Piano acustico vs piano digitale...

mima85 19-11-13 09.53
superbaffone ha scritto:
gli ibridi sono però delle macchine interessanti


Non conoscevo questa linea di pianoforti. Ingegnoso devo dire.

Anche se secondo me non saranno strumenti come questi a decretare la morte del pianoforte acustico. Alla fine sono tutte sue imitazioni.
Edited 19 Nov. 2013 8:59
orange1978 19-11-13 10.21
@ igiardinidimarzo
Quel che mi riempie di orgoglio è pensare che, fra non molti anni, i piani acustici saranno solo un ricordo...

e questa cosa la pensavo già 10 anni fa...

ogni cosa ha il suo tempo...e il tempo del piano acustico è al tramonto: inesorabilmente...

domani mattina potremmo svegliarci in un nuovo medioevo, una guerra nucleare potrebbe spazzare via tutto e I pochi sopravvissuti dopo 10 anni stenti con una seconda era glaciale potrebbero ritrovarsi senza alcuna tecnologia, a dover ripartire quasi da zero.

Scenario alla ken il guerriero o I cavalieri dello zodiaco? Puo essere....ma ipotizzato da studiosi....da gente con due palle cosi, non frutto solo dell'estrema fantasia di uno scrittore.

che c'entra? C'entra eccome...fare affermazioni cosi pesanti é delicatissimo, perché nessuno di noi puo dire esattamente cosa succedera anche solo tra 5 min....figurati dire "io l'ho sempre detto che sarebbe ststo cosi".....

Sicuro se le cose non cambiano, il piano digitale prenderá sempre piu piede, sopratutto in contesti didattici......ma per il momento NESSUNO tra I grandi pianisti jazz o classici sta suonando con un digitsle al posto dell'acustico.

Io credo che l'orchestra sinfonica, barocca, il violino, il pianoforte, anche la chitarra classica, nnon moriranno mai.
La grande musica verrá sempre suonata in teatri e auditorium con strumentii acustici, magari sempreiu aiutati dall.elettronica ma a dire che il pianoforte acustico sta.morendo.é una stronzata scusa.

Non esiste alcun concerto serio di musica classica teanne quelli organizzati dall'oratorio con budget ridotissimi spesso a solo scopo di beneficenza, che non impiega un vero pianoforte a coda.....se in un anno ci sono 1000 concerti di classica 900 hanno il piano vero, I 100 restanti sono dopolavoristi, hobbisti o gente anche conosciuta ma che in quel momento suona negli ospedali o scuole come beneficenza.....

In base a cosa mi chiedo puoi fsre una simile affermazione.....su quali dati?
andreakappa 19-11-13 10.33
Nonostante sia convinto che il pianoforte acustico NON DEBBA e NON POSSA morire mai, non sono pienamente d'accordo con quello che dici, nel senso che:

xenakis ha scritto:
il piano digitale è il surrogato tecnologico che lo vuole imitare ad un costo inferiore


Ormai ci sono piani digitali che costano ben di più di un acustico "medio"

xenakis ha scritto:
Perchè se un piano acustico costa uguale al piano digitale, quello digitale chi se lo compra ? suona peggio ...


Se un piano acustico costa quanto un digitale, anche se suona meglio non lo sposti tanto facilmente ..tutto dipende da "quanto" suona peggio.

Si è fatto l'esempio di Rhodes/Wurlitzer ecc.. è vero, volevano essere imitazioni, nel frattempo da quei giorni a oggi guardate a che livelli di campionamento siamo arrivati e (con altoparlanti decenti) anche come resa ci siamo quasi.
Tutti noi lucubriamo le nostre menti ascoltando migliaia di suoni di piano digitale cercando QUELLO che sembra veramente quello acustico, poi però se sentiamo un qualunque CD (scusatemi il termine obsoleto) non ci accorgiamo quasi mai se il suono di piano di quella canzone è riprodotto da un acustico o da un digitale, quindi dal punto di vista di produzione musicale credo che poco cambi.

Ad ogni modo la resa dal vivo (in casa, o piccolo locale) di un pianoforte acustico è una delle poche cose di cui l'uomo può andare fiero di aver creato.
..infine fosse anche solo per arredamento il fascino di uno strumento acustico è completamente un'altra cosa.




Edited 19 Nov. 2013 9:34
orange1978 19-11-13 10.45
Ma si, sono discorsi peggio di quelli che fanno al bar gli interisti con gli juventini e con I milanisti etc....

La tecnologia ci da delle alternative, ci sono cose che la tecnologia sostituisce completamente, tipo non avrebbe senso oggi trasmettere la tv in analogico, inquini di piu e il segnale fa schifo (puoi farlo in digitale facendo esattamente la stessa cosa) ma altre no.

