Liuto, arciliuto e tiorba

mima85 15-03-25 15.52
Ilaria_Villa ha scritto:
Come si chiama il tuo gruppo? Magari vi conosco.


Medioevo Lugano (sto in Svizzera, vicino Lugano appunto). Dal 2010 per circa 5 anni abbiamo organizzato (o meglio i miei hanno, sono loro l'anima e il motore dell'associazione) una manifestazione medievale per la città di Lugano, dove rievocavamo l'evento storico per cui Lotario - o Loterio - Rusca, nel 1176, è stato nominato da Federico Barbarossa conte di Lugano, Bellinzona e Locarno, come ricompensa per avergli salvato la vita durante la battaglia di Legnano. Purtroppo poi la città ha tagliato i fondi e l'evento è stato cancellato. Peccato perché era una bella rievocazione con la sfilata, i combattimenti, il cenone medievale, gli accampamenti nel parco cittadino, eccetera. Cose per cui chiamavamo anche altri gruppi di nostra conoscenza dall'Italia, una volta abbiamo messo insieme qualcosa come 300/400 figuranti.

Io sono quello a destra (non so combattere con la spada, era solo una posa per la foto). Impersono proprio Lotario Rusca.

Abbiamo collaborato principalmente col Palio del Baradello di Como, a cui partecipiamo dal 1995. È stato un signore di Como che abbiamo conosciuto casualmente in vacanza che ha tirato dentro i miei quell'anno, e di conseguenza me. Prima partecipavamo come figuranti per le contrade di Camerlata e in seguito San Fedele, poi dopo la fondazione della nostra associazione come ospiti durante il gran corteo storico finale. Abbiamo anche partecipato per tanti anni, sempre come ospiti, alla rievocazione medievale dei Signori di Rivalba a Castelnuovo Don Bosco, e a diverse altre di cui non ricordo di preciso i nomi. Ultimamente però non siamo molto attivi, complici i due anni di Covid ci siamo un po' fermati.
Ilaria_Villa 16-03-25 15.57
@ mima85
Ilaria_Villa ha scritto:
Come si chiama il tuo gruppo? Magari vi conosco.


Medioevo Lugano (sto in Svizzera, vicino Lugano appunto). Dal 2010 per circa 5 anni abbiamo organizzato (o meglio i miei hanno, sono loro l'anima e il motore dell'associazione) una manifestazione medievale per la città di Lugano, dove rievocavamo l'evento storico per cui Lotario - o Loterio - Rusca, nel 1176, è stato nominato da Federico Barbarossa conte di Lugano, Bellinzona e Locarno, come ricompensa per avergli salvato la vita durante la battaglia di Legnano. Purtroppo poi la città ha tagliato i fondi e l'evento è stato cancellato. Peccato perché era una bella rievocazione con la sfilata, i combattimenti, il cenone medievale, gli accampamenti nel parco cittadino, eccetera. Cose per cui chiamavamo anche altri gruppi di nostra conoscenza dall'Italia, una volta abbiamo messo insieme qualcosa come 300/400 figuranti.

Io sono quello a destra (non so combattere con la spada, era solo una posa per la foto). Impersono proprio Lotario Rusca.

Abbiamo collaborato principalmente col Palio del Baradello di Como, a cui partecipiamo dal 1995. È stato un signore di Como che abbiamo conosciuto casualmente in vacanza che ha tirato dentro i miei quell'anno, e di conseguenza me. Prima partecipavamo come figuranti per le contrade di Camerlata e in seguito San Fedele, poi dopo la fondazione della nostra associazione come ospiti durante il gran corteo storico finale. Abbiamo anche partecipato per tanti anni, sempre come ospiti, alla rievocazione medievale dei Signori di Rivalba a Castelnuovo Don Bosco, e a diverse altre di cui non ricordo di preciso i nomi. Ultimamente però non siamo molto attivi, complici i due anni di Covid ci siamo un po' fermati.
Il mondo è piccolo: al Palio, se ben ricordo, ha partecipato pure la Compagnia di Chiaravalle.
Per anni abbiamo partecipato all'evento "La spada nella Rocca" a Bellinzona.
Ilaria_Villa 16-03-25 17.07
La rosetta, intagliata nella tavola del liuto, raggiunge anche vette di vertiginosa raffinatezza: la maggior parte delle rosette è riconducibile a due figure geometriche fondamentali: il tetragramma e l'esagramma.
Nei motivi decorativi delle rosette rinascimentali, ereditati dal mondo arabo, si cela un profondo simbolismo numerico: il liutaio, tramite la geometria, esprime il concetto di discordia concors, della varietà dell'universo tesa a realizzare un insieme armonico.
L'idioma caratteristico di questo linguaggio simbolico era un modello geometrico intrecciato con arabeschi floreali.

