[POLIS] Che età avete? La Nostra Storia

zerinovic 08-05-18 08.20
Le mie esperienze incominciano ad 8 anni, su una bontempi a tre ottave di mio zio, ricopiando in breve tempo tutte le demo, me la regala...ottimi voti a scuola, mio padre mi regala una gbc a 61 tasti. Un arranger, la suono in famiglia in occasione di qualche festa, mi prende una i4s korg e mi iscrivo a scuola di musica avevo ,16 anni.
Da li formo una band facciamo blues rock 70/80, ma anche qualche canzone attuale, es: luce di elisa.
Mi trasferisco e lascio progressivamente la scuola e il gruppo, (anche perché mi fidanzai con la cantante ma non durò e cosi nemmeno il gruppo..)
Conosco due bravi ragazzi che facevano il mio stesso genere e suoniamo,organizzando delle uscite nel fine settimana. conosco anche un altra persona ma che fa un genere completamente diverso (evanescenze) anche lui si sepera presto da quel gruppo, e praticamente costruiamo uno studio in un suo annesso in campagna,ci mettiamo alla ricerca di persone per formare una band,ma ci vorrà 4 anni...ed io nel frattempo mi sposo ed ho un bimbo, prima però di smettere riesco a fare la prima uscita dal vivo ed al lancio del primo album.
Non ho piu suonato dal vivo solo uscite occasionali.
Edit:
Ho sempre cantanto abbastanza bene, infatti l'estate scorsa ho vinto una gara di karaoke nel mio paese, un fine settimana in agriturismo e 4 cene gratuite.
fulezone 08-05-18 08.44
@ zerinovic
Le mie esperienze incominciano ad 8 anni, su una bontempi a tre ottave di mio zio, ricopiando in breve tempo tutte le demo, me la regala...ottimi voti a scuola, mio padre mi regala una gbc a 61 tasti. Un arranger, la suono in famiglia in occasione di qualche festa, mi prende una i4s korg e mi iscrivo a scuola di musica avevo ,16 anni.
Da li formo una band facciamo blues rock 70/80, ma anche qualche canzone attuale, es: luce di elisa.
Mi trasferisco e lascio progressivamente la scuola e il gruppo, (anche perché mi fidanzai con la cantante ma non durò e cosi nemmeno il gruppo..)
Conosco due bravi ragazzi che facevano il mio stesso genere e suoniamo,organizzando delle uscite nel fine settimana. conosco anche un altra persona ma che fa un genere completamente diverso (evanescenze) anche lui si sepera presto da quel gruppo, e praticamente costruiamo uno studio in un suo annesso in campagna,ci mettiamo alla ricerca di persone per formare una band,ma ci vorrà 4 anni...ed io nel frattempo mi sposo ed ho un bimbo, prima però di smettere riesco a fare la prima uscita dal vivo ed al lancio del primo album.
Non ho piu suonato dal vivo solo uscite occasionali.
Edit:
Ho sempre cantanto abbastanza bene, infatti l'estate scorsa ho vinto una gara di karaoke nel mio paese, un fine settimana in agriturismo e 4 cene gratuite.
Facendo qualche conto quanto hai 35 anni? Intanto sembri una persona molto preparata, quanto tempo sei stato a scuola di musica?
toniz1 08-05-18 08.46
Anno 70 - studiato pianoforte privatamente con 3 maestri diversi da quando avevo 9 anni fino ai 16??? 17???
non ricordo benissimo... mi sono fermato dopo aver dato il 5° di teoria e solfeggio e mentre stavo preparando il 5° di pianoforte.. troppo sbattimento.
quando a casa suonavo 40 minuti la lezione e un'ora e mezza per conto mio abbiamo capito tutti che era il caso di fermarsi.

da lì ho cominciato un po' con i gruppetti di scuola e a 19 anni con un gruppo facendo "cover varie"... dal cui embrione e' nato il gruppo con cui suono (poco) ancora oggi... speriamo di riprendere.

ciaociao
fulezone 08-05-18 08.51
toniz1 ha scritto:
quando a casa suonavo 40 minuti la lezione e un'ora e mezza per conto mio abbiamo capito tutti che era il caso di fermarsi.

Spiega meglio il concetto mancano punti di riferimento per capire, era il caso di fermarsi perché?

