...la tastiera Arranger è davvero indispensabile?

keyboard7 26-06-20 14.47
@ Raptus
Sì, è suonare, ci vuole tanta bravura ad usare così bene quegli strumenti e il genere si chiama "musica elettronica".
No, non è la stessa cosa dell'avere un dj che usa le basi, no, non ci riescono tutti. Vi consiglio anche Rachel Collier che sponsorizza Ableton live.
Tranquilli in Italia copre si e no il 2% di chi fa musica elettronica, non è un genere che tira e quasi nessuno arriva a quel livello, qua va solo trap e il raggaeton.
per me non è "suonare", è intrattenimento musicale come un DJ, sono tutti loop, spinge un pulsante e parte il loop, ne spinge un altro e parte un suono, però non sta "suonando". Poi certamente è brava, ma anche i DJ sono bravi. Ci tengo a precisare che a me piace, in cuffia è una meraviglia, però secondo me non sta "suonando". Se guardi questo video, fa le stesse cose senza nemmeno una tastiera, con la differenza che invece di cantare con il microfono usa il disco.
DJ
anonimo 26-06-20 14.58
@ keyboard7
per me non è "suonare", è intrattenimento musicale come un DJ, sono tutti loop, spinge un pulsante e parte il loop, ne spinge un altro e parte un suono, però non sta "suonando". Poi certamente è brava, ma anche i DJ sono bravi. Ci tengo a precisare che a me piace, in cuffia è una meraviglia, però secondo me non sta "suonando". Se guardi questo video, fa le stesse cose senza nemmeno una tastiera, con la differenza che invece di cantare con il microfono usa il disco.
DJ
diciamo che si avvicina di più ad un'esibizione da circo
1paolo 26-06-20 15.03
@ 1paolo


questo, secondo me, è fare musica elettronica, utilizzando la tecnologia al servizio del talento.. non certo quelli che fanno finta di suonare live con macbook o con basi midi suonate da arranger
https://youtu.be/N8WmfHcT6Kc

Howard Jones invece suona e canta davvero (oltre a comporre i pezzi) ed usa l'elettronica come supporto per la sua esibizione di one man band (e siamo negli anni 80, preistoria di questo settore..)

Anche chi fa piano bar dovrebbe suonare la tastiera e cantare, utilizzando l'arranger come accompagnamento se è un musicista emo
eberdimarti 26-06-20 17.12
@ 1paolo
https://youtu.be/N8WmfHcT6Kc

Howard Jones invece suona e canta davvero (oltre a comporre i pezzi) ed usa l'elettronica come supporto per la sua esibizione di one man band (e siamo negli anni 80, preistoria di questo settore..)

Anche chi fa piano bar dovrebbe suonare la tastiera e cantare, utilizzando l'arranger come accompagnamento se è un musicista emo
...facciamo un'altra domanda..

Quanti di voi usano l arranger ed hanno massimo 30 anni?
eberdimarti 26-06-20 17.19
@ eberdimarti
...visto il "DECLINO" degli Arranger sempre più costosi di vecchia struttura e meno usati dalla "Nuova Generazione", secondo voi non sarebbe meglio utilizzare una bella Workstation Suonando e Programmando di più?
Guardate con attenzione questo video e commentate 😉😊😉

anonimo 26-06-20 17.37
Abbiamo già parlato delle performance delle modx o montage sono usi diversi e soprattutto voglio vederti a farlo per 300 brani di repertorio
keyboard7 26-06-20 19.03
@ eberdimarti
...facciamo un'altra domanda..

