Come si scrive questo accordo?

anonimo 08-12-15 23.18
@ SavateVoeanti
haha grande!emo sempre la risposta pronta

Ho capito, non c'è un modo unico allora ok. Io mi chiedevo se il - e il + fossero da attribuire a diminuito e aumentato, e il b e il # da attribuire a minore e maggiore, però vedo che chiami "5 eccedente" quella che io chiamo aumentata, e "9 diminuita" quella che chiamo minore.
E' voluto?
Edited 8 Dic. 2015 22:06
allora sulla nona hai ragione, scusa il refusoemo

seconda e nona maggiori, minori ed eccedenti
terza maggiore e minore
quarta ed undicesima giuste ed eccedenti
quinta giusta, diminuita ed eccedente
sesta maggiore e minore
settima maggiore e minore

in sostanza

la terza se é maggiore, non si scrive niente, se é minore, m, min o -
la quarta si scrive sus4 nel caso non ci sia la terza,se no viene considerata undicesima e si scrive 11 se é giusta, #11 se eccedente
la quinta se é giusta niente, se é diminuita b, se é aumentata + o #5 nel caso di triade e #5 in caso di quadriade
la sesta si scrive 6, in caso sia alterata la si considera la 13 e si scrive b13
la settima: 7 se minore, maj7 se maggiore
la nona é add9 se si aggiunge ad una triade maggiore, 9 se é giusta, b9 minore e #9 eccedente
la tredicesima (che é la sesta) é 13 se maggiore, b13 se minore
Edited 8 Dic. 2015 22:23
anonimo 08-12-15 23.29
quindi i segni m, min e - possono riferirsi solo alla terza
la quarta sus4 se é appunto "sospesa" sulla terza
+ la quinta eccedente nel caso di una triade
7 é la settima minore e maj7 la settima maggiore
la nona add9 se aggiunta ad una triade
tutti gli altri intervalli nessun segno se giusto o maggiore, b se minore o diminuito, # se eccedente
Edited 8 Dic. 2015 22:30
SavateVoeanti 08-12-15 23.50
Dito Buono!! emo

Svelati i misteri della fede, sto cominciando a vedere la luce!
Allora adesso altre 2 perplessità:
una è: il motivo per cui esiste "add9" (quindi senza altre aggiunte inferiori a 9) non dovrebbe automaticamente portare anche all'esistenza di "add11" e "add13"?

E l'altra è: "eccedente" non è una cosa che va oltre il "più che aumentato"?
anonimo 09-12-15 00.08
@ SavateVoeanti
Dito Buono!! emo

Svelati i misteri della fede, sto cominciando a vedere la luce!
Allora adesso altre 2 perplessità:
una è: il motivo per cui esiste "add9" (quindi senza altre aggiunte inferiori a 9) non dovrebbe automaticamente portare anche all'esistenza di "add11" e "add13"?

E l'altra è: "eccedente" non è una cosa che va oltre il "più che aumentato"?
1) la coesistenza di terza maggiore ed quarta (undicesima) giusta é una dissonanza molto forte...ergo sugli accordi con la terza maggiore o c'é la terza o c'é la quarta (con le dovute eccezioni)...quindi la quarta (o undicesima) sugli accordi con terza maggiore é sempre sus

2) il concetto di add é quello di una nota che si aggiunge ad una triade al di fuori del classico processo del "castello" di terze...ergo sta a significare che non c'é la settima...se alla triade aggiungiamo la tredicesima e basta, si sigla 6 (ed é logico, non ci sono né settima né nona né undicesima)...la quarta (undicesima) l'abbiamo già trattata...

