Korg Collection 6

dxmat 29-10-25 13.46
zaphod ha scritto: sembra di intravedere quasi un futuro con più ditte produttrici di software e meno hardware


In realtà è già così da più di qualche anno.
Tuttavia, attualmente, c'è una iperproduzione di synt hardware che mai è esistita prima... anche se molta roba (soprattutto di fascia medio-bassa) finisce dopo qualche mese nel mercato dell'usato. Ritengo sia una bolla destinata a scoppiare prima o poi.

Poi dipenderà dalle nuove generazioni di musicisti... se sono nati davanti allo schermo con un mouse in mano difficilmente cercheranno uno strumento hardware come prima scelta affinando quindi un workflow produttivo diverso da quello tradizionale.

Forse tra qualche anno con il perfezionarsi dei codici e con CPU sempre più potenti il synth hardware rimarrà sempre valido più per l'approccio fisico allo strumento che per il suono in sè.

Tuttavia oggi come oggi, gli analogici di razza e molti ibridi di classe suonano ancora una spanna sopra rispetto al software... ma non so quanto durerà questo "vantaggio" (che poi in mix si annulla quasi del tutto).


zaphod 29-10-25 16.12
maxpiano69 ha scritto:
@zaphod: in parte è vero, ma è altresì chiaro che l'hardware rimane attrattivo per chi vuole qualcosa di già completamente integrato (= workstation con n motori di sintesi pronti all'uso, facilità di creazione delle combi/performance + sequencer ed alter automazioni + controlli pre-mappati + librerie aggiuntive standardizzate ecc...) e magari non è avvezzo all'uso di DAW/Hosts e compagnia e di tutto il lavoro di preparazione che va fatto per arrivare allo stesso risultato.

assolutamente, io stesso amo l'hardware e la mia impressione (mi parrebbe troppo chiamarla "analisi") era molto superficiale, come ho detto: nel caso di Kronos, avrei le sue librerie ma verrebbero a mancare sequencer e karma (tanto per fare due esempi) a cui dovresti sopperire con altro software.
L'hardware non scomparirà mai perchè per tante situazioni live è ancora fondamentale, Clavia docet.

Diciamo che la mia era una sensazione di piccolo cambio di vento...
greg 30-10-25 03.34
@ dxmat
greg ha scritto: Non mai avuto occasione di confrontarli 1:1


Io sì, messi uno accanto all'altro: Trinity più dinamica e più estensione in alto, suono più definito in generale.
Triton più compresso in dinamica e suono più ovattato come se ci fosse un cutoff sulle alte.
Opera di convertitori meno performanti?
dxmat 30-10-25 06.31
@ greg
Opera di convertitori meno performanti?
Non ricordo di preciso le differenze sui DAC, piuttosto mi pare di aver letto che per portare la polifonia da 32 note (Trinity) a 64 (Triton) erano state delle scorciatoie a livello della catena di sintesi. Il filtro del Trinity suona molto di più per esempio. Forse anche differenti algoritmi di compressione dei campioni. Di fatto suonano diversamente. Poi,guarda caso, Korg ha (solo in parte) corretto il tiro facendo uscire la versione Studio con DAC migliorati. Alcuni dicono che inizialmente Triton era un progetto low cost di Trinity che poi però in corso di costruzione si è evoluto tanto da proporlo come evoluzione del precedente. In realtà se solo consideriamo le opzioni/espansioni hardware di Trinity ci si rende conto del taglio molto più professionale di quest’ultimo. Di Triton rimpiango solo la stupenda tastiera.
Deckard 30-10-25 08.44
@ dxmat
Non ricordo di preciso le differenze sui DAC, piuttosto mi pare di aver letto che per portare la polifonia da 32 note (Trinity) a 64 (Triton) erano state delle scorciatoie a livello della catena di sintesi. Il filtro del Trinity suona molto di più per esempio. Forse anche differenti algoritmi di compressione dei campioni. Di fatto suonano diversamente. Poi,guarda caso, Korg ha (solo in parte) corretto il tiro facendo uscire la versione Studio con DAC migliorati. Alcuni dicono che inizialmente Triton era un progetto low cost di Trinity che poi però in corso di costruzione si è evoluto tanto da proporlo come evoluzione del precedente. In realtà se solo consideriamo le opzioni/espansioni hardware di Trinity ci si rende conto del taglio molto più professionale di quest’ultimo. Di Triton rimpiango solo la stupenda tastiera.
Detto e ridetto mille volte, per me il Trinity, per resa sonora, rimane il non plus ultra dei synth/workstation digitali
stesgarbi 31-10-25 09.52
@ Deckard
Detto e ridetto mille volte, per me il Trinity, per resa sonora, rimane il non plus ultra dei synth/workstation digitali
Li ho avuti entrambi (Trinity e Triton) e confermo la assoluta maggior "consistenza" sonora del Trinity.
Un suono potente, definito, espressivo, sotto questo profilo secondo me il Trinity rimane ancora oggi tra i migliori synth-Workstation mai prodotti.

