Supporti gastronomici

paolo_b3 30-08-25 10.28
@ Sbaffone
Per la pasta cozze e fagioli ci vogliono 5l di sfusone
In cottura? emoemoemo
WTF_Bach 30-08-25 11.42
@ paolo_b3
Ecco io faccio la versione rapida, metto tonno sott'olio in una ciotola, vi grattugio la scorza di un limone, poi lo stesso limone lo spremo ed incorporo il succo. Aggiungo olio, sale, aglio e prezzemolo. Poi lavoro in modo da sminuzzare finemente il tonno ed amalgamarlo agli altri ingredienti.
Scolo la pasta, attendo un minuto per far diminuire la temperatura, verso nella ciotola e mescolo.

Troppo lavoro stroppia... emoemoemo
Buona!emo
paolo_b3 30-08-25 12.48
@ WTF_Bach
Buona!emo
emo
d_phatt 30-08-25 13.04
@ paolo_b3
In cottura? emoemoemo
Una bella minestra emo
WTF_Bach 31-08-25 11.00
Vellutata di piselli con gamberi flambé

- far rinvenire i piselli in acqua fredda per 12 ore
- lessarli in acqua lievemente salata
- scolarli e frullarli col minipimer, aggiungendo mentuccia tritata. una noce di burro, panna e se necessario un po’ dell’acqua di cottura
- aggiustate di sale e pepe
- dopo averli sgusciati e privati dell’ intestino, porre i gamberi in una padella in cui avete imbiondito uno spicchio d’aglio in un filo d’olio
- aggiungete un bicchierino di brandy e flambeggiate
- impiattate la vellutata in una scodellina, guarnendo con uno schizzo di panna acida, qualche foglia di mentuccia ed i gamberi flambé
cecchino 31-08-25 11.42
@ WTF_Bach
Vellutata di piselli con gamberi flambé

- far rinvenire i piselli in acqua fredda per 12 ore
- lessarli in acqua lievemente salata
- scolarli e frullarli col minipimer, aggiungendo mentuccia tritata. una noce di burro, panna e se necessario un po’ dell’acqua di cottura
- aggiustate di sale e pepe
- dopo averli sgusciati e privati dell’ intestino, porre i gamberi in una padella in cui avete imbiondito uno spicchio d’aglio in un filo d’olio
- aggiungete un bicchierino di brandy e flambeggiate
- impiattate la vellutata in una scodellina, guarnendo con uno schizzo di panna acida, qualche foglia di mentuccia ed i gamberi flambé
emo
Sembra molto buona!
paolo_b3 31-08-25 16.15
@ WTF_Bach
Vellutata di piselli con gamberi flambé

- far rinvenire i piselli in acqua fredda per 12 ore
- lessarli in acqua lievemente salata
- scolarli e frullarli col minipimer, aggiungendo mentuccia tritata. una noce di burro, panna e se necessario un po’ dell’acqua di cottura
- aggiustate di sale e pepe
- dopo averli sgusciati e privati dell’ intestino, porre i gamberi in una padella in cui avete imbiondito uno spicchio d’aglio in un filo d’olio
- aggiungete un bicchierino di brandy e flambeggiate
- impiattate la vellutata in una scodellina, guarnendo con uno schizzo di panna acida, qualche foglia di mentuccia ed i gamberi flambé
Ottima Ale! E se mi posso permettere più abbordabile. emoemoemo
WTF_Bach 31-08-25 19.08
@ paolo_b3
Ottima Ale! E se mi posso permettere più abbordabile. emoemoemo
Non sempre si ha voglia di complessità….
paolo_b3 31-08-25 19.21
@ WTF_Bach
Non sempre si ha voglia di complessità….
Per quanto mi riguarda oltre un certo livello di complessità faccio fatica a spingermi
paolo_b3 31-08-25 20.11
Ora che abbiamo acquisito nella discussione il chiarissimo maestro prof. dott. grn. lup. mnnr. Cyrano è tempo di parlare di formaggi. La mia macchina frena per:
-Stravecchio di Conegliano
-Toma erborinata
-Cuore d'oro di capra

Voi cosa portereste sull'isola deserta?
WTF_Bach 31-08-25 22.06
Mi permetterete, spero, un post su una delle basi della cucina: le salse madri, che partono quasi tutte da un fondo o un roux.

