Quanto tempo impegnate a programmare i vostri synt

Deckard 04-09-25 09.57
@ calav
I suoni di Jump e impressioni di settembre? Dai....ci metto due secondi a farli partendo da zero, ne creo do molti più complessi. Io adoro i synth brass e i pad lussureggianti ma anche quelli classici analogici stile Roland.
La mia domanda era semplicemente quanto tempo dedicate a programmare e quanto allo studio e a suonare
Non ho detto che sono difficili da programmare infatti, ma che, una volta imparati, sono una buona base di partenza per parecchie tipologie di suoni
maxpiano69 04-09-25 10.11
paolo_b3 ha scritto:
Voi riuscite a programmare un suono senza pensare dove andrete ad usarlo? Io di suoni nella mia vita ne avrò fatti 10, sempre partendo da una base esistente e modificandola, non parlo di inviluppi, aperture del filtro o modifica degli effetti, ma sempre per un determinato obiettivo, quindi questo suono l'ho provato in sala e poi eventualmente modificato. Per il resto diciamo 999 volte su 1000 c'è un preset che va più o meno bene.

Idem, io programmo quello che mi serve, se e quando mi serve... non essendo un sound designer per me la priorità è suonare e inoltre per i generi che faccio ed in generale il mio approccio non mi interessa quasi mai replicare 1:1 i suoni originali; certo qualche volta a tempo perso (che quindi è "perso" rispetto ad usarlo per altre cose, tipo lo studio) posso anche divertirmi a sperimentare, ma ormai lo faccio sempre più raramente (leggi: quasi mai).
eclipse 04-09-25 10.19
paolo_b3 ha scritto:
Voi riuscite a programmare un suono senza pensare dove andrete ad usarlo? Io di suoni nella mia vita ne avrò fatti 10, sempre partendo da una base esistente e modificandola, non parlo di inviluppi, aperture del filtro o modifica degli effetti, ma sempre per un determinato obiettivo, quindi questo suono l'ho provato in sala e poi eventualmente modificato. Per il resto diciamo 999 volte su 1000 c'è un preset che va più o meno bene.


Questo è il commento più sensato del 2025.
eclipse 04-09-25 10.36
calav ha scritto:
Ciao a tutti, come sapete di synth analogici e digitali ne ho diversi.

Ma dai?
calav ha scritto:
Trascorro quel poco tempo libero del dopo lavoro per programmarmi tutte le patches synth per synth

A quale scopo? hai detto che ne hai programmati centinaia, non riesco a capire a cosa possano servire dei suoni messi lì così. Comunque puoi recuperare tempo scrivendo di meno.
calav ha scritto:
Ho 3 tributi

Che abolirei per decreto, ma questa è un'opinione personale e anche gratuita. Passamela.
calav ha scritto:
dA DUE ANNI HO ACQUISTATO DIVERSI SYNTH CHE VI HO ELENCATO IN PASSATO

Ancora? Sì, più e più volte ad ogni post, e abbiamo capito che ti piace questa cosa.
calav ha scritto:
Mentre prima programmare,scoprire nuovi suoni mi entusiasmava molto adesso lo trovo stressante

E chi te lo impone?
calav ha scritto:
Soprattutto un synth analogico dovrebbe avere presets di suoni classici del passato, un moog, es.

Tozzi non se ne separava mai, in effetti.
calav ha scritto:
Lo stesso succede per es. con il mio polybrute 12, una volta programmato suona non alla grande ma di più, ma quando lo acquistai mi resi conto che dovevo lavorarci molto , mi aveva colpito l'espressività, la stereofonia ma non i suoni però sapevo già la potenza di questo strumento guardando su youtube varie demo

