@ wildcat80
Mah, c'è da dire che è proprio cambiato il modo di intendere il come deve suonare uno strumento, tanto che questa sensazione, possiamo dire, di inadeguatezza delle tastiere più recenti è particolarmente accentuata nei musicisti di vecchia generazione.
Questo perché, mi ci metto anche io, siamo cresciuti con un certo tipo di stereotipo sonoro in testa e nelle orecchie.
Gli strumenti attuali escono... Come un disco in studio.
Il Fantom 0, strumento spesso accusato di avere qualche difficoltà ad uscire live, se lo senti da solo è perfettamente equilibrato, se usi i suoni programmati dalla casa il mix è già praticamente perfetto.
Quando lo metti assieme ad altri strumenti, magari analogici e/o vintage, il discorso cambia: per starci, si deve fare qualcosa, che non è solo equalizzazione e volume, serve dare colore al punto giusto.
Cambia perché è una cosa detta e ridetta: le attuali conversioni D/A sono diverse rispetto al passato, perché c'è stato progresso e ricerca dell'altra fedeltà.
Senza scendere in tecnicismi in cui finirei per dire inesattezze, è cambiato molto: algoritmi di interpolazione e profondità di bit su tutto.
L'algoritmo di interpolazione, cioè il modo di ricostruire le onde sonore dal dominio digitale, genera armoniche più o meno spurie che colorano il suono. Ogni algoritmo ha le sue caratteristiche.
La profondità di bit determina il range dinamico: meno bit, minor ange dinamico, maggior compressione a monte del DAC... se non sbaglio M1 aveva un output stage analogico a valle del DAC, e lo stesso lo 01, che spiegherebbe il tutto, oggi la tendenza invece è quella di fare tutto a monte dei DAC.
Poi ci sono i trend di sound design sui sintetizzatori puri.
La tendenza è creare suoni strabilianti, con bassi profondi che scuotono muri e pavimenti, e altre frequenze ariose e presenti: quando li impacchetti per farli entrare in un mix, per creare spazio devi per forza rinunciare a qualcosa, e il rischio sparizione è elevato.
Inoltre le immagini stereo si sono allargare a dismisura, percezione netta che ho avuto mettendo 1:1 Fantom e JX3P senza riverbero ma solo con il chorus, uno emulato e l'altro BBD reale, confermata poi leggendo un po' in giro.
Poi ci sono gli effetti, riverbero enormi che tendono a prendere il sopravvento su tutto annaquando l'insieme: abbiamo riverberi bellissimi, shimmer e non, ma il cristallo di un Lexicon oggi non è proprio la cosa più semplice da trovare.
Pensiamo alla serie JV Roland, strumento declinati in mille maniere, usatissimo per un ventennio quasi in studi e palchi di primo livello: avevano una botta incredibile fra 1 e 3 kHz, non avevano praticamente presenza sopra i 14 kHz e sotto gli 80 Hz, suonsvsno chiari, a fuoco e senza eccessi.
E tutto il discorso relativo alla conversione.
Il motivo per il quale rimpiango ancora amaramente il Jupiter 80…