Vendite MODX

giulio12 26-10-25 14.23
@ Sbaffone
Alla faccia della crisi, tanto usato significa che ne hanno vendute un botto e così sarà per le nuove
Ne hanno vendute un botto perché suona bene, è leggera, facilmente programmabile. A Roland mancano i pianoforti Yamaha. A Korg manca la morbidezza. A Kurzweil manza la facilità di programmazione. Cosa resta per non spendere 4000 euro? Cosa esiste che suona come modx e che costa uguale o meno?
MicheleJD 26-10-25 14.57
la meccanica della modx 8/8+/M8x come e’?
come si paragona a quella della YC73 (che ho provato e ho ritenuto accettabile)?
Lollo78 26-10-25 15.07
@ giulio12
La modx esce come la kurzweil che ho avuto, come la krome, come la Genos, come la pa4x. Tutte escono benissimo se le programmi bene e fai bene il mix del gruppo. Devo ancora trovare una tastiera che non esce... Se non esce, sbaglio io qualcosa .
Sarà...la Nautilus invece esce benissimo... sarà colpa mia probabilmente!
maxpiano69 26-10-25 15.17
@ Lollo78
Sarà...la Nautilus invece esce benissimo... sarà colpa mia probabilmente!
Nautilus però non è proprio una scaled down, non al 100%, è di fatto una Kronos con qualche controllo e funzione in meno, ma a livello hardware (in particolare DAC e stadio di uscita) è più vicina (se non identica) alla sua ammiraglia rispetto a MoDX/Montage, come Korg il modello da guardare come termine di paragone è forse più la Krome.
maxpiano69 26-10-25 15.20
@ MicheleJD
la meccanica della modx 8/8+/M8x come e’?
come si paragona a quella della YC73 (che ho provato e ho ritenuto accettabile)?
Non sarebbe meglio parlarne nel (tuo) thread principale della MoDX M e non qui... ? emo

Comunque, montano tutte una GHS (come P125 e CK88), migliorata ma non si sa ancora bene quanto nella M; difficile paragonarla a quella del YC73 che prima di tutto è una Balanced e non Graded e che anch'essa a molti non piace (a parte per i problemi di affidabilità cui ha sofferto agli esordi, forse anche perchè la paragonano alla YC88), ma come al solito è inutile chiedere ad altri pareri sul feeling di una meccanica rispetto ad un'altra, è troppo soggettivo.
giulio12 26-10-25 15.58
@ Lollo78
Sarà...la Nautilus invece esce benissimo... sarà colpa mia probabilmente!
Esce benissimo in che contesto? Lo programmi o usi i preset? Che mixer usi? Chi fa il fonico ne capisce? Perché ogni tastiera esce se settata correttamente, pure una da 500 euro.. se guardi in rete c'è gente che usa modx8 in contesti professionali (maestro Gambino ad esempio) di band composte da molti elementi.. programmata esce alla grande. Certo, se usi solo preset ed il tasto edit ha la polvere... emo
giulio12 26-10-25 16.03
@ maxpiano69
Nautilus però non è proprio una scaled down, non al 100%, è di fatto una Kronos con qualche controllo e funzione in meno, ma a livello hardware (in particolare DAC e stadio di uscita) è più vicina (se non identica) alla sua ammiraglia rispetto a MoDX/Montage, come Korg il modello da guardare come termine di paragone è forse più la Krome.
Il fatto che modx venisse paragonato al Nautilus che era quasi un top di gamma, ti fa capire che la qualità c'è.
Lollo78 26-10-25 18.24
@ giulio12
Esce benissimo in che contesto? Lo programmi o usi i preset? Che mixer usi? Chi fa il fonico ne capisce? Perché ogni tastiera esce se settata correttamente, pure una da 500 euro.. se guardi in rete c'è gente che usa modx8 in contesti professionali (maestro Gambino ad esempio) di band composte da molti elementi.. programmata esce alla grande. Certo, se usi solo preset ed il tasto edit ha la polvere... emo
Ho circa 70 combination e parecchi suoni editati ed è in mio possesso da maggio scorso. Sto ancora imparando ad usarla, soprattutto il sampler. Sicuramente sarà un gradino sopra il modx che resta una bella tastiera. Ma ripeto che sia in sala che in live hanno poca spinta. Il moxf mi ha proprio deluso in questo senso. Mia personale opinione...
paolo_b3 26-10-25 18.44
Non c'è dubbio che per fare uscire uno strumento, oltre ovviamente a settarlo correttamente, occorre una "buona catena" tra l'out e il suono che si diffonde nell'aere. Già se ti avvali di bravi fonici, magari con l'ausilio di un impianto di buon livello (senza andare sui service professionali) le tastiere escono bene tutte. Poi ovviamente per noi diseredati l'esibizione in contesti di fortuna è sempre dietro l'angolo ed effettivamente ci sono tastiere che è più facile far emergere dal mix di altre. Korg PS 60, che all'epoca costava 600€ nuovo, si fa dare del lei.
