Synthex 2

Spirit 09-05-15 14.11
Quando si dice che l'analogico ha una sua personalità mi trovo d'accordo.

quando si dice che con virus e altri digitali si possono avere colori che l'analogico non può mostrare mi trovo d'accordo e oso immaginare che sia nella personalità del digitale proprio il fornire quei colori che non riguardano l'analogico. (in tal senso mi trovo d'accordo sul fatto che il digitale non ha la personalità dell'analogico ma non sul fatto che il digitale è privo di personalità).

Quando si dice che l'analogico di una volta suona meglio di quello recente mi trovo in difficoltà... perchè ho idea di come suona un prophet 5 avendolo provato e registrato tramite DAT a suo tempo ma non ho proprio idea di come possa suonare un prophet 8 visto che non c'ho messo mano.

Se acquisterò un JD-XA (cosa che ancora sto valutando e valuterò ancora per molto) potrò dire quanto suoni un analogico dei tempi moderni.

Una cosa cmq è certa un Prophet 5 oggi non suona come 20 anni fa, il passato non ritorna e la sola cosa che possiamo fare è vivere al meglio il nostro presente musicale, che non è fatto solo di musica plastificata e che non dobbiamo necessariamente ridurre a quella.

Quanto al presettismo.. il virus ad esempio di presets ne ha veramente tanti ma ritengo che molti utilizzatori di virus si servano solo di alcuni presets tralasciando altri che potrebbero essere usati in modo creativo. La pigrizia mentale del musicista o strimpellatore che sia consiste, secondo me, anche nel rivolgersi ai soliti presets per suonare senza voler impegnarsi nella sperimentazione di altro.

ivanzajic 09-05-15 16.15
@ ziokiller
Io invece la vedo così: lui ci ha messo il punto, ha chiuso la questione con un categorico "chi dice il contrario di quanto dico io non ci capisce un cazzo!", io invece ho invitato ad essere giudizievoli, ho detto "provate per bene gli strumenti e giudicate voi stessi". Credo sia il contrario di quanto hai inteso tu.

Però dai, lui è simpatico, fa le battutine, quindi ha per forza ragione lui, i synth moderni fanno cagare e chi dice il contrario o non capisce un cazzo o vi vuole appioppare qualcosa. Punto.
quindi secondo te la verve di Anumj sarebbe la maschera che copre la sua incompetenza ed io mi accodo perchè è divertente, poi arrivi tu che i synth li hai provati e cosa fai?
IL BOSS DEI SYNTH emoemoemo
anonimo 09-05-15 16.52
State fuori come dei cachi.
Spirit 09-05-15 17.36
@ anonimo
State fuori come dei cachi.
nel senso che cacano fuori? :P
zavaton 09-05-15 17.58
@ ziokiller
Io infatti ho detto che i synth moderni, analogici o digitali che siano, sono un'evoluzione dei synth di 30 anni fa e in buona parte non hanno nulla da invidiare ai vari Oberheim Xpander o Prophet 5... Semplicemente non sono d'accordo con chi dice che "i synth moderni non suonano bene punto e basta". Chi dice così dovrebbe cercare di provarli meglio i synth moderni, forse avrà da ricredersi.

Anzi, a parte il "Synthex 2" che dovrebbe essere l'oggetto di questo thread, vi menziono il Roland JD-Xa... Io l'ho provato ma preferisco non dire niente, mi piacerebbe leggere i vostri pareri fra qualche mesetto quando lo troverete nei negozi e qualcuno comincerà a comporarlo (non io).

