Vivere senza smartphone

Ovidio 29-06-25 16.03
@ Raptus
Sebbene a prima vista potrebbe suscitare ammirazione una persona che riesce a non usare smartphone e social nel 2025, secondo me sotto sotto c'è qualcosa di strano.

1) Se vuoi inserirti in qualche situazione, anche lavorativa, hobbistica etc, avere almeno Whatsapp è essenziale. Di fatto (che piaccia o meno) è l'equivalente degli SMS di 20 anni fa. Cambierà e passeremo a Telegram? Di fatto non cambia nulla, anzi, Telegram essendo meno vincolato secondo me è un puttanaio (perdonatemi il termine ma non ne ho trovati di migliori), è l'equivalente di un forum per nerd del darkweb, portato su telefono... c'è chi vive così, io non sono di quella tipologia.

2) Se non vuoi rintanarti in casa per sempre e conoscere gli eventi dei dintorni, per il cibo, per molte news ormai avere uno smartphone e un social è essenziale, senza di esso non avrei la minima idea dei concerti dei miei dintorni ad esempio, come si faceva prima? Si andava a caso e si sperava di trovare qualcosa, oppure si leggeva su giornali di zona. Quindi chi non vuole avere accesso facile a queste cose, spesso è una persona con gran poca voglia di socialità o molto particolare, che vive nel suo mondo.

3) Occorre consapevolezza e molta auto disciplina, come col fumo. Chi è fumatore sa bene di cosa parlo. Io per fortuna non sono mai entrato nel vortice della dipendenza ma so bene come ci si sente, crea crisi di astinenza, nervosismo, condiziona totalmente il tuo stato d'animo e la tua giornata. Occorre davvero molta ma molta auto disciplina.
Però non risolvi tutto con un Nokia 3310, perché comunque chi fa così in realtà è dipendente da altro (internet su pc magari).
Concordo su tutto. Però ci sono casi in cui lo smartphone può essere deleterio. Per esempio ricordo che Aldo Busi in una intervista dichiarò che quando scrive un libro si ritira nella casetta di montagna, si porta con sé un telefonino tradizionale con un solo numero in rubrica, quello di sua madre anziana, e nient'altro. Idem alcuni giovani sceneggiatori del cinema italiano, quando sono all'opera restano isolati senza internet, soltanto un telefonino che accendono dopo cena. Paradossalmente stiamo parlando di figure essenziali per l'industria della comunicazione (quella i cui contenuti finiscono soprattutto in TV e sugli smartphone), non di eremiti bisbetici. Credo che ciò possa valere per qualsiasi forma di creatività, lo smartphone può rappresentare una distrazione pervasiva.
paolo_b3 29-06-25 18.20
@ Raptus
Sebbene a prima vista potrebbe suscitare ammirazione una persona che riesce a non usare smartphone e social nel 2025, secondo me sotto sotto c'è qualcosa di strano.

1) Se vuoi inserirti in qualche situazione, anche lavorativa, hobbistica etc, avere almeno Whatsapp è essenziale. Di fatto (che piaccia o meno) è l'equivalente degli SMS di 20 anni fa. Cambierà e passeremo a Telegram? Di fatto non cambia nulla, anzi, Telegram essendo meno vincolato secondo me è un puttanaio (perdonatemi il termine ma non ne ho trovati di migliori), è l'equivalente di un forum per nerd del darkweb, portato su telefono... c'è chi vive così, io non sono di quella tipologia.

2) Se non vuoi rintanarti in casa per sempre e conoscere gli eventi dei dintorni, per il cibo, per molte news ormai avere uno smartphone e un social è essenziale, senza di esso non avrei la minima idea dei concerti dei miei dintorni ad esempio, come si faceva prima? Si andava a caso e si sperava di trovare qualcosa, oppure si leggeva su giornali di zona. Quindi chi non vuole avere accesso facile a queste cose, spesso è una persona con gran poca voglia di socialità o molto particolare, che vive nel suo mondo.