Ed è l'ennesima cosa che dici per far sapere a tutti che quello che hai è bello. Facci vedere qualcosa di buono che fai con questa roba e allora ti applaudirò per primo. Ma per fare quello che fai tu basta una workstation e neanche recente.
giosanta 04-09-25 11.12
@ paolo_b3
Voi riuscite a programmare un suono senza pensare dove andrete ad usarlo? Io di suoni nella mia vita ne avrò fatti 10, sempre partendo da una base esistente e modificandola, non parlo di inviluppi, aperture del filtro o modifica degli effetti, ma sempre per un determinato obiettivo, quindi questo suono l'ho provato in sala e poi eventualmente modificato. Per il resto diciamo 999 volte su 1000 c'è un preset che va più o meno bene.
Assolutamente condivisibile.
wildcat80 04-09-25 11.55
Diciamo che fare i suoni si può fare anche senza uno scopo pratico immediato, banalmente per valutare appieno le potenzialità di uno strumento, per esplorare caratteristiche che magari sono peculiari...
Però ragazzi parliamo di analogici/ibridi di fascia alta in sottrattiva, gli strumenti più semplici del mondo: i suoni si fanno nello stesso modo, il carattere ovviamente cambia in funzione del filtro e delle modulazioni, ma i brass li fai nello stesso modo tanto sul REV2 quanto su OBX8.
Se per dire trovi complesso il Polybrute, sarei curioso di sapere cosa ne pensi del Summit emo
Lollo78 04-09-25 12.49
Io , dopo anni a cambiare roba mi son fermato al Korg nautilus e lo sto spremendo per bene. Non ci ero mai riuscito con nessuna workstation a questo livello. Adesso uso solo questo e ho costruito un sacco di combination , program , samples che le salvo continuamente su HD interno e chiavetta USB. Ho ricreato per esempio la combination di Drive dei Cars con tanti dettagli che se ci penso mi dico che son matto. Ma mi sto divertendo un sacco. Tutto è partito volendo ricreare Everybody wants to rule the world dei Tears for fears. Da lì ho capito che non avevo capito una miseria fino ad allora. Se la si sfrutta a dovere , qualsiasi workstation può dare parecchie soddisfazioni. Esempio il mod7 di nautilus (Kronos) è una fonte continua di ispirazione. Basta gas quindi...ora si programma e si suona 🤗🤟😝
Deckard 04-09-25 13.01
@ Lollo78
Io , dopo anni a cambiare roba mi son fermato al Korg nautilus e lo sto spremendo per bene. Non ci ero mai riuscito con nessuna workstation a questo livello. Adesso uso solo questo e ho costruito un sacco di combination , program , samples che le salvo continuamente su HD interno e chiavetta USB. Ho ricreato per esempio la combination di Drive dei Cars con tanti dettagli che se ci penso mi dico che son matto. Ma mi sto divertendo un sacco. Tutto è partito volendo ricreare Everybody wants to rule the world dei Tears for fears. Da lì ho capito che non avevo capito una miseria fino ad allora. Se la si sfrutta a dovere , qualsiasi workstation può dare parecchie soddisfazioni. Esempio il mod7 di nautilus (Kronos) è una fonte continua di ispirazione. Basta gas quindi...ora si programma e si suona 🤗🤟😝
Questo è il motivo per il quale live uso esclusivamente workstation
cecchino 04-09-25 13.19
@ calav
I suoni di Jump e impressioni di settembre? Dai....ci metto due secondi a farli partendo da zero, ne creo do molti più complessi. Io adoro i synth brass e i pad lussureggianti ma anche quelli classici analogici stile Roland.
La mia domanda era semplicemente quanto tempo dedicate a programmare e quanto allo studio e a suonare
Scusami, non hai colto la battuta... è una vecchia storia sulla quale ci facciamo quattro risate di tanto in tanto, infatti avevo messo apposta le faccine emo
mima85 04-09-25 14.50
paolo_b3 ha scritto:
Voi riuscite a programmare un suono senza pensare dove andrete ad usarlo?


Io si, sui miei synth ho sovrascritto un sacco di preset di fabbrica con suoni fatti da me giusto per il divertimento di smanettare e sperimentare, e che non ho mai usato in nessun brano. C'è da dire che non avendo un gruppo con cui suonare e non producendo musica, da questo punto di vista sono più libero di uno che le tastiere le suona facendo concerti e sessioni in studio, sia a livello professionale che non. Il mio caso non è la regola ovviamente.
paolo_b3 04-09-25 15.16
@ mima85
paolo_b3 ha scritto:
Voi riuscite a programmare un suono senza pensare dove andrete ad usarlo?


Io si, sui miei synth ho sovrascritto un sacco di preset di fabbrica con suoni fatti da me giusto per il divertimento di smanettare e sperimentare, e che non ho mai usato in nessun brano. C'è da dire che non avendo un gruppo con cui suonare e non producendo musica, da questo punto di vista sono più libero di uno che le tastiere le suona facendo concerti e sessioni in studio, sia a livello professionale che non. Il mio caso non è la regola ovviamente.
Ma come ti muovi? Cioè potrebbe essere un pad etereo piuttosto che un synth brass, cioè cosa ti guida in questa programmazione?
mima85 04-09-25 15.37
paolo_b3 ha scritto:
Ma come ti muovi? Cioè potrebbe essere un pad etereo piuttosto che un synth brass, cioè cosa ti guida in questa programmazione?


Magari mi viene in mente un'idea già piuttosto chiara di un suono da creare, o voglio replicare un suono sentito da qualche parte o altre volte vado a sentimento, senza un'idea precisa. Quando vado a sentimento parto con gli oscillatori e di solito gioco un po' con le varie modulazioni (PWM, sync, crossmod) e proseguo sperimentando con filtro e relativo inviluppo per provare cosa in quel momento mi piace di più accoppiato al suono degli oscillatori. Poi può essere che provo brevemente a improvvisarci su una melodia e allora faccio altre modifiche, pensando a come un musicista potrebbe usare quel suono. Tutto sempre con idee che mi vengono mano a mano che creo la patch, ascoltando quel che esce dallo strumento. È un continuo feedback dove partendo da un'idea iniziale il tuo percorso di programmazione è plasmato ogni istante da quel che arriva alle tue orecchie.