Il pitagorismo, di cui erano imbevuti sia il pensiero medievale sia quello rinascimentale, vedeva nella musica la grande medicina dell'anima: la musica è la percezione dell'armonia dell'universo, il cui principio ordinatore è dato dal numero.
Nel sistema pitagorico, il numero quattro era di capitale importanza: sommando i primi quattro numeri si otteneva il numero 10. La tetraktys, su cui i pitagorici pronunciavano i loro giuramenti, era raffigurata come un triangolo equilatero con quattro punti per lato:
.
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Nel canone medievale delle sette arti liberali, lo studio dei numeri costituiva la base del quadrivium: aritmetica, geometria, musica e astronomia; grammatica, retorica e dialettica formavano il trivium.
Nella struttura simbolica della rosetta, il numero quattro, rappresentato dal tetragramma, forniva la chiave di lettura del cosmo: quattro sono gli elementi, le stagioni, gli umori e le età dell'uomo.
La stella a sei punte, formata dall'intersezione di due triangoli equilateri, indicava l'unione dell'umano e del divino, del visibile e dell'invisibile, del corporeo e dello spirituale: il liutaio rinascimentale doveva essere consapevole del significato simbolico dell'esagramma.
A partire dal tardo XVI secolo, le rosette dei liuti divennero più elaborate, fino a diventare, in molti casi, puramente decorative e senza alcun significato simbolico.
mima85 16-03-25 20.23
Ilaria_Villa ha scritto:
Per anni abbiamo partecipato all'evento "La spada nella Rocca" a Bellinzona.


Anche noi, mi pare fino al 2007/2008, e li c'erano anche i Signori di Rivalba di cui ho parlato prima, ci siamo conosciuti proprio a Bellinzona.

Magari ci siamo pure incrociati, chissà emo
stesgarbi 17-03-25 06.29
Mi sono letto questo Thread tutto d'un fiato, letteralmente affascinato dall'argomento.
Grazie Ilaria!
emo
Ilaria_Villa 17-03-25 09.57
@ mima85
Ilaria_Villa ha scritto:
Per anni abbiamo partecipato all'evento "La spada nella Rocca" a Bellinzona.


Anche noi, mi pare fino al 2007/2008, e li c'erano anche i Signori di Rivalba di cui ho parlato prima, ci siamo conosciuti proprio a Bellinzona.