3) Occorre consapevolezza e molta auto disciplina, come col fumo. Chi è fumatore sa bene di cosa parlo. Io per fortuna non sono mai entrato nel vortice della dipendenza ma so bene come ci si sente, crea crisi di astinenza, nervosismo, condiziona totalmente il tuo stato d'animo e la tua giornata. Occorre davvero molta ma molta auto disciplina.
Però non risolvi tutto con un Nokia 3310, perché comunque chi fa così in realtà è dipendente da altro (internet su pc magari).
Usare lo smartphone ed essere connessi alla rete internet sono due aspetti diversi. La differenza sostanziale è nel fatto che col telefono sei continuamente reperibile e tutti lo pretendono. Se accedi ad internet dal PC quando stacchi stacchi.
Ovidio 29-06-25 21.27
@ paolo_b3
Usare lo smartphone ed essere connessi alla rete internet sono due aspetti diversi. La differenza sostanziale è nel fatto che col telefono sei continuamente reperibile e tutti lo pretendono. Se accedi ad internet dal PC quando stacchi stacchi.
Qualche anno fa ho tenuto dei corsi di informatica di base, una classe di 8 giovani disoccupati. Nessuno di loro conosceva l'email se non per sentito dire. Obiettai che è uno strumento utile, ad esempio, per inviare CV alle aziende; mi risposero che esiste già whatsapp...
zerinovic 30-06-25 08.25
@ Ovidio
Concordo su tutto. Però ci sono casi in cui lo smartphone può essere deleterio. Per esempio ricordo che Aldo Busi in una intervista dichiarò che quando scrive un libro si ritira nella casetta di montagna, si porta con sé un telefonino tradizionale con un solo numero in rubrica, quello di sua madre anziana, e nient'altro. Idem alcuni giovani sceneggiatori del cinema italiano, quando sono all'opera restano isolati senza internet, soltanto un telefonino che accendono dopo cena. Paradossalmente stiamo parlando di figure essenziali per l'industria della comunicazione (quella i cui contenuti finiscono soprattutto in TV e sugli smartphone), non di eremiti bisbetici. Credo che ciò possa valere per qualsiasi forma di creatività, lo smartphone può rappresentare una distrazione pervasiva.
fino a che sei tu ad usarlo e non il contrario va bene. ovvero, mi serve una cosa, controllo se c'è su amazon, ordino non ordino. fine. se invece spesso lo prendi per non concludere niente é lì é lo smartphone che ti sta controllando. e li devi autodisciplinarti.
mima85 30-06-25 09.29
Raptus ha scritto:
Sebbene a prima vista potrebbe suscitare ammirazione una persona che riesce a non usare smartphone e social nel 2025, secondo me sotto sotto c'è qualcosa di strano


Sono uno di questi casi e ti garantisco che non c'è sotto nulla, a parte un profondo odio per i social e i loro imprenditori e la volontà di evitare il più possibile di farmi profilare da costoro (è impossibile evitarlo del tutto ormai, ma si può ancora limitare in qualche modo). Ho un lavoro, una vita sociale e ho il mio circolo di amici, che non sono tantissimi ma sono ben selezionati. Qualità e non quantità.

Raptus ha scritto:
1) Se vuoi inserirti in qualche situazione, anche lavorativa, hobbistica etc, avere almeno Whatsapp è essenziale. Di fatto (che piaccia o meno) è l'equivalente degli SMS di 20 anni fa. Cambierà e passeremo a Telegram? Di fatto non cambia nulla, anzi, Telegram essendo meno vincolato secondo me è un puttanaio (perdonatemi il termine ma non ne ho trovati di migliori), è l'equivalente di un forum per nerd del darkweb, portato su telefono... c'è chi vive così, io non sono di quella tipologia.


Ho Whatsapp solo sullo smartphone aziendale, legato al numero di quel telefono, che fuori dagli orari di ufficio è spento. Se c'è un'emergenza i colleghi mi possono reperire sul mio telefono privato, chiamandomi o mandandomi un SMS. E il mio telefono privato è acceso perfino di notte.

Il mio numero Google, Facebook/Meta, Microsoft, ecc, non ce l'hanno. Ce l'ha solo Telegram, che uso come chat (e solo su PC) per stare in contatto con chi già conosco esattamente come facevo 20 anni fa con MSN Messenger. Niente gruppi o cose strane.

Raptus ha scritto:
2) Se non vuoi rintanarti in casa per sempre e conoscere gli eventi dei dintorni, per il cibo, per molte news ormai avere uno smartphone e un social è essenziale, senza di esso non avrei la minima idea dei concerti dei miei dintorni ad esempio, come si faceva prima? Si andava a caso e si sperava di trovare qualcosa, oppure si leggeva su giornali di zona. Quindi chi non vuole avere accesso facile a queste cose, spesso è una persona con gran poca voglia di socialità o molto particolare, che vive nel suo mondo.


I siti dove vengono pubblicate le notizie degli eventi si possono consultare tranquillamente anche su PC, non è necessario lo smartphone, e queste vengono pubblicate anche sui portali di informazione locali, non esiste solo Facebook per fortuna. E se quando si cammina per la propria città ci si guarda un attimo in giro invece di avere gli occhi perennemente incollati allo schermino come fanno molti, si possono notare e leggere volantini e manifesti che immancabilmente vengono appesi quando ci sono degli eventi.

A maggio vicino a dove abito c'è stato un piccolo evento a tema synth e musica elettronica. L'ho saputo perché ho visto il volantino appeso ad una parete, oltre ad averne letto la notizia sul sito di un giornale locale.

