Nord White Grand

giosanta 03-10-21 13.43
WTF_Bach ha scritto:
Mah, se uno strumento ha il suono giusto, non servono gli aggiornamenti.

Permettimi di dissentire, visto che l'evoluzione degli strumenti digitali testimonia una storia diversa.
paolo_b3 03-10-21 14.07
@ giosanta
WTF_Bach ha scritto:
Mah, se uno strumento ha il suono giusto, non servono gli aggiornamenti.

Permettimi di dissentire, visto che l'evoluzione degli strumenti digitali testimonia una storia diversa.
C'è anche da mettere in conto che, per quanto il mercato sia "maturo", un po di "miglioramento" è fisiologico, proprio sotto al profilo tecnico.
Come dicono i giapponesi "Kaizen!" emoemoemo
giosanta 03-10-21 15.43
Quando non sarà piu necessario costruire pianoforti acustici saremo sicuri che non ci saranno piu margini di miglioramento.
MicheleJD 03-10-21 17.12
non dimenticate che noi siamo qui a parlare di campioni di pianoforti e cloni di hammond mentre c’è un vero fiorente mercato di synth (modulari e non) che ad un orecchio diciamo “progressive rock” suonano in maniera estremamente triste e povera.
Eppure per il genere a chi sono destinati (immagino cose tipo trap, non me ne intendo) sono perfetti.
Ho visto ad esempio synth ad 8 bit che suonavano davvero “poveri” ma mi è bastato un attimo per riconoscere le sonorità delle musiche dei ragazzini di oggi.
Li alle nostre orecchie l evoluzione è più una involuzione! eppure venderanno queste aziende, non so quanto ma a sufficienza per proliferare e proporre costanti novità.
d_phatt 03-10-21 17.14
@ giosanta
Quando non sarà piu necessario costruire pianoforti acustici saremo sicuri che non ci saranno piu margini di miglioramento.
È difficile dire se mai arriverà quel momento.
Io non lo darei per scontato.
d_phatt 03-10-21 17.21
@ MicheleJD
non dimenticate che noi siamo qui a parlare di campioni di pianoforti e cloni di hammond mentre c’è un vero fiorente mercato di synth (modulari e non) che ad un orecchio diciamo “progressive rock” suonano in maniera estremamente triste e povera.
Eppure per il genere a chi sono destinati (immagino cose tipo trap, non me ne intendo) sono perfetti.
Ho visto ad esempio synth ad 8 bit che suonavano davvero “poveri” ma mi è bastato un attimo per riconoscere le sonorità delle musiche dei ragazzini di oggi.
Li alle nostre orecchie l evoluzione è più una involuzione! eppure venderanno queste aziende, non so quanto ma a sufficienza per proliferare e proporre costanti novità.
Io non la farei così tragica.
Il mercato dei synth è forse al suo apice, sotto certi aspetti. C'è di tutto, ce n'è per tutti i gusti, oggi puoi avere una specie di Minimoog a 300 euro e synth (anche analogici) pazzeschi a prezzi sì alti ma umani. Nord, Virus, Waldorf, Sequential, Moog (quelli veri), e chi più ne ha più ne metta.

Senza parlare che ci sono gioielli come Blofeld o Sledge a molto poco. Con uno Sledge si può suonare prog e jazz per i prossimi 200 anni.

Se parliamo di stage piano, uno stage mostruoso come il Kawai MP7SE costa 1300 euro...

Per non parlare delle aziende italiane.

I suoni lo-fi possono avere un loro perché, non penso di certo alla trap, ma alle colonne sonori di videogiochi di ormai 20/30 anni fa, spesso molto belle e interessanti e in molti casi di chiara ispirazione prog...certi giochi del NES/SNES parevano avere musiche scritte dagli ELP.
giosanta 03-10-21 17.32
d_phatt ha scritto:
È difficile dire se mai arriverà quel momento.
Io non lo darei per scontato.

Posso solo dire di essere certo che, se mai arriverà ma ne dubito profondamente, non sarò li a vederlo.
A maggior ragione quindi ci saranno via via tante "successive approssimazioni", per cui è auspicabile che, se non tutte, almeno un bel po, siano affidate ad aggiornamenti software piuttosto che hardware da cui, perlomeno in via teorica, i vantaggi di una "architettura aperta".
Questo il senso delle mie considerazioni, a prescindere da marche e modelli.
Ad oggi, e credo per moltissimo se non per sempre, l'evento sonoro generato da un pianoforte a coda ritengo sia irriproducibile.
Cio premesso si puo ragionare sull'interazione esecutore - strumento, e sulle differenze in un evento "amplificato" e/o registrazione.
Sul primo aspetto non ho titolo per dire alcunché, sul secondo invece la mia esperienza di ascoltatore mi porta a conclusioni diversificate, anche se bisognerebbe tener conto di quanto possa condizionare una prestazione il rapporto empatico tra esecutore e strumento. Secondo me molto, ma il mio parere in quest'ambito vale davvero poco.
MicheleJD 03-10-21 17.53
d_phatt ha scritto:
Io non la farei così tragica

