La verità è che sti cosi venderanno (se venderanno) soltanto perchè si chiamano Yamaha.
Si fossero chiamati Casio non se li filava nessuno.
Anche a livello tecnologico/elettronico questi Reface non hanno niente di particolare.
Basti pensare che dentro lo chassis di un Reface c'è abbastanza spazio per farci stare l'intera mainboard di un NS2, cioè teoricamente dentro un Reface ci starebbe un clone di hammond, un'intera sezione pianos, rhodes, etc, e un synth NW. Un NS2 "ultra compact portatile" travestito da Reface, insomma.
Ovviamente è impossibile perchè costerebbe un botto e non c'è abbastanza spazio sul pannello principale per allocare tutti i controlli.
Ma all'interno c'è davvero lo spazio per allocarci un NS2 per intero, in senso prettamente teorico.
Oltretutto mi chiedo una cosa: ma con tutto questo parlare di Vst e di app per telefonini e ipad, non faceva prima la Yamaha a fare i Reface virtuali?
Non faceva prima a fare un app tipo il Vb3?
O l'app workstation iM1 per ipad come ha fatto Korg?
Cioè al posto di perdere tempo per fare questi 4 giocattoli di plastica da 400 euro cadauno, non faceva prima a fare 4 app per tamagochi?
Costavano meno, ne vendevano un botto (di pischelli non musicisti con l'ipad in mano ce ne sono una caterba nel mondo) e tutti erano felici e contenti.
Si andava al baretto con una minchia di tastierina controller, l'omnipresente iPad, e via che si suona col DX7 virtuale, l'hammond virtuale, l'M1 virtuale, etc etc.
O no??
Cioè si parla sempre di Vst Vst Vst Vst Vst, brontoliamo dietro le tastiere convenzionali quali fossero oggetti senza quasi più ragione di esistere, e dopo tutte queste parole Yamaha se ne esce con 4 giocattoli che per averli tutti insieme bisogna spendere molti soldi e non si riesce neanche a portarli in giro tutti e cablarli tutti?
Ma che è sta roba?
Capisco una workstation! Almeno è una workstation, e con quella ci fai tutto, organi, piano, synth, archi, trombette, etc.
Ma sti 4 cosi cosa mi rappresentano?
Korg fa le workstation virtuale (iM1), e Yamaha se ne esce con sti giocattoli da 400 euro cadauno che, quanto a sonorità, fanno immensamente di meno di un iM1 virtuale da 20 euro.
Non voglio dire fesserie, ma francamente parliamoci chiaro, se ho 400 euro da spendere secondo voi vado a comprarmi un Reface coi tastini per bambini?
Ma sarò mica così scemo, con 400 euro mi compro sul serio un iPad!!!
E poi ci aggiungo 20 euro e ho un M1 al completo.
Quindi mi chiedo ancora: perchè Yamaha non ha fatto un app che includesse i 4 Reface virtuali?
Falla pur pagare 400 euro (100 euro a Reface), ma ne vendi un botto, e stanno tutti dentro una tavoletta, non obbligano il musicista a portarsi appresso 4 giocattoli (più mixer, cavi, e alimentatori) da cablare dappertutto.
Boh a me sta roba dei "Reface" mi suona come una minchiata galattica.
E' come prendere una workstation, tagliuzzarla a pezzetti singoli, e mettere ogni categoria di suono in uno strumentino separato: il piano qui, l'organo lì, il dx là, il violino laggiù, e via dicendo.
Ma che è?
Sembra di ritornare agli anni 60 quando per fare 5 suoni diversi dovevi portarti appresso 5 strumenti diversi!
E' questa dunque la modernità?
E' questa la versatilità?
E' questa l'ergonomia?
E' questo il risparmio?
Yamaha ma che accidenti stai combinando, si può sapere?