Il roux è una preparazione a base di burro e farina, amalgamati in un tegame sul fuoco basso; a seconda della preparazione, il burro può essere sostituito da strutto, olio o altri grassi, e la farina con maizena o fecola; più si protrae la cottura, e quindi la tostatura della farina, e più il roux sarà scuro. A seconda del livello di cottura si otterrà un roux bianco, biondo o bruno.

Un fondo invece è una riduzione che si ottiene dalla filtrazione di un brodo di carne, pesce o verdura. Si possono avere fondi bianchi da verdure, pollame, pesce o vitello, e fondi scuri facendo arrostire ossa e frattaglie di animali a carne rossa e poi filtrando ciò che si forma sul fondo.

Besciamella:
Una salsa bianca a base di latte, addensata con un roux e insaporita con noce moscata.

Dalla besciamella si possono poi ottenere la salsa Mornay, arricchita con tuorli d'uovo, panna liquida e formaggio grattugiato, e la salsa cheddar, con l'aggiunta di formaggio cheddar e paprika.

Salsa Vellutata:
Simile alla besciamella, ma si utilizza un fondo bianco (di carne o pesce) al posto del latte, aggiungendolo al roux.

Dalla salsa vellutata si ottengono tantissime salse diverse, come salsa al curry, salsa ungherese, con la paprika, e salsa normanna, con i molluschi.

Salsa di Pomodoro:
Una preparazione a base di pomodori, solitamente soffritti con cipolla, sedano e basilico, la cui polpa dona la consistenza desiderata.

Aggiungendo carne trita alla salsa di pomodoro si ottiene il sugo alla bolognese, mentre aggiungendo peperoncino e pancetta si prepara la salsa all'arrabbiata.

Salsa Spagnola:
È la salsa che vanta la preparazione più complessa. Si parte con la preparazione di un fondo bruno, facendo rosolare in padella ossa e trito di vitello in un tegame. La riduzione ottenuta va poi mescolata con un soffritto di cotenna, cipolle, carote e sedano. Il tegame utilizzato per far dorare le ossa andrà poi sfumato con vino bianco e raschiato, aggiungendo il brodo ottenuto, opportunamente filtrato, al resto del preparato.

A questo fondo si aggiungerà un roux bruno, ottenuto tostando a lungo la farina con burro o strutto, e salsa di pomodoro, prolungando la cottura per un'ora. Il composto va poi filtrato per eliminare i grassi in eccesso e cotto per altre 2 ore a fuoco lento.

Un procedimento lunghissimo, che però sa ripagare i cuochi pazienti: è una salsa deliziosa per accompagnare la carne!

Dalla salsa spagnola si possono ottenere anche la salsa alla diavola, con l'aggiunta di tabasco e caienna e la salsa alla cacciatora, con l'aggiunta di pancetta.

Salsa Olandese:
Un'emulsione a base di tuorli, burro fuso o olio e succo di limone, ideale per accompagnare uova, pesce e verdure

Dalla salsa olandese derivano la salsa Maltese, con l'aggiunta di panna acida, la salsa Noisette, che per l'emulsione usa il burro di nocciola, e la salsa bernese, che prevede l'aggiunta di dragoncello, aceto di vino bianco e scalogno.

La conoscenza di queste salse e dei loro derivati è un elemento imprescindibile per chi voglia dedicarsi seriamente alla cucina.
paolo_b3 31-08-25 22.16
@ WTF_Bach
Mi permetterete, spero, un post su una delle basi della cucina: le salse madri, che partono quasi tutte da un fondo o un roux.

Il roux è una preparazione a base di burro e farina, amalgamati in un tegame sul fuoco basso; a seconda della preparazione, il burro può essere sostituito da strutto, olio o altri grassi, e la farina con maizena o fecola; più si protrae la cottura, e quindi la tostatura della farina, e più il roux sarà scuro. A seconda del livello di cottura si otterrà un roux bianco, biondo o bruno.