Raptus ha scritto:
3) Occorre consapevolezza e molta auto disciplina, come col fumo. Chi è fumatore sa bene di cosa parlo. Io per fortuna non sono mai entrato nel vortice della dipendenza ma so bene come ci si sente, crea crisi di astinenza, nervosismo, condiziona totalmente il tuo stato d'animo e la tua giornata. Occorre davvero molta ma molta auto disciplina.
Però non risolvi tutto con un Nokia 3310, perché comunque chi fa così in realtà è dipendente da altro (internet su pc magari).


L'auto disciplina è una cosa che molte persone oggi dovrebbero imparare a praticare, gli farebbe solo bene. Per quanto riguarda la dipendenza da PC e Internet, posso farmi, e ho già fatto in passato, 2 settimane di fila senza quasi mai avere accesso a entrambi. Non ne sento la mancanza.

Ovviamente ti sto parlando della mia esperienza personale e non pretendo che sia così per tutti. Ma era per rimarcare il fatto che si può vivere in questo modo senza essere degli asociali patologici.
Raptus 30-06-25 09.42
@ mima85
Raptus ha scritto:
Sebbene a prima vista potrebbe suscitare ammirazione una persona che riesce a non usare smartphone e social nel 2025, secondo me sotto sotto c'è qualcosa di strano


Sono uno di questi casi e ti garantisco che non c'è sotto nulla, a parte un profondo odio per i social e i loro imprenditori e la volontà di evitare il più possibile di farmi profilare da costoro (è impossibile evitarlo del tutto ormai, ma si può ancora limitare in qualche modo). Ho un lavoro, una vita sociale e ho il mio circolo di amici, che non sono tantissimi ma sono ben selezionati. Qualità e non quantità.

Raptus ha scritto:
1) Se vuoi inserirti in qualche situazione, anche lavorativa, hobbistica etc, avere almeno Whatsapp è essenziale. Di fatto (che piaccia o meno) è l'equivalente degli SMS di 20 anni fa. Cambierà e passeremo a Telegram? Di fatto non cambia nulla, anzi, Telegram essendo meno vincolato secondo me è un puttanaio (perdonatemi il termine ma non ne ho trovati di migliori), è l'equivalente di un forum per nerd del darkweb, portato su telefono... c'è chi vive così, io non sono di quella tipologia.


Ho Whatsapp solo sullo smartphone aziendale, legato al numero di quel telefono, che fuori dagli orari di ufficio è spento. Se c'è un'emergenza i colleghi mi possono reperire sul mio telefono privato, chiamandomi o mandandomi un SMS. E il mio telefono privato è acceso perfino di notte.

Il mio numero Google, Facebook/Meta, Microsoft, ecc, non ce l'hanno. Ce l'ha solo Telegram, che uso come chat (e solo su PC) per stare in contatto con chi già conosco esattamente come facevo 20 anni fa con MSN Messenger. Niente gruppi o cose strane.

Raptus ha scritto:
2) Se non vuoi rintanarti in casa per sempre e conoscere gli eventi dei dintorni, per il cibo, per molte news ormai avere uno smartphone e un social è essenziale, senza di esso non avrei la minima idea dei concerti dei miei dintorni ad esempio, come si faceva prima? Si andava a caso e si sperava di trovare qualcosa, oppure si leggeva su giornali di zona. Quindi chi non vuole avere accesso facile a queste cose, spesso è una persona con gran poca voglia di socialità o molto particolare, che vive nel suo mondo.


I siti dove vengono pubblicate le notizie degli eventi si possono consultare tranquillamente anche su PC, non è necessario lo smartphone, e queste vengono pubblicate anche sui portali di informazione locali, non esiste solo Facebook per fortuna. E se quando si cammina per la propria città ci si guarda un attimo in giro invece di avere gli occhi perennemente incollati allo schermino come fanno molti, si possono notare e leggere volantini e manifesti che immancabilmente vengono appesi quando ci sono degli eventi.

A maggio vicino a dove abito c'è stato un piccolo evento a tema synth e musica elettronica. L'ho saputo perché ho visto il volantino appeso ad una parete, oltre ad averne letto la notizia sul sito di un giornale locale.

Raptus ha scritto:
3) Occorre consapevolezza e molta auto disciplina, come col fumo. Chi è fumatore sa bene di cosa parlo. Io per fortuna non sono mai entrato nel vortice della dipendenza ma so bene come ci si sente, crea crisi di astinenza, nervosismo, condiziona totalmente il tuo stato d'animo e la tua giornata. Occorre davvero molta ma molta auto disciplina.
Però non risolvi tutto con un Nokia 3310, perché comunque chi fa così in realtà è dipendente da altro (internet su pc magari).


