nemmeno i dimostratori conoscono i loro prodotti!

maxpiano69 01-11-18 21.07
@ anumj
fighterrx ha scritto:
E poi onestamente i modelli fisici (che sono sempre stati inferiori ad un rompler) potevano avere un senso quando la memoria rom costava un occhio. Oggigiorno non costa niente, quindi il rompler si può permettere un realismo quasi perfetto a costi (e potenza di calcolo) irrisori. Anche la bassa potenza di calcolo è un plus, dato che ti permette di evitare ventole e consente lunga autonomia ai dispositivi mobili a batteria.


Pensare al physical modelling solo come emulazione è limitante. Il potenziale è infinitamente più interessante della semplice imitazione dello strumento acustico. Visto che lo citi, Il rompler è statico, mostra tutti i suoi limiti proprio quando si tratta di imitare strumenti a fiato. Solo con il modello fisico puoi emulare il canneggio e dare vitalità ed espressività ad un suono. La SA2, per me, non è nulla di innovativo e pura PCM.
Al contrario Roland (che è molto meno grande rispetto alla concorrenza) abbia fatto cose molto più interessanti, grazie all'interazione tra sample e modelli fisici (ARX e Jupiter80 e 50).
Il modello fisico è tuttora alla base della workstation più completa sul mercato:Kronos... e funzionano alla grande.

Yamaha si arresa, pur essendo partita in modo straordinario con VL1, perchè non è stata in grado di portare avanti la sintesi a modelli fisici, nonostante questa fosse ancora nel bilancio attivo di tante aziende del settore.
Non ci vedo meriti in una azienda che non rischia nulla.

Se Yamaha avesse 'campato' solo di sintetizzatori, oggi sarebbe fallita, fortunatamente per loro quel settore sarà al massimo il 2% del produzione.
+1

Azzardando un parallelo potremmo dire che Physical Modeling sta al Rompler (nella sintesi sonora) come il Rendering 3D alla Fotografia (in quella visiva)
orange1978 01-11-18 23.02
@ fighterrx
anumj ha scritto:
Il vero merito sarebbe stato quello di continuare lo sviluppo dei modelli fisici, parallelamente ai prodotti "good enough".


Le ricerche per il premio Nobel le fanno i ricercatori pagati dallo stato, cioè dal contribuente.

Le aziende devono produrre un utile per l'azionista, cioè vendere al massimo spendendo il minimo. All'azionista non frega niente del premio Nobel e relativo "merito", frega il dividendo e/o la crescita del valore dell'azione. Una azienda in utile inoltre paga tasse allo stato, con cui si possono pagare gli stipendi dei ricercatori che si spera produrranno innovazione utile tra forse 50 anni (un orizzonte temporale troppo lungo per una azienda privata).

E poi onestamente i modelli fisici (che sono sempre stati inferiori ad un rompler) potevano avere un senso quando la memoria rom costava un occhio. Oggigiorno non costa niente, quindi il rompler si può permettere un realismo quasi perfetto a costi (e potenza di calcolo) irrisori. Anche la bassa potenza di calcolo è un plus, dato che ti permette di evitare ventole e consente lunga autonomia ai dispositivi mobili a batteria.
Ascolta le voci SA2 di un Genos. Cosa vuoi di più realistico? Dopo quello non c'e il modello fisico, c'è solo The Real Thing.

Il modulo XG del Genos ottiene risultati al top, con bassa e semplice tecnologia e costi produttivi modesti. Oltretutto si vende a prezzi da gioielleria. In sintesi: il massimo risultato (realismo per l'utente, utile per l'azionista) con il minimo sforzo (questo solo per l'azionista).

Se fossi un azionista Yamaha sarei molto contento. Se fossi un utente comprerei una o due generazioni indietro, in modo da avere ottimi risultati a prezzi bassi.
.....ma che stai dicendo? ma tu credi davvero che il futuro sia ancora il sampling?

quello è il presente, nel futuro spariranno le librerie e daremo il benvenuto al physical modeling e alla ricostruzione realtime tramite sintesi addittiva, oggi costano troppo queste tecnologie e i processori non le reggono.

come per i videogiochi, il 3d oggi offre una modellazione piuttosto realistica della realtà, il modelli fisici non ancora ma il giorno che i dsp e le cpu saranno ancora piu veloci sparirà completamente o quasi il sampling.

gia la synful orchestra ha dimostrato come un motore che opera ricostruzione in addittiva e phrase modeling possa sostituire espressivamente i campioni, statici e noiosi, e in soli 32 mega offriva una modellazione realistica dell orchestra ma con risorse di cpu altissime.

