Due parole con... Novation Summit

wildcat80 11-10-25 10.32
Altro argomento: PWM.
La PWM del Summit suona molto bene, naturale, aperta, ariosa.
Però... Suona diversa da quello che ho in testa, diversa dall'Alpha Juno.
Grazie ai video di Starsky Carr ho capito il motivo.
La modulazione di default da LFO della PWM/shape su Summit è di tipo bipolare, cioè una volta determinato il valore di partenza, es impulsiva 50%, questo diventa il valore zero attorno a cui si muove la modulazione. Ad esempio una modulazione del 25% si traduce in un'ampiezza che modula fra 25 e 75% con 50% come valore zero.
Sui synth Roland vintage con PWM, la modulazione applicata alla PWM è invece unipolare, il che significa quel 50% di partenza non è il valore zero, ma il valore minimo, cioè la quadra rappresenta il picco negativo dell'LFO: la PWM varierà quindi da 50 a 75% e non da 25 a 75%.
Questo in termini sonori cambia molto, provare per credere: senza scendere nei dettagli, ascoltate la PWM di un Juno (reale o virtuale) senza sawtooth e senza chorus, a filtro aperto... Noiosa e statica vero?
Invece un Blofeld, tanto per restare su virtual di cui abbiamo discusso recentemente, ha una modulazione bipolare, che è molto più ariosa e musicale, e in generale tutti i synth analogici, digitali e virtuali attuali hanno di base la modulazione bipolare, anche lo stesso ZenCore modula bipolare fuori dai Model Bank.
maxpiano69 11-10-25 14.20
@ wildcat80
Altro argomento: PWM.
La PWM del Summit suona molto bene, naturale, aperta, ariosa.
Però... Suona diversa da quello che ho in testa, diversa dall'Alpha Juno.
Grazie ai video di Starsky Carr ho capito il motivo.
La modulazione di default da LFO della PWM/shape su Summit è di tipo bipolare, cioè una volta determinato il valore di partenza, es impulsiva 50%, questo diventa il valore zero attorno a cui si muove la modulazione. Ad esempio una modulazione del 25% si traduce in un'ampiezza che modula fra 25 e 75% con 50% come valore zero.
Sui synth Roland vintage con PWM, la modulazione applicata alla PWM è invece unipolare, il che significa quel 50% di partenza non è il valore zero, ma il valore minimo, cioè la quadra rappresenta il picco negativo dell'LFO: la PWM varierà quindi da 50 a 75% e non da 25 a 75%.
Questo in termini sonori cambia molto, provare per credere: senza scendere nei dettagli, ascoltate la PWM di un Juno (reale o virtuale) senza sawtooth e senza chorus, a filtro aperto... Noiosa e statica vero?
Invece un Blofeld, tanto per restare su virtual di cui abbiamo discusso recentemente, ha una modulazione bipolare, che è molto più ariosa e musicale, e in generale tutti i synth analogici, digitali e virtuali attuali hanno di base la modulazione bipolare, anche lo stesso ZenCore modula bipolare fuori dai Model Bank.
Però giocando sull'ampiezza e lo zero point, con una modulazione bipolare dovresti di fatto poter ottenere la stessa cosa e viceversa con l'unipolare, o no? Nel tuo esempio una unipolare al 50% applicata ad una pulse al 25% dovrebbe essere equivalente ad una bipolare da 25% applicata ad una quadra (50%) emo
wildcat80 11-10-25 16.19
@ maxpiano69
Però giocando sull'ampiezza e lo zero point, con una modulazione bipolare dovresti di fatto poter ottenere la stessa cosa e viceversa con l'unipolare, o no? Nel tuo esempio una unipolare al 50% applicata ad una pulse al 25% dovrebbe essere equivalente ad una bipolare da 25% applicata ad una quadra (50%) emo
È vero, ma solo se alla PWM può essere impostata un'ampiezza di partenza diversa dal 50%, cosa che sui sintetizzatori vintage di cui ho parlato non è possibile, perché i parametri di scelta della sorgente di modulazione (manual, LFO, ENV dove presente) sono mutualmente esclusivi.
Su altri strumenti contemporanei è possibile scegliere sia l'ampiezza di partenza che quella di modulazione.
C'è anche l'aspetto fase da prendere in esame, che è quello che poi cambia il come suonano PWM e un'onda "statica" assieme, ma sui cui non mi addentro perché rischierei di dire imprecisioni, mi limito a dire che la classica PWM + sawtooth di molto sintetizzatori analogici vecchi e nuovi suona molto diversa in base a come si comporta la fase della PWM rispetto alla quadra: la staticità del Juno ne è emblematica.
Su Summit la questione è molto più semplice, perché se non si desidera la modulazione bipolare di default, basta assegnare via modmatrix l'LFO unipolare allo shape/PW.
mima85 12-10-25 17.47
wildcat80 ha scritto:
Sui synth Roland vintage con PWM, la modulazione applicata alla PWM è invece unipolare, il che significa quel 50% di partenza non è il valore zero, ma il valore minimo, cioè la quadra rappresenta il picco negativo dell'LFO: la PWM varierà quindi da 50 a 75% e non da 25 a 75%.


Non sul Jupiter 6, dove invece abbiamo la PWM così come sul Summit: imposti il valore iniziale e la modulazione si muove intorno a quel valore.

Che io sappia è l'unico analogico Roland fatto in questo modo, infatti sul Jupiter 6 gli slider per la PWM sono due (PW con cui impostare il valore di partenza e PWM per impostare l'intensità della modulazione) invece del singolo slider PW di tutti gli altri.
wildcat80 12-10-25 18.03
@ mima85
wildcat80 ha scritto:
Sui synth Roland vintage con PWM, la modulazione applicata alla PWM è invece unipolare, il che significa quel 50% di partenza non è il valore zero, ma il valore minimo, cioè la quadra rappresenta il picco negativo dell'LFO: la PWM varierà quindi da 50 a 75% e non da 25 a 75%.


Non sul Jupiter 6, dove invece abbiamo la PWM così come sul Summit: imposti il valore iniziale e la modulazione si muove intorno a quel valore.

Che io sappia è l'unico analogico Roland fatto in questo modo, infatti sul Jupiter 6 gli slider per la PWM sono due (PW con cui impostare il valore di partenza e PWM per impostare l'intensità della modulazione) invece del singolo slider PW di tutti gli altri.
Il Summit è molto ispirato al Jupiter 6 emo