A prescindere dal vecchio/nuovo, analogico/digitale io sono convinto di una cosa, se in questi untimi 30 anni non ci fosse stata nessuna evoluzione ed avessero continuato a produrre sempre questi ottimi synth (Oberheim Xpander o Prophet 5) ora saremmo qui ugualmente a lamentarci che siamo stufi della solita minestra e non c'è nulla di nuovo.
anonimo 09-05-15 21.50
zavaton ha scritto:
A prescindere dal vecchio/nuovo, analogico/digitale io sono convinto di una cosa, se in questi untimi 30 anni non ci fosse stata nessuna evoluzione ed avessero continuato a produrre sempre questi ottimi synth (Oberheim Xpander o Prophet 5) ora saremmo qui ugualmente a lamentarci che siamo stufi della solita minestra e non c'è nulla di nuovo.

emoemoemo

ziokiller 09-05-15 22.37
@ zavaton
A prescindere dal vecchio/nuovo, analogico/digitale io sono convinto di una cosa, se in questi untimi 30 anni non ci fosse stata nessuna evoluzione ed avessero continuato a produrre sempre questi ottimi synth (Oberheim Xpander o Prophet 5) ora saremmo qui ugualmente a lamentarci che siamo stufi della solita minestra e non c'è nulla di nuovo.
Giusto! E, a parte questo, se il Prophet 5 fosse ancora in produzione forse costerebbe l'equivalente di 30 mila euro...
tsuki 09-05-15 23.24
E sicuramente qualcuno l'avrebbe pure comprato....Non tanti,ma qualcuno si.
efis007 10-05-15 03.58
zavaton ha scritto:
A prescindere dal vecchio/nuovo, analogico/digitale io sono convinto di una cosa, se in questi untimi 30 anni non ci fosse stata nessuna evoluzione ed avessero continuato a produrre sempre questi ottimi synth (Oberheim Xpander o Prophet 5) ora saremmo qui ugualmente a lamentarci che siamo stufi della solita minestra e non c'è nulla di nuovo.

Sono d'accordo.
Tuttavia c'è una domanda: cosa hanno di "nuovo" i synth di adesso? emo
Gira e rigira sono ancora gli stessi, con le solite saw, square, triangle, etc.
Qualcuno ha addizionato le sample oltre agli oscillatori convenzionali, poi abbiamo una catena di effetti a tutto spiano, poi abbiamo più polifonia, etc, ma sostanzialmente nei VA di adesso non ci vedo poi tutto questo "nuovo".
Ok ognuno ha il suo timbro, la sua pasta, il suo suono, siamo tutti d'accordo, ma di "nuovo" rispetto ai synth del passato non è che c'è molto, mi sembrano molto "fotocopiati" come architettura di base (oscillatori, filtri, inviluppi, amplificatore, effetti.... questa è la catena tradizionale di un synth, sia vintage, sia di adesso).
Non solo.
Se veramente c'è tutta questa sete del "nuovo", perchè synth e workstation continuano ad imitare il vecchio? emo

Chessò prendiamo il Nord Wave della Clavia.
E' un synth, è nuovo, ma stranamente viene dotato di una libreria scaricabile piena zeppa di campionature di synth storici.
Cioè vecchi.
Un po' strano.

Oppure il Kronos.
E' potente synth workstation dotato di 9 motori di sintesi.
Ma se lo analizziamo concretamente vediamo che di quei 9 motori di sintesi....
- il primo è un rompler di pianoforti (cioè di strumenti "vecchi").
- il secondo è un clone di rhodes (cioè di strumenti "vecchi")
- il terzo è un clone di hammond (cioè di strumenti "vecchi")
- il quarto è un synth PCM
- il quinto è un clone di MS20 (cioè di strumenti "vecchi")
- il sesto è un clone di Polisix (cioè di strumenti "vecchi")
- il settimo è un VA synth (cioè una imitazione dei vecchi analogici, infatti quell'engine si chiama Analog Synthesizer)
- l'ottavo è un VPM/FM (cioè un synth che ricalca la tecnologia del Prophecy del 1995 e dello Z1 del 1997)
- il nono è un synth a modelli fisici (che comunque non è una tecnologia nuova, esisteva già anche questa)
Per cui ridendo e scherzando di quei 9 engine, almeno 7 non sono engine "nuovi", ma palesi imitazioni di strumenti vecchi.
Cioè se togliamo l'engine1 (piano), l'engine2 (rhodes), l'engine3 (hammond), l'engine5 (polisix), l'engine6 (ms20), l'engine8 (prophecy/z1), di "nuovo" il Kronos ha ben poco.
Forse la novità più evidente di questo strumento non è tanto quello di avere cose "nuove", ma di aver riunito in un unico apparecchio molti engines "vecchi".
Il che non guasta di certo, ben venga.
emo
ziokiller 10-05-15 13.53
efis007 ha scritto:
cosa hanno di "nuovo" i synth di adesso? emo
Gira e rigira sono ancora gli stessi, con le solite saw, square, triangle, etc. [...] mi sembrano molto "fotocopiati" come architettura di base (oscillatori, filtri, inviluppi, amplificatore, effetti.... questa è la catena tradizionale di un synth, sia vintage, sia di adesso).