La sua unica grande "pecca" era la mancanza di Glide (IMHO)..

Il Plugin non mi interessa.
Resto convinto che il futuro apparterrà ai software.
E chissà cosa si riuscirà a fare con l'Intelligenza Artificiale (anche in materia di esatta riproduzione 1:1 di synth analogici).
Tuttavia, allo stato, ancora non ci siamo.
Le versioni hardware, anche digitali, hanno un qualcosa di "vivo" e tridimensionale nella produzione del suono, mentre quelle native, a confronto, alla fine risultano sempre un po' "piatte", come fossero delle ottime fotografie, ma sempre un po' "asettiche", bidimensionaii.
Recentemente ho potuto chiaramente percepire questa differenza, confrontando un Modwave hardware preso in prestito, con la versione native che ho acquistato.
maxpiano69 31-10-25 10.34
stesgarbi ha scritto:
Le versioni hardware, anche digitali, hanno un qualcosa di "vivo" e tridimensionale nella produzione del suono, mentre quelle native, a confronto, alla fine risultano sempre un po' "piatte", come fossero delle ottime fotografie, ma sempre un po' "asettiche", bidimensionaii.
Recentemente ho potuto chiaramente percepire questa differenza, confrontando un Modwave hardware preso in prestito, con la versione native che ho acquistato.


Quello dipende in ogni caso dalla parte finale della catena audio ovvero DAC+PreAmp (interni nel caso hardware, della scheda audio nel caso di Virtual Instrument), perchè a livello software e quindi di output digitale la versione Native è identica e quindi (a parità di patch e sampling frequency impostata) produrrà esattame gli stessi "numeri" del suo gemello hardware, che poi a livello di generazione sonora digitale non è altro che un miniPC Raspberry su cui fondamentalmente gira lo stesso plugin, opportunamente compilato e pre-mappato sui controlli fisici del synth.
stesgarbi 31-10-25 12.44
maxpiano69 ha scritto:
della scheda audio nel caso di Virtual Instrument)

Mah, non mi convince.
Nel caso del plugins, l'uscita del suono dalla scheda audio è successiva rispetto alla produzione finale del suono stesso (che si esaurisce tutta all'interno degli algoritmi in CPU), mentre negli strumenti hardware la produzione finale del suono non si esaurisce nella sua generazione dagli algoritmi digitali, ma deve necessariamente passare attraverso una scheda interna dedicata , che invia il suono ai convertitori dello strumento, prima di utilizzare (in ingresso) la scheda audio del computer.

Più semplicemente:
nelle versioni native il suono viene prodotto e completamente "finito" internamente nel computer e soltanto dopo esce dalla scheda audio.
Nelle versioni Hardware il suono viene prodotto dagli stessi algoritmi digitali del software, ma poi deve per forza uscire dalla scheda audio e dai convertitori dedicati dello strumento, e soltanto dopo entra nella scheda audio del computer per essere registrato.

Ciò significa che la scheda audio del computer (interna od esterna, di qualsiasi marca o qualità) non ha alcuna influenza sulla generazione del suono di un VST .
La scheda audio del computer può tuttalpiù influire sulla fase successiva, quella della registrazione e dell'ascolto finale, ma non su quella generativa del suono di un VST, che si esaurisce integralmente nell'elaborazione della CPU:
Infatti, utilizzando un qualsiasi virtual instrument su un computer totalmente privo di qualsiasi scheda audio, riuscirei comunque a fargli generare il suono (che ovviamente non potrei sentire in quella fase) impostando le note da software (ad es. Cubase) per poi ottenere un file audio ascoltabile su qualsiasi apparecchio dotato di uscite audio..

Questo, a mio parere, spiega anche il fatto che la maggior parte dei synth digitali in commercio non sia provvisto di uscite digitali, proprio perchè la configurazione e calibrazione della parte elettrica finale (preamplificatori e convertitori) diviene effettivamente parte del carattere sonoro dello strumento.
Le versioni native, invece, suonano si identiche nella fase generativa del suono, ma alla fine "diverse" (e mancanti di qualcosa) nella fase di "uscita", che poi è quella che entra nel mix.

