Ha senso continuare a suonare?

CoccigeSupremo 06-04-18 13.51
lipzve ha scritto:
Limitare, se non proprio evitare, presenze femminili nel gruppo

Mai. La presenza femminile ti spinge ad andare puntuale in saletta, e a dare il meglio di te, sempre emo

lipzve ha scritto:
La cantante, anche bravina, che invece che avere il proprio mic personale usa quello della sala prove va gentilmente defenestrata. Io sono il mona con migliaia di euro di attrezzi e tu non spendi un 300 euro?

Oggi con 150 euro ti porti a casa uno shure 58 beta. Come darti torto qui... Fortuna che non mi sono mai capitate cantanti simili senza microfono.

lipzve ha scritto:
Il batterista, ma anche il chitarrista o qualsiasi altro che sovrasta tutti come se esistesse solo lui, e che suona sempre allo stesso volume indipendentemente dal brano o dalla dinamica dello stesso, va defenestrato all'istante senza concerergli alcuna ulteriore chance

Io escogitato un trucchetto in un recente gruppo: Se notiamo che il chitarrista sta suonando troppo forte, ci guardiamo e iniziamo a suonare in un'alta tonalità (solitamente un tono su o un tono giù). A fine brano si rende conto di esser stato un pirla per 3 minuti e rotti perchè non si è accorto di nulla ed è confuso perchè è conscio di aver sbagliato tutto (senza rendersene conto, in quanto non ci ascoltava minimamente) emo

lipzve ha scritto:
Non si suona gratis dove la gente paga. Mai.

Non si suona gratis. Mai. Per nessuna ragione che non sia beneficenza.... Mai.

lipzve ha scritto:
Se ci si da un certo tempo per preparare alcuni brani, e questo tempo è coerente con impegni familiari, difficoltà del brano e numero dei brani, chi non viene preparato è fuori.

Questa è pura utopia. E proprio perchè credo in questa utopia son rimasto con uno splendido duo/trio e un gruppo in cui sono entrato per ultimo, a repertorio ultimato in 3 anni emo
ahivela 06-04-18 13.55
mike71 ha scritto:
Verificare, come previsto dalla legge che per le prestazioni venga emaeesa fattura e vengano pagati i contributi, e che venga pagata la SIAE.


Questo gia' avviene, o almeno dovrebbe. Ma comunque la legge non potrebbe impedire ad alcuno di esibirsi gratis.


mike71 ha scritto:
Non è vero. Il mercato non significa cercare di fregarci a vicenda.


Ma perche' fregarci a vicenda?
Se io muoio dalla voglia di suonare, e sono disposto a farlo gratis, pur di esibirmi, non mi pare che questo significhi voler fregare qualcuno. Al massimo frego me stesso...

mike71 ha scritto:
Alla fine, il non pagare i musucisti che suonano in un locale, è solo un aspetto di un problema generale molto più grande.


Questo e' vero, e in generale i musicisti ne pagano il pedaggio maggiore, per almeno due buoni motivi:
- la musica non e' un genere di prima necessita' (al concerto posso rinunciare, al fornaio, al meccanico, al medico no)
- la musica, per chi la fa, non e' intesa come fatica, ma come piacere, generalmente.
Raptus 06-04-18 14.11
@ ahivela
fulezone ha scritto:
Oggi si tende a sminuire tutto e troppo, tutto vale niente, intanto categorie merceologiche chiudono per questo
modo di pensare, vedi gli empori musicali, vedi le agenzie di viaggio, vedi i fotografi, per ora tengono duro
solo le attivitèà gastronomiche che non hanno molto riscontro in internet!