scusate non volevo sembrare pessimista. volevo dire che se per molti di noi l evoluzione degli strumenti tende quasi ormai - se non alla perfezione- ad un grande realismo (e sono d accordo con te, oggi ci sono strumenti davvero belli sul mercato tanto da rendere difficile immaginare una grande evoluzione), per molti altri l evoluzione è esplorare sonorità ben diverse. Sonorità sinceramente bruttine al mio gusto, ma come sempre i gusti sono gusti.
Ad esempio quando sento suonare quei grossi modulari replica dei Moog tipo model 55 e similari mi piacciono tantissimo.
Poi quando sento buona parte dei modulari in formato eurorack non mi piacciono per nulla. Non so se sono loro che hanno una pasta che non mi piace (mai avuti.. non saprei neanche dove mettere le mani) o se l obiettivo di chi li usa è ricreare sonorità che a me non piacciono (nel senso che non mi esaltano).
Eppure vendono e si evolvono.
paolo_b3 03-10-21 17.56
Un pianoforte acustico ed un pianoforte digitale sono due cose diverse. Punto.

Yamaha e Kawai fanno anche i pianoforti acustici, perchè non mettono la meccanica del loro acustico in un digitale? Almeno sulla meccanica la smetteremmo di aver da ridire, no? Ma forse neanche emoemoemo
giosanta 03-10-21 18.00
paolo_b3 ha scritto:
... perchè non mettono la meccanica del loro acustico in un digitale...

Kawai lo ha fatto, infatti poi ci si è lamentati del peso...emoemoemo
paolo_b3 03-10-21 18.10
@ giosanta
paolo_b3 ha scritto:
... perchè non mettono la meccanica del loro acustico in un digitale...

Kawai lo ha fatto, infatti poi ci si è lamentati del peso...emoemoemo
Ovvio, si va verso compromessi che non accontenterebbero ne chi vuole un acustico ne chi vuole un digitale.
Sono due oggetti diversi pensati per impieghi diversi.
Come un fuoristrada ed un'auto da correre in pista.
zerinovic 03-10-21 18.15
@ d_phatt
In effetti, spesso non bastava uno S&S per convincere Michelangeli a suonare emo
Se ricordo bene, è successo che avesse a disposizione per dei concerti due suoi gran coda e che si rifiutasse di suonare entrambi, perché inadeguati emo
sicuramente provando un mp11se avrebbe vomitato per settimane ed avuto gli incubi a vita…sentiva il feltro del martello su una nota di p.acustico non girato nel verso usuale rispetto agli altri…ho visto un video documentario su YT. perche effettivamente quando toccava il piano aveva un che di magico…
giosanta 03-10-21 20.00
paolo_b3 ha scritto:
Sono due oggetti diversi pensati per impieghi diversi.

Si, in parte.
Se molte persone, tra cui il sottoscritto, hanno potute mettere le mani su di un pianoforte è solo grazie all'arrivo dei digitali, e non solo per una pur importante questione economica.
Se quindi il confronto diretto non ha senso, è pur vero che c'è digitale e digitale.
d_phatt 03-10-21 22.52
@ zerinovic
sicuramente provando un mp11se avrebbe vomitato per settimane ed avuto gli incubi a vita…sentiva il feltro del martello su una nota di p.acustico non girato nel verso usuale rispetto agli altri…ho visto un video documentario su YT. perche effettivamente quando toccava il piano aveva un che di magico…
Wow grazie, bellissima questa storia!
Ahahah che tipo, d'altra parte si dice sempre che un pianista deve sapersi adattare allo strumento, ma lui è andato oltre...un genio con mani e orecchie abituate a strumenti perfetti, era il pianoforte a doversi adattare a lui...ed era giusto così!

Maniacale sì, ma...basta vedere come chitarristi e bassisti "normali" gestiscono e mantengono ogni virgola dei loro strumenti...e fanno bene.
giosanta 03-10-21 23.00
d_phatt ha scritto:
è successo che avesse a disposizione per dei concerti due suoi gran coda e che si rifiutasse di suonare entrambi, perché inadeguati

A me succederebbe il contrario.
Lo S&S sarebbe lui a rifiutarsi di suonare, chiudendomi in malo modo il coperchio sulle mani, per totale inadeguatezza...emoemo
Sono oggetti che hanno un'anima...
d_phatt 03-10-21 23.08
@ giosanta
d_phatt ha scritto:
è successo che avesse a disposizione per dei concerti due suoi gran coda e che si rifiutasse di suonare entrambi, perché inadeguati

A me succederebbe il contrario.
Lo S&S sarebbe lui a rifiutarsi di suonare, chiudendomi in malo modo il coperchio sulle mani, per totale inadeguatezza...emoemo
Sono oggetti che hanno un'anima...
Uno strumento che fa una cosa del genere, se è vero che ha un'anima, dev'essere proprio uno str***o emo
giosanta 03-10-21 23.10
@ d_phatt
Uno strumento che fa una cosa del genere, se è vero che ha un'anima, dev'essere proprio uno str***o emo
Insomma... dagli torto...
d_phatt 04-10-21 12.31
@ giosanta
Insomma... dagli torto...
Ma gli do torto sì :) e poi per essere sicuri basta smontare il coperchio!
giosanta 04-10-21 13.03
d_phatt ha scritto:
...poi per essere sicuri basta smontare il coperchio!

emoemoemoemoemo
filigroove 04-10-21 19.12
La giusta quantità e qualità di imperfezioni mi piacciono in uno strumento. L’arte non è “perfezione”.