento del genere è stato diciamo dismesso da casio, per cui bisogna valutare il fattore affidabilità, è comunque uno strumento non più giovanissimo e non appartiene a quella schiera di strumenti che erano progettati come carri armati, vedi per esempio i vari yamaha pf100, p150, p200, cp300....pesantissimi, ma indistruttibili e super affidabili, infatti qualcuno li usa ancora oggi.

casio non ne ho idea, il fatto è che molto probabilmente se dovesse dar problemi potrebbe esser difficoltoso sistemarlo, poi NON SO se le cose stiano effettivamente così, non so come sia la situazione supporto e pezzi di ricambio, però considerando l'età non mi stupirei.
tsuki 21-06-25 08.19
@ orange1978
lo strumento era valido e con parecchie features interessanti per quando uscì, come la estrema leggerezza unita a una meccanica dignitosissima, poi possibilità di funzionare a batteria, buone funzioni di midi controller via usb e midi (contemporaneamente attivi), 256 voci di polifonia (che erano molte quando fu presentato sul mercato), suoni personalizzabili con una sorta di piano designer, controllers programmabili etc etc....era anche un ottimo synth digitale con dei bei filtri simil analogici.

il problema è che uno strumento del genere è stato diciamo dismesso da casio, per cui bisogna valutare il fattore affidabilità, è comunque uno strumento non più giovanissimo e non appartiene a quella schiera di strumenti che erano progettati come carri armati, vedi per esempio i vari yamaha pf100, p150, p200, cp300....pesantissimi, ma indistruttibili e super affidabili, infatti qualcuno li usa ancora oggi.

casio non ne ho idea, il fatto è che molto probabilmente se dovesse dar problemi potrebbe esser difficoltoso sistemarlo, poi NON SO se le cose stiano effettivamente così, non so come sia la situazione supporto e pezzi di ricambio, però considerando l'età non mi stupirei.
Orange,cio' che dici è tutto giusto,pero' considera che usato qualcuno lo da' a 400 euro,piu' o meno...Ora cosa c'è su quella cifra che ti da' tutto quello per 400 euro? Certo,proprio per il discorso che facevi tu,occorre una prova di persona,ed uno strumento che abbia lavorato poco e bene...Ma si puo' trovare,ed imho a quella cifra è un vero affare.
d_phatt 21-06-25 11.33
@ Ko_tatsu
Ciao a tutti! Ho ricevuto un'offerta di scambio per una Yamaha dgx40 che non uso più (e che sto cercando di vendere) per una casio PX5s (che però non potrei agevolmente provare). L'idea mi alletta ma ho delle riserve:
- nonostante il peso minimo sia sicuramente attraente, i suoni di piano mi sembrano un po' "poppettari" (tendenzialmente io suono jazz) ma ho visto che ci sono interessanti opzioni di eq e di editing
- è comunque una tastiera che inizia ad avere la sua decina di anni (come a dire il vero la tastiera con cui verrebbe scambiata) e nonostante il proprietario mi assicuri che è tenuta bene avrei delle remore sulla sua durabilità
- è senza dubbio fonte di polemiche in questo forum emo

Per chi la ha avuta e soprattutto per chi la ha ancora oggi, come riterreste la sua usabilità come "muletto" leggero da portare in giro? Grazie in anticipo!
Dico la mia, relativa alla mia personalissima esperienza:

Dipende da quello che ti serve. Se ti serve una tastiera pesata leggera programmabile (nel senso che puoi editare e salvare preset personalizzando suoni, effetti, EQ, split & layer, ecc... è un conto, mentre se ti serve soltanto un pianoforte leggero per fare jazz da usare come muletto nella fascia economica Yamaha serie P non si batte. OK hanno pochissime possibilità di personalizzazione e perlopiù mediante i tasti funzione, non puoi salvare memorie, hai un range molto ridotto di intervento, ma...quando ci si mettono le mani sopra rispondono a dovere e quella sensazione a 3/400 euro la offrono soltanto loro IMHO. Poi c'è anche il nuovo Kawai economico, ma non l'ho provato.