Un fondo invece è una riduzione che si ottiene dalla filtrazione di un brodo di carne, pesce o verdura. Si possono avere fondi bianchi da verdure, pollame, pesce o vitello, e fondi scuri facendo arrostire ossa e frattaglie di animali a carne rossa e poi filtrando ciò che si forma sul fondo.

Besciamella:
Una salsa bianca a base di latte, addensata con un roux e insaporita con noce moscata.

Dalla besciamella si possono poi ottenere la salsa Mornay, arricchita con tuorli d'uovo, panna liquida e formaggio grattugiato, e la salsa cheddar, con l'aggiunta di formaggio cheddar e paprika.

Salsa Vellutata:
Simile alla besciamella, ma si utilizza un fondo bianco (di carne o pesce) al posto del latte, aggiungendolo al roux.

Dalla salsa vellutata si ottengono tantissime salse diverse, come salsa al curry, salsa ungherese, con la paprika, e salsa normanna, con i molluschi.

Salsa di Pomodoro:
Una preparazione a base di pomodori, solitamente soffritti con cipolla, sedano e basilico, la cui polpa dona la consistenza desiderata.

Aggiungendo carne trita alla salsa di pomodoro si ottiene il sugo alla bolognese, mentre aggiungendo peperoncino e pancetta si prepara la salsa all'arrabbiata.

Salsa Spagnola:
È la salsa che vanta la preparazione più complessa. Si parte con la preparazione di un fondo bruno, facendo rosolare in padella ossa e trito di vitello in un tegame. La riduzione ottenuta va poi mescolata con un soffritto di cotenna, cipolle, carote e sedano. Il tegame utilizzato per far dorare le ossa andrà poi sfumato con vino bianco e raschiato, aggiungendo il brodo ottenuto, opportunamente filtrato, al resto del preparato.

A questo fondo si aggiungerà un roux bruno, ottenuto tostando a lungo la farina con burro o strutto, e salsa di pomodoro, prolungando la cottura per un'ora. Il composto va poi filtrato per eliminare i grassi in eccesso e cotto per altre 2 ore a fuoco lento.

Un procedimento lunghissimo, che però sa ripagare i cuochi pazienti: è una salsa deliziosa per accompagnare la carne!

Dalla salsa spagnola si possono ottenere anche la salsa alla diavola, con l'aggiunta di tabasco e caienna e la salsa alla cacciatora, con l'aggiunta di pancetta.

Salsa Olandese:
Un'emulsione a base di tuorli, burro fuso o olio e succo di limone, ideale per accompagnare uova, pesce e verdure

Dalla salsa olandese derivano la salsa Maltese, con l'aggiunta di panna acida, la salsa Noisette, che per l'emulsione usa il burro di nocciola, e la salsa bernese, che prevede l'aggiunta di dragoncello, aceto di vino bianco e scalogno.

La conoscenza di queste salse e dei loro derivati è un elemento imprescindibile per chi voglia dedicarsi seriamente alla cucina.
Questo è un post di grandissimo spessore, a livelli Artusiani. Cose semplici che tuttavia stanno alla base.
WTF_Bach 31-08-25 22.26
@ paolo_b3
Per quanto mi riguarda oltre un certo livello di complessità faccio fatica a spingermi
Basta essere precisi con le dosi - se si segue una ricetta - oppure sperimentare col giusto dosaggio di gusti (amaro, acido, dolce, salato e umami), colori, consistenze e forme.

Esempio: tagliatelle al ragù di castrato

- essendo il castrato piuttosto grasso, il vino con cui sfumarlo deve possedere una punta di acidità che ne “addomestichi” la natura untuosa - varrebbe la pena di sperimentare anche con gli aceti - ma con juicio.

- che cosa aggiungere? Anche qui il carattere deciso della carne impone qualcosa di fresco ma strutturato, per esempio timo selvatico

- per la preparazione in bianco un buon soffritto è essenziale: sedano, carota, cipolla molto fini ed ottimo olio d’oliva.

- per non farlo troppo asciutto lo raboccherei alla bisogna con fondo bianco fatto con gli scarti e le ossa del castrato medesimo.

