Roland JD-XA

Dal C in poi sono tutti buoni.

TI significa Total Integration ed e' strutturato tramite software per essere integrato in DAW, in piu' conta su numerosi aggiornamenti che hanno migliorato la struttura del sintetizzatore (filtri, effetti ecc.).

L'Indigo II (che di fatto e' un C, e che ho avuto) era meraviglioso, e per certi versi lo preferivo addirittura al TI, perche' io non usavo la Total integration, e sapeva di piu' di synth puro.

Ho poi preso il TI2 keyboard perche' era un synth solido, con una tastiera meravigliosa a 61 tasti, fatto di legno metallo e manopole di qualita'.

Costava? : si, ma rispetto ad altri dava anche tantissimo : non solo sul suono, ma anche in termini di qualita' costruttiva.

L'ho preso con permuta (aggiungendo poco), l'ho tenuto un po' di anni (e mi son divertito per bene) ed alla fine non ci ho perso molto in soldini, visto che l'ho rivenduto abbastanza bene.

Hai mai messo le mani su un Indigo II ? : ricavato dall'alluminio pieno e pesa come un incudine, ma solido in tutto, ed una tastiera dove le mani scivolano da sole con indescrivibile piacere.

Keybed che oggi non vedo piu' su nessun prodotto.

Certo i minisynth sembrano costare meno, pero' se conti che per due boutique (se vuoi la polifonia) te ne fai gia' per 800/1000 euro, ti avvicini al prezzo di un indigo usato, che vale 10 mila volte di piu'.

Ti assicuro che l'emulazione analogica e' decisamente migliore di tanti altri strumenti (compreso l'integra che ho in casa).

Non e' real analog? : pazienza, e' il suono che conta, e piuttosto che avere un real castrato in polifonia, fatto di materiale discutibile e con tastiera semi giocattolosa, preferisco un virtual che suona da Dio, ed e' fatto come Dio comanda.

p.s : lo snow e' lo scaled down del TI.

Meno polifonia, meno effetti o cose simili, ma motore sonoro del virus TI.

Non l'ho mai provato, e non so dirti come si traduce in termini di timbro la riduzione.
Immagino sia ugualmente un buon prodotto.

Se immagini che due boutique costano come uno snow, ma arrivano ad 8 note di polifonia, e sono senza effetti, puoi immaginare che il TI snow a conti fatti offra molto ma molto di piu'.

Sul TI2 ci avevo programmato degli oberheim da sogno, e qualsiasi timbro di sintetizzatore storico mi veniva in mente di emulare, me lo faceva come lo volevo io : era sempre emulazione, ma molto molto ben fatta.

Il guaio e' che troppa gente prova questi strumenti basandosi sui preset, senza assaporare il vero potenziale sonoro di questa macchina.

I Synth devono essere programmati, altrimenti meglio prendere un rompler ed andare con i preset precotti : servono anche quelli, ma il sapore e' diverso.

kaiman.

esatto.

sottolineo soltanto che anche due moduli boutique costano quanto lo snow, ma restano cmq due giocattoli :

""OUTPUT jack: Stereo miniature phone type
INPUT jack: Stereo miniature phone type""

Come non quotare?.

Purtroppo il magnetismo del nome "JX, Jupiter ecc" attrae spesso piu' dei contenuti.

Se il virus TI Snow, si fosse chiamato "OBXa Snow", ed avesse avuto una forma riconducibile all'expander Oberheim, si sarebbe venduto di piu'.

Pur non avendo provato il Ti Snow (pero' sul TI keyboard avevo anche i preset dello snow) sono convinto che abbia una potenzialita' esponenzialmente piu' alta di due Jupiter messi assieme.

Fosse solo per effetti e polifonia vale gia' di piu', ma e' il suono che fa la differenza, e quei pad caldi, o quei brass alla oberheim programmati da me, erano davvero molto ma molto soddisfacenti.

Condivido in pieno l'analisi di Kaiman...ho un Virus KC e si riesce a tirare fuori qualunque cosa, davvero molto potente. Lo cambierei solo per un TI(2) ma sinceramente non ne sento neanche tutta questa esigenza...