Sono i tempi che cambiano, come e' sempre stato, nella storia. E non c'e' nulla da fare.
E' piu' saggio capirli per tempo, e adeguarsi, che maledirli, o lamentarsi...
Perfettamente d'accordo con te, in tutti i tuoi interventi.
E' anche questione di cultura musicale generale secondo me. Italia = sagre, feste della birra, pizzerie, la gente non esce per andare a vedere dei gruppi come primo scopo (almeno la maggioranza), ma per fare "altro" (aperitivi? mangiare?)... insomma non c'è e non so se ci sia mai stata veramente una cultura da "pub" o "club".
Spero che la tendenza con le nuove generazioni stia migliorando, punto tanto su internet e le mode che subiamo, subiamo tutto, subiremo anche questo (speriamo).
anonimo 06-04-18 14.38
ahivela ha scritto:
A Cuba, per esempio, funziona un po' cosi', con tutti i pro e i contro del caso


Correggetemi se sbaglio: non so se a Cuba o in qualche altro Paese del mondo, mi sembra di aver letto che puoi suonare in un locale pubblico solo se sei diplomato in qualche strumento (equivalente al nostro Conservatorio). Un po’ come da noi puoi fare il Geometra solo se hai conseguito il Diploma di Geometra o il Medico solo se ti sei Laureato in Medicina o l’Ingegnere solo se hai la Laurea in Ingegneria, cioè se hai un titolo che ti abiliti ad esercitare quella Professione (quindi no hobbyisti, dopolavoristi, dilettanti, autodidatti. D’altronde chi si fiderebbe di un Medico autodidatta, o di un Geometra "per hobby" o di un Ingegnere "dilettante"? emo). E' cosi? Confermate? emo
Raptus 06-04-18 14.49
@ anonimo
ahivela ha scritto:
A Cuba, per esempio, funziona un po' cosi', con tutti i pro e i contro del caso


Correggetemi se sbaglio: non so se a Cuba o in qualche altro Paese del mondo, mi sembra di aver letto che puoi suonare in un locale pubblico solo se sei diplomato in qualche strumento (equivalente al nostro Conservatorio). Un po’ come da noi puoi fare il Geometra solo se hai conseguito il Diploma di Geometra o il Medico solo se ti sei Laureato in Medicina o l’Ingegnere solo se hai la Laurea in Ingegneria, cioè se hai un titolo che ti abiliti ad esercitare quella Professione (quindi no hobbyisti, dopolavoristi, dilettanti, autodidatti. D’altronde chi si fiderebbe di un Medico autodidatta, o di un Geometra "per hobby" o di un Ingegnere "dilettante"? emo). E' cosi? Confermate? emo
Non facciamo discorsi fuorvianti, se anche fosse vero sarebbe una cazzata.
Non possiamo paragonare l'arte alle professioni scientifiche, per quanto una passione per un lavoro possa essere considerata arte, l'arte è arte.
Può farla chiunque perchè qualunque essere umano può essere un artista in quanto essere artisti significa "trasmettere qualcosa".
Anni e anni di storia della musica ci hanno insegnato che non occorre essere diplomati per fare musica, ergo anche un non diplomato al conservatorio può potenzialmente entrare nell'olimpo dei grandi (o suonare nel bar sotto casa).
Discorso diverso se parliamo di particolari generi di musica e particolari ambienti (classica, jazz, grandi nomi etc) dove ovvio, la selezione naturale la fa la competenza e i fogli di carta...
lucabbrasi 06-04-18 14.51
@ anonimo
ahivela ha scritto:
A Cuba, per esempio, funziona un po' cosi', con tutti i pro e i contro del caso


Correggetemi se sbaglio: non so se a Cuba o in qualche altro Paese del mondo, mi sembra di aver letto che puoi suonare in un locale pubblico solo se sei diplomato in qualche strumento (equivalente al nostro Conservatorio). Un po’ come da noi puoi fare il Geometra solo se hai conseguito il Diploma di Geometra o il Medico solo se ti sei Laureato in Medicina o l’Ingegnere solo se hai la Laurea in Ingegneria, cioè se hai un titolo che ti abiliti ad esercitare quella Professione (quindi no hobbyisti, dopolavoristi, dilettanti, autodidatti. D’altronde chi si fiderebbe di un Medico autodidatta, o di un Geometra "per hobby" o di un Ingegnere "dilettante"? emo). E' cosi? Confermate? emo
...mi sembra che si stia trascendendo. Un Geometra o un Medico fanno attività con alto impatto sulla vita sociale, quindi è giusto affidarsi a gente che abbia titolo per farlo.
Un musicista...è attività "emozionale", non necessariamente deve esistere un obbligo di Diploma al Conservatorio.
Non mi pare (con tutti i distinguo del caso) che genii come Peter Gabriel o David Bowie o David Sylvian fossero laureati in Armonia e Composizione....
fulezone 06-04-18 14.54
raptus ha scritto:
Spero che la tendenza con le nuove generazioni stia migliorando, punto tanto su internet e le mode che subiamo, subiamo tutto, subiremo anche questo (speriamo).