L'auto disciplina è una cosa che molte persone oggi dovrebbero imparare a praticare, gli farebbe solo bene. Per quanto riguarda la dipendenza da PC e Internet, posso farmi, e ho già fatto in passato, 2 settimane di fila senza quasi mai avere accesso a entrambi. Non ne sento la mancanza.

Ovviamente ti sto parlando della mia esperienza personale e non pretendo che sia così per tutti. Ma era per rimarcare il fatto che si può vivere in questo modo senza essere degli asociali patologici.
Non mi riferivo ovviamente a te che so benissimo che non rientri nei casi che ho citato essendo uno del "mestiere", citando Aldo Giovanni e Giacomo "non ti hanno certo preso dalla strada" emo

Mi riferivo piuttosto ai casi come quelli citati da Ovidio in cui c'è gente che non associa smartphone e PC perché magari ha conosciuto solo quelli, non sa che le APP in realtà sono solo dei wrapper per navigare su internet più agevolmente da mobile, semplicemente magari solo per partito preso (che dopo il COVID si chiama complottismo), entrano in una logica luddista di odio profondo per quello che è considerato "della massa --> feccia", e qui praticamente partono coi deliri.

Unico appunto che posso farti è se davvero a volte tu non ti stia dando la zappa sui piedi per partito preso, intendo, anche io odio profondamente i social (fa conto che venivo preso in giro all'università perché nel 2009 non avevo ancora Facebook), li detesto perché li conosco troppo bene, però ne comprendo anche i pochi lati positivi e cerco di usare solo quelli. Se il mondo verte in una direzione, ad esempio entri in una palestra, un club, una qualsiasi attività e loro si sentono solo con Whatsapp, come fai? Usi il telefono del lavoro?
Cioè ti auto produci scomodità quando in realtà essendo già una persona consapevole potresti evitarla. Tutto qui.


Raptus 30-06-25 09.46
@ paolo_b3
Usare lo smartphone ed essere connessi alla rete internet sono due aspetti diversi. La differenza sostanziale è nel fatto che col telefono sei continuamente reperibile e tutti lo pretendono. Se accedi ad internet dal PC quando stacchi stacchi.
Avere uno smartphone senza internet è peggio di avere un Nokia 3310, scomodissimo (il touch è odioso se usato solo per pigiare i tasti per chiamare le persone).

Smartphone e internet sono una simbiosi che è imprescindibile, infatti è lì il guaio: avendolo sempre con te la tentazione di scrollare di continuo e rispondere ai commenti social è troppo forte. Nel mio esempio di dipendenza mi riferivo solo al fatto che chi dice che non lo usa a priori spesso in realtà è inconsapevolmente dipendente da altri mezzi, come appunto un PC.

Mi è capitato molte volte di voler tornare a casa prima solo per voler rispondere o vedere se mi avevano risposto sul PC di casa connesso ad internet (nell'era pre-boom degli smartphone).
Raptus 30-06-25 09.48
@ Ovidio
Concordo su tutto. Però ci sono casi in cui lo smartphone può essere deleterio. Per esempio ricordo che Aldo Busi in una intervista dichiarò che quando scrive un libro si ritira nella casetta di montagna, si porta con sé un telefonino tradizionale con un solo numero in rubrica, quello di sua madre anziana, e nient'altro. Idem alcuni giovani sceneggiatori del cinema italiano, quando sono all'opera restano isolati senza internet, soltanto un telefonino che accendono dopo cena. Paradossalmente stiamo parlando di figure essenziali per l'industria della comunicazione (quella i cui contenuti finiscono soprattutto in TV e sugli smartphone), non di eremiti bisbetici. Credo che ciò possa valere per qualsiasi forma di creatività, lo smartphone può rappresentare una distrazione pervasiva.
Sì ma vedi il problema è che per molte cose siamo legati imprescindibilmente ad internet.

Mia madre comunica con Whatsapp per dirti. Così come la mia compagna e tutti quelli che conosco.
Nel mio caso staccarmi completamente tenendo con me il Nokia di 20 anni fa significherebbe il palinsesto di una puntata di "Chi l'ha visto" emo
mima85 30-06-25 10.16
Raptus ha scritto:
Se il mondo verte in una direzione, ad esempio entri in una palestra, un club, una qualsiasi attività e loro si sentono solo con Whatsapp, come fai? Usi il telefono del lavoro?


Non mi è mai successo perché non frequento palestre, club o associazioni dove Whatsapp è il requisito base per comunicare, e se dovesse succedere credo che semplicemente eviterei di farne parte. Ma mi pare improbabile che un'associazione o una palestra preferiscano avere un membro, magari pagante, in meno, solo perché non ha Whatsapp. In tutta la mia vita non mi è mai successo di essere "rifiutato" per non avere Whatsapp.