Tanti anni fa ho conosciuto una ragazza che suonava da 7 anni, aveva dato esami vari ma quando suonava qualcosa non si riusciva a capire mai cosa suonava, una volta ho letto lo spartito e c'era scritto Gosthbusters ma se quello che suonava lei era Gosthbuster allora io sono sordo non so
toniz1 08-05-18 08.54
@ fulezone
toniz1 ha scritto:
quando a casa suonavo 40 minuti la lezione e un'ora e mezza per conto mio abbiamo capito tutti che era il caso di fermarsi.

Spiega meglio il concetto mancano punti di riferimento per capire, era il caso di fermarsi perché?

Tanti anni fa ho conosciuto una ragazza che suonava da 7 anni, aveva dato esami vari ma quando suonava qualcosa non si riusciva a capire mai cosa suonava, una volta ho letto lo spartito e c'era scritto Gosthbusters ma se quello che suonava lei era Gosthbuster allora io sono sordo non so
perche' come dicevo troppo sbattimento.
Per la lezione settimanale studiavo 40 minuti al giorno... finito di studiare, suonavo un'ora e mezza per conto mio...
Gia' avevo dato segnali che mi stavo stufando di studiare pianforte classico, l'ormone era impazzito, non avevo particolarmente voglia di migliorare visto che riuscivo a suonare tutto quello che volevo. A casa mia (che dovevano sganciare i dindini per le lezioni) hanno capito che non valeva la pena spenderne altri e abbiamo convenuto di smetterla lì.

Poi io ho continuato a suonare, per conto mio e con gruppi... e nonostante 5 mesi di stop per questioni varie, sto continuando a suonare.
;)
lucabbrasi 08-05-18 09.00
ciao agosto 64, quindi 54 primavere. Studiato da privatista verso i 10 anni, poi purtroppo mi son fermato spaventato dall'esame di solfeggio (fava). Primi approcci con organetti nei primi gruppetti cantautoriali, poi ho scoperto il progressive e giù a tentativi per diventare il K.Emerson di Firenze. Ho partecipato con vari gruppi negli anni, a rassegne, tentativi di produzioni proprie, ma sempre con il leit motiv di essere un affidabile "medio man" sempre al posto sbagliato nel momento sbagliato (in ritardo, insomma. Quando venne la new wave io ero ancora a fare il progressive, quando uscì Sade e similia non sapevo manco cosa fosse un fraseggio jazz, etc etc). Qualche piccolo corso di jazz, qualche piccolo approccio a Cubase e Logic, ma niente de che. Quanti soldi ho fatto spendere a mio babbo per gli strumenti avuti! meglio che non li menzioni qui...Ho conosciuto tanta, tanta gente a Firenze: ho suonato nella cantina dei Litfiba, tentativi di produzione con Maroccolo, ho visto i primi vagiti dei Negrita, ho partecipato a rassegne dove vinsero i "Goppions" di Irene Grandi, Rossano dei Dirotta su Cuba era praticamente un mio coetaneo. Ho fatto pure i matrimoni con tanto di Megabeat appresso. Insomma, un onesto mestierante con poca tecnica ma tanto, tanto orecchio. L'ultima esperienza (in fase di rottura, però) con i Funky Drivers, jazz funk vintage. Ripeto, il classico "medio man" che, a parte hard rock e blues, riesce a cavarsela bene o male in tutti i contesti. Ultimamente però tendo ad essere molto "di puzza facile": non sopporto più il pressappochismo. Ho fatto una prova giovedi scorso con un gruppo disco music: ebbene, mi hanno quasi puntato il fucile addosso (ma qui non tornano gli accordi, e i suoni, e qui, e la), poi quando ho provato io al chitarrista a fargli notare che doveva suonare magari meno "metal" su "Too hot" dei Kool and the gang, la risposta è stata "mah, ormai ho questo suono qui, non lo posso cambiare"...beh, ciaone anche a questi (tra parentesi: gli accordi tornavano tutti, e al cantante gli è sfuggito pure un "beh, questo si sente che è un tastierista..")
L'età mi ha reso acido come una vecchietta...
zerinovic 08-05-18 09.07
@ fulezone
Facendo qualche conto quanto hai 35 anni? Intanto sembri una persona molto preparata, quanto tempo sei stato a scuola di musica?
39.. A settembre, 5 anni di scuola,divisi però dal militare..come ho scritto nel primo post.
gabrieleagosta 08-05-18 09.13
Classe '82 (ottobre)