Quanti di voi usano l arranger ed hanno massimo 30 anni?
capisco la "provocazione" insita nella domanda, però è sbagliata l'impostazione e ti dico perchè.
Nella domanda si capisce che tu ritieni l'arranger uno strumento per vecchi, per matusalemme, che sanno fare solo qualche polka e mazurka, mentre le basi midi e tutte le forme analoghe di accompagnamento sono moderne, giovanili e quindi alla moda.
Prova a farti una domanda: quanto guadagna un pianista per una serata di pianobar oggi, e quanto guadagnava negli anni ottanta? Io non suono più professionalmente da vent'anni, ma da quello che sento i margini di guadagno sono bassissimi, una volta i pianisti li pagavano bene, ti offrivano la cena e ti chiamavano "maestro". Lo sai perchè? Perchè una volta suonava solo chi sapeva suonare e il numero limitato di pianisti (per la legge della domanda e dell'offerta) faceva salire gli ingaggi. Oggi , con le basi midi, sanno suonare tutti (basta fare finta), e quindi uno vale l'altro (tanto il file midi è sempre quello) quindi i prezzi sono precipitati perchè l'offerta di gente che fa finta di suonare è tanta. Questa estate sono stato in vacanza in Croazia e una sera hanno fatto pianobar e ballo in albergo. Il "tastierista" aveva una roland e16 (che era vecchia già quando suonavo io, che all'epoca avevo la e86) e mi sono chiesto "come fa questo a tirare fuori questi suoni da quella tastiera"? Mi sono avvicinato ed aveva un lettore cd! in pratica metteva i cd e faceva finta e la cantante cantava sulle basi del cd. Una volta i pianobar (con gli arranger) erano locali raffinati dove suonavano musicisti veri, ed era veramente un piacere stare ad ascoltarli. E ti dico di più. Una volta non era come oggi, che scarichi la base e stampi il testo da internet. Una volta gli accordi te li cercavi a orecchio e le parole le scrivevi mandando avanti e indietro la cassetta e poi i testi li dovevi battere a macchina (macchina da scrivere intendo). C'era lavoro dietro a un repertorio, immagina che vuol dire mettere su duecento o trecento pezzi in questo modo.
sonuebentu 26-06-20 19.21
@ keyboard7
capisco la "provocazione" insita nella domanda, però è sbagliata l'impostazione e ti dico perchè.
Nella domanda si capisce che tu ritieni l'arranger uno strumento per vecchi, per matusalemme, che sanno fare solo qualche polka e mazurka, mentre le basi midi e tutte le forme analoghe di accompagnamento sono moderne, giovanili e quindi alla moda.
Prova a farti una domanda: quanto guadagna un pianista per una serata di pianobar oggi, e quanto guadagnava negli anni ottanta? Io non suono più professionalmente da vent'anni, ma da quello che sento i margini di guadagno sono bassissimi, una volta i pianisti li pagavano bene, ti offrivano la cena e ti chiamavano "maestro". Lo sai perchè? Perchè una volta suonava solo chi sapeva suonare e il numero limitato di pianisti (per la legge della domanda e dell'offerta) faceva salire gli ingaggi. Oggi , con le basi midi, sanno suonare tutti (basta fare finta), e quindi uno vale l'altro (tanto il file midi è sempre quello) quindi i prezzi sono precipitati perchè l'offerta di gente che fa finta di suonare è tanta. Questa estate sono stato in vacanza in Croazia e una sera hanno fatto pianobar e ballo in albergo. Il "tastierista" aveva una roland e16 (che era vecchia già quando suonavo io, che all'epoca avevo la e86) e mi sono chiesto "come fa questo a tirare fuori questi suoni da quella tastiera"? Mi sono avvicinato ed aveva un lettore cd! in pratica metteva i cd e faceva finta e la cantante cantava sulle basi del cd. Una volta i pianobar (con gli arranger) erano locali raffinati dove suonavano musicisti veri, ed era veramente un piacere stare ad ascoltarli. E ti dico di più. Una volta non era come oggi, che scarichi la base e stampi il testo da internet. Una volta gli accordi te li cercavi a orecchio e le parole le scrivevi mandando avanti e indietro la cassetta e poi i testi li dovevi battere a macchina (macchina da scrivere intendo). C'era lavoro dietro a un repertorio, immagina che vuol dire mettere su duecento o trecento pezzi in questo modo.
tutto vero .. i tempi passano e passano le mode e i gusti musicali cambiano .. negli ultimi 10 anni gli unici pianobaristi con arranger li ho incontrati nei traghetti per la Sardegna tutti sempre in playback ...in qualche locale karaoke dei ragazzi usano o solo pc oppure lettori di basi collegati con schermi .. la musica dal vivo nei locali si è evoluta ... mi capita spesso di vedere bravi musicisti con chitarre e pedaliere loop o performer con altri strumenti tipo quelli dei video precedenti oppure trio Cajon chitarra voce ecc ... i pianobaristi cantanti bravi ci sono ancora eccome ma li incontri in locali un po più esclusivi .. senza basi magari vestiti elegantissimi e seduti su un mezzacoda stenway ..
