Il re degli strumenti

killer_bees 17-02-14 08.51
Sono di Lucca fora !
salvafunk 17-02-14 09.29
Comunque il senso non è dire quale sia il migliore in assoluto.... Il bello è proprio segnalare molti di questi autentici capolavori, sia che sia europeo od americano.
Troppo affascinante, costruiti a mano, quel suono imperioso... non so ma mi emozionano sempre.
Questo non vuol dire che gli altri strumenti non siano altrettanto affascinanti, questa volta si voleva solo celebrare questo.....
maxpiano69 17-02-14 09.42
E sono di nuovo d'accordo con salvafunk, ogni strumento musicale ha il suo fascino ed ognuno di noi può avere il suo preferito o anche amarli tutti proprio per la specificità di ciascuno.

Tuttavia 'Organo a canne anche in letteratura è chiamato "il Re" per la sua maestosità (quale altro strumento musicale classico è in grado di far (ri)suonare da solo un intera costruzione), capacità timbriche e polifoniche

E non a caso il Principe degli strumenti invece è.... emo

giosanta 17-02-14 11.36
Persino nel mio libro di musica delle scuole medie, dove alla fine c'era un descrizione degli strumenti, l'organo, messo alla fine, era definito "il Re".
Sottolineare il perché, dopo due pagine, mi pare del tutto inutile.
maxpiano69 17-02-14 11.44
@ giosanta
Persino nel mio libro di musica delle scuole medie, dove alla fine c'era un descrizione degli strumenti, l'organo, messo alla fine, era definito "il Re".
Sottolineare il perché, dopo due pagine, mi pare del tutto inutile.
Inutile? Magari si ma anche no, visto che qualcuno qualche post prima voleva farlo "abdicare" in favore di qualcos'altro emo

(in effetti un po' di confusione c'è visto che nel forum spesso si usa "The King" per un suo parente, magari stretto ma ben diverso) emo
Edited 17 Feb. 2014 10:46
giosanta 17-02-14 13.52
In ordine sparso
Perché è uno strumento associato inscindibilmente al misticismo religioso: al contempo "celestiale" e "terribile".
Perché è di dimensioni colossali: è esso stesso parte dell'architettura, "è" architettura..
È di incredibile complessità.
È il musicista a dove andare da lui, lui è inamovibile.
L'esecutore quasi "sparisce", è pressoché invisibile al pubblico, viene in qualche modo "inglobato" dalla enorme, avvolgente, console dello strumento che, letteralmente, ne assorbe tutte le membra.
Sono tutti pezzi unici e, al contempo, si evolvono e mutano ne tempo.
L'estensione non ha eguali, ne come ampiezza, ne come limiti.
Continuo?