Magari ci siamo pure incrociati, chissà emo
Credo proprio di sì.
Ilaria_Villa 17-03-25 09.58
@ stesgarbi
Mi sono letto questo Thread tutto d'un fiato, letteralmente affascinato dall'argomento.
Grazie Ilaria!
emo
Prego, è stato un piacere e un onore.
Raptus 24-03-25 11.33
@ Ilaria_Villa
La maggior parte dei miei amici e colleghi liutisti hanno in casa pochi strumenti: un paio di liuti rinascimentali, un liuto barocco, una chitarra barocca, una tiorba e/o arciliuto che possa coprire la maggior parte del repertorio: no, non è necessario avere tutti i tipi di liuto e chitarra. La Civica Scuola di Musica prestava gli strumenti, è impensabile che uno possa far spendere cifre notevoli ai genitori. Un liuto da studio, usato e tenuto bene, puoi trovarlo anche a 700-1000 euro e il nuovo fra 2000 e 2500 (non ho più idea dei prezzi): a mano a mano che si va avanti negli studi si sente la necessità di cambiare strumento, così lo si vende e se ne compra uno più adatto. Il maestro Giorgio Ferraris (1946-2020), chitarrista e liutista, che fu mio insegnante, aveva una discreta collezione di strumenti musicali, ordinati ai migliori liutai italiani (fra cui il mio amico Giuseppe Tumiati). Aveva pure un liuto uscito dalla bottega dell'inglese Michael Lowe. Il mio docente aveva sì disponibilità economica, ma aiutava i giovani liutai dando loro fiducia. Di persone così, signorili e alla mano, si è perso lo stampo.
Come dicevo prima, impossibile avere tutti gli strumenti: per costi, spazio e repertorio. Io non ho un liuto barocco e non ne sento la mancanza.
Una domanda un po' diversa... al netto della musica antica (meravigliosa ma purtroppo legata a contesti particolari) secondo te c'è speranza per questo tipo di strumenti di poter essere ripresi anche per produzioni moderne?

Allo stato attuale gli unici generi "moderni" che contemplano strumenti di questo tipo sono:

- Musica celtica e new age (nella forma più "medievaleggiante", in sostanza quella che fa da cornice alle fiere medievali e celtiche che vediamo spesso in giro)
- Musica metal nei sottogeneri folk, sinfonica, gothic, viking
- Rock progressivo molto particolare
- Colonne sonore
- Cantautorato molto particolare (alla "Branduardi")

Possibile che la musica pop proprio non possa utilizzare queste sonorità? E' una domanda che mi faccio da anni essendo appassionato dei generi sopra citati.
Lo trovo un grosso ma grosso limite della musica attuale, sembra quasi che ci sia una sorta di discriminazione o tabù su determinate sonorità.
Se una cosa è etichettata come "antica" allora appartiene solo a quello e non posso usarla in nessun altro posto.
Cosa ne pensi? Capisco anche che molti lo vedano come un bene, cioè si sentono protetti nella nicchia.
mima85 24-03-25 11.57
Raptus ha scritto:
Possibile che la musica pop proprio non possa utilizzare queste sonorità?


Mio parere personale, non è questione di "potere" ma "volere". La musica pop purtroppo sappiamo a cosa si è ridotta, per volere delle case discografiche che devono inseguire i loro utili. Per inseguire gli utili devono ampliare il più possibile il ventaglio di pubblico della musica che vendono, più il ventaglio di pubblico è ampio più il minimo comun denominatore qualitativo è basso, specialmente in questi tempi di continuo imbarbarimento culturale. In un contesto del genere non vedo la volontà da parte delle grandi case discografiche, che sono quelle da cui arriva la stragrande maggioranza della musica pop, di fare sperimentazione sonora con strumenti così particolari come ghironde e liuti.

Magari qualche eccezione, anche in ambito pop, ci può essere nella musica prodotta da artisti indipendenti o affiliati a case discografiche più piccole, perché non c'è nessun ostacolo tecnico nell'integrare sonorità antiche in un brano moderno, tutto sta alla creatività di chi compone e arrangia. Ma difficilmente scelte del genere arrivano da colossi come Sony Music, UMG e compagnia.

Questo è come la vedo io, ma posso sbagliarmi.
Raptus 24-03-25 14.13
@ mima85
Raptus ha scritto:
Possibile che la musica pop proprio non possa utilizzare queste sonorità?


Mio parere personale, non è questione di "potere" ma "volere". La musica pop purtroppo sappiamo a cosa si è ridotta, per volere delle case discografiche che devono inseguire i loro utili. Per inseguire gli utili devono ampliare il più possibile il ventaglio di pubblico della musica che vendono, più il ventaglio di pubblico è ampio più il minimo comun denominatore qualitativo è basso, specialmente in questi tempi di continuo imbarbarimento culturale. In un contesto del genere non vedo la volontà da parte delle grandi case discografiche, che sono quelle da cui arriva la stragrande maggioranza della musica pop, di fare sperimentazione sonora con strumenti così particolari come ghironde e liuti.