purtroppo devo dissentire, le cose con le nuove generazioni stanno peggiorando, e tutto parte dallo stato, e scusate se devo dirlo, i governi degli ultimi 30 anni hanno demolito le poche certezze che avevamo a partire dalla scuola, il Berlusca ha demolito l'istituzione scuola con la Gelmini e poi il Renzi gli ha dato il colpo di grazia con la buona scuola, ai miei tempi se la maestra mi rimproverava erano legnate a casa, esistevano non i requisiti minimi da raggiungere ma i programmi ministeriali che dovevano essere raggiunti, oggi abbiamo una ottima fetta di popolazione totalmente ignorante con figli totalmente inadeguati a vivere nella società ora sono BES e vengono certificati a non fare un cazzo, una volta erano NEGLIGENTI cioè cose inutili e i loro genitori pip, lavoratori socialmente inutili, ex carcerati nelle scuole.

Una volta ho incontrato il figlio del mio collega, aveva 10 anni o 12 anni con in mano una chitarra compratagli dal mio collega
mi guarda e mi dice che non la sa accordare, allora la prendo e gli insegno come accordarla, lui rimase meravigliato e mi chiese che musica poteva provare suonare, io candido dico Albachiara, E lui non sapeva nemmeno cosa fosse. Scusa ma Vasco Zucchero non li conosci? Vasco??? Zucchero forse l'aveva sentito nominare, allora a quel punto calcando la mano presi un foglio di carta e cominciai a scrivere Beatles, Rolling Stones, U2, Eric Clapton, Santana, Jimi Hendrix, Doors, Dire Streit,

l'ho salvato da Fabri Fibra, Lorenzo Fragola, Fedez e tutti il resto, adesso è una specie di fricchettone che studia all'università e suona il basso, ha 20 anni e ha un gruppo di musica rock anni 70 Beatles, Rolling Stones, U2, Eric Clapton, Santana, Jimi Hendrix, Doors, Dire Streit, mha che casualità!
anonimo 06-04-18 14.56
raptus ha scritto:
non occorre essere diplomati per fare musica


Anche perché io, altrimenti, sarei già tagliato fuori! emo Ho studiato 5 anni Pianoforte con un Maestro privato ed ho imparato le "basi" (Teoria e Solfeggio, impostazione delle mani, passaggio del pollice, scale maggiori e minori, intervalli, arpeggi, dinamica, uso del pedale, ecc.), ma non ho mai conseguito alcun Titolo Musicale, il resto l’ho imparato da solo e soprattutto suonando e confrontandomi con gli altri (con chi era più bravo di me a suonare ed ha avuto la pazienza e la bontà di insegnarmi qualcosa oppure al quale ho avuto la capacità di "rubare" qualcosa con gli occhi...). emo
anonimo 06-04-18 15.07
lucabbrasi ha scritto:
Non mi pare (con tutti i distinguo del caso) che genii come Peter Gabriel o David Bowie o David Sylvian fossero laureati in Armonia e Composizione


Sono d’accordo! emo
Paul McCartney è autodidatta, eppure è un ottimo musicista, polistrumentista, compositore, Vangelis non ha mai imparato a leggere e scrivere la Musica eppure è un grande Compositore, Errol Garner non sapeva leggere la Musica, così come Ella Fitzgerald... La Storia della Musica è piena di autodidatti, senza alcun Titolo Musicale... emo
Raptus 06-04-18 15.14
@ anonimo
raptus ha scritto:
non occorre essere diplomati per fare musica