Mi sono capitate però in passato occasioni dove magari si voleva fare qualcosa in gruppo con alcuni amici, e loro si mettevano d'accordo in Whatsapp. Questo è quanto di più vicino a quello che descrivi tu che mi sia successo, che è poi quello che potrebbe succedere per esempio nel contesto di un gruppo musicale, tanto per stare in tema col nostro forum.

In questi casi io, consapevole che il mio non avere Whatsapp per gli altri potesse essere scomodo, chiamavo periodicamente qualcuno di loro (non in modo assillante, magari una volta ogni uno-due giorni) per informarmi su cosa avessero scelto di fare. E sono sempre stato accomodante se magari l'attività che hanno deciso di fare non era esattamente quella che mi aspettavo, mi sono adeguato e ho partecipato lo stesso. So che essere "quello diverso" perché si decide di seguire certe idee implica il doversi adattare, nel limite del possibile e da buon amico quale credo di essere lo faccio, e prendo il tutto anche come buon esercizio di auto disciplina. Se poi quello che avevano deciso di fare proprio non mi andava declinavo gentilmente e la cosa non ha mai rappresentato un problema.

Ma questi sono stati casi limite, credo che non arrivi a finire le dita di una mano per contare le volte che mi è capitato, perché normalmente tra una chat Whatsapp e l'altra nel frattempo ci si trovava per parlarne faccia a faccia. Che poi non diventava altro che un'occasione in più per trovarsi e passare un momento piacevole insieme, oltre che parlare di quello che si voleva fare. Per la serie, unire l'utile al dilettevole, e di questo i social stanno facendo perdere l'abitudine perché molte volte si preferisce la comodità all'interazione umana dal vivo. Poi si moltiplicano studi e articoli dove si afferma sempre di più che la gente è ansiosa, depressa, stressata, irascibile, soffre di solitudine e sa sempre meno come comportarsi con gli altri: chiediamoci perché.
Raptus 30-06-25 10.34
@ mima85
Raptus ha scritto:
Se il mondo verte in una direzione, ad esempio entri in una palestra, un club, una qualsiasi attività e loro si sentono solo con Whatsapp, come fai? Usi il telefono del lavoro?


Non mi è mai successo perché non frequento palestre, club o associazioni dove Whatsapp è il requisito base per comunicare, e se dovesse succedere credo che semplicemente eviterei di farne parte. Ma mi pare improbabile che un'associazione o una palestra preferiscano avere un membro, magari pagante, in meno, solo perché non ha Whatsapp. In tutta la mia vita non mi è mai successo di essere "rifiutato" per non avere Whatsapp.

Mi sono capitate però in passato occasioni dove magari si voleva fare qualcosa in gruppo con alcuni amici, e loro si mettevano d'accordo in Whatsapp. Questo è quanto di più vicino a quello che descrivi tu che mi sia successo, che è poi quello che potrebbe succedere per esempio nel contesto di un gruppo musicale, tanto per stare in tema col nostro forum.

In questi casi io, consapevole che il mio non avere Whatsapp per gli altri potesse essere scomodo, chiamavo periodicamente qualcuno di loro (non in modo assillante, magari una volta ogni uno-due giorni) per informarmi su cosa avessero scelto di fare. E sono sempre stato accomodante se magari l'attività che hanno deciso di fare non era esattamente quella che mi aspettavo, mi sono adeguato e ho partecipato lo stesso. So che essere "quello diverso" perché si decide di seguire certe idee implica il doversi adattare, nel limite del possibile e da buon amico quale credo di essere lo faccio, e prendo il tutto anche come buon esercizio di auto disciplina. Se poi quello che avevano deciso di fare proprio non mi andava declinavo gentilmente e la cosa non ha mai rappresentato un problema.

Ma questi sono stati casi limite, credo che non arrivi a finire le dita di una mano per contare le volte che mi è capitato, perché normalmente tra una chat Whatsapp e l'altra nel frattempo ci si trovava per parlarne faccia a faccia. Che poi non diventava altro che un'occasione in più per trovarsi e passare un momento piacevole insieme, oltre che parlare di quello che si voleva fare. Per la serie, unire l'utile al dilettevole, e di questo i social stanno facendo perdere l'abitudine perché molte volte si preferisce la comodità all'interazione umana dal vivo. Poi si moltiplicano studi e articoli dove si afferma sempre di più che la gente è ansiosa, depressa, stressata, irascibile, soffre di solitudine e sa sempre meno come comportarsi con gli altri: chiediamoci perché.
A me invece è capitato spesso col lavoro, in quel caso come avresti fatto?