Magari qualche eccezione, anche in ambito pop, ci può essere nella musica prodotta da artisti indipendenti o affiliati a case discografiche più piccole, perché non c'è nessun ostacolo tecnico nell'integrare sonorità antiche in un brano moderno, tutto sta alla creatività di chi compone e arrangia. Ma difficilmente scelte del genere arrivano da colossi come Sony Music, UMG e compagnia.

Questo è come la vedo io, ma posso sbagliarmi.
Sicuramente.

Però io lo vedrei possibile nella musica pop folk. Tradotto: cantautorato leggero. Ovviamente non nella pop elettronica.
Nella folk anglosassone ad esempio il fiddle (che è di fatto figlio del violino medievale, la fidula), è stato ampiamente sdoganato.
orange1978 24-03-25 14.37
Raptus ha scritto:
Nella folk anglosassone ad esempio il fiddle (che è di fatto figlio del violino medievale, la fidula)


si ma fiddle, termine ampiamente usato tutt'ora nella musica country folk americana e celtica irlandese (...che è quella dalla quale il country americano è derivato grazie all'immigrazione irlandese nel paese) è generico, e va a classificare più un modo di suonare lo strumento che lo strumento stesso, è una cosa provata basta fare una ricerca anche sul tubo, e vedrai svariati violinisti country che ti scrivono "a simple question you asked me a lot....what kind of differences exist between the violin and...the fiddle? actually...nothing! they're same thing used for different purposes".

quindi il "fiddle" non è altro che un normale violino spesso con un assetto leggermente modificato solo per avere un emissione più rapida e noisy, e suonato con la tecnica "da cowboy", ecco spesso quel modo di suonarlo appoggiandolo al braccio anzichè la spalla caratterizza il fiddle, ma anche se lo suoni normalmente appoggiato sotto il mento suonando musica "folk" lo si può chiamare fiddle.

questa cosa la so perche in passato aveva incuriosito pure a me, sopratutto quando leggevo nella mappa GM fiddle e la patch era un violino pensavo...ma che cambia? poi quando vidi il sito del violinista degli ultravox billy currie che aveva una sezione "violins and fiddles" in realtà poi ho scoperto che erano solo violini, viole (lui è violista in realtà) e c'era un fiddle elettrico ma altri non era che un violino elettrico yamaha mi pare! normalissimo.
Raptus 24-03-25 14.53
@ orange1978
Raptus ha scritto:
Nella folk anglosassone ad esempio il fiddle (che è di fatto figlio del violino medievale, la fidula)


si ma fiddle, termine ampiamente usato tutt'ora nella musica country folk americana e celtica irlandese (...che è quella dalla quale il country americano è derivato grazie all'immigrazione irlandese nel paese) è generico, e va a classificare più un modo di suonare lo strumento che lo strumento stesso, è una cosa provata basta fare una ricerca anche sul tubo, e vedrai svariati violinisti country che ti scrivono "a simple question you asked me a lot....what kind of differences exist between the violin and...the fiddle? actually...nothing! they're same thing used for different purposes".

quindi il "fiddle" non è altro che un normale violino spesso con un assetto leggermente modificato solo per avere un emissione più rapida e noisy, e suonato con la tecnica "da cowboy", ecco spesso quel modo di suonarlo appoggiandolo al braccio anzichè la spalla caratterizza il fiddle, ma anche se lo suoni normalmente appoggiato sotto il mento suonando musica "folk" lo si può chiamare fiddle.

questa cosa la so perche in passato aveva incuriosito pure a me, sopratutto quando leggevo nella mappa GM fiddle e la patch era un violino pensavo...ma che cambia? poi quando vidi il sito del violinista degli ultravox billy currie che aveva una sezione "violins and fiddles" in realtà poi ho scoperto che erano solo violini, viole (lui è violista in realtà) e c'era un fiddle elettrico ma altri non era che un violino elettrico yamaha mi pare! normalissimo.
Interessante, grazie della precisazione! sì mi riferivo al sound caratteristico che non è il violino classico ecco...