Questo il motivo per cui, utilizzando la stessa identica scheda audio del computer (nel mio caso una Focusrite) il suono generato dall'hardware è più presente e "vivo", rispetto a quello generato dallo stesso strumento in versione plugin..
zerinovic 31-10-25 13.24
@ stesgarbi
maxpiano69 ha scritto:
della scheda audio nel caso di Virtual Instrument)

Mah, non mi convince.
Nel caso del plugins, l'uscita del suono dalla scheda audio è successiva rispetto alla produzione finale del suono stesso (che si esaurisce tutta all'interno degli algoritmi in CPU), mentre negli strumenti hardware la produzione finale del suono non si esaurisce nella sua generazione dagli algoritmi digitali, ma deve necessariamente passare attraverso una scheda interna dedicata , che invia il suono ai convertitori dello strumento, prima di utilizzare (in ingresso) la scheda audio del computer.

Più semplicemente:
nelle versioni native il suono viene prodotto e completamente "finito" internamente nel computer e soltanto dopo esce dalla scheda audio.
Nelle versioni Hardware il suono viene prodotto dagli stessi algoritmi digitali del software, ma poi deve per forza uscire dalla scheda audio e dai convertitori dedicati dello strumento, e soltanto dopo entra nella scheda audio del computer per essere registrato.

Ciò significa che la scheda audio del computer (interna od esterna, di qualsiasi marca o qualità) non ha alcuna influenza sulla generazione del suono di un VST .
La scheda audio del computer può tuttalpiù influire sulla fase successiva, quella della registrazione e dell'ascolto finale, ma non su quella generativa del suono di un VST, che si esaurisce integralmente nell'elaborazione della CPU:
Infatti, utilizzando un qualsiasi virtual instrument su un computer totalmente privo di qualsiasi scheda audio, riuscirei comunque a fargli generare il suono (che ovviamente non potrei sentire in quella fase) impostando le note da software (ad es. Cubase) per poi ottenere un file audio ascoltabile su qualsiasi apparecchio dotato di uscite audio..

Questo, a mio parere, spiega anche il fatto che la maggior parte dei synth digitali in commercio non sia provvisto di uscite digitali, proprio perchè la configurazione e calibrazione della parte elettrica finale (preamplificatori e convertitori) diviene effettivamente parte del carattere sonoro dello strumento.
Le versioni native, invece, suonano si identiche nella fase generativa del suono, ma alla fine "diverse" (e mancanti di qualcosa) nella fase di "uscita", che poi è quella che entra nel mix.

Questo il motivo per cui, utilizzando la stessa identica scheda audio del computer (nel mio caso una Focusrite) il suono generato dall'hardware è più presente e "vivo", rispetto a quello generato dallo stesso strumento in versione plugin..
prima era abbastanza usuale, trovare i digital out. comunque, ci può anche stare un approssimazione (sul comportamento di oscillatori e effetti/filtri ecc..)/abbassamento di freq. rispetto alla versione hardware, (che ovviamente non diranno mai) è difficile stabilire un confronto serio perché troppe cose secondo me manca di sapere. alla fine il giudice ultimo è l'orecchio e sa va bene a lui, bene. sennò next...

(io lavoro nella refrigerazione, e devi vedere i voli pindarici sui dati,per dichiarare una macchina performante come un'altra della concorrenza...perché tanto poi la prova sul campo gli smaschera tutti..)
stesgarbi 31-10-25 13.45
zerinovic ha scritto:
io lavoro nella refrigerazione, e devi vedere i voli pindarici sui dati,per dichiarare una macchina performante come un'altra della concorrenza...perché tanto poi la prova sul campo gli smaschera tutti.

Ci credo.
Pur non essendo un tecnico, ne ho sentiti fare di discorsi del genere emo

zerinovic ha scritto:
che ovviamente non diranno mai

Ovvio.
Altrimenti farebbero più fatica a vendere i VST ai prezzi correnti..
D'altronde, resta il fatto che se a meno di 200 euro acquisto un Modwave VST esattamente identico nella resa rispetto all'hardware, da utilizzare esclusivamente in studio, perchè mai dovrei spendere tre volte tanto per il modulo hardware?
E' vero che nel software manca il c.d. "workflow" (lo "spippolamento") ma in studio si può ovviare con una buona tastiera controller midi, oltretutto utilizzabile per tutti i VST
maxpiano69 31-10-25 14.39
@ stesgarbi
maxpiano69 ha scritto:
della scheda audio nel caso di Virtual Instrument)

Mah, non mi convince.
Nel caso del plugins, l'uscita del suono dalla scheda audio è successiva rispetto alla produzione finale del suono stesso (che si esaurisce tutta all'interno degli algoritmi in CPU), mentre negli strumenti hardware la produzione finale del suono non si esaurisce nella sua generazione dagli algoritmi digitali, ma deve necessariamente passare attraverso una scheda interna dedicata , che invia il suono ai convertitori dello strumento, prima di utilizzare (in ingresso) la scheda audio del computer.