Non fanno neanche miracoli eh, ci sono pianoforti digitali molto più performanti ma ci allontaniamo da quelle cifre.
anumj 21-06-25 21.51
passano gli anni ma, tranne qualcuno, continuate a non capire un cazzo...
Ovidio 21-06-25 22.10
@ anumj
passano gli anni ma, tranne qualcuno, continuate a non capire un cazzo...
Ti rispondo citando una risposta che ricevesti a suo tempo da un collega forumer (mi trova sostanzialmente d'accordo):

"Provatum in negotium musicalis cum cuffiam akg, cagarem fa, tastiera est pesante quoque lentam, male a ditas.....sonorus est horribilis."

(Cit. Orange1978 in "Casio px5s reddere rationem)

emo
d_phatt 21-06-25 22.36
@ Ovidio
Ti rispondo citando una risposta che ricevesti a suo tempo da un collega forumer (mi trova sostanzialmente d'accordo):

"Provatum in negotium musicalis cum cuffiam akg, cagarem fa, tastiera est pesante quoque lentam, male a ditas.....sonorus est horribilis."

(Cit. Orange1978 in "Casio px5s reddere rationem)

emo
Quel thread andrebbe fissato in cima all'elenco dei thread...o forse diventare una sottosezione del forum. emo
Raptus 21-06-25 22.42
@ d_phatt
Quel thread andrebbe fissato in cima all'elenco dei thread...o forse diventare una sottosezione del forum. emo
Cazzarola sì!!

Fa molto amarcord, ricordo l'epoca in cui vi leggevo mangiando i pop corn emo

Ho ignorato per anni quel thread, partecipare era come essere negli USA e arruolarsi per fare la guerra del Vietnam negli anni sessanta emoemo
paolo_b3 21-06-25 22.57
@ anumj
passano gli anni ma, tranne qualcuno, continuate a non capire un cazzo...
Grandissimo AnumJ! Il PX5S è il richiamo della foresta e tu sei Tarzan! emoemoemo
anumj 21-06-25 23.15
@ Ovidio
Ti rispondo citando una risposta che ricevesti a suo tempo da un collega forumer (mi trova sostanzialmente d'accordo):

"Provatum in negotium musicalis cum cuffiam akg, cagarem fa, tastiera est pesante quoque lentam, male a ditas.....sonorus est horribilis."

(Cit. Orange1978 in "Casio px5s reddere rationem)

emo
"Claviatura gravis est, si manus ex stercore facta est" (cit. me medesimo "De Vulgari Flatulentia")
orange1978 21-06-25 23.18
tsuki ha scritto:
Ora cosa c'è su quella cifra che ti da' tutto quello per 400 euro?


no no chiaro, non c'è nulla a quel prezzo.

tsuki ha scritto:
Certo,proprio per il discorso che facevi tu,occorre una prova di persona,ed uno strumento che abbia lavorato poco e bene...Ma si puo' trovare,ed imho a quella cifra è un vero affare.


a 400 euro è un ottimo affare certo, però è giusto sottolineare quali possano essere i problemi, che poi (ripeto) non sto dicendo esistano per forza, però conoscendo come vanno le cose al mondo sarebbe sciocco non ipotizzarli.

Ci sarebbe anche da dire una cosa, in proposito...ne ho visto qualcuno usato e non erano tenuti benissimo, ma il problema non è nello strumento in sè ma nel fatto che un prodotto del genere di solito si compra per uso live, e sappiano tutti che il live è la cosa che logora di più gli strumenti, poi c'è gente che pur facendo tante date tiene le cose con cura e benissimo, ma la maggior parte purtroppo no, e quando trovi uno strumento che ha fatto tanti palchi spesso non è in ottime condizioni.
anumj 21-06-25 23.24
@ paolo_b3
Grandissimo AnumJ! Il PX5S è il richiamo della foresta e tu sei Tarzan! emoemoemo
... eccolo!
orange1978 21-06-25 23.27
Ovidio ha scritto:
Ti rispondo citando una risposta che ricevesti a suo tempo da un collega forumer (mi trova sostanzialmente d'accordo):

"Provatum in negotium musicalis cum cuffiam akg, cagarem fa, tastiera est pesante quoque lentam, male a ditas.....sonorus est horribilis."

(Cit. Orange1978 in "Casio px5s reddere rationem)


si però dovresti leggere ANCHE tutto il resto poi del thread....quando scrissi quelle cose lo provai per la prima volta e, sinceramente, non mi fece una grande impressione lo ammetto.