Moltissime HR hanno comunicato con me solo con Whatsapp. Così come molti tecnici per dei lavori (elettricisti, addirittura muratori) molti professionisti usano quel canale. Magari il fatto di non rispondere, non vedere i messaggi o magari dire di usare solo SMS potrebbe pure essere controproducente a fini economici (non solo sociali).

Cioè è inutile girarci attorno, quando una cosa diventa uno standard, volerla evitare implica comunque un certo grado di scomodità perché devi adattare te a quello che usa il mondo.

Alla fine è come essere nei primi del 2000 e continuare ad usare solo il fisso senza avere un cellulare e la summer card emo
mima85 30-06-25 10.44
Raptus ha scritto:
A me invece è capitato spesso col lavoro, in quel caso come avresti fatto?


Telefono aziendale, e li c'è Whatsapp, come ho già detto. Col telefono aziendale mi adeguo, ma il mio telefono privato è il mio telefono privato, e li decido io.

Raptus ha scritto:
Moltissime HR hanno comunicato con me solo con Whatsapp.


Però, avendo Whatsapp, non hai mai provato a dirgli di usare altri canali. Sono ragionevolmente sicuro che, dovesse essere stato il caso, non avrebbero deciso di troncare le comunicazioni con te solo perché invece di scriverti su Whatsapp avrebbero dovuto telefonarti o mandarti un e-mail. D'altronde ciò non sarebbe nemmeno professionale da parte loro.

Raptus ha scritto:
Così come molti tecnici per dei lavori (elettricisti, addirittura muratori) molti professionisti usano quel canale.


Se tu, professionista che io ho chiamato per farti fare un lavoro, ti rifiuti di usare qualsiasi altra cosa che non sia Whatsapp per comunicare, non ti becchi il mio lavoro e quindi miei soldi. Chiamo un altro tecnico.

Raptus ha scritto:
Cioè è inutile girarci attorno, quando una cosa diventa uno standard, volerla evitare implica comunque un certo grado di scomodità perché devi adattare te a quello che usa il mondo.


Certo, e infatti come detto nel mio post precedente, lo faccio.

Raptus ha scritto:
Alla fine è come essere nei primi del 2000 e continuare ad usare solo il fisso senza avere un cellulare e la summer card


Negli anni 2000 la tecnologia non era così pervasiva (anzi invasiva) come oggi, infatti già allora avevo il cellulare. Ma quando certi limiti (della decenza mi verrebbe da dire) vengono superati, allora non ci sto più. Mi renderà la vita più difficile? Pazienza, mi adeguerò. Lo sto facendo già da 15 anni e fin'ora ci sto riuscendo.
Raptus 30-06-25 10.54
@ mima85
Raptus ha scritto:
A me invece è capitato spesso col lavoro, in quel caso come avresti fatto?


Telefono aziendale, e li c'è Whatsapp, come ho già detto. Col telefono aziendale mi adeguo, ma il mio telefono privato è il mio telefono privato, e li decido io.

Raptus ha scritto:
Moltissime HR hanno comunicato con me solo con Whatsapp.


Però, avendo Whatsapp, non hai mai provato a dirgli di usare altri canali. Sono ragionevolmente sicuro che, dovesse essere stato il caso, non avrebbero deciso di troncare le comunicazioni con te solo perché invece di scriverti su Whatsapp avrebbero dovuto telefonarti o mandarti un e-mail. D'altronde ciò non sarebbe nemmeno professionale da parte loro.

Raptus ha scritto:
Così come molti tecnici per dei lavori (elettricisti, addirittura muratori) molti professionisti usano quel canale.


Se tu, professionista che io ho chiamato per farti fare un lavoro, ti rifiuti di usare qualsiasi altra cosa che non sia Whatsapp per comunicare, non ti becchi il mio lavoro e quindi miei soldi. Chiamo un altro tecnico.

Raptus ha scritto:
Cioè è inutile girarci attorno, quando una cosa diventa uno standard, volerla evitare implica comunque un certo grado di scomodità perché devi adattare te a quello che usa il mondo.


Certo, e infatti come detto nel mio post precedente, lo faccio.

Raptus ha scritto:
Alla fine è come essere nei primi del 2000 e continuare ad usare solo il fisso senza avere un cellulare e la summer card


Negli anni 2000 la tecnologia non era così pervasiva (anzi invasiva) come oggi, infatti già allora avevo il cellulare. Ma quando certi limiti (della decenza mi verrebbe da dire) vengono superati, allora non ci sto più. Mi renderà la vita più difficile? Pazienza, mi adeguerò. Lo sto facendo già da 15 anni e fin'ora ci sto riuscendo.
A me purtroppo nessuno ha mai chiesto nulla (lato lavorativo intendo), cioè non mi hanno mai chiesto il canale preferenziale.

