Pianoforte digitale kawai mp 10

Bazzarek 18-11-10 19.30
Se le cose stanno così non è un problema solo di Kawai, ma questo invece di alleviare peggiora la cosa. Queste benedette case che vendono a migliaia di euro i loro prodotti e poi non si preoccupano di dare anche se indirettamente un'adeguata assistenza tecnica è un'autentica vergogna. Saremo anche in Italia e conosciamo a nostre spese la nostra situazione di degrado del paese a tutti il livelli ma a mio parere è comunque inaccettabile. I centri di assistenza come vengono autorizzati? per bustarelle anche li? o per verifcia della preparazione dei tecnici e corsi di formazione di aggiornamento? questo deve essere un nostro parametro di acquisto importante, magari non l'unico, ma se non rompiamo mai le balle ai venditori continueranno a fottersene dei nostri diritti di consumatori.
efis007 18-11-10 20.16
Sono d'accordo.
Ma purtroppo la situazione è questa.
E Kawai (così come altre case) non ne hanno tutta la colpa.
Loro si affidano ai centri assistenza che per...boh...bustarelle?...appalti?...truschini?...false promesse?...etc etc...si incaricano di fare i "centri assistenza" per tutti questi marchi insieme.
Se poi questi centri lavorano male o lucrano troppi soldi al cliente, la colpa è loro e solo loro.
La casa madre può anche brontolargli addosso tutte le parolacce di questo mondo, e volendo anche "togliergli" l'esclusiva di fare assistenza ai propri prodotti.
Ma la situazione non cambia molto.
Non cambia perchè di centri assistenza in italia non ce ne sono, siamo messi malissimo.
Ce ne fossero tanti, uno più bravo e professionale dell'altro, allora sarebbe facile (per la casa costruttrice) fare un "cambio binario" e relegare un altro centro assistenza.
Ma non essendoci altri centri assistenza che si fa?
O si tiene quello che si trova, o ci si ritrova a piedi (salvo poi impacchettare lo strumento guasto e mandarlo in giappone direttamente alla Kawai per essere riparato).

Insomma è una cosa un tantino complicata.
Se le vendite di strumenti a tastiera fossero altissime, se la situazione commerciale fosse rosea, allora la casa madre potrebbe anche pensare di investire del denaro per la creazione di un "suo personale" centro assistenza, formato da personale altamente qualificate ed idonee a trattare solo QUEL marchio e basta.
Ma visto i tempi che corrono è difficile che Kawai (o altre marche) decidano di fare una cosa del genere in italia.
Si affidano quindi ai centri che già ci sono, e se questi centri funzionano male lasciano che sia il cliente a sbrigarsela da solo col centro assistenza.
anonimo 18-11-10 22.10
efis007 ha scritto:
Conclusione: che sia Kawai o qualunque altra marca, ricordatevelo bene, dopo che avete comprato il vostro strumento PREGATE che non vi si rompa!
Perchè quì siamo in italia! emo
Ergo sono cazzi, ma cazzi davvero


PAROLE SANTE.emoemo emo
1954 19-11-10 19.01
No, scusa..ti posso assicurare che la casa madre (Kawai) no può gestire i vari comportamenti..nè di chi
si occupa dell'importazione (Furcht) nè di chi assiste il marchio. In azienda noi abbiamo degli accordatori
giapponesi (diplomati yamaha) che si sono meravigliati del comportamento poco professionale dell'assistenza Mastertronics: in Giappone un digitale o un coda acustico vengono considerati alla stessa
stregua. Secondo me in futuro ( e già se ne sta parlando da tempo ) arriveranno le aziende dirette con
una politica trasparente e assai professionale....molto probabilmente opereranno i marchi direttamente
perchè in Giappone sono arrivate alle aziende molte lamentele senza voler inoltre considerare la politica
dei prezzi "ballerini" che si praticano senza alcuna logica di mercato. ( vedi il pool di importazione parallela
che importa in blocco di tutto e di più ).
PianoCoda 03-12-10 11.11
Saranno cose che accadono solo in italia ... ma mi risperbo di: prima provare e poi giudicare ... in ogni caso qui l'MP10 è arrivato. ho ricevuto una email dall'importatore kawai ripeto: non abito in italia) e mi ha informato la scorsa settimana che l'ha nel suo ShowRoom invitandomi ad andare a provarlo.
Al più presto lo farò.
mastroraro 07-06-11 00.03
Sono un pianista classico. Ho già fatto un intervento simile su due altre pagine del forum, ma notando che qui si parla in particolare del Kawai Mp10, ho ritenuto opportuno riportare il mio intervento anche qui... Ho comprato l'Mp10 da un mese, e sono veramente contento! Monta come il ca93 la meccanica RM3 Grand. Praticamente, l'unica oggi in commercio (a prescindere dai superbi AvantGrand della Yamaha) che possa adattarsi alle esigenze di un pianista classico che si trovi poi a suonare sui Grancoda. Io in casa ho un coda C3 della yamaha, e le uniche tastiere (le ho provate proprio tutte, tranne nord stage) che mi permettano di passare al coda senza imbarazzo sono solo le ultime kawai. Tutte le altre si rivelano insufficienti per affrontarlo ad armi pari, sia per la pesantezza dei tasti che per la qualità dinamica. Il confronto peggiorerebbe ulteriormente passando a molti Grancoda che si trovano sui palchi dei teatri, molto spesso più pesanti del mio... Provate un Kawai Ex (magari non in casa, ma su un palco, perché in casa i suoi 400 watt di potenza sonora vi farebbero suonare leggero leggero) e ditemi se non sono pesanti quei tasti... !!! In ogni caso, anche a suonare leggero leggero alla fine il peso si sente, soprattutto se si suona veloce e bisogna far sentire tutto. Se ogni tasto pesa sui 50-60 (o più) grammi, quanti kg si sollevano dopo un'ora di studi di Chopin? Certo, questi bolidi hanno anche una risposta ineguagliabile, ma se non sei abituato a sollevare il peso dei loro tasti (che, tra l'altro, sulle leve lunghe consente un meraviglioso, sensibilissimo - e quindi sofisticato - controllo del suono) come puoi farcela? Le tastiere oggi son tutte troppo leggere. Ci ho messo quasi un anno a realizzare sul mio C3 il secondo studio di Chopin (op. 10), dopo che veniva già bene sulla mia yamaha p120, che pure non è tra le più leggere. Quando si sta qualche giorno senza suonare un pianoforte a coda, dopo un'ora di esercizio è facile aver le mani cotte dalla stanchezza anche dopo aver lavorato assiduamente sulla tastiera... E' normale... Con l'abitudine anche le mani più smilze invece si adattano... La Kawai a mio avviso dovrebbe solo pensare all'aggiunta di un terzo sensore per realizzare un vero scappamento, e non solo una simulazione. Per il resto mi sembra che la strada intrapresa da Kawai sia veramente ottima!!!
Edited 6 Giu. 2011 22:05
gautier 11-10-11 19.12
Grazie MASTRORARO (ma citi variando l'IGT di Felsina? :) ) bellissimo questo tuo intervento, e utile.

TI vorrei chiedere: hai avuto modo di provare anche il KAWAY MP8 ?
Perchè io vorrei sapere se l' AWA a questo punto perde (io ho un MP8) rispetto all'altro sistema ( RM3 Grand ).
Grazie

efis007 11-10-11 20.48
Scusate l'OT, ma che è successo alla pagina 4?
Per leggerla dovrei mettere insieme cinque monitor da 23!