.....aspetta che le cpu abbiano 128 cores e quei 32 mega di phrases portali anche solo a 16 giga che sono una frazione delle librerie ma un immensità rispetto ai miseri 32 mega attuali e vedrai che succede.

avremo suoni acustici modellati e reattivi e suoni elettronici che in realtime avranno la stessa espressività degli strumenti acustici, il campionamento ha gli anni contati (se non per certe applicazioni come il recording).
anumj 01-11-18 23.09
@ maxpiano69
+1

Azzardando un parallelo potremmo dire che Physical Modeling sta al Rompler (nella sintesi sonora) come il Rendering 3D alla Fotografia (in quella visiva)
Esatto, ROMpler non fa altro che mostrarti un album con una serie di fotografie di uno suono. Il suono di un synth a modelli fisici è in continuo movimento, stimolato da una serie di interazioni uomo-macchina.

Parliamo di fiati, ma il p.m. è applicabile a tutti gli strumenti esisteni (e non) in natura, cordofoni, percussioni, elettrofoni etc. Se oggi vuoi un suono di un clarinetto realistico con la PCM (rompler) non fai altro che fare le 'foto' registrandone il suono a vari livelli di dinamica (dal pianissimo al fortissimo), poi aggiungi le articolazioni, il glissato ascendente e discendente, lo staccato, il legato etc... alla fine hai un insieme di campioni che assemblati insieme, grazie alle modulazioni e i filtri lo rendi il più 'espressivo' possibile.
Ma in uno strumento cosi semplice come il clarinetto non basterebbero gigabyte di campioni per emularne in modo veramente realistico il suono, le articolazioni sono incompatibili con la staticità dello scatto 'fotografico' perchè non sono momentanee. Ecco perchè il p.m. è superiore in tal senso.

Immaginiamo di dover suonare una singola nota in crescendo:

1) Un rompler classico fa suonare il campione di 'pianissimo' e poi con la modulazione (solitamente la modulation wheel) aumenta il volume facendolo passare per 'fortissimo', ma il fortissimo ha tutt'altre armoniche di fatto, presuppone una pressione sull'ancia differente che influisce drasticamente sul suono finale che esce dalla campana.
Ci sono sampler più evoluti (software soprattutto) che alla modulazione assegnano determinati set di campioni, quindi è possibile assegnare alla wheel di prima non più il semplice volume del suono, ma i vari livelli dinamici (che solitamente attivi con la velocity). Quindi ruotando la wheel passi da un set di campioni, diciamo, dal pianissimo -> al mezzo piano -> mezzo forte .... fino al fortissimo. Sempre tenendo giu la nota. Il risultato è migliore che nei rompler classici, ma l'effetto non è sempre 'gradevole' e, per quanto si possa 'crossfadare', il passaggio tra un set di dinamica e l'altro si sente ed è innaturale.

2) Coi modelli fisici tu invece puoi intervenire tramite i controllers del synth (wheel, ribbon, velocity, aftertouch, foot controller etc etc...) e modificare in tempo reale ogni elemento fondamentale del suono di uno strumento, dal bocchino, all'ancia, al canneggio... fino alla campana. Il suono è organico, senti che non è un vero clarino ovviamente, ma è come sentire uno strumento acustico costruito sulla base di un clarino.
Poi se inizi a intervenire sugli elementi chiave di un suono con la programmazione, beh inizia il vero divertimento. Magari togli l'ancia e metti il bocchino di una tromba e la campana di un sax baritono... o osando metti puoi mischiare elementi di famiglie totalmente differente tipo pezzi di aerofoni in cordofoni e viceversa. E' li che si esplorano nuovi territori.
Se avete sentito un VL1 o un Prophecy avete già un idea delle cose possibili.

