Non si ferma più ... roland boutique

marcoballa 22-11-15 00.41
robykaiman ha scritto:
Intanto dei reface non se ne parla gia' piu'

in realtà purtroppo ora se ne comincia a parlare, visto che più o meno tutti sono riusciti a provarli in negozio (cosa che non si potrà fare con i boutique).

dico purtroppo perchè ora chi era interessato ai reface, dopo l'entusiasmo iniziale, si è scontrato con la realtà: tranne qualche bella sonorità di rhodes (e nulla più) sul CP (che però necessita di tastiera pesata), il resto è deludente: il "clone" organistico, che include generazione hammond che forse si sentiva in qualche workstation di 15 anni fa, il synth fm che suona piccolo piccolo (in coerenza coi tastini?), ecc.

vediamo che aria tira a Natale, anche per i boutique emo
anonimo 22-11-15 01.57
@ marcoballa
robykaiman ha scritto:
Intanto dei reface non se ne parla gia' piu'

in realtà purtroppo ora se ne comincia a parlare, visto che più o meno tutti sono riusciti a provarli in negozio (cosa che non si potrà fare con i boutique).

dico purtroppo perchè ora chi era interessato ai reface, dopo l'entusiasmo iniziale, si è scontrato con la realtà: tranne qualche bella sonorità di rhodes (e nulla più) sul CP (che però necessita di tastiera pesata), il resto è deludente: il "clone" organistico, che include generazione hammond che forse si sentiva in qualche workstation di 15 anni fa, il synth fm che suona piccolo piccolo (in coerenza coi tastini?), ecc.

vediamo che aria tira a Natale, anche per i boutique emo
A parlare intendo notizie e recensioni di chi l'ha comprato.. emo

Ti do pienamente ragione (ed erano anche le mie sensazioni).

Le belle sonorita' rhodes non bastano a giustificare l'acquisto di una tastiera.
Se i boutique sono criticabili per la storia della polifonia e dell'edizione limitata,
i reface peccano per la storia dei preset (CS), delle versioni incomplete (piano elettrico, ma non acustico e CP discutibile) eccetera.

Insomma sembrano costare poco, ma alla fine han fatto di tutto per offrire ancora meno.

Andranno a ruba in quei paesi dove il portafogli non e' un problema, come strumenti usa e rivendi.










maverplatz 22-11-15 12.02
robykaiman ha scritto:
A parlare intendo notizie e recensioni di chi l'ha comprato.. emo


Eccomi emo, a richiesta (anche se siamo OT), posso dire qualcosina in più sia sul Reface DX sia sul CP (che ora possiedo, perché scambiato con alcuni effetti da basso che non userò mai più); li sto provando ora tramite il D50.
Per Anumj: per favore non arrabbiarti, lo so che li consideri delle minc***te, ma io ormai mi diverto anche con poco, anche se ieri, in un negozio di Parma, avevo di fronte un Moog SUB37 e ho lasciato lì gli occhi....

Considerando la modalità "single", il reface DX suona meglio del mio DX21 ed è più o meno sullo stesso piano del TX 81Z che possiedo. Per “meglio” intendo più pulito e senza i problemi di “aliasing” che affliggono il DX21.
Il DX21 ed il TX81Z hanno però il vantaggio della bitimbricità (il primo) e multitimbricità (il secondo).
Il feedback (soprattutto quello “positivo”, ovvero l'onda “dente di sega”) su ogni operatore aiuta moltissimo sui tappeti. In mia opinione, il Reface DX è il più “caldo” synth FM (hardware) a 4 operatori che ho provato; molto comodi anche gli effetti integrati.
Ho fatto il confronto anche “Dexed”: i 6 operatori hanno comunque la meglio e permettono di creare timbriche più particolari.

Col senno di poi, il CP è per me il migliore dei quattro Reface ed è quello che avevo meno considerato in partenza.
È il più immediato e divertente da suonare sul divano (basta collegare il pedalino del “sustain”), ha tre ottimi suoni (i due Rhodes ed il Wurly), la gestione diretta e la qualità degli effetti (soprattutto il “Chorus”, splendido) invitano a suonarlo.

Ci sono però “lati oscuri”:
- il sito Soundmondo non è ancora attivo e, non avendo né Iphone, né Ipad, ecc.., non posso ancora fare un backup delle mie patch del DX (ed è già accaduto un “factory reset” senza alcuna ragione apparente, tra l'altro, sono sempre attentissimo a non premere alcun tasto durante l'accensione dello strumento);
- i Reface non hanno accesso diretto al MASTER TUNE (!);
- (tranne il DX) non c'è la possibilità di selezionare direttamente il canale MIDI.

