Tastiera con budget quasi illimitato

le premesse c'erano tutte già nel titolo

Alla fine sono andato per un Kronos 2. Dopo non poche peripezie con i corrieri è arrivato questa settimana. Non ho voluto rischiare il MODX8 perché non l'ho potuto provare dal vivo e non mi va di prendere permessi da lavoro per aspettare il ritiro nel caso di restituzione. Il Kronos c'è qualche probabilità che lo rimandi, ma molto remota.

In primis, devo capire a che volume tenere le cuffie, è una cosa che avevo notato anche in passato giocando con i synth in Reason, dopo qualche decina di minuti ho lo stesso fastidio alle orecchie che sento nei pressi di aspirapolveri industriali, ventole o cappe, una sorta di rimbombo sulle frequenze medie che sento dentro la testa. Forse devo prendermi delle open ear? O semplicemente resistere alla tentazione e tenere il volume basso, anche se così perderei qualche dettaglio.

Poi niente, suoni ottimi, interfaccia utente splendida e non da VCR anni '80 come tante altre marche (Kurzweil). So muovermi relativamente bene nel Kronos avendo già avuto qualche mese di esperienza, terminata prematuramente, con un Triton.

Credevo ci fosse un simulatore del Clavinet con i vari interruttori ma forse me lo sono sognato perché c'è solo sampled, e ho notato che le 16 tracce audio del sequencer sono mono. MONO. Nel 2019. Voglio capire bene questa cosa perché la trovo preoccupante.

È dai canali mono, che escono i suoni migliori...siano essi mono o stereo!

Per fortuna nel 2019 è ancora così

Tu hai ragione, ma allora le tracce audio effettive sono 8, non 16, a meno che ci prendiamo in giro e diamo per scontato che il mono sia lo standard.

A me il 90% se non di più dei video su Youtube sembra in stereo.

Update dopo quasi un mese.
Ho provato il Kronos con Reason 10 e Lounge Lizard, devo dire che non scherza in quanto a suoni, ma c'è sempre una impercettibile ma non eliminabile latenza. A 64 sample di buffer inizio già a sentire crack e spari vari nelle casse, a 128 la latenza (a 44.1 kHz) è già percettibile.

Il Kronos è bello ma fa infuriare. Ha una logica da anni 90 che stanca, ad esempio l'inconsistenza nel salvataggio delle Song e dei Program. Le prime vanno salvate tutte e 100 in un file, i Program invece non si sa come stanno in memoria.

Gli effetti in una Combi o in una Song sono condivisi tra i vari program, e importare Program molto effettati in una Song evidenzia presto i limiti di questa architettura. Inoltre non capisco perché gli effetti di un Program siano considerati come un extra e siano da importare manualmente nella Song.

Sono rimasto molto colpito dal fatto che si può mettere un audio come traccia di una Song e questo audio è sincronizzato con le battute. Ovviamente la sincronizzazione va a ramengo non appena c'è un cambio di tempo.

Non so, il Kronos è una bella tastiera ma certe cose sanno davvero di vecchio, a partire dal fatto che non ci sia una community ufficiale (c'è Korg Forums ma è un forum visibile solo da desktop) e ore di video ufficiali che spieghino i dettagli a chi non ha voglia di studiarsi 1500 pagine dopo che ha speso 3000 euro. I video ufficiali sono un'ora, completamente insufficiente.

Concordo su tutto tranne il verticale. Rispetto a questo meglio un digitale, qualsiasi, per me.

Mi spiace ma dissento, possedendo entrambi; un pianoforte "vero", anche verticale (purché buono come costruzione e suono, come il mio Kawai), regala un feeling che i digitali ancora possono solo sognare. Se non vivessi in appartamento e potessi suonarlo quando voglio avrei già venduto la VPC1...

nei locali trovare uno yamaha U3 accordato è un lusso altro che stage piano

Ci mancherebbe anzi so bene di essere "minoritario", ma il verticale non l'ho mai tollerato, anche quando l'alternativa era il nulla, figurati ora.