Io sono quasi convinto che domani vedremo riapparire la sintesi a modelli fisici anche nei synth Yamaha, ci arrivano sempre più tardi degli altri ma ci arrivano.
Se fanno un lavoro come con la FMX (soprattutto in termine di interfaccia utente) sarà davvero tanta tanta tanta roba.
orange1978 02-11-18 00.06
@ anumj
Esatto, ROMpler non fa altro che mostrarti un album con una serie di fotografie di uno suono. Il suono di un synth a modelli fisici è in continuo movimento, stimolato da una serie di interazioni uomo-macchina.

Parliamo di fiati, ma il p.m. è applicabile a tutti gli strumenti esisteni (e non) in natura, cordofoni, percussioni, elettrofoni etc. Se oggi vuoi un suono di un clarinetto realistico con la PCM (rompler) non fai altro che fare le 'foto' registrandone il suono a vari livelli di dinamica (dal pianissimo al fortissimo), poi aggiungi le articolazioni, il glissato ascendente e discendente, lo staccato, il legato etc... alla fine hai un insieme di campioni che assemblati insieme, grazie alle modulazioni e i filtri lo rendi il più 'espressivo' possibile.
Ma in uno strumento cosi semplice come il clarinetto non basterebbero gigabyte di campioni per emularne in modo veramente realistico il suono, le articolazioni sono incompatibili con la staticità dello scatto 'fotografico' perchè non sono momentanee. Ecco perchè il p.m. è superiore in tal senso.

Immaginiamo di dover suonare una singola nota in crescendo:

1) Un rompler classico fa suonare il campione di 'pianissimo' e poi con la modulazione (solitamente la modulation wheel) aumenta il volume facendolo passare per 'fortissimo', ma il fortissimo ha tutt'altre armoniche di fatto, presuppone una pressione sull'ancia differente che influisce drasticamente sul suono finale che esce dalla campana.
Ci sono sampler più evoluti (software soprattutto) che alla modulazione assegnano determinati set di campioni, quindi è possibile assegnare alla wheel di prima non più il semplice volume del suono, ma i vari livelli dinamici (che solitamente attivi con la velocity). Quindi ruotando la wheel passi da un set di campioni, diciamo, dal pianissimo -> al mezzo piano -> mezzo forte .... fino al fortissimo. Sempre tenendo giu la nota. Il risultato è migliore che nei rompler classici, ma l'effetto non è sempre 'gradevole' e, per quanto si possa 'crossfadare', il passaggio tra un set di dinamica e l'altro si sente ed è innaturale.

2) Coi modelli fisici tu invece puoi intervenire tramite i controllers del synth (wheel, ribbon, velocity, aftertouch, foot controller etc etc...) e modificare in tempo reale ogni elemento fondamentale del suono di uno strumento, dal bocchino, all'ancia, al canneggio... fino alla campana. Il suono è organico, senti che non è un vero clarino ovviamente, ma è come sentire uno strumento acustico costruito sulla base di un clarino.
Poi se inizi a intervenire sugli elementi chiave di un suono con la programmazione, beh inizia il vero divertimento. Magari togli l'ancia e metti il bocchino di una tromba e la campana di un sax baritono... o osando metti puoi mischiare elementi di famiglie totalmente differente tipo pezzi di aerofoni in cordofoni e viceversa. E' li che si esplorano nuovi territori.
Se avete sentito un VL1 o un Prophecy avete già un idea delle cose possibili.

Io sono quasi convinto che domani vedremo riapparire la sintesi a modelli fisici anche nei synth Yamaha, ci arrivano sempre più tardi degli altri ma ci arrivano.
Se fanno un lavoro come con la FMX (soprattutto in termine di interfaccia utente) sarà davvero tanta tanta tanta roba.
infatti il futuro saranno sicuro i modelli fisici e la sintesi addittiva in realtime phrase based ma supportati da un hardware adeguato che oggi non cè ai prezzi che commercialmente si devono vendere gli strumenti.

il campionamento su larga scala di dati ossia librerie da 1 tera è semplicemente il sistema odierno piu economico, rapido e facilmente gestibile per simulare strumenti acustici, ossia un collage di centinaia di foto della realtà non una simulazione della realtà stessa tramite un equazione che in realtime la ricostruisce.