Abbiamo l'auto, l'aerio etc .....ma non é che per questo non andiamo piu in bicicletta, semmai abbiamo tolto il cavallo e il calesse come mezzo di trasporto, ma la gente va ancora a cavallo come sport o per rilassarsi.

Il digitale é una comoditá, ma per quanto sia comodo é una simulazione prevedibile, il pianoforte vero é imprevedibile, puo rompersi pure una corda ma il bello é proprio quello.
Edited 19 Nov. 2013 9:51
igiardinidimarzo 19-11-13 11.11
orange1978 ha scritto:

In base a cosa mi chiedo puoi fare una simile affermazione.....su quali dati?


in base ad una semplice osservazione:

- la crescita esponenziale del mercato dei piano digitali

- la loro continua evoluzione tecnologica

- l'inesorabilità del progresso che da sempre sostituisce il 'vecchio' (anche se valido) col nuovo

...

anonimo 19-11-13 11.18
i verticali sicuramente sono destinati a scomparire
orange1978 19-11-13 11.53
@ igiardinidimarzo
orange1978 ha scritto:

In base a cosa mi chiedo puoi fare una simile affermazione.....su quali dati?


in base ad una semplice osservazione:

- la crescita esponenziale del mercato dei piano digitali

- la loro continua evoluzione tecnologica

- l'inesorabilità del progresso che da sempre sostituisce il 'vecchio' (anche se valido) col nuovo

...

Il nuovo non sempre distrugge il vecchio....anzi a volte lo nobilita.

Per esempio prima della WwII l'italia era un paese di 20 milioni che si muovevano in bicicletta...dopo ls guerra ci fu una motorizzazione, le auto sempre piu alla portata di tutti e sempre migliori, e oggi vien da dire "nessunp va piu in bici", tutt'altro....in tutta europs si continuano a costruire nuove piste ciclabili e tra mountain bike e ciclisimo da corsa il mercato é piu ricco di un tempo, girano piu soldi oggi nel ciclisimo che ai tempi di coppi.
Non é che da quando esiste la macchina nessuno guarda piu le gare di ciclismo, anzi ci sono un casino di sppassionati in tutto il mondo.
il cavallo invece come mezzo di trasporto a lunga/media distanza é morto, giustamente....cosi come pochi viaggiano in nave per lavoro! Nessuno andrebbe in america per lavoro con la nave, ma questo non vuol dire che le navi non le fanno piu! Le crociere sono il triplo che all'epoca del titanic.

Al piano acustico succedera oa stessa cosa, sparirá come gia ampiamente successo in contesti tipo live rock/pop dove é un casino microfonarlo e per quelle quattro stronzate che suonano ai concerti di emma, dolcenera o negramaro, una nord stage va piu che bene.

........ma se parliamo di musica classica, o jazz di nomi importanti dove non ci sono problemi di budget, il piano acustico non rischia un bel nulla.
Anche I grandi tipo hancock, hanno fatto periodi per scelta solo con strumenti digitali o rhodes, ma era un momento, avevano voglia di qualcosa di diverso, ma poi sono tutti tornati al piano a coda guarda a caso.

Dormi tranquillo, nessun digitale surclasserá facilmente l'acustico, a meno che un domani il legno sará cosi raro che un piano costerebbe 2 miliardi almeno, ma non so se mai lo vedremo noi.

Io ipotizzo che il digitale non muore piu, ma ci sará.ancora piu un ritorno degli strumenti acustici che gia cé, altro che fine.
mima85 19-11-13 12.08
igiardinidimarzo ha scritto:
- la crescita esponenziale del mercato dei piano digitali


Costano sempre meno, la gente li compra sempre di più. Una buona fetta di mercato inoltre è composta dai piani digitali di fascia entry-level che vengono presi al posto del piano verticale che si prendeva un tempo per studiare (forse se ci sarà un piano che verrà sostituito dal digitale in molte situazioni, sarà proprio il verticale), ma che assolutamente non sono al livello di un pianoforte acustico decente, per non parlare dei gran coda usati nei teatri per i concerti.

igiardinidimarzo ha scritto:

- la loro continua evoluzione tecnologica


Resta il fatto che i pianoforti digitali sono un'imitazione dello strumento originale. È un controsenso che uno strumento soccomba in favore delle sue imitazioni.