Per caritá ed io nel dissentire rispetto il tuo sentimento (pur non conoscendone le ragioni, qualche brutta esperienza in particolare?), ma se ti capita (cogliendo al balzo la palla alza da jaam) prova un U3, che é praticamente un "codino montato verticale", poi ne riparliamo

dissento pure io... un pianoforte vero restituisce sensazioni fisiche che un digitale non può nemmeno avviicnare... senza contare la modalità di diffusione del suono che nell'acustico ti investe quasi fisciamente mentre nel digitale o arriva da una cuffia o da due monitor...

Per assurdo, e lo ribadisco che è per assurdo, se amplificassimo un pianoforte digitale con un impianto da stadio... anche a volume contenuto, forse ci avvicineremmo alle sensazioni di suonare un acustico.

Ma lo si è sempre detto che il Pianoforte Digitale lo si suona per comodità: comodità di trasporto, di amplificazione, di registrazione, di uso ed ascolto in cuffia nelle ore notturne, ecc., ma non potrà mai sostituire un vero Pianoforte a Coda...

Nel mio piccolo, mi ricordo quando i miei genitori mi comprarono un Pianoforte Verticale nuovo, all'età di 7 o 8 anni: era quasi una magia sentire l'odore del legno, vedere i martelletti muoversi, vedere e sentire le corde vibrare, sentir vibrare il mobile di mogano, ed era solamente un Pianoforte Verticale, anche se nuovo, di buona qualità, dal suono squillante e dalla tastiera morbida (a differenza dal Pianoforte Verticale di un mio amico che aveva un suono molto più ovattato e cupo ed i tasti molto più duri...)!

più che di potenza il discorso andrebbe fatto in termini di qualità... e di imitazione del piano acustico tipo il Resonance

cmq anche questa cosa è soggettiva, per chi come me ha suonato pochissimi piani acustici e tantissimi digitali probabilmente il problema nemmeno esiste.

il problema non si pone per chi ascolta a meno di non trovarsi in una sala/stanza costruita espressamente per enfatizzare alcune sonorità,ma probabilmente il problema se lo pone solo chi suona e vede cosa ha sotto le mani percependone ogni singola vibrazione, e cmq sono sempre convinto che amplificando un piano digitale di ottima qualità e uno acustico, otterremo un un risultato molto simile, prendi il miglior piano acustico, lo preamplifichi dopo essere passato da microfoni, poi fai passare il suono attraverso un mixer, attraverso un equalizzatore, attraverso dei finali di potenza per poi andare a delle casse, oppure ancora peggio lo comprimi per far andare il suono su youtube o in streaming in un software specifico per rifare tutta quella manfrina di roba, preamplificare il suono, amplificarlo e mandarlo a delle cuffiette!

Non è un discorso di suono. È l'interazione con l'ambiente, l'emissione del suono non puntiforme ma omogenea da tutto il mobile, è il ritorno del suono attraverso le mani (azz... Non so spiegarmi meglio di così...e comunque quest ultima cosa la percepisce solo chi suona in effetti).
Diciamo che l'effetto di un digitale è di una macchina che devi controllare, mentre un piano acustico è qualcosa di più "vivo”... Già un digitale con mobile (non uno stage con due casse) è un passo nella direzione giusta (se così si può dire)

beh soggettiva non direi...fermo restando che io sono un grandissimo sostenitore del digitale, c'è proprio una differenza abissale in termini fisici, ci vibrazione di corde, ci risonanza..
probabilmente ti sei dato la risposta da solo
non direi... altrimenti perchè non fare concerti con strumenti scadenti tanto per chi ascolta è tutto uguale
ovvio che se prendi un segnale di qualità e fai di tutto per comprimerlo, stravolgerlo, inpoverirlo allora tutto suonerà uguale.
ma prendi uno steinway, microfonalo bene e registralo con tutti i crismi... poi ascoltalo con strumentia deguati... di certo non suonerà uguale a un px 5

Microfonare uno Steinway, come qualsiasi pianoforte acustico, richiede fonici e materiali di alto livello. Diversamente esce peggio del digitale
Diciamo che a noi peones della tastiera càpita di rado, ma molto rado.

Ma com'è che siamo finiti a parlare di acustico vs digitale?

Oggigiorno, poi, che siamo tutti stipati in condomini e appartamenti, chi ha la possibilità di comprarsi un pianoforte acustico?

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