Il lavoro e la dignità

anonimo 06-08-17 15.21
@ andrew1
Non proprio, la famiglia poggia sul capitale provveniente dal guadagno privato (tranne casi particolari, sebbene sempre più diffusi emo).

Inoltre la famiglia è un dominio troppo piccolo per estenderlo alla collettività, ed inoltre il discorso è limitato ai rapporti economici.

Il mio prof. di diritto all'Università suggeriva di analizzare per bene cosa succede, invece, nella società animale.
Mi sono spiegato male, intendevo che i rapporti all'interno della famiglia sono di tipo sostanzialmente socialista e non capitalista: i beni sono in pratica in comune godimento (anche se in teoria possono essere a volte giuridicamente in separazione di proprietà) e manca del tutto il meccanismo del profitto

Sul fatto che la famiglia sia troppo piccola: presa in se, forse...ma non dimentichiamoci che l'istituto familiare, preso come raggruppamento sociale, è di estesissima diffusione.

Il che dimostra come non sia vero in assoluto che il modello socialista non funzioni e non sia mai stato realmente applicato
Petra 06-08-17 21.42
Ho iniziato questo argomento, indirizzando a riflettere se il lavoro lo si deve svolgere, principalmente per il ghiribizzo di ottenere la "DIGNITA' o per il sostentamento della vita dell'uomo. Nella discussione si è poi deviato in altri aspetti, quale ad esempio di concertare e convenire su un sistema valido che garantisca, per tutti, una equa partecipazione al lavoro. Il Vulcanico Cyrano si è prodigato perfino a suggerire, formulando un paniere di norme atte ad indirizzare la Società all'ottenimento...del bene comune. Per me tutto ciò è un problema assai grande, esula la mia capacità intellettuale e naturalmente quella volitiva. Ho pensato, comunque a questo problema e prendendo in esame il vissuto dei tempo passato, non ricordo di avere trovato un periodo nel quale vi sia stata una popolazione che fosse felice, per una retta condotta politica Amministrativa. Avendo un bagaglio misero di conoscenze, forse, il mio rilievo è dovuto alla mia ignoranza. Parlando dell'oggi, quale può essere una forma Sociale da copiare per metterla in esecuzione? La Famiglia, ho letto che è la prima forma Sociale! Pur essendo assai efficiente il modello di solidarietà, si nota che anche in questo ambito accadono delle diatribe rincresciose. Prendiamo altri modelli di aggregazione: Cooperative, Monasteri, Curie, Parrocchie, Associazioni Sindacali, Partiti politici ecc.. In modo alternante, si legge... comportamenti...non contemplati negli scopi Sociali. Volendo provvedere a formulare un "Emporio di norme" , da quale sistema vigente possiamo prendere in considerazione per esaminarlo e per renderci consapevoli che le norme offrono un "Sociale idillio?". Conclusione, che non sia meglio, occupare il tempo a spaziare in ambiti dove si può trovare un certo remunerativo riscontro? Ad esempio, immedesimarsi a fare l'EREMITA?".
anonimo 07-08-17 10.38
@ Petra
Ho iniziato questo argomento, indirizzando a riflettere se il lavoro lo si deve svolgere, principalmente per il ghiribizzo di ottenere la "DIGNITA' o per il sostentamento della vita dell'uomo. Nella discussione si è poi deviato in altri aspetti, quale ad esempio di concertare e convenire su un sistema valido che garantisca, per tutti, una equa partecipazione al lavoro. Il Vulcanico Cyrano si è prodigato perfino a suggerire, formulando un paniere di norme atte ad indirizzare la Società all'ottenimento...del bene comune. Per me tutto ciò è un problema assai grande, esula la mia capacità intellettuale e naturalmente quella volitiva. Ho pensato, comunque a questo problema e prendendo in esame il vissuto dei tempo passato, non ricordo di avere trovato un periodo nel quale vi sia stata una popolazione che fosse felice, per una retta condotta politica Amministrativa. Avendo un bagaglio misero di conoscenze, forse, il mio rilievo è dovuto alla mia ignoranza. Parlando dell'oggi, quale può essere una forma Sociale da copiare per metterla in esecuzione? La Famiglia, ho letto che è la prima forma Sociale! Pur essendo assai efficiente il modello di solidarietà, si nota che anche in questo ambito accadono delle diatribe rincresciose. Prendiamo altri modelli di aggregazione: Cooperative, Monasteri, Curie, Parrocchie, Associazioni Sindacali, Partiti politici ecc.. In modo alternante, si legge... comportamenti...non contemplati negli scopi Sociali. Volendo provvedere a formulare un "Emporio di norme" , da quale sistema vigente possiamo prendere in considerazione per esaminarlo e per renderci consapevoli che le norme offrono un "Sociale idillio?". Conclusione, che non sia meglio, occupare il tempo a spaziare in ambiti dove si può trovare un certo remunerativo riscontro? Ad esempio, immedesimarsi a fare l'EREMITA?".
Nessun sistema sociale è perfetto ma...ce ne sono di "meno perfetti" di altri emo
Petra 07-08-17 10.56
@ anonimo
Nessun sistema sociale è perfetto ma...ce ne sono di "meno perfetti" di altri emo
Ritengo che pur questi " meno perfetti" siano anch'essi difficoltosi nella loro applicazione. Insomma, pretendere di "raddrizzare le banane" è impossibile! Uno spiraglio può essere solamente dato dall'apporto di ogni singolo " buon" uomo. Nella mia vita, ho avuto modo di rilevare l'incoerenza, molto elementare, di varie persone, e mi son fatto un'idea di ciò che può essere nelle alte sfere politiche e sociali; anzi nell'apprenderle non mi meraviglio!
anonimo 07-08-17 11.10
@ Petra
Ritengo che pur questi " meno perfetti" siano anch'essi difficoltosi nella loro applicazione. Insomma, pretendere di "raddrizzare le banane" è impossibile! Uno spiraglio può essere solamente dato dall'apporto di ogni singolo " buon" uomo. Nella mia vita, ho avuto modo di rilevare l'incoerenza, molto elementare, di varie persone, e mi son fatto un'idea di ciò che può essere nelle alte sfere politiche e sociali; anzi nell'apprenderle non mi meraviglio!
Sta di fatto che:

1) l'uomo per natura si raduna in formazioni sociali

2) le formazioni sociali sono basate sostanzialmente sull'esigenza di ottimizzare la sopravvivenza ed il maggior benessere possibile

3) ad oggi, il sistema produttivo che garantisce sopravvivenza e benessere è assai complesso ed è divenuto insostenibile sia per l'uomo che per l'ecosistema

Rifletterei su tre elementi: anarchia, decrescita e socialismo
Petra 07-08-17 11.37
@ anonimo
Sta di fatto che:

1) l'uomo per natura si raduna in formazioni sociali

2) le formazioni sociali sono basate sostanzialmente sull'esigenza di ottimizzare la sopravvivenza ed il maggior benessere possibile

3) ad oggi, il sistema produttivo che garantisce sopravvivenza e benessere è assai complesso ed è divenuto insostenibile sia per l'uomo che per l'ecosistema

Rifletterei su tre elementi: anarchia, decrescita e socialismo
Ti ammiro per la tua voglia di "raddrizzare le banane", ciò genera attaccamento alla vita! Io, essendo al termine della mia, sono "costretto" a cercare il più amabile e delizioso: Requiem!
anonimo 07-08-17 11.51
Petra ha scritto:
Ti ammiro per la tua voglia di "raddrizzare le banane"


emo
maxpiano69 07-08-17 12.19
@ anonimo
Petra ha scritto:
Ti ammiro per la tua voglia di "raddrizzare le banane"


emo
emoemo
anonimo 07-08-17 12.29
emoemo


emo
paolo_b3 07-08-17 16.12
Dai... oggi ho un po' di tempo... emo
Senza avere la pretesa di dare una risposta al tuo quesito, credo che nella riflessione di Pierpaolo Pasolini sulla differenza tra sviluppo e progresso, ci potrebbero essere alcuni spunti interessanti per rendere un po più terrena questa discussione che rischia di peccare di concretezza.
Purtroppo un altro grande fan di Pasolini, Valenciano o El kaimano, sta da tempo latitando. Lancio un appello a voi Torinesi: riportatelo immediatamente!