Scusa ma non sono d'accordo. Queste cose che hai elencato sono imprescindibili perché sono strettamente legate alla natura del suono. Le tre componenti fondamentali del suono sono frequenza, ampiezza e fase, e tutt'e tre insieme, e le loro variazioni nel tempo, compongono il timbro di un suono.

Un suono è anche scomposto in parti semplici, ovvero la frequenza fondamentale e i suoi armonici, e in elettronica hai mille modi di controllare un timbro, il più semplice è partire da onde già complesse (sqr, saw, tri) e tagliare armonici con un filtro (ovvero la sintesi sottrattiva). E da qui in poi il discorso si fa complicato, ma se solo vogliamo parlare del fatto che i synth moderni hanno aggiunto onde campionate, più polifonia, più effetti che spesso sono parte integrante della catena di sintesi, allora già questo è una grossa evoluzione.

La catena di sintesi non la puoi modificare più di tanto perché la presenza di oscillatori, filtri e inviluppi è il requisito fondamentale. Poi uno si può sbizzarrire come gli pare mettendo più forme d'onda, applicando la simmetria, gli sfasamenti, usando più tipi di filtri a poli e stati variabili, o filtri "alternativi" come i filtri a pettine, oppure altre diavolerie digitali come bitcrusher e quello-che-te-pare inserendo pure delle alterazione all'interno stesso dei componenti, ma resta il fatto che la catena oscillatore->filtro->inviluppo è imprescindibile. Se ci pensi anche il pianoforte ha un oscillatore (la corda), un filtro (la cassa armonica) e un inviluppo (il decadimento naturale della corda), così come la voce umana e qualunque altro suono o rumore che senti.






zavaton 10-05-15 16.03
@ tsuki
E sicuramente qualcuno l'avrebbe pure comprato....Non tanti,ma qualcuno si.
Su questo non ho dubbi...

Quella parte di popolazione che la crisi l'hanno vista solo alla TV emo... e ti garantisco che in Italia ce ne sono tanti.
zavaton 10-05-15 16.15
efis007 ha scritto:
Tuttavia c'è una domanda: cosa hanno di "nuovo" i synth di adesso? emo
Gira e rigira sono ancora gli stessi, con le solite saw, square, triangle, etc.
Qualcuno ha addizionato le sample oltre agli oscillatori convenzionali, poi abbiamo una catena di effetti a tutto spiano, poi abbiamo più polifonia, etc, ma sostanzialmente nei VA di adesso non ci vedo poi tutto questo "nuovo".