Provato il JD-XA in Germania qualche settimana fà .. non ci ho capito nulla. Ammetto onestamente che i Synth non sono il mio forte in quanto non ne ho uno ma mi hanno sempre affascinato. Per i miei gusti ci vuole una bella dose di esperienza coi suddetti synth, perchè l'ho trovato molto complesso ( non sono abituato a queste cose) sul suono mi astengo , anche se lì per lì con i preset ci viene fuori bella robetta, almeno per me. In effetti sembra il cockpit di un aereo, con tutti i slider e led accesi. Per il discorso suoni mi chiamo fuori , perchè dopo 2 minuti ero a giocare con Integra 7. Ammetto onestamente che preferisco il piccoletto Jd-Xi che nonstante le enormi limitazioni è ben più intuitivo.

max996

certamente sono un matusa (e governo) ma talvolta penso che un vero synth dovrebbe essere venduto senza presets...nei momenti di ebbrezza, sogno un bel synth senza locazioni di memoria

la prossima demo dovrai farla con una master muta

...senza mani e senza piedi...

Ho già pronto il brano: 4'33" di John Cage

Reface CS....

Arturia Minibrute, Moog Voyager "Old School", Korg Arp Odissey... meglio no?

Si, era ironico ovviamente.

In ogni caso in queste famiglie di sintetizzatori, io avrei lasciato qualche preset sebbene possa sembrare anacronistico.

Pero' nel 2015 preferisco violare di un briciolo l'aspetto storico di un synth, piuttosto che dover andare in giro con il cartoncino ritagliato, per ricostruirmi i suoni che ho fatto. (si fa anche a memoria per carita').

Il Voyager comunque ce li ha i presets : Mr Moog aveva gia' preso in considerazione questo aspetto.

Col Juno 6 davano un quaderno con disegnato il pannello con degli esempi di sonorità e dei pannelli vuoti per annotarsi i propri suoni

poi hanno inventato le memorie

Ed ora le han tolte per fare lo strumento "trendy"...

Certo Roby, era per dire che neanche in quello il Reface CS é una novitá...

Comunque il Voyager Old School non ha le memorie, si chiama cosí proprio per quello. Lo hanno fatto per i puristi siccome per gestire dei preset devi comunque introdurre una sezione digitale e dei DAC per generare le varie tensioni di controllo

Sul JD XA, non so che dire, interessante sulla carta ma va provato dal vivo per capire che "gusto" puó dare...

Lo so, e su un prodotto di punta cosi' ci si puo' anche permettere di lasciare la scelta.

Il JDXA sulla carta lo trovo interessante, ma come ho gia' scritto in un post precedente, la vicinanza di prezzo con il Virus, rende ancora interessante (a mio giudizio) quest'ultimo prodotto nonostante sia un VA.

Un VA che se domato a dovere, suona molto "analog" su diverse tipologie timbriche (se non tutte quelle che si vogliono emulare).

A me non ha mai fatto mancare nulla, in tutti i brani storici fatti da me dove volevo emulare suoni del passato.

Ero già vecchio

Da possessore di Voyager dalla prima ora ()non come merito, ma dato di fatto) posso garantire che il modello senza memoria e' una sciocchezza. Parliamo di una macchina che comunque ha molti piu' parametri rispetto al model D; quindi pensare di raggiungere al volo dal vivo piu' di un suono, con intervento massiccio sui tre oscillatori o sul Vcf, essere precisi su adsr e chi piu' ne ha piu' ne metta........se volevano parlare di Old School avrebbero dovuto rixreare proprio l'originale, allora si' , come ha fatto Korg col rifacimento in toto del MS20.

Ho provato i primi voyager un po' di anni fa, ed una delle cose che apprezzai particolarmente fu proprio la presenza dei preset.

Personalmente non ho mai considerato il voyager come pura imitazione del passato, bensi' come un'evoluzione, per questo fatico anche io a comprendere il senso di una versione senza memorie.