Più semplicemente:
nelle versioni native il suono viene prodotto e completamente "finito" internamente nel computer e soltanto dopo esce dalla scheda audio.
Nelle versioni Hardware il suono viene prodotto dagli stessi algoritmi digitali del software, ma poi deve per forza uscire dalla scheda audio e dai convertitori dedicati dello strumento, e soltanto dopo entra nella scheda audio del computer per essere registrato.

Ciò significa che la scheda audio del computer (interna od esterna, di qualsiasi marca o qualità) non ha alcuna influenza sulla generazione del suono di un VST .
La scheda audio del computer può tuttalpiù influire sulla fase successiva, quella della registrazione e dell'ascolto finale, ma non su quella generativa del suono di un VST, che si esaurisce integralmente nell'elaborazione della CPU:
Infatti, utilizzando un qualsiasi virtual instrument su un computer totalmente privo di qualsiasi scheda audio, riuscirei comunque a fargli generare il suono (che ovviamente non potrei sentire in quella fase) impostando le note da software (ad es. Cubase) per poi ottenere un file audio ascoltabile su qualsiasi apparecchio dotato di uscite audio..

Questo, a mio parere, spiega anche il fatto che la maggior parte dei synth digitali in commercio non sia provvisto di uscite digitali, proprio perchè la configurazione e calibrazione della parte elettrica finale (preamplificatori e convertitori) diviene effettivamente parte del carattere sonoro dello strumento.
Le versioni native, invece, suonano si identiche nella fase generativa del suono, ma alla fine "diverse" (e mancanti di qualcosa) nella fase di "uscita", che poi è quella che entra nel mix.

Questo il motivo per cui, utilizzando la stessa identica scheda audio del computer (nel mio caso una Focusrite) il suono generato dall'hardware è più presente e "vivo", rispetto a quello generato dallo stesso strumento in versione plugin..
Mi spiace dirtelo ma ti sbagli e di parecchio, non c'è di fatto nulla tra generazione digitale del suono 8che sia fatta da una CPU o da un DSP) ed il DAC o in ogni caso siamo sempre nel dominio digitale che come tale si può emulare al 100% via software (ovvero eventuali stadi digitali prima del DAC fanno a tutti gli effetti parte della catena di sintesi).

Tutto ciò che avviene prima di arrivre al DAc è necessariamente numerico/digitale (per definizione) e di conseguenza le differenze che ci sono le trovi a partire dal DAC e già fino alìgli OUT.
dxmat 31-10-25 16.38
stesgarbi ha scritto: Questo, a mio parere, spiega anche il fatto che la maggior parte dei synth digitali in commercio non sia provvisto di uscite digitali,


In realtà è solo una questione di riduzione dei costi di produzione.
E poi... nel mondo reale, quanti hanno registrato il proprio synth digitale tramite S/PDIF out?
stesgarbi 31-10-25 17.12
@ maxpiano69
Mi spiace dirtelo ma ti sbagli e di parecchio, non c'è di fatto nulla tra generazione digitale del suono 8che sia fatta da una CPU o da un DSP) ed il DAC o in ogni caso siamo sempre nel dominio digitale che come tale si può emulare al 100% via software (ovvero eventuali stadi digitali prima del DAC fanno a tutti gli effetti parte della catena di sintesi).

Tutto ciò che avviene prima di arrivre al DAc è necessariamente numerico/digitale (per definizione) e di conseguenza le differenze che ci sono le trovi a partire dal DAC e già fino alìgli OUT.
Ok, giustissimo dal punto di vista tecnico teorico.

Tuttavia, la questione riguarda le differenze che ho avvertito tra strumenti digitali hardware e controparti VST.

Peraltro, rimane sempre la variabile della fase di conversione digitale/analogico - analogico/digitale da uno strumento hardware che entra via jack in una scheda audio, la quale certamente incide sul carattere sonoro, oltre alle caratteristiche particolari che potrebbero essere implementate, in digitale, dal costruttore in uno specifico DSP. dedicato all' hardware e non riprodotte nel native (cosa che magari il costruttore .... "non specifica" emo).

Ammetto di non essere un tecnico della materia e che, quindi, posso sbagliarmi.... ma qualche differenza ci deve pur essere..

Altrimenti non potrei spiegarmi la differenza che ho chiaramente percepito, in termini di presenza, tridimensionalità e resa nel mix, tra strumenti hardware digitali e le loro controparti VST.
Due esempi (ma non gli unici): Modwave e Roland Aira caricati su System 8 .