Anche se in apparenza può sembrare che i VA non abbiano niente di nuovo poi in realtà se si va a fondo si scopre il contrario.
Prendi per esempio un Virus TI inizia a programmarlo e poi dimmi se con un Prophet 5 riesci a fare le stesse cose, ovviamente in questo contesto non parlo del paragone analogico/digitale.
efis007 10-05-15 17.09
Non intendevo questo.
E' assolutamente naturale che un Virus suoni diverso da un Prophet, è il suo bello, entrambi sono ottimi synth.
Quello che intendevo dire è che c'è una grossa differenza tra un DX7 (che ha introdotto un tipo di sintesi diversa dai predecessori) e un Kronos o un Nord Wave in cui oltre ad essere synth nuovi, cioè personali, fanno anche i "cloni" dei synth vecchi proponendo imitazioni o campionamenti dei synth storici.
Tutto questo discorso non era riferito al dire che i moderni synth sono inferiori a quelli passati.
Tutt'altro emo.
Era riferito al dire che le sonorità dei vecchi strumenti degli anni passati non sono state abbandonate, piacciono ancora moltissimo al giorno d'oggi dal momento che spesso vengono clonate.
Per cui da una parte abbiamo sete di novità e di sonorità nuove, ma al tempo stesso abbiamo sete anche delle sonorità vecchie.
Abbiamo sete di hammond, di rhodes, di moog, etc etc.
La differenza sostanziale dei synth d'epoca è che non clonavano gli altri strumenti.
I Roland non suonavano come gli Oberheim, i Korg non suonavano come i Moog, e via discorrendo.
I synth di oggi invece amano anche suonare/clonare altri synth, soprattutto storici (il kronos ne è un esempio), e se i progettisti arrivano a fare questo è perchè c'è sete anche del vecchio.
Il Nord Stage ad esempio ha tratto il suo successo commerciale proprio nel fatto di aver riproposto il "vecchio", cioè pianoforti, rhodes, clavinet, hammond, e un Virtual Analog synth.
Il Nord Stage è la rivisitazione moderna di vecchie sonorità.
La domanda che tutti ci poniamo è: se il nord stage NON avesse riproposto il vecchio... cioè niente hammond, niente rhodes, niente VA synth... ma avesso proposto (oltre al suono di pianoforte naturalmente) soltanto cose nuove (chessò, sintesi granulare, sintesi per modelli fisici, etc), avrebbe avuto lo stesso successo commerciale?
Difficile rispondere.
Ed è qui che Kronos ha giocato la sua carta vincente.
Kronos non ha detto "le sonorità vecchie non interessano più a nessuno, quindi non le facciamo", ma ha detto "i musicisti amano ancora le sonorità vecchie, quindi noi gliele mettiamo, ma gli aggiungiamo anche qualcosa di nuovo".
Così facendo Kronos ha strizzato l'occhio sia al vecchio sia al nuovo, e ha soddisfatto tutti. emo
E' stata una scelta commerciale intelligente che ha fatto capire che le sonorità vecchie sono ancora molto apprezzate ed utilizzate.

Questo intendevo dire.
emo

ziokiller 10-05-15 22.24
efis007 ha scritto:
La differenza sostanziale dei synth d'epoca è che non clonavano gli altri strumenti.
I Roland non suonavano come gli Oberheim, i Korg non suonavano come i Moog, e via discorrendo.

Sì e no. Come già detto da qualcun altro, i sintetizzatori sono nati per emulare gli strumenti acustici. I primi usi che se ne sono fatti tendevano a simulare il flauto, l'oboe ecc. In questi giorni per esempio ho comprato un JX-8p usato e la cosa simpatica, di cui me n'ero totalmente dimenticato, è che il banco preset dei primi 32 suoni sono quasi tutti strumenti classici. Anche i preset di fabbrica del Polysix e del Prophet 5 erano simulazione di strumenti per lo più a fiato.

Prima gli americani, poi sono arrivati i giapponesi, e poi tutti gli altri, e ogni nuovo synth era la risposta alternativa ad un altro synth, per esempio il Korg MS-20 era il tentativo di Korg di fare concorrenza al Mini Moog, così come lo era il Crumar DS-2, e così via. Il Korg DW-8000 e la Elka EK-44 volevano fare concorrenza alla DX7.

Un'altra cosa interessante è questo documento che la ARP/CBS distribuiva ai negozianti per spiegare perché il loro Chroma Polaris era meglio del colosso da battere a quei tempi, cioè la DX7.

Possiamo anche dire che dalla DX7 in poi quasi tutti i synth e le workstation hanno avuto un suono di piano elettrico simile all'E.PIANO 1 della DX7. Lo stesso preset della DX7 intendeva emulare il Rhodes, il quale a sua volta voleva sostituire il pianoforte.

Insomma, ditemi se tutto questo non è evoluzione...