giulio12 26-10-25 19.23
Lollo78 ha scritto:
moxf mi ha proprio deluso in questo senso. Mia

Il moxf è diverso dal modx. Quest'ultimo ha la possibilità di aumentare il gain d'uscita di ben 12 db e tra effetti, eq, compressori ecc, il suono spacca di brutto. Io la uso in live con il gruppo e si sente benissimo. Chiaramente inizio il mix da batteria, basso, chitarre, poi inserisco le tastiere. Se sono basse, tolgo gain agli altri e quando è tutto bilanciato anche con le voci, alzo il master. Se qualcuno alza troppo, gli chiedo di abbassare. Da quando facciamo così, tutti sentono bene e sono soddisfatti. Le tastiere sono bilanciate nel mix, nessuno sovrasta gli altri.
tsuki 26-10-25 19.39
Verissimo,rispetto alla MOXF ha la possibilita' di aumentare il gain sul main e cambia la faccenda. Se uno è ben amplificato,piu' o meno escono tutte discretamente,certo le tastiere di prima,solo per citarne alcune 01W,Triton Studio,S90es ed altre di quelle generazioni live avevano piu' presenza,forse perchè i suoni erano meno elaborati di quelli di oggi estremamente dettagliati,poi invece in studio registrando le cose cambiano.La PS60 l'ho avuta,si aveva un buon volume in uscita ma non riuscivo a gestirne la dinamica,me la son venduta rapidamente.
tsuki 26-10-25 19.51
Comunque su una 60ina di MODX vendute,tra le varie versioni se condideriamo crca 1500 euri al pezzo come media,vediamo che il volume di vendite di una tastiera media di Yamaha sara' di 90.000-100.000 euri circa.E sappiamo bene che ci son mercati ben piu' importanti di quello italiano,questo ci da' l'idea di quanto puo' guadagnare una ditta cosi' quando riesce a creare una tastiera di un certo successo.
paolo_b3 26-10-25 19.58
tsuki ha scritto:
La PS60 l'ho avuta,si aveva un buon volume in uscita ma non riuscivo a gestirne la dinamica,me la son venduta rapidamente.

Verissimo, ma non si può certo pensare di usarla per pianoforti. Coi Rhodes ti salvi. Riguardo all'uscita più che al volume nel senso tradizionale è fondamentale l'eq a 3 vie, ad esempio sulla Roland Juno stage con l'eq a 2 vie era tutto più complicato
JoelFan 26-10-25 20.07
Non credo che l'uscire o meno nel mix sia solo una questione di gain o di volume.

Contano almeno anche l'EQ e la dinamica.
tsuki 26-10-25 21.07
@ JoelFan
Non credo che l'uscire o meno nel mix sia solo una questione di gain o di volume.

Contano almeno anche l'EQ e la dinamica.
Sai,faccio live da moltissimi anni (ora meno),e dopo svariate date,ritengo che al di la' delle definizioni,(volume,guadagno,dinamica,equalizzazione,convertitori) quando suoni Live ci sono strumenti che Suonano,ed altri che non Suonano.Poi ci son 1000 sfacettature in questo discorso,ma quando io prendo uno strumento e lo uso live,e nonostante lo programmi e lo gonfi magari con booster e simili finisce sempre che rimango insoddisfatto,evidentemente non fa' per mè o meglio per l'uso che ne faccio Live.Magari a livello di studio recording è una bomba,ma live non va'.Ricordo nel passato ,l'attuale umile Korg 01w era un drago dal vivo,rendeva sempre,ecco quella era una grande tastiera da live,mi ricordo un concerto di Dalla dove il tastierista aveva la 01w 76 che ha avuto una resa da paura.Oggi è tutto piu' preciso e dettagliato,ma anche piu' asfittico e strettino live,poi in studio la faccenda cambia.Gli strumenti di prima erano piu' cajaroni...emo
giulio12 26-10-25 21.16
@ tsuki
Sai,faccio live da moltissimi anni (ora meno),e dopo svariate date,ritengo che al di la' delle definizioni,(volume,guadagno,dinamica,equalizzazione,convertitori) quando suoni Live ci sono strumenti che Suonano,ed altri che non Suonano.Poi ci son 1000 sfacettature in questo discorso,ma quando io prendo uno strumento e lo uso live,e nonostante lo programmi e lo gonfi magari con booster e simili finisce sempre che rimango insoddisfatto,evidentemente non fa' per mè o meglio per l'uso che ne faccio Live.Magari a livello di studio recording è una bomba,ma live non va'.Ricordo nel passato ,l'attuale umile Korg 01w era un drago dal vivo,rendeva sempre,ecco quella era una grande tastiera da live,mi ricordo un concerto di Dalla dove il tastierista aveva la 01w 76 che ha avuto una resa da paura.Oggi è tutto piu' preciso e dettagliato,ma anche piu' asfittico e strettino live,poi in studio la faccenda cambia.Gli strumenti di prima erano piu' cajaroni...emo