3) in effetti su alcuni manuali l'intervallo eccedente sarebbe quello che viene, salendo, dopo quello aumentato e quello più che aumentato...in altri manuali ho trovato che eccedente ed aumentato sono sinonimi (ed io mi attengo a questa teoria)

Avremo dunque, scendendo o salendo per semitoni rispetto all'intervallo maggiore o giusto:

- prima o unisono giusto, diminuito e più che diminuito, ovvero eccedente e più che eccedente
- seconda maggiore, minore e diminuita (più che diminuita possibile solo alzando la nota di partenza), ovvero eccedente e più che eccedente
- terza maggiore, minore e diminuita (più che diminuita possibile solo alzando la nota di partenza), ovvero eccedente e più che eccedente
- quarta giusta, diminuita e più che diminuita, ovvero eccedente e più che eccedente
- quinta giusta, diminuita e più che diminuita ovvero eccedente e più che eccedente
- sesta maggiore, minore e diminuita (più che diminuita possibile solo alzando la nota di partenza), ovvero eccedente e più che eccedente
- settima maggiore, minore e diminuita (più che diminuita possibile solo alzando la nota di partenza), ovvero eccedente e più che eccedente
- ottava giusta, diminuita e più che diminuita ovvero eccedente e più che eccedente

Edited 8 Dic. 2015 23:23
SavateVoeanti 09-12-15 02.12
Riguardo la presenza o meno della 3za maggiore, dove c'è anche l'11ma, leggevo giorni fa questo dove a pagina 29 ne parla, e scrive che c'è anche la 3za maggiore, e non si danno fastidio perchè l'11ma, a differenza della 4ta, è sempre aumentata, ma che una volta non veniva specificato perchè era ritenuto sottinteso, mentre oggi si specifica per evitare equivoci.

Può essere?
obiwan 09-12-15 12.41
Cyrano ha scritto:
Triade maggiore con la quinta diminuita: non esiste una notazione standard, possibile b5


Quindi se io volessi suonare un Si con 5a diminuita dovrei siglarlo B b5; però c'è il rischio che chi lo legge lo scambi per un power chord, ovvero Bb5. E' un problema che spesso mi si è presentato. Io lo scrivo solitamente B-5 ma non so se sia effettivamente corretto...però credo di si...
Edited 9 Dic. 2015 11:42
anonimo 09-12-15 12.59
@ obiwan
Cyrano ha scritto:
Triade maggiore con la quinta diminuita: non esiste una notazione standard, possibile b5


Quindi se io volessi suonare un Si con 5a diminuita dovrei siglarlo B b5; però c'è il rischio che chi lo legge lo scambi per un power chord, ovvero Bb5. E' un problema che spesso mi si è presentato. Io lo scrivo solitamente B-5 ma non so se sia effettivamente corretto...però credo di si...
Edited 9 Dic. 2015 11:42
osservazione intelligente

io per evitare questi inconvenienti metto il b5 tra parentesi: B (b5)
obiwan 09-12-15 13.08
@ anonimo
osservazione intelligente

io per evitare questi inconvenienti metto il b5 tra parentesi: B (b5)
Thanks emo
anonimo 09-12-15 13.19
@ SavateVoeanti
Riguardo la presenza o meno della 3za maggiore, dove c'è anche l'11ma, leggevo giorni fa questo dove a pagina 29 ne parla, e scrive che c'è anche la 3za maggiore, e non si danno fastidio perchè l'11ma, a differenza della 4ta, è sempre aumentata, ma che una volta non veniva specificato perchè era ritenuto sottinteso, mentre oggi si specifica per evitare equivoci.

Può essere?
indeed yesemo
efis007 09-01-16 19.31
obiwan ha scritto:
Quindi se io volessi suonare un Si con 5a diminuita dovrei siglarlo B b5; però c'è il rischio che chi lo legge lo scambi per un power chord, ovvero Bb5. E' un problema che spesso mi si è presentato. Io lo scrivo solitamente B-5 ma non so se sia effettivamente corretto...però credo di si...

Io sono per i modi più semplici che favoriscono il cosiddetto "colpo d'occhio" e che evitano qualsiasi interpretazione errata.