Nel mio campo poi se vedono che non sono aggiornato o faccio scelte particolari per partito preso, verrei scartato brutalmente, sai com'è , il mondo dell'informatica è agli antipodi con le cose legate alla sfera umana. emo

Ripeto, per me in linea di principio fai benissimo, fosse per me lancerei il portatile del lavoro fuori dalla finestra, alla fine sono scelte e ogni scelta ha pro e contro.
mima85 30-06-25 11.05
Raptus ha scritto:
A me purtroppo nessuno ha mai chiesto nulla (lato lavorativo intendo), cioè non mi hanno mai chiesto il canale preferenziale.


Non te l'hanno chiesto come non l'hanno chiesto a me, di principio nessuno chiede niente, non significa però che nel caso non te lo avrebbero concesso. Talvolta basta mettersi a quattr'occhi e parlarne.

E poi, come detto io Whatsapp sul telefono aziendale, che è uno smartofono con Android, ce l'ho e lo uso, perché non me ne frega niente dei dati che Meta e Google potrebbero ricavare da quel telefono perché di mio privato li non c'è nulla (e non ci deve essere, è un telefono aziendale appunto e non devo usarlo per i comodi miei). Non ho problemi ad usare gli strumenti che l'azienda mi mette a disposizione, anche se questi non mi piacciono.

Ma per quanto riguarda la mia sfera privata, è appunto la mia sfera privata e li decido io cosa usare e come.

Raptus ha scritto:
Nel mio campo poi se vedono che non sono aggiornato o faccio scelte particolari per partito preso, verrei scartato brutalmente, sai com'è , il mondo dell'informatica è agli antipodi con le cose legate alla sfera umana.


Lo so, ci lavoro nell'informatica sono sviluppatore di software (per la ditta dove lavoro in realtà sono anche quello che si sporca le mani con cacciaviti, hardware, cavi e server/switch/router/firewall vari, insomma manca solo che pulisca i cessi...) però essere aggiornati significa innanzitutto avere le competenze tecniche, non semplicemente usare Whatsapp e i social e avere uno smartphone.

Onestamente non vorrei lavorare per qualcuno così superficiale per cui "essere aggiornati" significa essere iscritti a Facebook o Whatsapp ed essere dotati di smartofono, perché in questo caso significherebbe che dell'informatica questo qualcuno in realtà non capisce nulla. Le competenze sono una cosa, le scelte personali un'altra, scelte che tra l'altro potrebbero derivare proprio da competenze aggiornate (so come funzionano social e smartphone -> conosco i danni che possono fare -> decido di non usarli).

Poi, beninteso, come ho già detto la mia non è una crociata contro smartphone e social. Chi li vuole/deve usarli li usi, io non sono nessuno per giudicare e riconosco che uno smartphone in diversi casi può essere molto utile. E magari, avessi altre scelte di sistemi operativi a parte Android e Apple, puliti e senza tutta la cacchio di profilazione commerciale, uno smartphone l'avrei pure.
Raptus 30-06-25 11.14
@ mima85
Raptus ha scritto:
A me purtroppo nessuno ha mai chiesto nulla (lato lavorativo intendo), cioè non mi hanno mai chiesto il canale preferenziale.


Non te l'hanno chiesto come non l'hanno chiesto a me, di principio nessuno chiede niente, non significa però che nel caso non te lo avrebbero concesso. Talvolta basta mettersi a quattr'occhi e parlarne.

E poi, come detto io Whatsapp sul telefono aziendale, che è uno smartofono con Android, ce l'ho e lo uso, perché non me ne frega niente dei dati che Meta e Google potrebbero ricavare da quel telefono perché di mio privato li non c'è nulla (e non ci deve essere, è un telefono aziendale appunto e non devo usarlo per i comodi miei). Non ho problemi ad usare gli strumenti che l'azienda mi mette a disposizione, anche se questi non mi piacciono.

Ma per quanto riguarda la mia sfera privata, è appunto la mia sfera privata e li decido io cosa usare e come.

Raptus ha scritto:
Nel mio campo poi se vedono che non sono aggiornato o faccio scelte particolari per partito preso, verrei scartato brutalmente, sai com'è , il mondo dell'informatica è agli antipodi con le cose legate alla sfera umana.


Lo so, ci lavoro nell'informatica sono sviluppatore di software (per la ditta dove lavoro in realtà sono anche quello che si sporca le mani con cacciaviti, hardware, cavi e server/switch/router/firewall vari, insomma manca solo che pulisca i cessi...) però essere aggiornati significa innanzitutto avere le competenze tecniche, non semplicemente usare Whatsapp e i social e avere uno smartphone.

