orange1978 ha scritto:
ma continuo a non capire cosa abbia il motif che gli altri non tengono!
Probabilmente è una questione di moda.
Il Motif tiene molti suoni di tipo "standard", di fattura diciamo buona, quindi risulta una tastiera versatile ai più.
Gli altri (es Kronos) tengono anch'essi molti suoni, ma sono orientati più alla ricerca.
I famigerati motori di sintesi del kronos sono la sua potenza, ma al tempo stesso la sua debolezza.
Tolto il motore di pianoforte (buono), quello del rhodes (eccellente), e quello dell'hammond (scarsino, nella media), il kronos non sfoggia più niente di particolare.
I suo archi sono identici all'M3.
I fiati idem.
Percussion, vibe, etc, idem.
Sulle chitarre va fatta invece una premessa: solitamente in una band il chitarrista c'è e non gradisce che il tastierista gli porti via il ruolo di chitarrista.
Premessa fatta, il kronos usa la sintesi a fenomeni fisici per le chitarre e strumenti affini.
Il problema è che fanno schifo, le ho sentite, e non reggono minimamente il confronto con le chitarre fatte da altri strumenti.
Poi c'è il motori di sintesi del DX.
Bello, ma anche il Motif ha i suoi bei DX pur non avendo (credo) un motore di sintesi dedicato, per cui siamo alla pari.
Insomma se andiamo a scartabellare la tavolozza sonora "standard" (che è quella più usata nei contenti lavorativi della vita di tutti i giorni) scopriamo che il Kronos è inferiore a un Motif per qualità e quantità sonora.
Una Tyros ad esempio per ciò che concerne la tipologia di suoni standard se la ammazza a nozze la Kronos.
Dove invece il Kronos tira fuori le cosiddette è proprio nella ricerca dei suoni, nella sperimentazione.
Lì sì che ne ha a iosa per fare un sacco di cose!
Ma non è una macchina altrettanto potente per la qualità e quantità dei suoni standard.
Motif invece ha probabilmente puntato di più su questa cosa e meno sulla sintesi pura, creando una macchina che non è altro che una "Tyros sottopotenziata" (la Tyros ha più suoni) ma con l'aggiunta di funzioni che permettono di programmare i suoni.
Korg Kronos ne ha molte di più di queste funzioni di "manipolazione", è indubbio.
Ma non a tutti servono: alle volte servono cose più semplici.
Ma soprattutto, se andiamo ad analizzare Kronos, Motif, JP80, etc, scopriamo che tutte hanno un terribile difetto: quello di strozzarsi di polifonia o di "laggare".
Una moderna tastiera ben gradita dall'utenza dovrebbe consentire di mettersi in "tavolozza" una serie di suoni pronto uso (chiamiamole combi per semplicità) da poter utilizzare nel live.
E purtroppo, dico purtroppo, tutte queste macchine offrono tale possibilità, ma poi si scopre che laggano e si strozzano inesorabilmente.
La mia M3 ad esempio si strozza dopo 6 suoni in combi!
E anche se li uso uno alla volta non importa: lei li vede tutti sul midi1G e si strozza, anche se gli altri 5 sono spenti (mute).
Questa cosa per una tastiera dicesi "moderna" è intollerabile.
Per cui... meno fronzoli... meno motori di sintesi e affini... ma molta PIU' potenza concreta nel tenere in tavolozza i suoni.
Perchè questo è ciò che il musicista desidera in assoluto di più durante un live: avere tanti suoni pronti all'uso (almeno 8 in linea di massima), usarli uno alla volta o tutti insieme, indifferentemente, e la macchina NON deve mai cedere di una virgola.
Se cede già dopo 4 suoni in layer allora non ci siamo proprio.