Come sai ho avuto Kurzweil in passato. È opinione comune che quel marchio esca bene in live. Ho potuto constatare che i campioni asciutti della tastiera erano semplicemente equalizzati in maniera da avere le medie enfatizzate. Ho imparato quindi che quello che in realtà è la "botta" , spesso è una particolare equalizzazione. Infine, a forza di fare mix e mastering in studio, ho capito che il mix della band va fatto in maniera da creare il posto ai vari componenti della band. Ad esempio, se il chitarrista ti schiaccia, basta togliergli un paio di db sulle medie e la tastiera o le voci escono. Poi, usando il side chain, è possibile creare spazio in maniera automatica. Le tastiere sono cambiate come sonorità, sono più definite, ma i dispositivi digitali come i mixer, danno la possibilità di settare per bene tutti gli strumenti, senza bisogno di ricorrere alla guerra dei volumi. Ecco che una mid level, ad esempio la modx di cui si parla, può essere sufficiente per fare buona musica, senza ricorrere alle top di gamma, avendo i giusti campioni, volume e possibilità di editing oltre a convertitori che sono più che sufficienti per le normali esigenze del musicista hobbysta o semi pro. IMHO
tsuki 26-10-25 21.28
@ giulio12
Come sai ho avuto Kurzweil in passato. È opinione comune che quel marchio esca bene in live. Ho potuto constatare che i campioni asciutti della tastiera erano semplicemente equalizzati in maniera da avere le medie enfatizzate. Ho imparato quindi che quello che in realtà è la "botta" , spesso è una particolare equalizzazione. Infine, a forza di fare mix e mastering in studio, ho capito che il mix della band va fatto in maniera da creare il posto ai vari componenti della band. Ad esempio, se il chitarrista ti schiaccia, basta togliergli un paio di db sulle medie e la tastiera o le voci escono. Poi, usando il side chain, è possibile creare spazio in maniera automatica. Le tastiere sono cambiate come sonorità, sono più definite, ma i dispositivi digitali come i mixer, danno la possibilità di settare per bene tutti gli strumenti, senza bisogno di ricorrere alla guerra dei volumi. Ecco che una mid level, ad esempio la modx di cui si parla, può essere sufficiente per fare buona musica, senza ricorrere alle top di gamma, avendo i giusti campioni, volume e possibilità di editing oltre a convertitori che sono più che sufficienti per le normali esigenze del musicista hobbysta o semi pro. IMHO
Concordo.Ma non tutto sui palchi medi è nel dominio digitale,a differenza di cio' che succede in studio.
wildcat80 26-10-25 21.54
Mah, c'è da dire che è proprio cambiato il modo di intendere il come deve suonare uno strumento, tanto che questa sensazione, possiamo dire, di inadeguatezza delle tastiere più recenti è particolarmente accentuata nei musicisti di vecchia generazione.
Questo perché, mi ci metto anche io, siamo cresciuti con un certo tipo di stereotipo sonoro in testa e nelle orecchie.
Gli strumenti attuali escono... Come un disco in studio.
Il Fantom 0, strumento spesso accusato di avere qualche difficoltà ad uscire live, se lo senti da solo è perfettamente equilibrato, se usi i suoni programmati dalla casa il mix è già praticamente perfetto.
Quando lo metti assieme ad altri strumenti, magari analogici e/o vintage, il discorso cambia: per starci, si deve fare qualcosa, che non è solo equalizzazione e volume, serve dare colore al punto giusto.
Cambia perché è una cosa detta e ridetta: le attuali conversioni D/A sono diverse rispetto al passato, perché c'è stato progresso e ricerca dell'altra fedeltà.
Senza scendere in tecnicismi in cui finirei per dire inesattezze, è cambiato molto: algoritmi di interpolazione e profondità di bit su tutto.
L'algoritmo di interpolazione, cioè il modo di ricostruire le onde sonore dal dominio digitale, genera armoniche più o meno spurie che colorano il suono. Ogni algoritmo ha le sue caratteristiche.
La profondità di bit determina il range dinamico: meno bit, minor ange dinamico, maggior compressione a monte del DAC... se non sbaglio M1 aveva un output stage analogico a valle del DAC, e lo stesso lo 01, che spiegherebbe il tutto, oggi la tendenza invece è quella di fare tutto a monte dei DAC.
Poi ci sono i trend di sound design sui sintetizzatori puri.
