Quanto tempo impegnate a programmare i vostri synt

per la precisione come Jupiter 8 Kit-emmuort'!

Ne ho tirati, di "kit-emmuort'", su quel synth...



Tu scherzi, ma le tastiere (giocattolo) che aprivo da bambino veramente poi non sapevo più come rimetterle insieme. Però avrò avuto tipo 5/6 anni, quindi ho la scusante

Peccato…un Jupiter 8 nelle tue mani sarebbe stato come un gran coda in quelle di Cyrano

Lo è stato per un anno e mezzo, il problema è che oltre a essere nelle mie mani era anche sotto il mio cacciavite e saldatore, al punto che a un certo punto avevo timore che usandolo sarebbe saltato qualcos'altro e avrei dovuto aprirlo per l'ennesima volta. E tenere uno strumento del genere con la paura di usarlo, anche no. Però è stato sostituito con un altro strumento di pari livello (l'OB-8).

E comunque Cyrano con un gran coda fa cose mooooooooooolto più sensazionali di quello che potrei fare io su qualsiasi synth.

Ho alcune camicie che non porto più, se vuoi ti regalo quella di seta, o atleta e poeta! (liberamente tratto da "gli Skiantos - Roberto Freak Antoni)

celebre espressione torinese...

Sissi sapevo delle tue disavventure col synth, le ho lette…era un’ulteriore riflessione sul detto “chi c’ha er pane nun c’ha li denti”…anche se bisogna ammettere che di pane di altro tipo ne hai in abbondanza eh

Attenzione con queste affermazioni equivocabili...

caro Eclipse, non ho aperto questo post per vantarmi del mio arsenale di tastiere, ho semplicemnte chiesto se programmare i vostri synth portava via tanto tempo allo studio, se create solo suoni che vi servono o andate in profondità per scoprire nuove sonorità , se siete abili programmatori, ecc. Personalmente ho ammesso che ogni mio synth và programmato nella maggior parte dei presets per non avere uno strumento potente sfruttato al 20% delle possibilità. E' tutto

Guarda che diceva a me, mica a te, stava rispondendo a un mio messaggio. E poi era Deckard, non Eclipse.

Eh... magari fosse di QUEL tipo...

Ha sbagliato a quotare, ma chiaramente si riferiva al post di eclipse della pagina precedente

Ci sono anche il trentino, a soreta, il friulano, a mammeta

“Zozzo”

Ciao. Come ho appena scritto in un altro post, ho appena preso un A1 (in sostituzione dell Lead 2, che non venderò comunque). Non ho ascoltato alcun preset. Vado in Performance Mod e mi programmo i suoni brano per brano, ci metto poco, massimo 10 min per un suono, ma poi può capitare di aggiustarlo per giorni e migliorarlo di prova in prova. Porta via tempo allo studio? Dipende che si intende. Se parli di studio di tecnica non ho proprio il tempo di farla, se invece parli dello studio dei brani la programmazione dei suoni ne è parte integrante e direi fondamentale, quindi le cose non sono in opposizione.
Peace&Love

Ogni scelta corrisponde ad una rinuncia. Se non fai di professione il musicista, compositore e programmatore, il tempo a disposizione, terminate tutte le attività lavorative, ammesso di avere ancora voglia di fare qualcosa, è quello che è. Di conseguenza, bisogna necessariamente scegliere se si vuole comporre (utilizzando principalmente preset o patches a cui sono state apportate modifiche minimali) oppure dedicarsi anima e corpo alla programmazione di timbriche tradizionali e/o inedite. Tertium non datur.
Da ormai tre anni a questa parte, avendo cambiato studio di architettura, non ho più tempo né di comporre né di programmare i sintetizzatori, anche se mi piacerebbe moltissimo. C'è da aggiungere che il livello di stanchezza raggiunto dopo una giornata di lavoro, magari completata da una sessione di duro allenamente in palestra, non lascia spazio a nient'altro che al riposo.
Quelle rare volte in cui riesco a mettere le mani sugli strumenti, di norma nel fine settimana, preferisco di gran lunga suonare e basta, anche perché in breve tempo mi stanco. Non ho più la resistenza di quando avevo 25/30 anni e riuscivo a suonare 3 o 4 ore di seguito senza accusare alcuna stanchezza. Anche per lo studio del pianoforte, ahimè, il discorso è lo stesso: mancanza di tempo cronica e difficoltà di concentrazione, dovuta al fatto che il mio cervello è affollato da quantità di pensieri, preoccupazioni e da un ancestrale insano senso di colpa, per il quale suonare non è qualcosa che si fa per il proprio benessere mentale, ma solo una improduttiva perdita di tempo.

Stessa condizione, anche per me la costruzione dei suoni fa parte dello studio di un brano.
Ci tengo molto, posso partire da un preset o farli da zero, ma li creo in maniera maniacale, e nel caso debba rifare un suono già esistente, tengo molto a farlo il più identico possibile.
Non impiego troppo a crearmi una base che spesso va già bene, oppure che miglioro nel tempo anche in maniera minima nelle prove o nei live
Questa cosa sinceramente è stata sempre accolta molto bene dal pubblico e dai musicisti con cui suono. Secondo me è importante e in alcuni casi può fare la differenza.

Ci sono occasioni in cui creo perlopiù pad o lead, giusto per il gusto di farlo, più o meno mirati a un probabile utilizzo. Chiaramente sono cose che faccio molto saltuariamente, per avere qualcosa di pronto. Mi è capitato di doverli usare al volo, magari in situazioni in cui è libera l'improvvisazione.
I preset sono utilissimi, ma non mi fermo mai a quelli soltanto, il timbro deve essere preciso al massimo.

P.S:
La programmazione toglie tempo, è vero. Ma, a meno che non ci si impiegano 8 ore al giorno, il tempo per lo studio e la tecnica lo si trova lo stesso. Non autogiustifichiamoci

Qui moi?

Oui!