Anche perché io, altrimenti, sarei già tagliato fuori! emo Ho studiato 5 anni Pianoforte con un Maestro privato ed ho imparato le "basi" (Teoria e Solfeggio, impostazione delle mani, passaggio del pollice, scale maggiori e minori, intervalli, arpeggi, dinamica, uso del pedale, ecc.), ma non ho mai conseguito alcun Titolo Musicale, il resto l’ho imparato da solo e soprattutto suonando e confrontandomi con gli altri (con chi era più bravo di me a suonare ed ha avuto la pazienza e la bontà di insegnarmi qualcosa oppure al quale ho avuto la capacità di "rubare" qualcosa con gli occhi...). emo
Un po' come un buon 80% su questo forum, siamo nella stessa situazione.
Che poi va anche bene così, cioè dipende da cosa vuoi fare... se il tuo obiettivo nella vita è fare il concertista di pianoforte è un discorso diverso..
Credo che sia anche per questa ragione che esistono generi musicali diversi... perchè l'espressività è una componente più importante nella musica rispetto alla tecnica. Almeno a mio parere...
Riguardo alle nuove generazioni, anche io ero pessimista ma ho conosciuto delle nuovissime leve davvero interessanti, la "colpa" in positivo secondo me è internet e youtube.. ci sta che un bambino di 10 anni non conosca Albachiara, non siamo negli anni 80... un po' meno se non la conosce arrivato a 15/18 anni...
ahivela 06-04-18 15.20
lucablu ha scritto:
Correggetemi se sbaglio: non so se a Cuba o in qualche altro Paese del mondo, mi sembra di aver letto che puoi suonare in un locale pubblico solo se sei diplomato in qualche strumento (equivalente al nostro Conservatorio).


E' piu' o meno cosi'. Nel senso che se hai seguito il tuo percorso di studi lo stato ti riconosce la professionalita' acquisita, e ti paga lo stipendio (molto magro. come tutti gli stipendi), come musicista. Ovviamente ti tocca suonare... C'e' da dire che a Cuba la musica e' una cosa seria, le scuole numerose e di buona qualita', una arte rispettata, il livello dei musicisti, tutti, e' mediamente piuttosto alto. Ogni citta' o cittadina ha la sua Casa Della Musica o della Trova, dove si suona dal vivo, tutti i santi giorni. Anche il pubblico e' esigente e rispettoso, del resto, non esistono abborracciatori, cantanti stonicchiati o meno che mai pianobaristi con le pianole e le basi. Si usano strumenti veri, spesso veramente malconci, ma comunque suonati in tempo reale, e da musicisti oggettivamente capaci, in alcuni casi anche senza amplificazione.
Insomma si tratta di una vera professione, e non una sorta di passatempo tra la vanita' e l'accattonaggio, come e' spesso da noi, ricchi e civili "occidentali". La cosa piu' bella e' che non esistono barriere culturali e soprattutto di eta': si suona di tutto, con tutti, e vedi regolarmente ottantenni suonare con i ventenni come fosse la cosa piu' naturale del mondo....
fulezone 06-04-18 15.22
@ anonimo
lucabbrasi ha scritto:
Non mi pare (con tutti i distinguo del caso) che genii come Peter Gabriel o David Bowie o David Sylvian fossero laureati in Armonia e Composizione


Sono d’accordo! emo
Paul McCartney è autodidatta, eppure è un ottimo musicista, polistrumentista, compositore, Vangelis non ha mai imparato a leggere e scrivere la Musica eppure è un grande Compositore, Errol Garner non sapeva leggere la Musica, così come Ella Fitzgerald... La Storia della Musica è piena di autodidatti, senza alcun Titolo Musicale... emo
Ma con due contro cazzi quanto una stanza, Ella Fitzgerald, Luis Armstrong, non avevano solo la musica nel sangue avevano il Jazz quello vero nel sangue, quello nato dalle proteste antiraziali, quella voce graffiante e quella tromba accompagnata da una voce soave ricca piena e calda, gente che ha una precisa collocazione storica e musicale, più che maestri, spero entreranno nella scuola non solo della musica ma in quella che si studia a scuola insieme a Ray Charles, peccato che ormai a scuola nemmeno si studia la storia, bene che vada si arriva alla seconda guerra mondiale e invece sarebbe più interessante studiare il 900 per capire come dalla seconda guerra mondiale siamo finiti al disfattismo sociale, al nulla cosmico.
ahivela 06-04-18 15.25
raptus ha scritto:
se il tuo obiettivo nella vita è fare il concertista di pianoforte è un discorso diverso..