Per dire che comunque quel tipo di sound anche se particolare (e medievaleggiante) è comunque usatissimo nella pop moderna (ad esempio ascoltatevi il finale di Myles Smith - Nice To Meet You).
orange1978 24-03-25 15.12
@ Raptus
Interessante, grazie della precisazione! sì mi riferivo al sound caratteristico che non è il violino classico ecco...

Per dire che comunque quel tipo di sound anche se particolare (e medievaleggiante) è comunque usatissimo nella pop moderna (ad esempio ascoltatevi il finale di Myles Smith - Nice To Meet You).
la "viella" o fidula che è il violino arcaico ha un suono sicuro diverso dal violino moderno, non penso si sia mai utilizzato per brani pop come quello di cui parli, dove quello che si sente è al 100% un violino moderno suonato con la tecnica tipica irlandese, o country folk americana (che al 90% sono la stessa cosa) di medievaleggiante proprio non ci sento nulla, non penso nemmeno all'epoca la tecnica violinistica fosse stata così sviluppata da permettere cose del genere.

Comunque nulla vieta di usare strumenti come viella, liuto, tiorba, per fare musica pop/rock, però forse è più una cosa appunto da band "prog acustica" anni 70 tipo caravan, strawbs, genesis...o da cantautore alla branduardi, ecco magari in un contesto del genere si può fare, in un contesto soul francamente non saprei.

però dipende, è stupefacente quanto clavicembalo si senta nei brani pop italiani dagli anni 50 ai 70, addirittura dischi di carla boni degli anni 50 ne sono pieni, senti l'intro di "hey mambo", però erano clavicembali moderni, ossia NEUPERT, costruiti in quegli anni dopo la riscoperta dell'harpsichord avvenuta ai primi del secolo, ed erano studiati in particolar modo per eseguire musica contemporanea per harspichord che tra il 1930 e il 1960 i compositori hanno ricominciato a scrivere, oggi però si prediligono copie storiche che sono anche più delicate, se si deve suonarci repertorio antico, nessuno oggi registra js bach su un neupert come negli anni cinquanta.

Se senti il brano "mambo italiano" di carla boni, quando dice "ma quanto canta che confusioooon" si sente l'harpsichord fare una spazzata tipo "hammond" o Jerry Lee Lewis al piano, ecco se lo fai su un cembalo copia storica l'insegnante ti prenderebbe a calci nel c....perche rischieresti piu che altro di rovinarlo, di rovinarne la messa a punto, lo scassi.
....se lo fai su un Pleyel del 1920 con telaio in ghisa e plettri di cuoio o su un Neupert, non succederebbe nulla perche sono strumenti moderni costruiti apposta per supportare tecniche moderne (...però ti scordi su quegli strumenti il suono autentico del cembalo antico francese del 1600 o di quello italiano...il discorso è tutto qui).
wildcat80 24-03-25 16.37
In realtà ci sono alcune piccole differenze fra il violino diciamo classico e il violino folk che viene indicato come fiddle, che altro non è che un violino con una messa a punto speciale: l'utilizzo di corde metalliche anziché in budello, e l'adozione di un ponte più piatto, con curvatura meno accentuata, per favorire alcune tecniche esecutive proprie dello stile (il bariolage).

A me personalmente fra gli strumenti ad arco (in senso lato) piacciono molto la ghironda (che non è un arco in senso stretto) e la nickelharpa.
La ghironda è uno di quegli strumenti che prima o poi riuscirò a comprare.
MarioSynth 24-03-25 17.30
mima85 ha scritto:
Mio parere personale, non è questione di "potere" ma "volere". La musica pop purtroppo sappiamo a cosa si è ridotta, per volere delle case discografiche che devono inseguire i loro utili. Per inseguire gli utili devono ampliare il più possibile il ventaglio di pubblico della musica che vendono, più il ventaglio di pubblico è ampio più il minimo comun denominatore qualitativo è basso, specialmente in questi tempi di continuo imbarbarimento culturale. In un contesto del genere non vedo la volontà da parte delle grandi case discografiche, che sono quelle da cui arriva la stragrande maggioranza della musica pop, di fare sperimentazione sonora con strumenti così particolari come ghironde e liuti.