ma è una situazione che prima o poi è destinata ad evolversi, la z1 o la vl1 erano dei concetti che commercialmente non funzionavano, ma semplicemente perche a un prezzo minore si poteva fare di meglio con il sampling, ma appunto la colpa è della tecnologia non pronta e non del fatto che sia la tecnica in se sbagliata.

poi ce anche da capire che molti non hanno colto per dire i vantaggi di una vl7 o di un z1, parlo in termini di espressività, sono strumenti che come si leggevs sulle recensioni all epoca costringevano l'esecutore a dover "re imparare" a suonare, a usare contemporaneamente breath controller, due o tre wheels, pedale di espressione....insomma a dominare i vari mezzi espressivi come fosse uno strumento acustico e anche a pensare in termini di strumento acustico, secondo me molti non lo hanno ancora capito questo aspetto e percio lo strumento pur avendolo provato lo avranno ascoltato al 40% delle possibilità espressive, e quindi dato i costi magari ne sono stati venduti troppo pochi.

alla fine giustamente un azienda si chiede ma cosa vuole la gente? io credo che se fossero andati a ruba i vl1/vl7 forse yamaha avrebbe continuato anche su quella linea.
maxpiano69 02-11-18 07.24
Yamahasynthmuseum al Soundmit di Torino Link (ci sará anche un VP1)
fighterrx 02-11-18 12.05
anumj ha scritto:
Il suono è organico, senti che non è un vero clarino ovviamente, ma è come sentire uno strumento acustico costruito sulla base di un clarino.


Mi compiaccio del suono organico, ma a me serviva un clarino verosimile, ecco perchè la AWM2 è vendibile, ed i modelli fisici no. Per questo piccolo e banale particolare.

Poi quando il teletrasporto sarà una realtà, rottameremo tutte le automobili. Per il momento però la mia auto (bassa tecnologia diesel euro 3, del 2003) me la tengo. Ed anche ben stretta. Mi porta ovunque con affidabilità massima, mai un problema in 250 mila km, e quando schiaccio sull'acceleratore la coppia del 2000 turbodiesel è una goduria ......

Valore di mercato 1000€. La lascio senza patemi d'animo ovunque, anche al parcheggio dell'aeroporto per 15 giorni.

Come direbbe Razzi: il teletrasporto non credo.
maxpiano69 02-11-18 12.21
@ fighterrx
anumj ha scritto:
Il suono è organico, senti che non è un vero clarino ovviamente, ma è come sentire uno strumento acustico costruito sulla base di un clarino.


Mi compiaccio del suono organico, ma a me serviva un clarino verosimile, ecco perchè la AWM2 è vendibile, ed i modelli fisici no. Per questo piccolo e banale particolare.

Poi quando il teletrasporto sarà una realtà, rottameremo tutte le automobili. Per il momento però la mia auto (bassa tecnologia diesel euro 3, del 2003) me la tengo. Ed anche ben stretta. Mi porta ovunque con affidabilità massima, mai un problema in 250 mila km, e quando schiaccio sull'acceleratore la coppia del 2000 turbodiesel è una goduria ......

Valore di mercato 1000€. La lascio senza patemi d'animo ovunque, anche al parcheggio dell'aeroporto per 15 giorni.

Come direbbe Razzi: il teletrasporto non credo.
La differenza é che mentre il teletrasporto non esiste la sintesi a modelli fisici esiste, per cui il paragone non regge.
Se hai voglia di capire meglio ed approfondire, prova a guardare qualche video demo del VP1 o del VL1, di quest'ultimo ce n'é uno del solito Katsunori che (a patto di attivare i sottotitoli con traduzione) spiega anche con esempi il concetto dal punto di vista della sintesi sonora, ovvero cosa vuol dire, in cosa è diverso suonare un strumento a modelli fisici rispetto ad uno basato su samples
Altrimenti rimani pure sulle tue convinzioni, non credo che nessuno qui ci guadagni qualcosa dal convincere o meno l'altro.
orange1978 02-11-18 12.21
@ fighterrx
anumj ha scritto:
Il suono è organico, senti che non è un vero clarino ovviamente, ma è come sentire uno strumento acustico costruito sulla base di un clarino.


Mi compiaccio del suono organico, ma a me serviva un clarino verosimile, ecco perchè la AWM2 è vendibile, ed i modelli fisici no. Per questo piccolo e banale particolare.