Onestamente non vorrei lavorare per qualcuno così superficiale per cui "essere aggiornati" significa essere iscritti a Facebook o Whatsapp ed essere dotati di smartofono, perché in questo caso significherebbe che dell'informatica questo qualcuno in realtà non capisce nulla. Le competenze sono una cosa, le scelte personali un'altra, scelte che tra l'altro potrebbero derivare proprio da competenze aggiornate (so come funzionano social e smartphone -> conosco i danni che possono fare -> decido di non usarli).

Poi, beninteso, come ho già detto la mia non è una crociata contro smartphone e social. Chi li vuole/deve usarli li usi, io non sono nessuno per giudicare e riconosco che uno smartphone in diversi casi può essere molto utile. E magari, avessi altre scelte di sistemi operativi a parte Android e Apple, puliti e senza tutta la cacchio di profilazione commerciale, uno smartphone l'avrei pure.
Stiamo andando OT ma vorrei tanto tu avessi ragione.

Io lavoro nel mondo delle "Corporate", in cui invece l'impressione conta più della sostanza. Non hai idea di quante volte sono stato scartato solo perché hanno trovato poca attitudine ai "valori" dell'azienda (tradotto: poco schiavo, troppo pensiero indipendente, troppo istruito/formato etc).

Poi ok se Whatsapp lo usi tramite telefono del lavoro allora stiamo parlando del nulla, mi riferivo a chi proprio non lo usa a priori.
mima85 30-06-25 11.17
Raptus ha scritto:
Io lavoro nel mondo delle "Corporate", in cui invece l'impressione conta più della sostanza. Non hai idea di quante volte sono stato scartato solo perché hanno trovato poca attitudine ai "valori" dell'azienda (tradotto: poco schiavo, troppo pensiero indipendente, troppo istruito/formato etc).


Ne sono consapevole, infatti è un mondo che non mi piace e da cui finché posso mi tengo lontano. A parte che non essendo laureato ed avendo sempre lavorato per piccole aziende non credo nemmeno che il mio profilo potrebbe mai interessargli.
d_phatt 02-07-25 14.23
mima85 ha scritto:
E magari, avessi altre scelte di sistemi operativi a parte Android e Apple, puliti e senza tutta la cacchio di profilazione commerciale, uno smartphone l'avrei pure.

Qualcosa di "pulito" dovrebbe esserci, non sono particolarmente aggiornato (a proposito emo) sull'argomento specifico, ma credo che sia così.

E se puoi farne a meno...più pulito di così non si può emo

Tra l'altro ricordo che fino a qualche tempo fa c'erano telefoni non-smartphone con WhatsApp integrato, se ne esistono ancora magari potrebbe essere il compromesso giusto.
mima85 02-07-25 14.27
d_phatt ha scritto:
Tra l'altro ricordo che fino a qualche tempo fa c'erano telefoni non-smartphone con WhatsApp integrato, se ne esistono ancora magari potrebbe essere il compromesso giusto.


Il problema è che Whatsapp appartiene a Meta. E io voglio vedere l'infrastruttura mondiale di Meta bombardata sotto una selva di missili, e Mark Zuckerberg ed il suo CDA processati per crimini contro l'umanità e condannati a spaccar pietre in miniera a craniate vita natural durante emo

Lo stesso vale per TikTok.
Raptus 02-07-25 15.33
@ d_phatt
mima85 ha scritto:
E magari, avessi altre scelte di sistemi operativi a parte Android e Apple, puliti e senza tutta la cacchio di profilazione commerciale, uno smartphone l'avrei pure.

Qualcosa di "pulito" dovrebbe esserci, non sono particolarmente aggiornato (a proposito emo) sull'argomento specifico, ma credo che sia così.

E se puoi farne a meno...più pulito di così non si può emo

Tra l'altro ricordo che fino a qualche tempo fa c'erano telefoni non-smartphone con WhatsApp integrato, se ne esistono ancora magari potrebbe essere il compromesso giusto.
La fregatura è che se non è Whatsapp magari è Snap-chat o Telegram.

Io la mia lotta contro i mulini a vento l'ho fatta a 20 anni, ora a 40 voglio sono vivere serenamente e secondo me è semplicemente come gestire una dipendenza. Sai perché ti vuoi fumare quella sigaretta e la fumi. Le conseguenze le conosci, fine.
Ovidio 10-07-25 22.38
Persino i luoghi deputati al ricordo, al silenzio e alla riflessione saranno invasi dagli smartphone? Detto tra noi, 'sta cosa la trovo anche un po' macabra. Link
mima85 11-07-25 10.13
@ Ovidio
Persino i luoghi deputati al ricordo, al silenzio e alla riflessione saranno invasi dagli smartphone? Detto tra noi, 'sta cosa la trovo anche un po' macabra. Link
Spero che sia solo uno scherzo di cattivo gusto.

EDIT: no, non lo è. Siamo alla frutta emo