Diciamo pure se l'obiettivo e' entrare nella scuola pubblica, anche come sostegno. Purche' sia un posto statale.
Nella stragrande maggioranza dei casi, in pratica, il diploma di conservatorio, in Italia, serve a questo. Purtroppo.
Raptus 06-04-18 15.33
@ fulezone
Ma con due contro cazzi quanto una stanza, Ella Fitzgerald, Luis Armstrong, non avevano solo la musica nel sangue avevano il Jazz quello vero nel sangue, quello nato dalle proteste antiraziali, quella voce graffiante e quella tromba accompagnata da una voce soave ricca piena e calda, gente che ha una precisa collocazione storica e musicale, più che maestri, spero entreranno nella scuola non solo della musica ma in quella che si studia a scuola insieme a Ray Charles, peccato che ormai a scuola nemmeno si studia la storia, bene che vada si arriva alla seconda guerra mondiale e invece sarebbe più interessante studiare il 900 per capire come dalla seconda guerra mondiale siamo finiti al disfattismo sociale, al nulla cosmico.
Che poi a me sta roba del "mito degli anni del blues" ha un poco sflacellato i cossiddetti... cioè vero che erano dei geni, vero che i "grandi nomi" erano grandissimi, ma cavolo erano anche figli di un contesto particolare, sapete quanti suonavano, quanto grande è l'America, com'erano quegli anni, "quanto" suonavano, che tipo di cultura vigeva all'epoca etc?
Da come se ne parla spesso sembra quasi che "una volta si era intelligenti adesso è un mondo di cretini"... non è vero dai!
anonimo 06-04-18 15.33
@ fulezone
Ma con due contro cazzi quanto una stanza, Ella Fitzgerald, Luis Armstrong, non avevano solo la musica nel sangue avevano il Jazz quello vero nel sangue, quello nato dalle proteste antiraziali, quella voce graffiante e quella tromba accompagnata da una voce soave ricca piena e calda, gente che ha una precisa collocazione storica e musicale, più che maestri, spero entreranno nella scuola non solo della musica ma in quella che si studia a scuola insieme a Ray Charles, peccato che ormai a scuola nemmeno si studia la storia, bene che vada si arriva alla seconda guerra mondiale e invece sarebbe più interessante studiare il 900 per capire come dalla seconda guerra mondiale siamo finiti al disfattismo sociale, al nulla cosmico.
Una volta, Lelio Luttazzi, il grande Lelio Luttazzi, fu nominato Direttore Artistico di un famoso Festival Jazz. Un giornalista andò ad intervistarlo e gli disse: "Maestro, l’hanno nominata Direttore Artistico grazie alla sua grande preparazione musicale!".

Lelio Luttazzi, molto umilmente, rispose: "Ma quale grande preparazione musicale? Lo sa qual è la mia preparazione? Da bambino andavo a lezione dal prete del mio paese che mi insegnava un po’ a suonare l’organo della chiesa. Tutto qui!" emo
paolo_b3 06-04-18 15.45
@ ahivela
paolo_b3 ha scritto:
pensa alle leggi contro la concentrazione di mercato (leggi antitrust), sono strumenti nati proprio nelle società liberiste.


Non vedo cosa c'entri la concentrazione di mercato con l'eccesso di offerta, ovvero il numero abnorme di musicisti che hanno voglia di suonare, e la naturale concorrenza e selezione naturale.
Qualsiasi legge che limiti questo andrebbe contro la liberta' individuale di esibirsi, in definitiva contro l'arte (o quello che e'...) stessa.
Non mi fraintendere, non credo che l'antitrust debba e nemmeno possa essere applicata in maniera "pedissequa" alle esibizioni "estemporanee" di musica live nei locali serali. Volevo solo far presente che il libero mercato non è e non può essere la regola sovrana in una società democratica e pluralista.
Io credo che se si potessero prendere dei provvedimenti atti a tutelare chi "campa" con la professione del musicista sarebbe una cosa giusta e non significherebbe aprire la porta alle logiche Cubane.
La realtà tuttavia è un po' diversa e soprattutto abbastanza complessa, in definitiva se obblighiamo il pub con 40 posti a sedere a gestire le esibizioni con tanto di pagamento secondo tariffa, versamento di contributi e via andare, il risultato e che il 90% smette di fare suonare e quindi non abbiamo fatto un favore a nessuno.
Però a suonare gratis per uno che ci guadagna io non ci sto, magari poco ma un po deve "soffrire" anche lui.
fulezone 06-04-18 16.01
Nel forum l'ho detto tante volte ma credo di essere stato ignorato,
dopo aver letto queste Storie Vere non sarai più tanto convinto che
raptus ha scritto:
"una volta si era intelligenti adesso è un mondo di cretini"... non è vero dai!