Tieni conto che nella musica elettronica tante volte è così che nasce un brano: il musicista si mette a sperimentare su un sintetizzatore, poi a un certo punto mentre strusa col suono gli arriva l'ispirazione per una linea melodica, un pad, un basso o altro, e inizia a registrare. Una volta registrata la prima parte procede con le successive, e più va avanti più l'idea del brano da comporre diventa chiara, fino ad arrivare ad un pezzo musicale completo.

È un po' l'inverso di quel che succede quando invece si parte dalla composizione di un brano musicale. In questo caso la programmazione della patch va in funzione del brano e di come il suono si deve inserire in quel contesto, infatti mentre quando si va a sentimento il suono può anche essere fine a se stesso e quindi risultare complesso e pieno di modulazioni, in questi casi i suoni a cui si arriva sono molto più semplici. Quelli che creo quando metto insieme i brani per i miei video su Youtube sono molto meno elaborati di quando mi siedo davanti al synth per una sessione di cazzeggio sonoro, proprio perché devono integrarsi in contesti più ampi. Come è ovvio che sia d'altronde, non sto dicendo nulla di nuovo.
wildcat80 04-09-25 15.48
@ Deckard
Questo è il motivo per il quale live uso esclusivamente workstation
Beh le workstation e le performance keyboard tipo Nord Stage sono il top per il live, soprattutto dove si fanno magari tante cover e su deve coprire un panorama vasto dal punto di vista sonoro sono molto comode.
I sintetizzatori vanno sui palchi dove si guadagna bene o dove si fa elettronica, è piuttosto raro, salvo situazioni di altissimo livello, trovare setup con tanti sintetizzatori al di fuori del contesto elettrico.
paolo_b3 04-09-25 18.21
mima85 ha scritto:
Tieni conto che nella musica elettronica tante volte è così che nasce un brano: il musicista si mette a sperimentare su un sintetizzatore, poi a un certo punto mentre strusa col suono gli arriva l'ispirazione per una linea melodica, un pad, un basso o altro, e inizia a registrare. Una volta registrata la prima parte procede con le successive, e più va avanti più l'idea del brano da comporre diventa chiara, fino ad arrivare ad un pezzo musicale completo.

Ok certo, se parliamo di musica elettronica è un approccio più che logico

mima85 ha scritto:
È un po' l'inverso di quel che succede quando invece si parte dalla composizione di un brano musicale. In questo caso la programmazione della patch va in funzione del brano e di come il suono si deve inserire in quel contesto,

E' quello che pensavo anche io
emo
gobert4 04-09-25 20.45
L’utente che vende Jupiter 8 perché non li sa programmare ha specificato una cosa che effettivamente solo magari chi suona elettronica da’ per scontato…

Accendere un synth e mettersi a programmare “a sentimento” spesso porta a delle idee che poi magari vengono sviluppate.
Io facendo così creai un brano sperimentale dove il suono programmato era solo nell’introduzione.
Se non fosse stato per lui, quel brano non sarebbe mai nato e non avrebbe avuto il successo che ebbe.

Ricordo ancora quando, poco meno che maggiorenne, l’intero condominio lo ascoltò e apprezzò…

Successivamente sono stato azzurro di sci!
Ko_tatsu 04-09-25 22.33
@ gobert4
L’utente che vende Jupiter 8 perché non li sa programmare ha specificato una cosa che effettivamente solo magari chi suona elettronica da’ per scontato…

Accendere un synth e mettersi a programmare “a sentimento” spesso porta a delle idee che poi magari vengono sviluppate.
Io facendo così creai un brano sperimentale dove il suono programmato era solo nell’introduzione.
Se non fosse stato per lui, quel brano non sarebbe mai nato e non avrebbe avuto il successo che ebbe.

Ricordo ancora quando, poco meno che maggiorenne, l’intero condominio lo ascoltò e apprezzò…

Successivamente sono stato azzurro di sci!
Infatti io parlavo della mia esperienza elettronica, più che pianistica/tastieristica. A volte accendere il synth e creare qualche processo (magari con l'ausilio di un sequencing midi più "sperimentale") spesso è fonte di ispirazione per ritmiche o texture da usare in composizioni.
mima85 04-09-25 23.13
gobert4 ha scritto:
L’utente che vende Jupiter 8 perché non li sa programmare


emoemo

gobert4 ha scritto:
Successivamente sono stato azzurro di sci!


Io programmavo i suoni per Vangelis e i Toto... ma non ditelo in giro eh emo
cecchino 04-09-25 23.47
gobert4 ha scritto:
Successivamente sono stato azzurro di sci!

Fantozzi, è lei? (cit.) emo
mima85 05-09-25 08.36
@ cecchino
gobert4 ha scritto:
Successivamente sono stato azzurro di sci!

Fantozzi, è lei? (cit.) emo
Allucinazioni competitive? emo
paolo_b3 05-09-25 08.43
gobert4 ha scritto:
L’utente che vende Jupiter 8 perché non li sa programmare ha specificato una cosa che effettivamente solo magari chi suona elettronica da per scontato…

No in realtà l'ha aperto per sostituire dei componenti poi non riusciva più a rimontare il tutto e l'ha venduto come Jupiter 8 Kit...