E poi non dimentichiamo che con l'avvento del digitale non ci sono stati solo i Virtual Analog, ci sono state anche tecniche di sintesi impossibili in analogico, come la sintesi granulare, il resampling, i modelli fisici e non ultimo la PCM con le sue molteplici varianti, fra cui la wavesequence del Prophet VS...

carmol 10-05-15 22.41
ziokiller ha scritto:
Un'altra cosa interessante è questo documento che la ARP/CBS distribuiva ai negozianti per spiegare perché il loro Chroma Polaris era meglio del colosso da battere a quei tempi, cioè la DX7.

Guardate un pò a pagina 2 che c'è scritto...
"Many of the unique features in the Polaris are made possible
by the INTEL 80186 (!!!!) microprocessor wich controls the entire instrument."

Insomma il Polaris era basato sullo stesso microprocessore
degli IBM compatibili dell'epoca emo
eppoi veniamo a parlare di differenze tra hw e sw, vst, kronos...emo
anonimo 10-05-15 23.00
zavaton ha scritto:
Prendi per esempio un Virus TI inizia a programmarlo e poi dimmi se con un Prophet 5 riesci a fare le stesse cose,


Ci aggiungerei il Nord Modular G2x : faceva cose che spesso non ti facevano rimpiangere neppure il campione.

Un timbro tra tutti : la "lallazione" randomica di un bimbo. Cosi' realistica da restarci di stucco, e tutto senza waves. Poi cambiavi preset allo stesso synth, ed il bimbo si metteva a piangere o a ridere.
Nella sonorizzazione di un disco, di una colonna sonora, di un jingle ecc una cosa cosi' e' da paura !
E se era in grado di emulare una situazione "umana" figuriamoci sul suono cosa poteva fare un sintetizzatore simile : suoni mai sentiti con infinite possibilita'.
Sono piu' freddi dell'analogico perche' sono digitali? : non c'e' dubbio, pero' le possibilita' di creare suoni ed effetti vanno ben oltre il limite di qualsiasi analogico, e questo aspetto per chi crea suoni, effetti, jingle e vuole qualcosa di esclusivo e personale non va assolutamente sottovalutato.

Pero' uno strumento cosi' richiedeva due palle da elefante, ed e' per questo motivo che da nuovo non ha avuto successo.

Quando l'ho messo in vendita per mutate esigenze, si e' formata la fila di gente da tutta Italia a cercarlo, e nonostante chiedessi 300 euro in piu' di quanto lo pagai (ma il prezzo piu' basso del mercatino) avrei potuto tranqulllamente venderlo a 600 euro in piu' del prezzo realizzato (900 in piu' di quanto l'ho pagato).

Una bella rivalutazione no? : ci sara' pure un motivo?...
Forse perche' sintetizzatori cosi', in formato hardware (sebbene programmabili via software) non ne vedremo mai piu'.

Anche i digitali avranno i loro esemplari cult, che diventeranno ricercati ed introvabili.
Non saranno molti per via della diffusione di massa di tanti marchi e modelli, pero' tanti strumenti (poco compresi ai loro tempi) diventeranno un culto.

L'altro strumento incompreso (ma potente) e' stato l'FS1R.
Anche lui e' andato via appena messo in vendita.

zavaton 10-05-15 23.19
robykaiman ha scritto:
Ci aggiungerei il Nord Modular G2x : faceva cose che spesso non ti facevano rimpiangere neppure il campione.

Infatti il G2x è il primo che mi è venuto in mente però ho preso di esempio il virus per il semplice fatto che mi è sembrato più simile come paragone con il Prophet.

Senza dubbio il G2x è il re dei synth dell'era digitale.

robykaiman ha scritto:
Sono piu' freddi dell'analogico perche' sono digitali? : non c'e' dubbio, pero' le possibilita' di creare suoni ed effetti vanno ben oltre il limite di qualsiasi analogico, e questo aspetto per chi crea suoni, effetti, jingle e vuole qualcosa di esclusivo e personale non va assolutamente sottovalutato.