...poi su suggerimento di anumj lo riascoltai e riprovai tante volte, l'ho anche usato in studio successivamente, e devo dire che ho capito che era uno strumento molto originale e interessante, a suo modo innovativo, non lo cambierei con i miei strumenti come sv2a, cp1, rd88....ma semplicemente perchè se li ho scelti un motivo c'è, ma quel casio era un prodotto ben fatto, la vera assurdità è stata non svilupparne una versione migliorata.

si sarebbe potuto potenziare la GUI, rendendolo più facile nella programmazione, e bastava qualche controller in più e un display più grosso, per evitare di dover programmare via editor, poi sarebbe bastato migliorare un po' la meccanica (operazione possibilissima e già fatta) e aggiungere dei suoni migliori come ad esempio quei tre samples che casio ha già in casa ossia bechstein, vienna e steinway presenti sugli hybrid pianos...se poi avessero aggiunto anche una audiocard con audio over usb ciao!

con queste features sarebbe stato secondo me un prodotto interessante e competitivo sopratutto se venduto a un prezzo diciamo in linea con roland rd88, purtroppo però come sappiamo, molte storiche aziende ultimamente sembrano fare le cose al contrario di quello che sembrerebbe più logico aspettarsi, forse saremo noi rincoglioniti che ne so!

per come la vedo io invece di fare quel coso color senape, bello come design ma inutilizzabile dal punto di vista pratico (provate solo a cambiare suono con quel cazzo di pannello tipo cucina a induzione) forse sarebbe stato meglio puntare su un nuovo px5s che nel suo piccolo era a livello pratico molto ben fatto, bastava migliorarlo non stravolgerlo (come hanno tentato di fare per esempio con la sua versione arranger color blu elettrico, px560 forse, e toppando alla grande ovviamente!)
Ovidio 22-06-25 01.07
orange1978 ha scritto:
si però dovresti leggere ANCHE tutto il resto poi del thread

Sono 130 pagine di thread, dovrei prendere una settimana di ferie emo
paolo_b3 22-06-25 12.29
@ anumj
... eccolo!
Ca220 ma hanno tagliato la scena madre dove Vianello va a sbattere contro al ramo! Sono degli insensati... emoemoemo
Sbaffone 22-06-25 12.47
anumj 22-06-25 13.42
@ orange1978
Ovidio ha scritto:
Ti rispondo citando una risposta che ricevesti a suo tempo da un collega forumer (mi trova sostanzialmente d'accordo):

"Provatum in negotium musicalis cum cuffiam akg, cagarem fa, tastiera est pesante quoque lentam, male a ditas.....sonorus est horribilis."

(Cit. Orange1978 in "Casio px5s reddere rationem)


si però dovresti leggere ANCHE tutto il resto poi del thread....quando scrissi quelle cose lo provai per la prima volta e, sinceramente, non mi fece una grande impressione lo ammetto.

...poi su suggerimento di anumj lo riascoltai e riprovai tante volte, l'ho anche usato in studio successivamente, e devo dire che ho capito che era uno strumento molto originale e interessante, a suo modo innovativo, non lo cambierei con i miei strumenti come sv2a, cp1, rd88....ma semplicemente perchè se li ho scelti un motivo c'è, ma quel casio era un prodotto ben fatto, la vera assurdità è stata non svilupparne una versione migliorata.

si sarebbe potuto potenziare la GUI, rendendolo più facile nella programmazione, e bastava qualche controller in più e un display più grosso, per evitare di dover programmare via editor, poi sarebbe bastato migliorare un po' la meccanica (operazione possibilissima e già fatta) e aggiungere dei suoni migliori come ad esempio quei tre samples che casio ha già in casa ossia bechstein, vienna e steinway presenti sugli hybrid pianos...se poi avessero aggiunto anche una audiocard con audio over usb ciao!

con queste features sarebbe stato secondo me un prodotto interessante e competitivo sopratutto se venduto a un prezzo diciamo in linea con roland rd88, purtroppo però come sappiamo, molte storiche aziende ultimamente sembrano fare le cose al contrario di quello che sembrerebbe più logico aspettarsi, forse saremo noi rincoglioniti che ne so!