Detto questo, se scrivo di fretta su una partitura B b5 stai certo che almeno 90 musicisti su 100 suoneranno un power chord Bb 5, ovvero l'accordo sbagliato. emo
Il tutto per una ragione molto semplice: la signature B b5 non è a prova di scemo, è una signature confusionaria che sembra fatta apposta per farti sbagliare l'accordo.
Io quando devo siglare gli accordi parto sempre dal concetto del "che cosa voglio che sia alterato".

Nel tuo esempio qual'è il grado che deve essere alterato (bemollizzato)?
Il quinto.
Per cui devo fare capire all'occhio che l'accordo di base è il SI (ovvero B) e i quinto grado deve essere alterato.
Per cui B 5b.
Anche se lo scrivo ravvicinato B5b nessuno mai lo scambierà per un Bb 5!

In sostanza io seguo la legge (giusta o sbagliata poco mi importa) del... prima ti dico l'accordo di base... poi ti dico il grado... poi ti dico l'alterazione del grado.
Ergo B (accordo di base)... 5 (il grado)... b (l'alterazione da applicare al grado).

Se invece inverto questa cosa, cioè scrivo B b5 è una signature altamente equivoca perchè l'alterazione (il bemolle) precede l'evento!
Se dovessi seguire lo stesso principio appena spiegato, allora un convenzionale accordo di SI Bemolle minore non dovrei più siglarlo come Bbm ma come bBm... ovvero l'alterazione precede l'evento.
Il che è francamente assurdo. emo

Concludendo, io gli accordi li siglo sempre con:
- Accordo di base
- Eventuali gradi addizionali
- Eventuali alterazioni sui gradi (che metto sempre DOPO i gradi, mai prima!)

Esempio: B 9b... B 5b... B 7+... B7 9b 11#... etc etc.

Alle volte (non sempre) persino gli accordi di Sus li sostituisco col simbolo 4 perchè ho notato che scrivendo di fretta e ravvicinato la "esse" di Sus può essere facilmente confusa per 5.
BSus
B5us
Come vedi è molto facile confondere la S per 5.
Cosa che invece non accade mai se la siglo come B4.
B4 soddisfa il colpo d'occhio anche in scarsezza di luce ed è impossibile confonderlo per un accordo diverso (oltretutto è più rapido da scrivere rispetto a "Sus").

Un altro accordo che semplifico è il settima maggiore, spesso siglato "Maj7" (es. B Maj7).
Io lo siglo sempre come 7+ , è più rapido.
Ci sarebbe anche il simbolo delta ma non mi piace, non lo uso mai.

E naturalmente i bicordi (oggetto del topic) li siglo sempre e rigorosamente col 5.
Inutile girarci attorno, oramai è una convenzione pressochè mondiale siglare i bicordi o power chord col 5.
es. B5
E' una signature netta, infallibile, a prova di scemo o di errore.
Ogni altra signature alternativa è solo una patetica perdita di tempo.
es. B(no3) emo

emo

vin_roma 09-01-16 20.16
È ovviamente più conveniente mettere l' alterazione dopo l' intervallo, all' italiana ovviamente, seguendo l' ordine delle proporzioni, non come la confusa approssimazione da Real Book o delle date all' inglese...
Anzi, nel tuo caso, efis, si dovrebbe parlare di bequadro... e comunque un bicordo di quinta non sarebbe poi neanche tanto da considerarlo accordo...

A voler essere veloci e precisi per le quinte secche medio/basse si potrebbe prendere l' abitudine di siglarle con pw: A pw, E pw, B pw- etc...
obiwan 11-01-16 15.17
@ efis007
obiwan ha scritto:
Quindi se io volessi suonare un Si con 5a diminuita dovrei siglarlo B b5; però c'è il rischio che chi lo legge lo scambi per un power chord, ovvero Bb5. E' un problema che spesso mi si è presentato. Io lo scrivo solitamente B-5 ma non so se sia effettivamente corretto...però credo di si...

Io sono per i modi più semplici che favoriscono il cosiddetto "colpo d'occhio" e che evitano qualsiasi interpretazione errata.

