@ lapopat
daccordissimo... sin dall'inizio della mia carriera musicale amatoriale ho sempre megalomanato su synth di alto livello (ma anche di alta difficoltà) e per anni li ho usati al 30% del loro potenziale perchè non ci capivo una mazza e solo ora a 36 anni ho capito la programmazione, l'editing ecc. in quasi tutte le sue sfaccettature (infatti è un bel pò di anni che non compro più niente perchè bene o male riesco a ricreare tutte le situazioni che mi interessano, che magari su modelli più recenti sono semplicemente impostati come preset)... l'sh-201 non può essere la tastiera della vita.. però per cominciare a smanettare con la sintesi e soprattutto per cominciare a CAPIRLA, secondo me è ottimo..magari fosse esistita una cosa del genere, a questo prezzo, una ventina di anni fa...avrei capito molte più cose e molto prima...passando poi a modelli superiori..perchè ribadisco un mio post precedente.. non bisogna fermarsi solo all'entry level...a un certo punto bisogna salire ANCHE SE NON SI E' PROFESSIONISTI...sennò gira e rigira fai sempre le stesse cose...
Vent'anni fa eri in piena epoca digitale, però di analogici di 10 anni prima ne avresti trovati finché ne volevi, e a prezzi da saldo, altro che adesso! Comprare un vintage d'annata è come andare in Via Monte Napoleone!!
Il piccolo Roland rispecchia piuttosto fedelmente la struttura di sintesi di tantissimi vecchi analogici, e lo fa piuttosto bene. La cosa che l'SH non ha per niente di qualità è il filtro, lo dico con cognizione di causa, ce l'ho anch'io. Però è irresistibile per fare il suono al volo, magari mettendo in layer due timbri e giocando con gli LFO e gli inviluppi. Forse è per questo che lo tengo ancora con me