Addio radiotelescopio di Arecibo

mima85 13-12-20 11.59
paolo_b3 ha scritto:
la prima cosa che mi viene da pensare è che se un aggeggio del genere diventa pericolante non ti avvicini per accelerare un fenomeno che si verificherà da solo


Ad Arecibo non c'è solo il (fu) grosso radiotelescopio, ma anche altra strumentazione. Pure col radiotelescopio danneggiato c'era comunque gente in giro che lavorava agli altri strumenti e da quel che ho capito anche altre persone per valutare lo stato dei danni alla struttura, per quello bisognava tenere d'occhio la situazione e si sono aiutati con droni e telecamere. Questo è il motivo per il quale "per caso" esiste il filmato dei cavi che si strappano, filmato che per alcuni è la prova di un complotto di demolizione controllata (ma se è un complotto che deve rimanere segreto, perché ne fai un filmato e lo pubblichi su Internet?).

paolo_b3 ha scritto:
Però se una costruzione diventa pericolante e si decide per una demolizione non trovo sia così "complottistico".


Infatti avevano proprio deciso di demolirlo, semplicemente la fisica ha fatto il lavoro prima di loro. Per questo tirerei un pugno in testa a quelli che teorizzano complotti di demolizione controllata anche nel caso di Arecibo (non mi riferisco a Macios, parlo in generale), perché non hanno nessun senso. Primo perché ormai il destino dello strumento (demolizione) era già segnato, secondo perché quel che mostrano i video è un chiaro cedimento strutturale dei cavi, non l'effetto di una demolizione controllata.

Non c'è alcun complotto perché avevano già deciso di tirarlo giù e riferito pubblicamente la decisione, e non c'è alcuna demolizione controllata semplicemente perché non hanno fatto in tempo a farla, la struttura è andata giù da sola prima.

Siamo arrivati al punto in cui nulla può più cedere e crollare sotto il suo stesso peso perché lasciato a degradare senza la dovuta manutenzione, o per incidenti o per altre cause naturali, che ci dev'essere sempre qualcuno che teorizza complotti di demolizioni controllate. È assurdo.

E comunque nella foto di apertura dell'articolo che ho linkato sopra, si può avere un'idea molto chiara di quanto fossero grossi quei cavi di sostegno. E nel filmato si vedono gli stessi cavi sfilacciarsi come fili di lana, la forza a cui sono stati sottoposti dev'essere stata tremenda.