Direi che sottoscrivo ogni parola, ormai dalla musica commerciale stanno togliendo un pezzo alla volta, prima gli strumenti musicali, poi la melodia, armonia, ecc. Rimarrà soltanto un qualche tipo di ritmo tribale. Mah.

mima85 ha scritto:
Magari qualche eccezione, anche in ambito pop, ci può essere nella musica prodotta da artisti indipendenti o affiliati a case discografiche più piccole, perché non c'è nessun ostacolo tecnico nell'integrare sonorità antiche in un brano moderno, tutto sta alla creatività di chi compone e arrangia.


Anche qui d'accordo, chi cerca trova (sempre nella musica indipendente). Nel nostro piccolo (issimo), seguendo un pò la tradizione genovese (De Andrè ovviamente) in alcuni nostri brani inseriamo il mandolino ed il bouzouki (che ho qui nel mio mini studio), non certo strumenti antichi, ma che almeno creano un minimo di varietà.
Raptus 24-03-25 18.01
@ wildcat80
In realtà ci sono alcune piccole differenze fra il violino diciamo classico e il violino folk che viene indicato come fiddle, che altro non è che un violino con una messa a punto speciale: l'utilizzo di corde metalliche anziché in budello, e l'adozione di un ponte più piatto, con curvatura meno accentuata, per favorire alcune tecniche esecutive proprie dello stile (il bariolage).

A me personalmente fra gli strumenti ad arco (in senso lato) piacciono molto la ghironda (che non è un arco in senso stretto) e la nickelharpa.
La ghironda è uno di quegli strumenti che prima o poi riuscirò a comprare.
Il mio era un esempio, poi nello specifico a me fa tornare alla mente atmosfere celtiche e medievali (e non solo da feste irlandesi o country), dato che lo inseriscono sempre anche nelle colonne sonore di questo tipo, vedasi Signore degli Anelli e simili.
E' uno strumento "sdoganato" comunque, non è strano sentirlo nel pop anglosassone "normale" e questa è una cosa particolare che a noi manca.

L'harpsichord ha avuto molto successo negli anni 70, vero, lo ricordo anche io, poi però ci si è fermati, probabilmente per quello che ha detto mima85.

Sentire la ghironda per radio la vedo dura (a parte generi di nicchia, mi viene in mente Patty Gurdy e Annie Hurdy Gurdy, entrambe artiste (mi sembra tedesche) di chiara origine metal che si sono dedicate alla musica solista con quello particolare strumento.
E' un tipo di sonorità che in Germania ha un discreto successo, mi vengono in mente anche i Faun ad esempio, però sempre relegata a rievocazioni medievali.

Forse in Italia ha più speranza lo liuto e l'harpsichord, magari nel cantautorato ricercato.

Ilaria_Villa 24-03-25 18.46
@ Raptus
Una domanda un po' diversa... al netto della musica antica (meravigliosa ma purtroppo legata a contesti particolari) secondo te c'è speranza per questo tipo di strumenti di poter essere ripresi anche per produzioni moderne?

Allo stato attuale gli unici generi "moderni" che contemplano strumenti di questo tipo sono:

- Musica celtica e new age (nella forma più "medievaleggiante", in sostanza quella che fa da cornice alle fiere medievali e celtiche che vediamo spesso in giro)
- Musica metal nei sottogeneri folk, sinfonica, gothic, viking
- Rock progressivo molto particolare
- Colonne sonore
- Cantautorato molto particolare (alla "Branduardi")