I modelli YC (suono non “conforme” e palese bug software nel Chorus / Vibrato) e CS (assurda mancanza di “preset”) non rientrano tra i miei interessi.
anumj 22-11-15 12.49
@ maverplatz
robykaiman ha scritto:
A parlare intendo notizie e recensioni di chi l'ha comprato.. emo


Eccomi emo, a richiesta (anche se siamo OT), posso dire qualcosina in più sia sul Reface DX sia sul CP (che ora possiedo, perché scambiato con alcuni effetti da basso che non userò mai più); li sto provando ora tramite il D50.
Per Anumj: per favore non arrabbiarti, lo so che li consideri delle minc***te, ma io ormai mi diverto anche con poco, anche se ieri, in un negozio di Parma, avevo di fronte un Moog SUB37 e ho lasciato lì gli occhi....

Considerando la modalità "single", il reface DX suona meglio del mio DX21 ed è più o meno sullo stesso piano del TX 81Z che possiedo. Per “meglio” intendo più pulito e senza i problemi di “aliasing” che affliggono il DX21.
Il DX21 ed il TX81Z hanno però il vantaggio della bitimbricità (il primo) e multitimbricità (il secondo).
Il feedback (soprattutto quello “positivo”, ovvero l'onda “dente di sega”) su ogni operatore aiuta moltissimo sui tappeti. In mia opinione, il Reface DX è il più “caldo” synth FM (hardware) a 4 operatori che ho provato; molto comodi anche gli effetti integrati.
Ho fatto il confronto anche “Dexed”: i 6 operatori hanno comunque la meglio e permettono di creare timbriche più particolari.

Col senno di poi, il CP è per me il migliore dei quattro Reface ed è quello che avevo meno considerato in partenza.
È il più immediato e divertente da suonare sul divano (basta collegare il pedalino del “sustain”), ha tre ottimi suoni (i due Rhodes ed il Wurly), la gestione diretta e la qualità degli effetti (soprattutto il “Chorus”, splendido) invitano a suonarlo.

Ci sono però “lati oscuri”:
- il sito Soundmondo non è ancora attivo e, non avendo né Iphone, né Ipad, ecc.., non posso ancora fare un backup delle mie patch del DX (ed è già accaduto un “factory reset” senza alcuna ragione apparente, tra l'altro, sono sempre attentissimo a non premere alcun tasto durante l'accensione dello strumento);
- i Reface non hanno accesso diretto al MASTER TUNE (!);
- (tranne il DX) non c'è la possibilità di selezionare direttamente il canale MIDI.

I modelli YC (suono non “conforme” e palese bug software nel Chorus / Vibrato) e CS (assurda mancanza di “preset”) non rientrano tra i miei interessi.
m'incazzo per quanto costano.
non sono contro le toy keys.

le toy keys casio da 3 ottave e mezzo costano 40 euro, hanno tecnologia pcm e componentistica che non è che sia cosi lontana da quella che trovi dentro i reface o le toy roland.

400 euro sono soldi grossi, ci compri un expander TG77 o un EX5r, non giocattoli.

anonimo 22-11-15 15.04
anumj ha scritto:
400 euro sono soldi grossi, ci compri un expander TG77 o un EX5r, non giocattoli.


Per noi italiani, che abbiamo stipendi bassi e tasse alte, e spesso lavora uno solo in famiglia per giunta precario.

Per un tedesco dove si lavora in due, con stipendio quasi doppio del nostro e' come se costassero 100 euro.

Va detto (obiettivamente) che i casio che hai citato, proporzionati ai fattori stipendio costerebbero l'equivalente di 10 euro..

anonimo 22-11-15 15.05
@ maverplatz
robykaiman ha scritto:
A parlare intendo notizie e recensioni di chi l'ha comprato.. emo


Eccomi emo, a richiesta (anche se siamo OT), posso dire qualcosina in più sia sul Reface DX sia sul CP (che ora possiedo, perché scambiato con alcuni effetti da basso che non userò mai più); li sto provando ora tramite il D50.
Per Anumj: per favore non arrabbiarti, lo so che li consideri delle minc***te, ma io ormai mi diverto anche con poco, anche se ieri, in un negozio di Parma, avevo di fronte un Moog SUB37 e ho lasciato lì gli occhi....

Considerando la modalità "single", il reface DX suona meglio del mio DX21 ed è più o meno sullo stesso piano del TX 81Z che possiedo. Per “meglio” intendo più pulito e senza i problemi di “aliasing” che affliggono il DX21.
Il DX21 ed il TX81Z hanno però il vantaggio della bitimbricità (il primo) e multitimbricità (il secondo).
Il feedback (soprattutto quello “positivo”, ovvero l'onda “dente di sega”) su ogni operatore aiuta moltissimo sui tappeti. In mia opinione, il Reface DX è il più “caldo” synth FM (hardware) a 4 operatori che ho provato; molto comodi anche gli effetti integrati.
Ho fatto il confronto anche “Dexed”: i 6 operatori hanno comunque la meglio e permettono di creare timbriche più particolari.