Sono certo che la possibilità di avere a disposizione uno strumento dalle capacità creative infinite ti appaga ampiamente del fatto che sia un digitale e non un analogico.
Edited 10 Mag. 2015 21:20
anonimo 11-05-15 01.01
zavaton ha scritto:
Senza dubbio il G2x è il re dei synth dell'era digitale.


Ne sono fortemente convinto.
L'ho dovuto vendere perche' nella situazione attuale non potevo dedicargli il tempo che meritava, e vederlo fermo mi faceva molto male, ma l'ho usato molto e per tanto tempo.

Mi ha dato tante soddisfazioni, ha fatto cose inimmaginabili e so che non avro' mai piu' in vita mia un sintetizzatore cosi' potente e versatile.

Ogni patch era un synth : potevi creare strutture classiche ispirate a sintetizzatori analogici, o strutture mai esistite.
Di ogni patch ci potevi creare tutti i preset che volevi.
Importava perfino i sysex del DX 7 (tutta la libreria !), per il quale era stata creata una patch apposita, e che riproduceva con un incredibile fedelta'.

Cosa si puo' volere di piu' da un sintetizzatore?... Forse il NM G2x faceva troppe cose, e non e' stato apprezzato abbastanza proprio per questo.

Il Virus, sebbene con struttura differente, e' un'altro pezzo da novanta.
E quando lo programmavo riuscivo a fargli tirare fuori quel calore che da un digitale non ti aspetteresti mai.

Peccato che questi synth troppo spesso hanno preset tecnomani, con suoni e sequenze che sembrano lamette affilate, perche' quando invece gli metti mano, tirano fuori suoni molto caldi, ben diversi da quanto si immagina da un digitale.

Il problema e' li : forse anziche' continuare a dire soltanto "non ci sono i sintetizzatori di una volta", dovremmo dire anche "non ci sono i tastieristi di una volta" (quelli che mettono mano alle manopole, e il suono se lo fanno a loro immagine e somiglianza".

La prima persona che venne a vedere il virus (in vendita ndr)... lo voleva solo perche' ce l'hanno i "Depeche":..

Quando gli ho chiesto cosa conosceva del virus mi ha risposto "niente : ho un fantom e non ho mai avuto un sintetizzatore non campionato"...

Nonostante la sua eta' (non un ragazzino) non sapeva nulla di oscillatori, filtri, inviluppi ecc : conosceva solo i preset organizzati per famiglie di strumenti.

Gli ho fatto sentire i suoni a preset (alcuni), poi gli ho fatto vedere cosa esce quando lo programmi (ed e' rimasto stupito)...
poi quando si trattava di fare da solo (i suoni) gli e' venuto il panico e ci ha ripensato..

Quando c'era l'Arp o il minimoog, eri costretto a smanettare, e di conseguenza ad imparare crearti i suoni...

Oggi sono passato all'Integra per comodita', ma almeno per tanti anni sono stato ben fuori dalla cultura del prset. e cio' che ho registrato l'ho fatto con il mio suono come impronta digitale personale (digitale in senso delle dita).
QUasi mai mi son messo ad imitare suoni di altri, o di sintetizzatori del passato : i brani che ho scelto di fare, li ho fatti partendo da un suono mio, che mi ispirava a fare il brano.

Ho imparato a programmare in sottrattiva, in distorsione di fase, in FM e le varie configurazioni modulari, e comunque continuo a farlo in forma piu' contenuta, su due gioiellini miniaturizzati : il microkorg classic, ed il mininova (che di fatto e' un supernova in miniatura e non e' poco).

Se sono finito al preset, l'ho fatto dopo aver percorso tante strade, e sinceramente mi sento soddisfatto.

Ho avuto diversi analogici, ma non mi sono mai fermato li.
kaiman.
efis007 11-05-15 03.26
ziokiller ha scritto:
Sì e no. Come già detto da qualcun altro, i sintetizzatori sono nati per emulare gli strumenti acustici.