Studiato da insegnanti privati sin dai 7 anni, classica fino agli 11, moderna/jazz sino ai 17, poi con la famiglia siamo tornati alla Sicilia d'origine (prima vivevamo in Valtellina), poi dopo un anno sono tornato a Milano per l'università, finita la quale di nuovo a Siracusa dove ho iniziato a suonare più seriamente (ma non avevo mai smesso); successivamente triennio di Piano Jazz a Catania e Biennio di Arrangiamento e Composizione Jazz a Messina.

Adesso ho un mio piccolo studio di registrazione, e suono con chi mi chiama e mi paga, spesso in duo/trio, poi ho alcuni gruppi più o meno fissi tra cui un mio progetto di inediti genere (Electric)Jazz con il quale venerdì vado a suonare a Bucarest in un contest internazionale (LINK), e contestualmente il mio primo disco è quasi pronto per la pubblicazione.
Poi curo arrangiamenti conto terzi...e a volte insegno privatamente, molto controvoglia...

Quando non faccio nulla di tutto ciò, salgo sulla moto e viaggio...anzi, mi sa che dopo l'estate mi faccio un giro bello largo e organizziamo qualche SupportiCena in giro per lo stivale emo
zerinovic 08-05-18 09.40
lucabbrasi ha scritto:
poi quando ho provato io al chitarrista a fargli notare che doveva suonare magari meno "metal" su "Too hot" dei Kook and the gang, la risposta è stata "mah, ormai ho questo suono qui, non lo posso cambiare".

emo
Ancora con ste uscite nel 2018...
lucabbrasi 08-05-18 09.45
@ zerinovic
lucabbrasi ha scritto:
poi quando ho provato io al chitarrista a fargli notare che doveva suonare magari meno "metal" su "Too hot" dei Kook and the gang, la risposta è stata "mah, ormai ho questo suono qui, non lo posso cambiare".

emo
Ancora con ste uscite nel 2018...
dove ho sbagliato, Zeri?
ruga27 08-05-18 09.46
Giugno 63.
Ho studiato pianoforte dagli 8 anni fino a 15,poi ho lasciato(Coglione). Verso i 20 anni i primi gruppetti dove strimpellavo la chitarra,poi il tastierista ci abbandonò e mi rimisero ai tasti bianchi e neri.Da quel giorno è tornata in me una grande passione.Ho da 23 anni una piccola band ma suoniamo poco e faccio da me pianobar.Uso esclusivamente arranger e non le basi perchè essendo una passione e non una professione quando esco a suonare devo essere io il primo a divertirmi.Buona musica a tutti.
lucabbrasi 08-05-18 09.49
@ ruga27
Giugno 63.
Ho studiato pianoforte dagli 8 anni fino a 15,poi ho lasciato(Coglione). Verso i 20 anni i primi gruppetti dove strimpellavo la chitarra,poi il tastierista ci abbandonò e mi rimisero ai tasti bianchi e neri.Da quel giorno è tornata in me una grande passione.Ho da 23 anni una piccola band ma suoniamo poco e faccio da me pianobar.Uso esclusivamente arranger e non le basi perchè essendo una passione e non una professione quando esco a suonare devo essere io il primo a divertirmi.Buona musica a tutti.
...sembra si sia in molti ad aver studiato dagli 8-9 anni per circa 7-8, e poi smesso. E ci diamo dei coglion-fava da soli emo
zerinovic 08-05-18 09.52
@ lucabbrasi
dove ho sbagliato, Zeri?
No, lui ha sbagliato...emo
toniz1 08-05-18 09.55
gabrieleagosta ha scritto:
Quando non faccio nulla di tutto ciò, salgo sulla moto e viaggio...anzi, mi sa che dopo l'estate mi faccio un giro bello largo e organizziamo qualche SupportiCena in giro per lo stivale emo