Col senno di poi, il CP è per me il migliore dei quattro Reface ed è quello che avevo meno considerato in partenza.
È il più immediato e divertente da suonare sul divano (basta collegare il pedalino del “sustain”), ha tre ottimi suoni (i due Rhodes ed il Wurly), la gestione diretta e la qualità degli effetti (soprattutto il “Chorus”, splendido) invitano a suonarlo.

Ci sono però “lati oscuri”:
- il sito Soundmondo non è ancora attivo e, non avendo né Iphone, né Ipad, ecc.., non posso ancora fare un backup delle mie patch del DX (ed è già accaduto un “factory reset” senza alcuna ragione apparente, tra l'altro, sono sempre attentissimo a non premere alcun tasto durante l'accensione dello strumento);
- i Reface non hanno accesso diretto al MASTER TUNE (!);
- (tranne il DX) non c'è la possibilità di selezionare direttamente il canale MIDI.

I modelli YC (suono non “conforme” e palese bug software nel Chorus / Vibrato) e CS (assurda mancanza di “preset”) non rientrano tra i miei interessi.
Un thanks per la tua testimonianza.

Non prestar fede alle nostre critiche, sono espresse in modo generico, ma alla fine dico sempre che chi vuol togliersi lo sfizio lo faccia !

desernauta 22-11-15 15.07
Provate le tre boutique.
Che dire ... tra lo scetticismo più totale devo ammettere che suonano, e pure bene. Pensavo che la più comoda da utilizzare fosse la jx03 ma la juno06 mi ha sorpreso per l'immediatezza dei controlli.
Una cosa che non ho molto apprezzato, dopo tutte quelle che abbiamo già spolverato qui, è il chorus.
Ragazzi, fruscia e pure di brutto (specie in cuffia). Sarà sicuramente fedele al l'originale, come molti dicono, ma, personalmente, lo trovo parecchio fastidioso.
mima85 22-11-15 21.40
desernauta ha scritto:
Ragazzi, fruscia e pure di brutto (specie in cuffia). Sarà sicuramente fedele al l'originale


È proprio così emo

Il chorus sui Juno e sui JX fruscia di brutto, per di più in modo "pulsato" tra canale sinistro e destro. È un difetto (o caratteristica, per coloro a cui piace...) tipico di quel chorus, e non è un problema dovuto a guasti o altro ma è proprio un effetto dovuto al modo in cui è costruito.
Edited 22 Nov. 2015 20:41
anumj 22-11-15 22.39
@ anonimo
anumj ha scritto:
400 euro sono soldi grossi, ci compri un expander TG77 o un EX5r, non giocattoli.


Per noi italiani, che abbiamo stipendi bassi e tasse alte, e spesso lavora uno solo in famiglia per giunta precario.

Per un tedesco dove si lavora in due, con stipendio quasi doppio del nostro e' come se costassero 100 euro.

Va detto (obiettivamente) che i casio che hai citato, proporzionati ai fattori stipendio costerebbero l'equivalente di 10 euro..

non mi sono spiegato.
il problema non è il costo non rapportato al paese di vendita, ma rapportato al prezzo di altri strumenti.

faccio esempio:

con 400 euro Arturia ti offre una tastiera 5 ottave con aftertouch, una marea di slider e knobs, display lcd e pad sensi bili alla velocity e all'a.t., con connessioni midi, usb, pedali etc.. più presa per il breath controller... chassis in alluminio e fianchi in legno... più software con vari V.A. con un totale di 5000 suoni (arturia analog lab) ... più una daw fantastica come Bitwig.

Yamaha/Roland con 400 euro ti danno ste cacate... emo

Sarà anche che il tedesco è ricco... ma mica coglione, almeno non quanto l'italiano quando si tratta di fare due conti in modo razionale.
anonimo 23-11-15 09.34
@ anumj
non mi sono spiegato.
il problema non è il costo non rapportato al paese di vendita, ma rapportato al prezzo di altri strumenti.

faccio esempio:

con 400 euro Arturia ti offre una tastiera 5 ottave con aftertouch, una marea di slider e knobs, display lcd e pad sensi bili alla velocity e all'a.t., con connessioni midi, usb, pedali etc.. più presa per il breath controller... chassis in alluminio e fianchi in legno... più software con vari V.A. con un totale di 5000 suoni (arturia analog lab) ... più una daw fantastica come Bitwig.