Leggi tutto con calma e poi mi mandi un PVT e mi dici cosa ne pensi, io non ti conosco e non so quanti anni hai
ma io ne ho 38 e mi sembra di aver capito che siamo coetanei,
tanta ignoranza e stupidità non l'avevo mai letta, puoi chiedere come faccio a sapere che sono storie vere?
Perchè ho scoperto che la moglie di un mio collega fa parte di uno di questi gruppi! Perchè mia cognata e farmacista e mi racconta
di mamme che non sanno la differenza nelle loro figlie tra il boco davanti e quello dietro, mia moglie dopo essere ricercatrice e fare
le autopsie adesso insegna e vede ragazzini che di cervello hanno ben poco
E questa e l'80% della popolazione!
anonimo 06-04-18 16.03
raptus ha scritto:
dipende da cosa vuoi fare... se il tuo obiettivo nella vita è fare il concertista di pianoforte è un discorso diverso.


Ovvio! Se il mio obiettivo è diventare concertista classico, o entrare a far parte di un’Orchestra Sinfonica, oppure insegnare Musica nelle scuole pubbliche o private, è chiaro che devo forzatamente diplomarmi al Conservatorio... ma così come ci sono tanti pittori dilettanti, che ogni tanto fanno una "Mostra personale", ma non insegneranno mai all’Accademia, così ci possono essere dei musicisti dilettanti che, ogni tanto, suonano e si esibiscono in pubblico, senza essere per forza diplomati al Conservatorio... emo
ahivela 06-04-18 16.14
paolo_b3 ha scritto:
in definitiva se obblighiamo il pub con 40 posti a sedere a gestire le esibizioni con tanto di pagamento secondo tariffa, versamento di contributi e via andare, il risultato e che il 90% smette di fare suonare e quindi non abbiamo fatto un favore a nessuno.


Esatto.

paolo_b3 ha scritto:
Però a suonare gratis per uno che ci guadagna io non ci sto, magari poco ma un po deve "soffrire" anche lui.


Capisco, ma quello che dici e' semplicemente impossibile, e anche poco sensato, in un paese democratico.
Tu puoi benissimo non starci "a suonare gratis per uno che ci guadagna", ma non puoi impedire ad un altro di farlo.
Per digerire meglio la cosa, prova a non pensare in termini esclusivi di "denaro", ma di benessere (che ha un costo determinabile, volendo, anch'esso)
Il benessere che uno puo' provare nel suonare anche gratis, volendo, puo' essere quantificato anch'esso monetariamente.
Se il benessere che prova e' pari alla cifra che pagherebbe per raggiungerlo, ecco che il suonare gratis e' il giusto prezzo. Non ci sono santi.
Addirittura ci sono situazioni in cui si paga per suonare. Anche andare a fare una serata a 800 km per un cachet di 100 euro significa "pagare per suonare". E succede spesso, specie in circuiti di chi fa musica propria o di nicchia.
Che faremmo in quei casi?
paolo_b3 06-04-18 17.40
ahivela ha scritto:
Capisco, ma quello che dici e' semplicemente impossibile, e anche poco sensato, in un paese democratico.
Tu puoi benissimo non starci "a suonare gratis per uno che ci guadagna", ma non puoi impedire ad un altro di farlo.


Assolutamente d'accordo, è la mia politica, ma non pretendo che facciano tutti come me.

ahivela ha scritto:
Addirittura ci sono situazioni in cui si paga per suonare.


Me l'hanno già proposto, ma ho declinato.

ahivela ha scritto:
Anche andare a fare una serata a 800 km per un cachet di 100 euro significa "pagare per suonare".


Dipende dal contesto, prendi Agosta che va a Bucarest a partecipare ad un concorso, gli serve per fare curriculum, è più che logico accettare, ma c'è evidentemente un ritorno.