D'altronde ci hanno già provato con i synth analogici. Il risultato è che oggi, dopo 30 anni, siamo di nuovo tutti qui a rincorrere l'analogico che negli anni '90 è stato tanto snobbato, mentre i VA che sono nati come surrogati si stanno specializzando sempre di più nel fare il loro suono e quindi stanno diventando degli strumenti con un'identità e delle caratteristiche peculiari proprie.

igiardinidimarzo ha scritto:

- l'inesorabilità del progresso che da sempre sostituisce il 'vecchio' (anche se valido) col nuovo


Ci sono cose che sono insostituibili. Una buona ristampa, in alta qualità e fatta con tutti i sacri crismi, può essere il surrogato di un quadro, ma non il suo sostituto.
Edited 19 Nov. 2013 11:11
sterky 19-11-13 12.20
[pre]sono d'accordo con te, gli ibridi sono però delle macchine interessanti [/pre]

interessanti, anche la kurzweil ne ha un paio. qualcuno di voi li ha provati? qualità tastiera? e il suono, si capisce che viene da due casse o riesce a farsi tutt'uno con la struttura?
MarcoC 19-11-13 16.28
Si vendono sempre più i digitali - a mio avviso - perchè:
1. un pianoforte acustico è impegnativo in termini di soldi e di spazio, e sono sempre meno le persone che hanno a disposizione gli uni e l'altro;
2. la gente è molto più insofferente . . . sopporta meno il "rumore" prodotto da uno strumento acustico, costringendo chi suona ad utilizzare le cuffie;
3. i locali sono sempre meno attrezzati . . . quindi un pianista deve portarsi dietro il suo strumento e non può certo farsi trasportare ogni volta un acustico (soprattutto in considerazione delle cifre che sborsano i gestori);
4. sono sempre di più gli hobbisti rispetto ai pianisti . . . secondo me un pianista vero (anche se scarso, ma comunque uno che sul e con il pianoforte ci ha vissuto) non potra' mai preferire un pianoforte digitale.

Al momento non vedo altri motivi per cui preferire un digitale ad un acustico.

Ovvio che se per pianoforte acustico intendete il pianoforte che avete a casa della nonna di 100 anni fa . . . il discorso è diverso.
Se suoni in un gruppo con batteria, basso e chitarra elettrica invece è quasi obbligatorio ricorrere ad un digitale se non vuoi spezzarti le dita, a meno che non hai la possibilita' di microfonare come si deve.

Per tutto il resto penso che si continuera' a preferire lo strumento vero.
Il parallelo che ho letto in qualche post tra chitarra classica/elettrica e piano acustico/digitale non può sussistere secondo me in quanto le chitarre classica ed elettrica sono comunque due strumenti VERI ma nati per affrontare generi differenti, non certo perchè un chitarrista classico non può portarsi dietro la chitarra.
Tant'è che hanno due tecniche anche diverse.
Il pianoforte digitale (se parliamo di pianoforte digitale non di Rhodes o altri strumenti) nasce invece proprio per far fronte all'impossibilita' di avere a disposizione lo strumento reale che dovrebbe, purtroppo con risultati ancora non all'altezza, imitare.
E il problema non è il suono . . . ormai da quel punto di vista sono stati compiuti ottimi passi avanti, arrivando ad un realismo impensabile fino a pochi anni fa.
Il problema principale è quello che si ha sotto le dita . . . è quello che non convince, e credo purtroppo che non potra' mai farlo, un vero pianista.
Ci si accontenta di quello che lo strumento digitale può dare. Si può preferire una meccanica piuttosto che un'altra (così come si può preferire uno Yamaha C3 ad un Kawai KG3) ma non si potra' mai preferire un CP1 o un V-Piano ad un C3 o ad uno Steinway, non scherziamo.
Quando vedrò un pianista VERO (sia egli un pianista classico, un pianista di jazz, un pianista di blues) suonare su un digitale DAVVERO (e soprattutto suonarci per sua scelta) e non per fare pubblicita' a questa o quella casa, allora mi ricrederò . . . ma fino ad allora resto convinto delle mie opinioni emo
zavaton 19-11-13 19.56
Parlare di piano acustico è un pò troppo vago nel senso che nella categoria rientra il verticale da 1.000€ e lo Steiway da 70.000 quindi dire che l'acustico è sempre superiore al digitale non lo trovo corretto.
Entrambi (acustici e digitali) sono categorie ben distinte e ognuna adatta ad un certo ambito musicale.

Come detto in un altro thread personalmente per le mie esigenze ora come ora dovessi scegliere tra un acustico verticale da 3-4 mila euro ed un digitale di pari prezzo di ultima generazione non ci penserei un millisecondo a prendere il digitale.
igiardinidimarzo 19-11-13 20.44
MarcoC ha scritto:
Il problema principale è quello che si ha sotto le dita . . . è quello che non convince, e credo purtroppo che non potra' mai farlo, un vero pianista.


dici?

Eppure sono stati fatti passi da gigante nelle meccaniche... emo
anumj 19-11-13 21.02
@ igiardinidimarzo
MarcoC ha scritto:
Il problema principale è quello che si ha sotto le dita . . . è quello che non convince, e credo purtroppo che non potra' mai farlo, un vero pianista.


dici?

Eppure sono stati fatti passi da gigante nelle meccaniche... emo
siccome dal velocipede allo shuttle, passi da gigante ne abbiamo fatti, possiamo anche smettere di andare in bici.
Edited 19 Nov. 2013 20:03