Mi dispiace molto aver alzato questo polverone e ne sono rammaricato. Ho inoltre capito che non è consigliabile scrivere di suoni belli e/o brutti, in quanto si entra nel campo soggettivo della valutazione; forse è meglio rimanere solo sulle caratteristiche tecniche (che sono dati oggettivi) e, dopo il presente post, mi atterrò a questo.
È vero, col DSP non è sempre possibile rimediare, ad esempio se il campione è tagliato a 8 kHz, le frequenze alte non me le restituisce, ma in certe situazioni può aiutare molto.
Un elenco di ovvietà: un intervento sulle basse frequenze cambia il 'corpo' del suono, sulle medie frequenze la presenza e la nasalità, sulle alte frequenze la brillantezza, l'aria.
Un po' di chorus simula il leggero battimento delle corde di un pianoforte, tanto chorus fa molto saloon. Il delay ed il riverbero, rendono il suono più piacevole all'ascolto, meno secco.
Un compressore, se usato bene, risolve parecchi problemi; suonando anche il basso elettrico, so che un “EBS Multicomp” fa letteralmente miracoli.
Non sono d'accordo sul fatto che da un brutto campione non si possa ottenere qualcosa di interessante. Molto tempo fa, lavorando sul Casio FZ1, da un bruttissimo sample della mia voce (orribile) avevo ottenuto un coro bellissimo facendo molte copie e sovrapposizioni (variandone l'intonazione) della stessa forma d'onda; un lavoro da matti sul piccolo display grafico che aveva richiesto tempo, anche perché le librerie ufficiali Casio avevano prezzi da usura...
Faccio un altro esempio. Quando l'anno scorso ho utilizzato un Yamaha MOX6 per uno spettacolo teatrale, il suono di piano acustico inizialmente spariva nel mix, ipotizzando (come credo abbiano pensato in molti) che la cosa fosse dovuta principalmente alla qualità inferiore dei convertitori D/A (ed anche alla CPU interna) rispetto ai vari Motif. Intervenendo sull'equalizzazione (incremento delle medie, tra i 2 k ed i 4 k), il suono in uscita era migliorato tantissimo.
Edited 6 Ott. 2015 11:24