- accanto ad un piatto a base di ovino si impone un flan di carciofi o erbe amare, che contrasta efficacemente la sapidità piena ed un po’ dolce dell’ovino.

Anche da un punto di vista coloristico, il bianco della tagliatella ed il verde del flan di erbe amare si sposano benissimo..

- le olive fritte ripiene di un trito di peperoni e acciuga invece apportano una nota asprigna e salata che fa da contrasto col resto.

- volendo una nota di rosso, qualche striscia di peperone arrostito e sbucciato condito con gocce di balsamico

Si impiatta arrotolando le tagliatelle con le pinze da cucina a formare una sorta di cilindro, sovrastandole con una buona razione di ragù e con un paio di olive fritte; a fianco lo sformatino di erbe amare o carciofi e i peperoni.

Decorare con ciuffetti di acetosella fiorita, gocce di aceto balsamico, foglioline di tarassaco o di cicoria.
paolo_b3 01-09-25 07.57
@ WTF_Bach
Basta essere precisi con le dosi - se si segue una ricetta - oppure sperimentare col giusto dosaggio di gusti (amaro, acido, dolce, salato e umami), colori, consistenze e forme.

Esempio: tagliatelle al ragù di castrato

- essendo il castrato piuttosto grasso, il vino con cui sfumarlo deve possedere una punta di acidità che ne “addomestichi” la natura untuosa - varrebbe la pena di sperimentare anche con gli aceti - ma con juicio.

- che cosa aggiungere? Anche qui il carattere deciso della carne impone qualcosa di fresco ma strutturato, per esempio timo selvatico

- per la preparazione in bianco un buon soffritto è essenziale: sedano, carota, cipolla molto fini ed ottimo olio d’oliva.

- per non farlo troppo asciutto lo raboccherei alla bisogna con fondo bianco fatto con gli scarti e le ossa del castrato medesimo.

- accanto ad un piatto a base di ovino si impone un flan di carciofi o erbe amare, che contrasta efficacemente la sapidità piena ed un po’ dolce dell’ovino.

Anche da un punto di vista coloristico, il bianco della tagliatella ed il verde del flan di erbe amare si sposano benissimo..

- le olive fritte ripiene di un trito di peperoni e acciuga invece apportano una nota asprigna e salata che fa da contrasto col resto.

- volendo una nota di rosso, qualche striscia di peperone arrostito e sbucciato condito con gocce di balsamico

Si impiatta arrotolando le tagliatelle con le pinze da cucina a formare una sorta di cilindro, sovrastandole con una buona razione di ragù e con un paio di olive fritte; a fianco lo sformatino di erbe amare o carciofi e i peperoni.

Decorare con ciuffetti di acetosella fiorita, gocce di aceto balsamico, foglioline di tarassaco o di cicoria.
Certo, questi concetti sono abbastanza chiari. Però per quanto mi riguarda, in cucina ormai solo in rare occasioni mi cimento in tour de force, normalmente cerco di proporre cose sfiziose andando a semplificare un po le situazioni. Le ricette che posti presuppongono carichi di lavoro abbastanza consistenti.
WTF_Bach 01-09-25 09.02
@ paolo_b3
Certo, questi concetti sono abbastanza chiari. Però per quanto mi riguarda, in cucina ormai solo in rare occasioni mi cimento in tour de force, normalmente cerco di proporre cose sfiziose andando a semplificare un po le situazioni. Le ricette che posti presuppongono carichi di lavoro abbastanza consistenti.
Vero. Il carico di lavoro per certe ricette è importante, sopratutto contando che per arrivare ad un’esecuzione dignitosa ci vogliono almeno tre prove.

Fortunatamente per me eseguire una ricetta di cucina creativa è come scrivere una fuga: mi gratifica immensamente.
paolo_b3 01-09-25 10.46
WTF_Bach ha scritto:
sopratutto contando che per arrivare ad un’esecuzione dignitosa ci vogliono almeno tre prove.

