@ Atreus
Posso esprimere le mie perplessità sui 14 bit?
Se il suono é cmq campionato, anche su molti livelli, non vedo dove potrei trovare benefici.
Magari su un piano a modelli fisici l'interazione sarebbe migliore. E poi siamo davvero in grado di riconoscere in un blind test una meccanica ottima (es nw Yamaha del cp1) a 128 livelli rispetto ad una a 16384?
Ultima curiosità: dal midi out, se registro ad es su logic, sarà cmq costretto a convertirlo in segnali di nota con intervallo da 0 a 127...oppure invia dei sysex per ogni nota suonata?
Beninteso, Casio sta lavorando alla grandissima, ben vengano gli strumenti con questo rapporto qualità prezzo.
Ciao Max. Sempre coinvolgente e abilissimo!
Ciao Atreus
allora andiamo per ordine..
I 14 bit e i punti di dinamica si sentono proprio suonando, si avverte subito una risoluzione differente e un tocco preciso, cosa abbastanza sconosciuta nei pianoforti digitali tradizionali prodotti fino ad oggi. La cosa che sorprende è la facilità di mettere in pratica il nostro pensiero sonoro. Mi spiego meglio:
Il pianista pensa a quella nota con quel suono e quell'intensità e il pianoforte (acustico) ridà quello che il pianista ha pensato. Questa caratteristica è sempre stata irraggiugibile dai pianoforti digitali tradizionali, anche i più costosi, proprio per il limite dei 128 punti e spesso per il limite strutturale di meccaniche diciamo non affidabili.
Sia ben inteso che questo limite è ancora presente anche sui nuovi Casio, l'acustico rimane (fortunatamente) inarrivabile, però questo grande balzo tecnologico ha avvicinato l'obbiettivo e soprattutto ha reso molto più suonabile uno strumento abbastanza incontrollabile come il pianoforte digitale. Parliamo sempre dal punto di vista pianistico nel senso didattico del termine.
Queste caratteristiche sull'ampliamento della risoluzione le verifico proprio leggendo i dati da un sequencer o dal midi ox.
La risoluzione in uscita è sempre riferita ai 128 punti del midi sul control velocity, per essere compatibile con lo standard, in più viene inviato il control 88 più volte insieme al "note on" per avere la scansione proprietaria della dinamica da gestire internamente. Oltre alla nota con la sua velocity, a seconda dei casi, vengono inviate altre informazioni attraverso il control 88 per determinarne la giusta intensità. Tutto questo approvato dal consorzio Midi proprio per sviluppi futuri del sistema.
La traccia che avrò registrato, se riprodotta dallo stesso sistema ha la stessa dinamica registrata, se riprodotta da un generatore standard ha la dinamica letta dal velocity tradizionale.
Questa alta risoluzione la percepisco suonando un fortissimo, midi ox mi riporta circa 110/112 segnalando la possibilità di altri step a disposizione per lo sforzato, che raggiungo dando più peso all'esecuzione.
Altra prova interessante è il pianissimo, la facilità di raggiungere quella condizione facendo sentire tutte le note alla stessa sonorità e soprattutto senza diversità di dinamica tra le note.