Poi quando il teletrasporto sarà una realtà, rottameremo tutte le automobili. Per il momento però la mia auto (bassa tecnologia diesel euro 3, del 2003) me la tengo. Ed anche ben stretta. Mi porta ovunque con affidabilità massima, mai un problema in 250 mila km, e quando schiaccio sull'acceleratore la coppia del 2000 turbodiesel è una goduria ......

Valore di mercato 1000€. La lascio senza patemi d'animo ovunque, anche al parcheggio dell'aeroporto per 15 giorni.

Come direbbe Razzi: il teletrasporto non credo.
.....guarda che nel mondo musicale accademico i modelli fisici sono una realtà sin dagli anni 80....

vai all'IRCAM a parlare di awm2 e vedi un po che ti dicono, che poi in ambito sagra delle polpette la awm sia ancora vendibile mi sta bene, ma non credere che la tecnologia dei modelli fisici o della sintesi addittiva solo perche costosa e difficile da gestire (e implementare) sia uno scherzo cosi tanto per fare, ci sono fior di compositori che adoperano tutt altro che la tyros o la genos per scrivere la loro musica, per non parlare poi della musica elettronica pura dove si usa di tutto,dal campionatore a 12 bit ai sistemi autogenerativi piu sperimentali fino ai synth modulari.

io eviterei questi discorsi di verità assolute e mi concentrerei su altri aspetti, ed eviterei di giudicare la qualità di una tecnologia solo per il fatto che commercialmente abbia avuto piu successo di un altra ricordando che il successo commerciale puo dipendere da svariati fattori non solo di "qualità assoluta" in se.
fighterrx 02-11-18 12.22
orange1978 ha scritto:
.....ma che stai dicendo? ma tu credi davvero che il futuro sia ancora il sampling?


Io parlo del presente. Il futuro lo lascio ai posteri. Anche perchè nessun contemporaneo lo conosce. Te compreso.
maxpiano69 02-11-18 12.23
@ fighterrx
orange1978 ha scritto:
.....ma che stai dicendo? ma tu credi davvero che il futuro sia ancora il sampling?


Io parlo del presente. Il futuro lo lascio ai posteri. Anche perchè nessun contemporaneo lo conosce. Te compreso.
E noi stiamo parlando di uno strumento del 1995, altro che futuro, ma é inutile proseguire se continuiamo a parlare su due piani diversi (tecnico e commerciale, di ricera sonora e di "utilizzo comune").
orange1978 02-11-18 13.23
@ fighterrx
orange1978 ha scritto:
.....ma che stai dicendo? ma tu credi davvero che il futuro sia ancora il sampling?


Io parlo del presente. Il futuro lo lascio ai posteri. Anche perchè nessun contemporaneo lo conosce. Te compreso.
il futuro non lo conosciamo ma guardando il presente e il passato penso sia abbastanza prevedibile.

e comunque ripeto guarda che i modelli fisici sono il presente, la maggior parte dei plug ins funzionano a modelli fisici, e nei centri di ricerca musicale accademica l'ultima cosa che si fa è lavorare con la awm2 credimi.

La Genos nella storia della musica conta meno di zero, sono semplici prodotti commerciali.
anumj 02-11-18 16.42
Yamaha è stata veramente avanti da fine 80 a fine 90.
Partendo da SY77 1989 a EX5 1998, con in mezzo gioellini come: VL1 (1993) e AN1x (1997).

La concorrenza era tanta. C'era il Prophecy, lo Z1 e il Trinity che con la moss-tri spaccava il culo ai passeri. Nel 94 usci il primo nord lead. La stessa roland produceva il JP8000 nel 96. Poi il virus A della access. E i kurzweil K erano sempre là con la loro VAST.

VL e AN non suonavano peggio degli altri, anzi... erano persino più performanti e se avete avuto modo di sentire un VL1 o un AN1x sapete di cosa parlo. Secondo me avevano tantissimo ancora da esprimere, ma non ci hanno creduto in Yamaha e si sono mestamente ritirati sul sicuro. Gli altri invece che hanno avuto più coraggio oggi campano proprio di quelle tecnologie. Roland punta ancora oggi ai VA, Kurzweil idem con la VAST, Korg con la VPM, Nord con la serie lead e i v.a. persino sugli stage piano.