ecco, molto volentieri... emo anche niente di particolarmente "raffinato"... ma salutare di persona almeno qualcuno di voi non mi dispiacerebbe. emo
fokker74 08-05-18 10.26
@ vin_roma
Eccolo uno che mi frega va'... io sono del 10/'58 emo
x Vin_Roma
mi dispiace ma sei fregato. Sono nato il 31/03/1945. Credo di essere un pò anzianotto!!!!
zaphod 08-05-18 10.27
Io sono del 77 (41 anni) e suono da 35... senza interruzioni! Praticamente non ho ricordo di me senza tasti sotto le dita emo
Studi musicali... molti, vari, tutti rigorosamente incompiuti! emo
Ma va benissimo così. Ho studiato quello che serviva, quando serviva. Studio tuttora.
mike71 08-05-18 10.52
@ lucabbrasi
...sembra si sia in molti ad aver studiato dagli 8-9 anni per circa 7-8, e poi smesso. E ci diamo dei coglion-fava da soli emo
Io da bambino mi sarebbe piaciuto il Farfisa Bravo o il Sinclair Spectrum, od il Commodore 64. I miei genitori mi regalarono il Sinclair QL.

Poi verso i 15/16 anni decisi di provare ad imparare a suonare il sax. Sfortunatamente per i primi tre mesi mi toccò solo fare solfeggio sul Bona. Mi passò la voglia, anche perché scoprii che programmare era divertente.

Dopo tanti anni decisi di spendere qualche soldo e di prendere qualche lezione di pianoforte. Facendo l'analista/programmatore di mestiere mi sono accorto di aver necessità di un hobby completamente differente.