tsuki 26-06-20 19.29
Concordo.Forse l'ultimo super tastierista-pianista che suonava tutto live circondato da tastiere l'ho visto almeno una 15ina di anni fa in un Hotel di baya Sardinia,era di una bravura mostruosa,aveva un suono da paura...Potevi stare ore li' a sentirlo,altra faccenda rispetto a quello che si è visto dopo.
eberdimarti 26-06-20 19.52
@ keyboard7
capisco la "provocazione" insita nella domanda, però è sbagliata l'impostazione e ti dico perchè.
Nella domanda si capisce che tu ritieni l'arranger uno strumento per vecchi, per matusalemme, che sanno fare solo qualche polka e mazurka, mentre le basi midi e tutte le forme analoghe di accompagnamento sono moderne, giovanili e quindi alla moda.
Prova a farti una domanda: quanto guadagna un pianista per una serata di pianobar oggi, e quanto guadagnava negli anni ottanta? Io non suono più professionalmente da vent'anni, ma da quello che sento i margini di guadagno sono bassissimi, una volta i pianisti li pagavano bene, ti offrivano la cena e ti chiamavano "maestro". Lo sai perchè? Perchè una volta suonava solo chi sapeva suonare e il numero limitato di pianisti (per la legge della domanda e dell'offerta) faceva salire gli ingaggi. Oggi , con le basi midi, sanno suonare tutti (basta fare finta), e quindi uno vale l'altro (tanto il file midi è sempre quello) quindi i prezzi sono precipitati perchè l'offerta di gente che fa finta di suonare è tanta. Questa estate sono stato in vacanza in Croazia e una sera hanno fatto pianobar e ballo in albergo. Il "tastierista" aveva una roland e16 (che era vecchia già quando suonavo io, che all'epoca avevo la e86) e mi sono chiesto "come fa questo a tirare fuori questi suoni da quella tastiera"? Mi sono avvicinato ed aveva un lettore cd! in pratica metteva i cd e faceva finta e la cantante cantava sulle basi del cd. Una volta i pianobar (con gli arranger) erano locali raffinati dove suonavano musicisti veri, ed era veramente un piacere stare ad ascoltarli. E ti dico di più. Una volta non era come oggi, che scarichi la base e stampi il testo da internet. Una volta gli accordi te li cercavi a orecchio e le parole le scrivevi mandando avanti e indietro la cassetta e poi i testi li dovevi battere a macchina (macchina da scrivere intendo). C'era lavoro dietro a un repertorio, immagina che vuol dire mettere su duecento o trecento pezzi in questo modo.
Hai perfettamente ragione...ho iniziato a suonare nel 1990 con repertorio senza basi e pezzi tirati giù dalle cassette che registravi nelle radio..😃😃...tre che la.professionalita é sceso anche il prezzo 😒
anonimo 26-06-20 23.04
@ tsuki
Concordo.Forse l'ultimo super tastierista-pianista che suonava tutto live circondato da tastiere l'ho visto almeno una 15ina di anni fa in un Hotel di baya Sardinia,era di una bravura mostruosa,aveva un suono da paura...Potevi stare ore li' a sentirlo,altra faccenda rispetto a quello che si è visto dopo.
Che bei tempi che erano quelli...
tsuki 27-06-20 00.31
Eh,si,Non ne sono certo al 100%,ma mi chiedo se fosse Pippo Guarnera...
1paolo 27-06-20 06.59
Nel 2020 gli arranger si comprano prevalentemente per uso amatoriale ; in qualsiasi magazzino di strumenti trovate decine di pianole di ogni marchio (compresa la mitica Kurzweil) dal prezzo nuovo compreso tra 80 e 150 euro, peraltro venduti anche da Mediaworld. Poi ci sono i modelli professionali o semi pro a loro volta venduti ad hobbisti più ambiziosi ma nulla più..
giulio12 27-06-20 07.45
@ 1paolo
Nel 2020 gli arranger si comprano prevalentemente per uso amatoriale ; in qualsiasi magazzino di strumenti trovate decine di pianole di ogni marchio (compresa la mitica Kurzweil) dal prezzo nuovo compreso tra 80 e 150 euro, peraltro venduti anche da Mediaworld. Poi ci sono i modelli professionali o semi pro a loro volta venduti ad hobbisti più ambiziosi ma nulla più..
Strano, una volta ho visto la foto del tastierista di Elisa che sul palco ha usato una pa4x.. poi ho notato diversi musicisti, anche professionisti, usare arranger per matrimoni, eventi, ecc... Ma dove prendere queste certezze? Se lo strumento suona bene viene usato. E poi non ci sono numeri assoluti, ma solo valutazioni personali, per quanto frutto di esperienza e lavoro. Dire hobbisti e nulla più è troppo poco, per descrivere l'intera realtà musicale.
markelly2 27-06-20 08.31
In un ragionamento di tipo economico-sociale, l'arranger ha ragione di esistere, in quanto molto usato per feste, matrimoni, intrattenimento ecc.
Sicuramente per chi di musica ci vive, è un partner importante.
Oppure per chi vuole anche solo divertirsi: è un bel giocattolo.

