@ tsuki
Ehy Greg,ma chi te lo dice che non ci capiamo? Sostanzialmente mi sembra che concordiamo sul fatto che questa uscita Yamaha sia davvero ottima,e concordiamo sul fatto che avere a disposizione la versione software sia una cosa importantissima,quindi non vedo differenze di vedute sostanziali.Riguardo al "pettinare le bambole" di Bersaniana memoria,io esprimo i miei pareri come li esprimi tu,e penso che il mio parere sia rispettabile al pari del tuo e di quello di chiunque,nè di piu' nè di meno...Gli scambi di opinioni tra appassionati son sempre interessanti,a mio avviso.
Non era diretto a te, il 'pettiniamo le bambole'...... era infatti una sorta di citazione ironica, principalmente essendo io un calvo.
Quando ribadisco i concetti di fondo riguardo sommarie valutazioni tecniche di MO DX M è ovvio che lo faccio ricordando a chi non si annoia a leggere i miei post che, a partire dal 15 ottobre 2025, ancora una volta Yamaha mette dei paletti e costringe la concorrenza a rivedere i loro criteri di costruzione e le strategie di vendita.
Prendiamo Roland, sforna un synth ogni 4 mesi, ha attualmente sul mercato ( parliamo di tastiere da palco) a crescere GO Keys, Juno D, Fantom 0, Fantom ex, V Stage, io ci metterei anche Jupiter X.
Non sto qui a fare le pulci a questi strumenti che hanno ognuno peculiarità interessanti per fasce di mercato.
Yamaha risponde 'solo' con Modx M, YC, CK, Montage M, secondo mia modestissima opinione, ognuna di queste tastiere vincenti nel loro segmento.
Badate di come Yamaha abbia cercato di offrire il massimo di ciò che serve al musicista con prezzi più bassi possibili.
Io posseggo Jupiter XM, strumento da metabolizzare per comprendere che è il passpartout tra passato e futuro e Yamaha non ha questo genere di prodotto atto a raccogliere il passato e presente dei suoi synth.
Anche se a modo suo Modx fa questo avendo aggiunto AN sommandolo ad FMX e il buonissimo arsenale PCM. Ricordo che già la Motif ES era in grado, attraverso i Plug in opzionali ( fino a tre schede synth) di caricare sulla sua workstation di punta dei bellissimi synth e pianoforti acustici in grado per l'epoca di sopperire a vuoti di produzione. Ricordo che anche il piano stage di allora S 90 es poteva trasformarsi in un DX 7, un synth AN, se non in un synth VA eccetera...
I costi attuali di Roland a parità circa di segmenti di vendita ( per i rolandiani più convinti) rendono meno appetibili i suoi synth.
Chiaro che adesso sono OT, il confronto dovrei continuare a farlo tra l'ammiraglia Montage M e il fratellino minore.
Sto ribadendo il concetto che con questo Modx M addirittura Yamaha potrebbe 'costringere' non pochì professionisti a valutare un doppio acquisto rimanendo nella più completa compatibilità e non sarebbe la prima volta che accade.
Io possedevo, proprio all'epoca di Motif ES, oltre alla versione pesata (e pesante

) 8, anche il bellissimo modulo ES rack. Per cui quei synth Yamaha non mi mancavano mai anche quando da tastierista dovevo reinventarmi in OMB sostituendo la ES8 con la Tyros 2....
Concetto finale, trattandosi di synth digitali ora col software, yamaha concede gratis ciò che allora col modulo hardware e qualche plug in pagai tanti soldini.