I risultati per ora non son stellari... ma diciamo che la sera, piuttosto che guardare la TV, anche il Beyer è meglio...
Raptus 08-05-18 11.15
@ lucabbrasi
...sembra si sia in molti ad aver studiato dagli 8-9 anni per circa 7-8, e poi smesso. E ci diamo dei coglion-fava da soli emo
Beh, facendo una media delle risposte anche meno, direi 5-6 anni fino ad arrivare ad un livello medio o come ha detto bene un altro utente, fino a che non si riusciva a suonare bene ciò che si voleva suonare.
Perchè vi date dei cog....ni?
Per me se siete arrivati dove volevate avete fatto la scelta giusta.
Anche perchè durante l'adolescenza non hai la testa per capire cosa vuoi davvero, le priorità sono ben altre!
Ecco perchè entrano in gioco i genitori a quell'età... se hai genitori musicisti o che ci credono davvero (o con tanti soldi), la storia è ben diversa.
maverplatz 08-05-18 11.20
Ho 50 anni (classe 1967, ottobre) vivo da sempre in Emilia.
Il titolo potrebbe essere “cronaca di un fallimento musicale annunciato”, visto che so suonar male il pianoforte, le tastiere, il basso e la chitarra.
Ad 8 anni iniziai a leggere la musica (in tutte le sette chiavi e senza saper suonare) grazie ad un vecchissimo libro di teoria e solfeggio (senza più copertina) regalatomi da un frequentatore del bar dei miei genitori.
A 10 anni mi regalarono una chitarra classica, ma non avendo ricevuto alcun metodo e nessun maestro a disposizione, mi recavo da solo alla biblioteca comunale per ascoltare alcuni chitarristi adulti che si ritrovavano per suonare insieme e cercare di imparare qualcosa (missione impossibile).
A 13 anni, finalmente incontro (nella biblioteca) un maestro / chitarrista illuminato (uno di quelli che negli anni '60 suonavano nei locali di tutta Europa) che mi fa provare la sua Gibson ES335 e mi lascia in comodato d'uso gratuito (per imparare a casa) una Wandrè elettrica!
L'anno successivo io ed altri tre ragazzi formiamo un gruppo; l'amplificazione è fornita dal chitarrista illuminato; il comune mette a disposizione tre vecchie stanze del castello che noi trasformiamo in sale prova e, successivamente, anche registrazione su 8 tracce; anche se non le frequento più da più di 10 anni, quelle stanze sono ancora usate dalla scuola di musica locale e dai gruppi...
Nel 1983 convinco mio padre a comprarmi una “SIEL Orchestra 2”, ma non so suonarla e quindi corro in edicola ed inizio a seguire un metodo per tastiere a fascicoli; il gruppo mi “declassa” da chitarrista a tastierista...
Subito mi rendo conto che con la SIEL non riuscivo ad ottenere quei suoni strani elettronici presenti sui dischi che mi piacevano molto. Qualcuno mi disse che serviva un “synth monofonico”, non sapevo nemmeno cosa fosse. Inizio ad interessarmi: compro ogni mese le riviste “Fare Musica” e “Strumenti Musicali” (non c'era Internet); vado in diversi negozi di strumenti. A Parma vedo ed ascolto sbalordito la dimostrazione del Yamaha DX7 (dicembre 1983); esco dal negozio in lacrime dopo aver saputo il prezzo (tre milioni di lire). Nel 1984, ho il mio primo “monofonico”: Roland SH-101, perfetto per imparare la sintesi sottrattiva. Iniziamo a fare piccoli concerti nei paesi (rock psichedelico inedito, nessuna cover). Mi interesso alla sintesi FM (senza avere un synth FM) grazie agli articoli delle riviste ed un libro dedicato. Nel 1985, con qualche soldino guadagnato facendo il fonico a piccoli service, come barista e poi magazziniere, riesco a comprarmi a rate un DX 21 (il DX7 era ancora irraggiungibile).
Dal 1986, faccio parte anche di un altro gruppo di Reggio Emilia, con il quale nel 1989 suono sul palco centrale di Arezzo Wave (i miei 15 minuti di fama secondo Andy Warhol).
Dopo aver preso lezioni private di pianoforte classico per un anno (avevo anche tentato l'accesso diretto al terzo anno di conservatorio, visti i limiti d'età di allora, ma all'esame mi avevano respinto con il voto 6½, occorreva almeno un 8), tento la strada del professionismo iniziando a suonare le tastiere nei locali da ballo (Nord-centro Italia), musica a 360° (senza basi registrate): liscio, latino-americani, anni '60, anni '70, disco, pop, funk ed anche hard-rock, a seconda del locale / posto; avevo un tomo sul leggio con più di 130 fogli musicali. Acquisto il Roland D50, l'expander di piano Roland P330, il campionatore Casio FZ1 e ho a disposizione un Yamaha DX7S della band. Tre anni di vita notturna che sono stati una palestra dal punto di vista musicale, ma erano un vicolo cieco e non mi hanno portato a nulla. Segue...
maverplatz 08-05-18 11.21
Nel 1991 non ce la faccio più e decido di cambiare vita! Mollo la band e suono solo saltuariamente per sostituzioni. Mi iscrivo all'istituto tecnico serale, dopo 5 anni conseguo il diploma di perito industriale (in elettrotecnica, 60/60). Nel 1996, con un inaspettato colpo di fortuna, trovo subito un impiego (che ho tuttora), poi mi iscrivo di nuovo all'istituto tecnico serale: dopo 3 anni conseguo un altro diploma di perito industriale (elettronica e telecomunicazioni, 100/100). Nel frattempo ero stato di nuovo “declassato” da tastierista a “bassista” e suonavo per diletto in una blues-band di 12 elementi (batteria, basso, chitarra, voce-piano, tre coriste, cinque fiati!). Ora con un buon stipendio, potevo permettermi di comprare anche strumenti di pregio (ero arrivato ad avere ben 10 bassi, adesso che non li suono più ne ho tenuti “solo” 4, tutti 4 corde: un Musicman Stingray, un Warwick Thumb ltd. 2006, un Warwick Thumb fretless ed un Fender Precision).
Nel 2001, avevo di nuovo ripreso lo studio del pianoforte classico per circa tre anni (tramite lezioni private tenute da una bravissima insegnante), arrivando ad eseguire anche qualche brano di difficoltà medio-bassa (es. fantasia-improvviso ed alcuni preludi di Chopin).
Qualche anno fa, così, quasi per scherzo, ho fatto parte di una band per circa due anni (come tastierista) per la realizzazione di uno spettacolo teatrale amatoriale con musica originale; avevo accettato questo impegno perché era l'unica opzione che mi permettesse di comporre musica od arrangiare i brani e, soprattutto, di NON suonare più nei locali, ma in un teatro dove il pubblico era lì solo per ascoltare (e non per mangiare o bere).
Ora mi ritrovo solo qualche sera al mese a suonare con dei miei amici, ma mi è rimasta la passione per la musica e soprattutto per gli strumenti musicali.
Scusatemi per la lunghezza del testo (ho cercato di riassumere il più possibile tanti anni di attività musicale).