Se prendi oggi un Kronos, sei sicuro di avere uno strumento che 'riassume' 10, 20 anni di tecnologia (PCM, VA, VPM, persino le wavesequence e i suoni della Wavestation).
Idem un Kurzweil Forte (VAST), persino un economico FA racchiude in sè il bagaglio tecnologico di Roland (VA, PCM). Cosi Nord.

Se prendi oggi Montage, ottimo strumento non c'è che dire, ma è monco... mancano pezzi fondamentali per farne una macchina completa e rappresentativa per Yamaha, cioè manca proprio quel V.A. che suonava da dio su AN1x e i modelli fisici del VL1. Gli ottimisti parlano di altri 10 anni? Aspettiamo il Montage ES, XS... XF.
orange1978 03-11-18 03.48
eh ma la yamaha quando si mette fa grandi cose....roland é piu di tendenza forse ma yamaha ha fatto davvero poche cose se vogliamo ma tutte di altissimo livello.

con le ns10 ha de facto creato lo standard sul il near field monitoring per trentanni e passa

con la cs60/80 probabilmente i polifonici piu bensuonanti e musicali, strumenti espressivi e dal suono imponente.

con la dx1/5/7 etc....ha definito il concetto di sintetizzatore digitale, possiamo dire in definitiva surclassando l'analogico che ha dovuto aspettare decenni prima di tornare protagonista.

con la sy77/99 ha portato la fm e la pcm a un integrazione totale, anche qui senza rivali se solo non ci fosse stato il kurzweil k2000/2500 sarebbero state le vere uniche multisintesi (a parte i sistemi synclavier o fairlight)

con la vl1/vl7 ha rivoluzionato il concetto di sintetizzatore solista, con una tecnologia effettivamente nuova, che non era nuova concettualmente ma mai si era vista in una tastiera commerciale...purtroppo non era ancora pronto il mondo.
Prophecy e Z1 sono in realtà figliocci yamaha, gran parte di quelle tecnologie derivano da diritti di uso pagati a yamaha (tutt ora sul kronos i modelli fisici sono su gentile concessione yamaha).

con lo 02r e lo 01 ha rivoluzionato il concetto di digital mixing, un mixer digitale sotto i venti milioni di lire in grado di gestire 32 canali, con effetti integrati, eq full parametric e processori dinamici su ogni canale, portatile, economico....20 milioni di lire quando una console digitale o a controllo digitale come euphonix cs2000 costava sui 400/500 milioni.

con la yamaha an1x boh....secondo me è andata gia in caduta, ne ho una qui davanti a me....suona bene? ma si, molte possibilità sonore ma un suono per me assolutamente non all altezza di nord lead 1/2 o jp8000, penalizzata da un hardware giocattoloso stile cs1/2.

poi arriva fs1r....idea stratosferica, fm a otto operatori e formant synthesis...ma interfaccia utente a dir poco oscena stile Mu80/Sound Canvas, pessimo supporto via computer....una topolino con il motore della ferrari f40 e le ruote di un trattore, peccato.

la serie ex5/7 fu secondo me un vero salto nel buio, erano presenti belle idee ma mal implementate, la parte awm suona per carità come tutti gli strumenti yamaha, ma l'integrazione tra le varie sintesi è pessima, come si fa a sviluppare una an bifonica su uno strumento cosi? ....e la formulated digital signal processing nessuno ha mai capito cosa fosse sul serio, una awm con effetti midi controlled? beh....e quindi? interessante ma sempre piu in ambito sperimentale.


....il resto ossia da motif in poi lo conosciamo bene.
anumj 03-11-18 09.28
Utilizzando tutto il tuo post come premessa, aggiungo che oggi da Yamaha ci si sarebbe aspettato molto di più.
Invece il primato di synth/ws multi-sintesi lo detiene ancora Korg e dietro, quasi a pari merito, Kurzweil.

Chi cerca l'originalità del timbro e ne fa il fulcro della sua musica di certo non compra un Motif. Con il Montage ci hanno messo un bella pezza, questo va detto. La sintesi FM (ora con la X) da parecchia freschezza in più rispetto a prima, ma ancora latita la versatilità raggiunta da strumenti come Kronos.