La tendenza è creare suoni strabilianti, con bassi profondi che scuotono muri e pavimenti, e altre frequenze ariose e presenti: quando li impacchetti per farli entrare in un mix, per creare spazio devi per forza rinunciare a qualcosa, e il rischio sparizione è elevato.
Inoltre le immagini stereo si sono allargare a dismisura, percezione netta che ho avuto mettendo 1:1 Fantom e JX3P senza riverbero ma solo con il chorus, uno emulato e l'altro BBD reale, confermata poi leggendo un po' in giro.
Poi ci sono gli effetti, riverbero enormi che tendono a prendere il sopravvento su tutto annaquando l'insieme: abbiamo riverberi bellissimi, shimmer e non, ma il cristallo di un Lexicon oggi non è proprio la cosa più semplice da trovare.
Pensiamo alla serie JV Roland, strumento declinati in mille maniere, usatissimo per un ventennio quasi in studi e palchi di primo livello: avevano una botta incredibile fra 1 e 3 kHz, non avevano praticamente presenza sopra i 14 kHz e sotto gli 80 Hz, suonsvsno chiari, a fuoco e senza eccessi.
E tutto il discorso relativo alla conversione.
giulio12 26-10-25 22.07
@ tsuki
Concordo.Ma non tutto sui palchi medi è nel dominio digitale,a differenza di cio' che succede in studio.
Certo, ma oggi un digitale costa quasi come un analogico e si fanno molte più cose, praticamente si fa un mix come in studio. Il passo l'ho fatto e non tornerei più indietro.. l'unica cosa è che devi avere già esperienza di mix e mastering, altrimenti suona tutto un po' freddo e scollato.
Deckard 26-10-25 22.10
@ wildcat80
Mah, c'è da dire che è proprio cambiato il modo di intendere il come deve suonare uno strumento, tanto che questa sensazione, possiamo dire, di inadeguatezza delle tastiere più recenti è particolarmente accentuata nei musicisti di vecchia generazione.
Questo perché, mi ci metto anche io, siamo cresciuti con un certo tipo di stereotipo sonoro in testa e nelle orecchie.
Gli strumenti attuali escono... Come un disco in studio.
Il Fantom 0, strumento spesso accusato di avere qualche difficoltà ad uscire live, se lo senti da solo è perfettamente equilibrato, se usi i suoni programmati dalla casa il mix è già praticamente perfetto.
Quando lo metti assieme ad altri strumenti, magari analogici e/o vintage, il discorso cambia: per starci, si deve fare qualcosa, che non è solo equalizzazione e volume, serve dare colore al punto giusto.
Cambia perché è una cosa detta e ridetta: le attuali conversioni D/A sono diverse rispetto al passato, perché c'è stato progresso e ricerca dell'altra fedeltà.
Senza scendere in tecnicismi in cui finirei per dire inesattezze, è cambiato molto: algoritmi di interpolazione e profondità di bit su tutto.
L'algoritmo di interpolazione, cioè il modo di ricostruire le onde sonore dal dominio digitale, genera armoniche più o meno spurie che colorano il suono. Ogni algoritmo ha le sue caratteristiche.
La profondità di bit determina il range dinamico: meno bit, minor ange dinamico, maggior compressione a monte del DAC... se non sbaglio M1 aveva un output stage analogico a valle del DAC, e lo stesso lo 01, che spiegherebbe il tutto, oggi la tendenza invece è quella di fare tutto a monte dei DAC.
Poi ci sono i trend di sound design sui sintetizzatori puri.
La tendenza è creare suoni strabilianti, con bassi profondi che scuotono muri e pavimenti, e altre frequenze ariose e presenti: quando li impacchetti per farli entrare in un mix, per creare spazio devi per forza rinunciare a qualcosa, e il rischio sparizione è elevato.
Inoltre le immagini stereo si sono allargare a dismisura, percezione netta che ho avuto mettendo 1:1 Fantom e JX3P senza riverbero ma solo con il chorus, uno emulato e l'altro BBD reale, confermata poi leggendo un po' in giro.
Poi ci sono gli effetti, riverbero enormi che tendono a prendere il sopravvento su tutto annaquando l'insieme: abbiamo riverberi bellissimi, shimmer e non, ma il cristallo di un Lexicon oggi non è proprio la cosa più semplice da trovare.
Pensiamo alla serie JV Roland, strumento declinati in mille maniere, usatissimo per un ventennio quasi in studi e palchi di primo livello: avevano una botta incredibile fra 1 e 3 kHz, non avevano praticamente presenza sopra i 14 kHz e sotto gli 80 Hz, suonsvsno chiari, a fuoco e senza eccessi.
E tutto il discorso relativo alla conversione.
Il motivo per il quale rimpiango ancora amaramente il Jupiter 80…