Confermo, anche se mi è capitato spesso che la prima è venuta bene, poi ho sbagliato le due successive emoemoemo

WTF_Bach ha scritto:
Fortunatamente per me eseguire una ricetta di cucina creativa è come scrivere una fuga: mi gratifica immensamente.

Anche secondo me c'è un'attinenza tra cucinare e fare musica.
WTF_Bach 01-09-25 19.32
C’è un tipo di cucina che corrisponde alla melodia accompagnata, ed un altro tipo che corrisponde al contrappunto
wildcat80 02-09-25 07.32
Oggi si pranza con pasta fiori di zucchine, burro e acciughe.
Semplicissimo, l'importante è la scelta degli ingredienti: burro rigorosamente da centrifuga (il 99% del burro italiano disponibile sulla GDO è burro da affioramento, che è un sottoprodotto di produzione casearia, qualitativamente molto basso rispetto al burro di centrifuga tipico del Nord Europa, e fatto anche da noi da piccoli produttori), acciughe del Cantabrico o meglio ancora fatte da mio suocero, fiori di zucchina freschi e zeste di limone per rinfrescare.
Consiglio zucchine tipo matita o fiamma, piccole con fiori grandi e dai colori vivaci.
Il piatto se ben dosato negli ingredienti anche dal punto di vista nutrizionale è perfetto: il burro di centrifuga apporta vitamine liposolubili, le acciughe omega 3.
Sì inizia a fuoco dolcissimo a fare sciogliere il burro, dopodiché si fanno sciogliere le acciughe. Fiori puliti, e se fossero pochi, si aggiunge qualcuna delle zucchine più piccole tagliate a listarelle o rondelle finissime con la mandolina. Devono essere finissime, perché i tempi di cottura devono essere rapidissimi.
Si manteca la pasta col sugo eventualmente aggiustando con un poco di acqua di cottura, e si profuma il tutto con una grattata leggera di zeste di limone (del mio balcone in questo caso).

Io ho condito della pasta integrale corta Rummo, perché ho fatto la versione più idonea alla mia dieta, però la morte sua è tagliatella all'uovo, mantecatura con un ricciolo di burro e olio extravergine, e una grattugiata di ricotta di tipo greco (che meno meno salata della nostra cacioricotta)
WTF_Bach 02-09-25 08.12
@ wildcat80
Oggi si pranza con pasta fiori di zucchine, burro e acciughe.
Semplicissimo, l'importante è la scelta degli ingredienti: burro rigorosamente da centrifuga (il 99% del burro italiano disponibile sulla GDO è burro da affioramento, che è un sottoprodotto di produzione casearia, qualitativamente molto basso rispetto al burro di centrifuga tipico del Nord Europa, e fatto anche da noi da piccoli produttori), acciughe del Cantabrico o meglio ancora fatte da mio suocero, fiori di zucchina freschi e zeste di limone per rinfrescare.
Consiglio zucchine tipo matita o fiamma, piccole con fiori grandi e dai colori vivaci.
Il piatto se ben dosato negli ingredienti anche dal punto di vista nutrizionale è perfetto: il burro di centrifuga apporta vitamine liposolubili, le acciughe omega 3.
Sì inizia a fuoco dolcissimo a fare sciogliere il burro, dopodiché si fanno sciogliere le acciughe. Fiori puliti, e se fossero pochi, si aggiunge qualcuna delle zucchine più piccole tagliate a listarelle o rondelle finissime con la mandolina. Devono essere finissime, perché i tempi di cottura devono essere rapidissimi.
Si manteca la pasta col sugo eventualmente aggiustando con un poco di acqua di cottura, e si profuma il tutto con una grattata leggera di zeste di limone (del mio balcone in questo caso).

Io ho condito della pasta integrale corta Rummo, perché ho fatto la versione più idonea alla mia dieta, però la morte sua è tagliatella all'uovo, mantecatura con un ricciolo di burro e olio extravergine, e una grattugiata di ricotta di tipo greco (che meno meno salata della nostra cacioricotta)
Ottima! I fiori di zucchina non li infarini?
wildcat80 02-09-25 08.13
@ WTF_Bach
Ottima! I fiori di zucchina non li infarini?
No, la crema la fai con l'amido dell'acqua di cottura.