Ma in un ragionamento artistico, l'arranger sparisce.

Scusate la schiettezza.
keyboard7 27-06-20 08.37
@ markelly2
In un ragionamento di tipo economico-sociale, l'arranger ha ragione di esistere, in quanto molto usato per feste, matrimoni, intrattenimento ecc.
Sicuramente per chi di musica ci vive, è un partner importante.
Oppure per chi vuole anche solo divertirsi: è un bel giocattolo.

Ma in un ragionamento artistico, l'arranger sparisce.

Scusate la schiettezza.
dipende sempre cosa suoni e dove suoni. Se suoni in un ristorante o fai matrimoni e cerimonie l'arranger è lo strumento più indicato. Intanto se suoni da solo guadagni di più. In gruppo devi dividere e i guadagni si riducono. Già in due, devi pagare la cantante, sempre che non fai addirittura a metà. E' chiaro che l'arranger serve a sostituire il gruppo. Se hai basso batteria e chitarra, l'arranger non ti serve.
anonimo 27-06-20 08.39
@ markelly2
In un ragionamento di tipo economico-sociale, l'arranger ha ragione di esistere, in quanto molto usato per feste, matrimoni, intrattenimento ecc.
Sicuramente per chi di musica ci vive, è un partner importante.
Oppure per chi vuole anche solo divertirsi: è un bel giocattolo.

Ma in un ragionamento artistico, l'arranger sparisce.