per come la vedo io invece di fare quel coso color senape, bello come design ma inutilizzabile dal punto di vista pratico (provate solo a cambiare suono con quel cazzo di pannello tipo cucina a induzione) forse sarebbe stato meglio puntare su un nuovo px5s che nel suo piccolo era a livello pratico molto ben fatto, bastava migliorarlo non stravolgerlo (come hanno tentato di fare per esempio con la sua versione arranger color blu elettrico, px560 forse, e toppando alla grande ovviamente!)
Sarebbe potuto essere tante cose, sicuramente, ma l'obiettivo era realizzare il primo strumento multitimbrico a 88 tasti con una meccanica seria e un'architettura sonora fortemente condizionata dal filtro ricavato dalla vecchia scuola rolandiana del periodo fujitsu... la migliore, imho, anche rispetto a quanto c'è sul mercato oggi.
Il tutto ad un prezzo ed un peso impensabile per quel tempo (tutto sommato ancora adesso). Allo stesso prezzo trovavi cagate, 3 suoni 1 tastiera di merda.
Ancora oggi non esiste uno strumento simile sul mercato.

Il punto che ha creato confusione, nella già disorientata quanto nutrita pletora di insoddisfatti cronici persi nell'eterna ricerca del "piano di plastica che suona come uno vero", è il fatto che uno strumento simile è stato ascritto alla categoria 'piani digitali', per ovvie semplificazioni di mercato.

Si tratta di qualcosa di molto diverso dall'ennesimo finto piano digitale. E' uno strumento di "sintesi", in senso lato, cioè sintetizza in se vari concetti, concedendo all'utente la possibilità di un editing (con editor proprietario) completo, a garanzia di grande flessibilità sonora.

Il PX5s resta uno straordinario sintetizzatore a 88 tasti, capace di combinazioni sonore in grado di stimolare la creatività.
Deckard 22-06-25 15.04
@ anumj
Sarebbe potuto essere tante cose, sicuramente, ma l'obiettivo era realizzare il primo strumento multitimbrico a 88 tasti con una meccanica seria e un'architettura sonora fortemente condizionata dal filtro ricavato dalla vecchia scuola rolandiana del periodo fujitsu... la migliore, imho, anche rispetto a quanto c'è sul mercato oggi.
Il tutto ad un prezzo ed un peso impensabile per quel tempo (tutto sommato ancora adesso). Allo stesso prezzo trovavi cagate, 3 suoni 1 tastiera di merda.
Ancora oggi non esiste uno strumento simile sul mercato.

Il punto che ha creato confusione, nella già disorientata quanto nutrita pletora di insoddisfatti cronici persi nell'eterna ricerca del "piano di plastica che suona come uno vero", è il fatto che uno strumento simile è stato ascritto alla categoria 'piani digitali', per ovvie semplificazioni di mercato.

Si tratta di qualcosa di molto diverso dall'ennesimo finto piano digitale. E' uno strumento di "sintesi", in senso lato, cioè sintetizza in se vari concetti, concedendo all'utente la possibilità di un editing (con editor proprietario) completo, a garanzia di grande flessibilità sonora.

Il PX5s resta uno straordinario sintetizzatore a 88 tasti, capace di combinazioni sonore in grado di stimolare la creatività.
Assolutamente d’accordo
Sbaffone 22-06-25 19.33
Un sintetizzatore a 88 tasti pesati, puro marketing geniale
Ovidio 22-06-25 20.03
@ Sbaffone
Un sintetizzatore a 88 tasti pesati, puro marketing geniale
La penso allo stesso modo. Forse volevano prendere due piccioni con una fava. Vedasi anche la scelta di inserire un'emulazione di organo con tanto di virtual drawbars e leslie sim sugli arranger "top di gamma" e sui synth della serie XW, a fronte di un keybed scadente.
michelet 22-06-25 20.20
anumj ha scritto:
Il PX5s resta uno straordinario sintetizzatore a 88 tasti, capace di combinazioni sonore in grado di stimolare la creatività.

Come mai, a tuo avviso, visto che era uno strumento così genialmente concepito, non ha avuto alcun seguito?? Nel senso che non è mai uscito un PX-6S o qualcosa di simile-