@ giulio12
Francamente non capisco questa posizione. Se il fonico ha sufficienti aux per fornire il segnale stereo, qual è il problema? C'è una giustificazione tecnica? Potresti spiegarla? È chiaro che ascoltare un segnale stereo è più bello che ascoltarlo mono. Poi si suona pure in mono, chiaro, ma per noi dopolavoristi che suoniamo poco, quel poco vogliamo sentire bene, ed il fonico dovrebbe darci quello che chiediamo, altrimenti che ci sta a fare? Ascoltare un piano mono è abbastanza brutto.. IMHO
Provo a spiegartelo per come la vedo io, per come la vedo: se hai un palco medio-grande, mettiamo oltre 10 metri tra una cassa e l'altra, non ha senso sentire le note basse del pianoforte spostate più a destra e le acute a sinistra, no? O un autopan di un Rhodes (o un ping-pong delay) col suono che salta di qua e di là al 100%, a meno che non si cerchi davvero una cosa del genere (ma nel vero Rhodes l'autopan avveniva tra i suoi speaker) giusto per fare due esempi.
In generale direi di no, se vuoi offrire un mix che sia ottimale per tutti gli ascoltatori, per quanto possibile in maniera indipendente dalla loro posizione, a meno di cercare volutamente dei panning estremi (ma vale solo per band che si portano dietro il loro palco e la loro strumentazione completa e hanno studiato e provato per bene la cosa); credo che questo intendesse Rudy e su quello mi trova d'accordo.
Personalmente anche nei club più piccoli io ho sempre chiesto di limitare il panning dei canali L/R al minimo (se non lo faceva già il fonico) ed in situazioni di piano solo a volte ho preferito uscire in Mono.
Il che non esclude monitorarsi in stereo, che è un discorso diverso, anche se questo però rende l'ascolto un po' diverso da quel che viene fuori dal PA (ma ci sta, il monitoring serve a te per suonare, il suono FOH lo cura il fonico). a meno che non ti fai mandare sul monitoring esattamente il posizionamento dei vari strumenti nel panorama stereo "vista pubblico" (ma ti serve?)