Scusate la schiettezza.
emo
sonuebentu 27-06-20 09.20
@ giulio12
Strano, una volta ho visto la foto del tastierista di Elisa che sul palco ha usato una pa4x.. poi ho notato diversi musicisti, anche professionisti, usare arranger per matrimoni, eventi, ecc... Ma dove prendere queste certezze? Se lo strumento suona bene viene usato. E poi non ci sono numeri assoluti, ma solo valutazioni personali, per quanto frutto di esperienza e lavoro. Dire hobbisti e nulla più è troppo poco, per descrivere l'intera realtà musicale.
non vedo la pa4x emo in palchi del genere dove magari si alternano band e cantanti di un certo livello le tastiere vengono usate ormai solo come pestasti di sistemi vst come audiostation o MainStage avanzati .. da dove vengono gestiti sequenze click dentro in ear monitor e cambi vst a ogni brano .. ci sono fonici back line specializzati solo in questo .
verissimo che in un ragionamento artistico l'arranger sparisce emo ma dirò di più c'e una sorta di paura dei tastieristi a presentarsi su un palco con un arranger per venire additati come non professionisti o amatoriali o in playback ...
giulio12 27-06-20 10.09
@ sonuebentu
non vedo la pa4x emo in palchi del genere dove magari si alternano band e cantanti di un certo livello le tastiere vengono usate ormai solo come pestasti di sistemi vst come audiostation o MainStage avanzati .. da dove vengono gestiti sequenze click dentro in ear monitor e cambi vst a ogni brano .. ci sono fonici back line specializzati solo in questo .
verissimo che in un ragionamento artistico l'arranger sparisce emo ma dirò di più c'e una sorta di paura dei tastieristi a presentarsi su un palco con un arranger per venire additati come non professionisti o amatoriali o in playback ...
Certo, ma non sono mica tutti così i palchi. Ci sono le piccole realtà, le cerimonie, le ricorrenze, i piccoli professionisti che usano l'arranger per avere un supporto ritmico. Insomma, non si può generalizzare, ogni contesto è diverso ed un arranger può essere la soluzione. Leggero, con ingresso microfonico per cantare, immediato, compatto, pratico. Certo si può fare tutto anche con una workstation, un PC, un processore vocale, un piano digitale, un mixer, qualche decina di metri di cavo. I risultati sarebbero migliori, ma quanto lavoro ci sarebbe dietro per fare 4 ore di musica? Ne varrebbe la pena? Tutti voi suonate su palchi come quello di Elisa? Con una Pa4x hai tutto in 16 kg, senza cavi, ci colleghi un microfono, ci canti con gli effetti, fai pausa e fai andare MP3, suoni con il tuo gruppo, la settimana dopo fai un matrimonio. Direi che per il piccolo professionista è una soluzione molto valida e forse meno costosa di altre configurazioni di pari qualità. Pensateci
Fabri72 27-06-20 10.22
@ giulio12
Certo, ma non sono mica tutti così i palchi. Ci sono le piccole realtà, le cerimonie, le ricorrenze, i piccoli professionisti che usano l'arranger per avere un supporto ritmico. Insomma, non si può generalizzare, ogni contesto è diverso ed un arranger può essere la soluzione. Leggero, con ingresso microfonico per cantare, immediato, compatto, pratico. Certo si può fare tutto anche con una workstation, un PC, un processore vocale, un piano digitale, un mixer, qualche decina di metri di cavo. I risultati sarebbero migliori, ma quanto lavoro ci sarebbe dietro per fare 4 ore di musica? Ne varrebbe la pena? Tutti voi suonate su palchi come quello di Elisa? Con una Pa4x hai tutto in 16 kg, senza cavi, ci colleghi un microfono, ci canti con gli effetti, fai pausa e fai andare MP3, suoni con il tuo gruppo, la settimana dopo fai un matrimonio. Direi che per il piccolo professionista è una soluzione molto valida e forse meno costosa di altre configurazioni di pari qualità. Pensateci
Anche l'unico italiano che ha più tastiere del Balla ha ceduto al fascino degli arrangeremo

Aiutatemi a capire. Cosa cerca maggiormente un appassionato degli arranger top di gamma? Uno style per ogni brano?