Detto questo, se scrivo di fretta su una partitura B b5 stai certo che almeno 90 musicisti su 100 suoneranno un power chord Bb 5, ovvero l'accordo sbagliato. emo
Il tutto per una ragione molto semplice: la signature B b5 non è a prova di scemo, è una signature confusionaria che sembra fatta apposta per farti sbagliare l'accordo.
Io quando devo siglare gli accordi parto sempre dal concetto del "che cosa voglio che sia alterato".

Nel tuo esempio qual'è il grado che deve essere alterato (bemollizzato)?
Il quinto.
Per cui devo fare capire all'occhio che l'accordo di base è il SI (ovvero B) e i quinto grado deve essere alterato.
Per cui B 5b.
Anche se lo scrivo ravvicinato B5b nessuno mai lo scambierà per un Bb 5!

In sostanza io seguo la legge (giusta o sbagliata poco mi importa) del... prima ti dico l'accordo di base... poi ti dico il grado... poi ti dico l'alterazione del grado.
Ergo B (accordo di base)... 5 (il grado)... b (l'alterazione da applicare al grado).

Se invece inverto questa cosa, cioè scrivo B b5 è una signature altamente equivoca perchè l'alterazione (il bemolle) precede l'evento!
Se dovessi seguire lo stesso principio appena spiegato, allora un convenzionale accordo di SI Bemolle minore non dovrei più siglarlo come Bbm ma come bBm... ovvero l'alterazione precede l'evento.
Il che è francamente assurdo. emo

Concludendo, io gli accordi li siglo sempre con:
- Accordo di base
- Eventuali gradi addizionali
- Eventuali alterazioni sui gradi (che metto sempre DOPO i gradi, mai prima!)

Esempio: B 9b... B 5b... B 7+... B7 9b 11#... etc etc.

Alle volte (non sempre) persino gli accordi di Sus li sostituisco col simbolo 4 perchè ho notato che scrivendo di fretta e ravvicinato la "esse" di Sus può essere facilmente confusa per 5.
BSus
B5us
Come vedi è molto facile confondere la S per 5.
Cosa che invece non accade mai se la siglo come B4.
B4 soddisfa il colpo d'occhio anche in scarsezza di luce ed è impossibile confonderlo per un accordo diverso (oltretutto è più rapido da scrivere rispetto a "Sus").

Un altro accordo che semplifico è il settima maggiore, spesso siglato "Maj7" (es. B Maj7).
Io lo siglo sempre come 7+ , è più rapido.
Ci sarebbe anche il simbolo delta ma non mi piace, non lo uso mai.

E naturalmente i bicordi (oggetto del topic) li siglo sempre e rigorosamente col 5.
Inutile girarci attorno, oramai è una convenzione pressochè mondiale siglare i bicordi o power chord col 5.
es. B5
E' una signature netta, infallibile, a prova di scemo o di errore.
Ogni altra signature alternativa è solo una patetica perdita di tempo.
es. B(no3) emo

emo

Ottimo infallibile metodo...grazie mille Efis emo
obiwan 11-01-16 15.22
efis007 ha scritto:
Alle volte (non sempre) persino gli accordi di Sus li sostituisco col simbolo 4 perchè ho notato che scrivendo di fretta e ravvicinato la "esse" di Sus può essere facilmente confusa per 5.


Un'ultima domanda: ma se avessi un accordo sospeso di 2a e 4a dovrei quindi scriverlo B24? Sono forse queste le eccezioni in cui scrivi "sus"?
efis007 16-01-16 03.07
Un accordo del genere si potrebbe siglarlo come C24, cioè DO-RE-FA.
Ma potremmo siglarlo anche come C4add2, oppure come C2sus, oppure come Csus2/4.

Questo SITO può essere di aiuto per risolvere alcuni di questi dilemmi, basta indicare le note dell'accordo sui tasti e lui ti illustra alcune "signature" possibili dell'accordo digitato. emo