Yamaha/Roland con 400 euro ti danno ste cacate... emo

Sarà anche che il tedesco è ricco... ma mica coglione, almeno non quanto l'italiano quando si tratta di fare due conti in modo razionale.
Dove girano i soldi si spendono senza troppa razionalita'.

Si chiama "consumismo" : ne hai mai sentito parlare?.
maverplatz 23-11-15 10.43
A volte, l'acquisto di uno strumento non è dettato dalla ragione, dalla valutazione del rapporto qualità / prezzo, da esigenze professionali, ma dalla voglia del momento, dalla novità, dai ricordi o da un desiderio specifico.
Avessi voluto un mini-synth qualsiasi, avrei preso il Mininova che è un bel prodotto e costa un po' meno di un Reface.

Il pacchetto Arturia Keylab ha un rapporto qualità / prezzo straordinario, ma attualmente non mi servirebbe a nulla, sia perché detesto portarmi dietro un PC portatile per suonare (dal vivo non ho mai usato VST), sia perché possiedo già una master Roland A30 e diversi synth con tastiera utilizzabili come master.

Un Reface od un Boutique può essere sia un giocattolo da divano sia un expander utilizzabile in un contesto più serio. Ieri ho provato casualmente due tastiere Yamaha (serie PSR, mi pare) vendute tra i giocattoli con prezzi 95-125 euro (5 ottave sensibili al tocco, amplificazione interna, batteria elettronica): suonano bene per quello che costano (più o meno come la sezione PCM nascosta di un Roland GAIA... emo), ma mai mi sognerei di utilizzarle dal vivo.

I vecchi expander seri si trovano a prezzi davvero interessanti (tra l'altro, dieci anni fa ho mancato per un soffio un TG77 in condizioni perfette svenduto in un negozio a soli 100 euro...), ma anche qui per trasportarli serve un rack (ed il peso e l'ingombro aumentano). Ho visto che gli expander che possiedo (Waldorf MicroQ, Roland P330, E-mu Proteus FX e Yamaha TX 81Z) sono accesi raramente, perché per me scomodi da utilizzare e comunque sarebbero da smontare ogni volta dal rack di casa.
Edited 23 Nov. 2015 10:03
anumj 23-11-15 12.00
@ anonimo
Dove girano i soldi si spendono senza troppa razionalita'.

Si chiama "consumismo" : ne hai mai sentito parlare?.
consumismo o meno, ricchi o poveri, spendere in modo irrazionale è da coglioni.


anonimo 23-11-15 12.27
@ anumj
consumismo o meno, ricchi o poveri, spendere in modo irrazionale è da coglioni.


Su questo sono d'accordo con te (in generale). Anche spendere 800 euro per uno smartphone che negli USA viene venduto a 500 $, e che fabbriacato in Cina costa molto meno, e' una cosa irrazionale.
Ti ricordi ai tempi d'oro del consumismo italiano le code per gli swatch, che venivano pagati a peso d'oro, anche se valevano si e no ventimila lire?..

Qui la crisi ci ha fatto rivedere un po' di cose... ma altrove no..
anumj 23-11-15 13.37
infatti.
è più probabile che la gente collezioni 50 Swatch che 1 Rolex.
anonimo 23-11-15 14.54
@ anumj
infatti.
è più probabile che la gente collezioni 50 Swatch che 1 Rolex.
Il fatto e' che ora stanno facendo prevalentemente tastiere swatch..emo
marcoballa 24-11-15 01.35
dai che manca poco al nuovo korg, così altre grasse risate in arrivo (spero di no, in realtà) emoemo

ormai sono rassegnato all'ennesimo mini synth con mini tasti con maxi prezzo....
Edited 24 Nov. 2015 0:36
afr 24-11-15 02.52
così col nuovo minikorg termina la nuova infornata di mini synth

anonimo 24-11-15 09.20
Non dimentichiamoci che il primo "mini" e' stato il minimoog.. : quelli erano tempi dove la dicitura "mini" non faceva paura...

maxpiano69 24-11-15 09.33
@ anonimo
Non dimentichiamoci che il primo "mini" e' stato il minimoog.. : quelli erano tempi dove la dicitura "mini" non faceva paura...

Per forza, perché era "mini" in confronto ai modulari che erano grandi quanto una stanza e costavano come tutto l'appartamento emo
anonimo 24-11-15 22.11
@ maxpiano69
Per forza, perché era "mini" in confronto ai modulari che erano grandi quanto una stanza e costavano come tutto l'appartamento emo
Infatti era una versione scaled-down schifosa. Solo tre oscillatori e architettura lineare.

Io non avrei mai comprato una porcheria del genere.