Possibile che la musica pop proprio non possa utilizzare queste sonorità? E' una domanda che mi faccio da anni essendo appassionato dei generi sopra citati.
Lo trovo un grosso ma grosso limite della musica attuale, sembra quasi che ci sia una sorta di discriminazione o tabù su determinate sonorità.
Se una cosa è etichettata come "antica" allora appartiene solo a quello e non posso usarla in nessun altro posto.
Cosa ne pensi? Capisco anche che molti lo vedano come un bene, cioè si sentono protetti nella nicchia.
Nel gruppo Facebook VOX SAECULORUM ci sono compositori che scrivono per strumenti antichi. Ovviamente, qui si rispettano le regole in uso fra '600 e '700, ma conosco musicisti che scrivono blues per liuto e tanghi per tiorba e basso continuo, per non parlare di una Polonaise per viola da gamba.
Un amico americano, Roman Turovsky, compone pagine bellissime: cercalo su YouTube.
Sul pop non so cosa da dire, proprio perché non sono competente. Comunque, al termine di un concerto, fra i bis c'era pure il Tema di Peter Gunn, con le trombe barocche, e abbiamo tirato giù la chiesa.
Ilaria_Villa 24-03-25 18.46
@ mima85
Raptus ha scritto:
Possibile che la musica pop proprio non possa utilizzare queste sonorità?


Mio parere personale, non è questione di "potere" ma "volere". La musica pop purtroppo sappiamo a cosa si è ridotta, per volere delle case discografiche che devono inseguire i loro utili. Per inseguire gli utili devono ampliare il più possibile il ventaglio di pubblico della musica che vendono, più il ventaglio di pubblico è ampio più il minimo comun denominatore qualitativo è basso, specialmente in questi tempi di continuo imbarbarimento culturale. In un contesto del genere non vedo la volontà da parte delle grandi case discografiche, che sono quelle da cui arriva la stragrande maggioranza della musica pop, di fare sperimentazione sonora con strumenti così particolari come ghironde e liuti.

Magari qualche eccezione, anche in ambito pop, ci può essere nella musica prodotta da artisti indipendenti o affiliati a case discografiche più piccole, perché non c'è nessun ostacolo tecnico nell'integrare sonorità antiche in un brano moderno, tutto sta alla creatività di chi compone e arrangia. Ma difficilmente scelte del genere arrivano da colossi come Sony Music, UMG e compagnia.

Questo è come la vedo io, ma posso sbagliarmi.
emo
Ilaria_Villa 24-03-25 18.49
@ wildcat80
In realtà ci sono alcune piccole differenze fra il violino diciamo classico e il violino folk che viene indicato come fiddle, che altro non è che un violino con una messa a punto speciale: l'utilizzo di corde metalliche anziché in budello, e l'adozione di un ponte più piatto, con curvatura meno accentuata, per favorire alcune tecniche esecutive proprie dello stile (il bariolage).

A me personalmente fra gli strumenti ad arco (in senso lato) piacciono molto la ghironda (che non è un arco in senso stretto) e la nickelharpa.
La ghironda è uno di quegli strumenti che prima o poi riuscirò a comprare.
La ghironda è davvero splendida, anche se ho suonato la sua antenata medievale.
Ilaria_Villa 24-03-25 18.49
@ Raptus
Il mio era un esempio, poi nello specifico a me fa tornare alla mente atmosfere celtiche e medievali (e non solo da feste irlandesi o country), dato che lo inseriscono sempre anche nelle colonne sonore di questo tipo, vedasi Signore degli Anelli e simili.
E' uno strumento "sdoganato" comunque, non è strano sentirlo nel pop anglosassone "normale" e questa è una cosa particolare che a noi manca.

L'harpsichord ha avuto molto successo negli anni 70, vero, lo ricordo anche io, poi però ci si è fermati, probabilmente per quello che ha detto mima85.

Sentire la ghironda per radio la vedo dura (a parte generi di nicchia, mi viene in mente Patty Gurdy e Annie Hurdy Gurdy, entrambe artiste (mi sembra tedesche) di chiara origine metal che si sono dedicate alla musica solista con quello particolare strumento.
E' un tipo di sonorità che in Germania ha un discreto successo, mi vengono in mente anche i Faun ad esempio, però sempre relegata a rievocazioni medievali.

Forse in Italia ha più speranza lo liuto e l'harpsichord, magari nel cantautorato ricercato.

emo