@ mima85
Deckard ha scritto:
Detto questo: ci sono motivi squisitamente tecnici/funzionali/logistici per i quali farei meglio a lasciar perdere? Tralasciando la qualità sonora o quella che a prima vista può sembrare un'accoppiata ridondante, su questi argomenti non ho bisogno di convincimenti.
Chiedo questo soprattutto considerata la veneranda età dello strumento...
Come ti ha già anticipato michelet, verifica più che altro il buono stato della tastiera, in particolare dell'aftertouch che tipicamente su questi synth oggi sovente lo si trova non funzionante (il problema è comunque risolvibile abbastanza facilmente). Basandomi sulla mia esperienza personale, aggiungo altre 2 cose:
1) Alcuni pulsanti del pannello probabilmente saranno problematici ed andranno sostituiti. Un pulsante di ricambio costa pochi centesimi (ad una fiera dell'elettronica mi sono preso una scatoletta con dentro 50 di questi bottoni e l'ho pagata 5 o 10 euro). Il più è relativo al lavoro da fare, dato che il synth va completamente smantellato, e ci vuole il saldatore per dissaldare i pulsanti difettosi e saldare al loro posto quelli nuovi.
2) Alcuni D-50 esibiscono un difetto per cui non sempre quando li si accendono riescono ad inizializzarsi e partire, fino a volte ad arrivare a sembrare essere completamente morti. Il problema ha origine nell'alimentatore, ed è dovuto all'apertura di alcune saldature su un integrato che genera l'impulso di reset all'accensione dello strumento, che da lo "start" alla parte a logica digitale per avviarsi. Questo accade perché quel chip oltre ad essere saldato è anche avvitato ad una barra metallica che fa da dissipatore, lo stesso vale pure per i regolatori di tensione e la scheda stessa dell'alimentatore è avvitata a quella lamina, che è fatta ad "L" (sulla gamba verticale sono avvitati questi componenti, e sulla parte orizzontale è fissata la scheda dell'alimentatore). Questo tipo di montaggio fa si che tutto sia vincolato meccanicamente, e con gli anni per via della dilatazione termica dovuta ad innumerevoli cicli di utilizzo del synth, i componenti sforzano sulle saldature, fino a creparle. Per risolvere il problema basta smontare l'alimentatore e ripassare le saldature con del nuovo stagno. Di 2 D-50 che mi sono passati tra le mani 2 hanno esibito questo problema, e la prima volta per trovarne l'origine sono impazzito per 2-3 mesi (avevo descritto tutto in un thread, tra l'altro il mio thread d'esordio qui su Supporti, ma purtroppo al momento quella pagina è irraggiungibile).
Alcune persone hanno segnalato anche problemi col display, nel senso che la retroilluminazione dopo anni di utilizzo è consumata e non illumina più a dovere. Questo problema è risolvibile cambiando la strip luminescente della retroilluminazione, ma da quanto ho visto non si presenta molto spesso.
Altri problemi che potresti incontrare, ma questi non sono relativi solo al D-50 ma a qualsiasi strumento che abbia qualche anno sulle spalle, sono relativi all'uscita audio. Potrebbero spaziare dalla manopola/slider del volume che non funziona bene al jack delle uscite audio che non fa bene contatto, passando per la componentistica dello stadio d'usicta audio che è mezza morta. Ma anche questi in generale sono problemi di abbastanza facile risoluzione, e la maggior parte delle volte riguardano la manopola del volume ed i jack delle uscite.
Questo è quanto, se prenderai il D-50 controlla queste cose (tasti ed aftertouch, bottoni a pannello, che si accenda sempre correttamente, che l'uscita audio e la regolazione del volume funzionino). Per il resto questo synth, come la maggior parte delle macchine digitali di quell'epoca, è piuttosto robusto ed affidabile e non è prono a dar problemi. Se lo userai nei live abbine comunque un po' di cura, anche se si tratta di un synth robusto è comunque una macchina con 30 anni sulle spalle, quindi niente urti, infiltrazioni di umidità, sbalzi di temperatura eccessivi e quant'altro.
Ottimo mima, risposta molto dettagliata, proprio quello che cercavo.
Purtroppo non sono una cima col fai da te, quindi la mia strategia iniziale sarà puntare al "maniaco" di zona (io sono uno di loro per dire, i miei strumenti, anche i più vecchi, sembrano nuovi e completamente funzionanti) e che mi permetta di provarlo per bene ora che conosco le magne più comuni.
Certo, non pretendo di trovarne uno in perfette condizioni, ma almeno che mi eviti di eseguire saldature