Zio non fare confusione. emo
Non ho parlato di imitazione di strumenti acustici ma di imitazione di altri synth.
I vecchi synth non si imitavano tra di loro, non si clonavano tra loro.
Un Roland non clonava il suono di un MS20, un Oberheim non clonava il suono di un Minimoog.
Ognuno aveva il suo suono.
Solo soltanto i nostri attuali synth che, oltre ad imitare gli strumenti acustici, clonano anche i suoni dei synth del passato.
Vedi il Kronos il quale possiede degli engines per clonare il Polisix, MS20, il Z1.
Io sono convinto (ma potrei anche sbagliarmi) che se non ci fossero state restrizioni legali (copyright etc), il Kronos non si sarebbe fermato a clonare il Polisix, l'MS20, e lo Z1 (cioè synth storici appartenenti a Korg e solo a Korg) ma sarebbe andato ben oltre, avrebbe proposto anche cloni di oberheim o moog o prophet o arp.
Perchè?
Probabilmente perchè c'è sete di vintage, c'è sete di sonorità storiche.
Se così non fosse, perchè una workstation nuovissima come il Kronos viene proposta con engines per clonare synth vintage? emo
E' così indispensabile al giorno d'oggi avere il suono del Polisix?
O dell'MS20?
O dello Z1?
A quanto pare si, altrimenti non l'avrebbero fatto.
Ed è questa la differenza sostanziale dei synth/workstation di adesso, e i synth del passato.
I synth del passato non si clonavano tra di loro, non avevano la tecnologia per farlo, quindi ogni strumento era personale.
Oggi invece disponiamo della tecnologia per clonare gli strumenti storici, e di fatto li stiamo clonando quasi tutti hammond, clavinet, rhodes, dx7, polisix, ms20, moog (arturia vst), e chi più ne ha più ne metta.
Per cui sì... c'è una evoluzione nei moderni apparecchi, non si può non dire che non c'è.
Ma al tempo stessa questa evoluzione, stranamente, strizza molto l'occhio al vecchio e alle sonorità vecchie, come per dire che le sonorità vecchie sono quasi (quasi) più indispensabili di quelle nuove e non se ne può fare assolutamente a meno, anche nella musica attuale di tutti i giorni.
Cioè possiamo inventarci tutti i nuovi suoni che vogliamo, ma se andiamo in giro a suonare il rock, il suono (anche se clonato) di un hammond che urla col leslie e distorsore se li ammazza tutti i "suoni nuovi" che possiamo mettere in campo adesso.
Quindi io penso che finchè non si cambia musica e genere musicale l'evoluzione sonora non si può spingere più in là di tanto.
Se al giorno d'oggi andiamo in giro ancora a suonare blues, funky, rock, di quali "suoni nuovi" abbiamo realmente bisogno? emo
Praticamente nessuno.
Abbiamo bisogno di suoni "vecchi", di sonorità storiche, ovvero tutte quelle sonorità tipiche su cui quei generi musicali hanno costruito tutta la loro impalcatura negli anni.
Forse è anche per questo che strumenti come il Nord Stage hanno avuto un grosso successo in tempi moderni.
Propongono soprattutto sonorità vintage, quindi idonee per suonare quasi tutta la musica ancora attualmente in circolazione (jazz, blues, funky, rock, pop, etc).
emo
maxpiano69 11-05-15 07.54
@ carmol
ziokiller ha scritto:
Un'altra cosa interessante è questo documento che la ARP/CBS distribuiva ai negozianti per spiegare perché il loro Chroma Polaris era meglio del colosso da battere a quei tempi, cioè la DX7.

Guardate un pò a pagina 2 che c'è scritto...
"Many of the unique features in the Polaris are made possible
by the INTEL 80186 (!!!!) microprocessor wich controls the entire instrument."

Insomma il Polaris era basato sullo stesso microprocessore
degli IBM compatibili dell'epoca emo
eppoi veniamo a parlare di differenze tra hw e sw, vst, kronos...emo
Un attimo, il Chroma Polaris usava quel processore per la parte di controllo ma era un synth analogico, mica ci girava il DOS e generava il suono tramite l'80186, non facciamo confusione; tutti i synth dotati di memorie e/o MIDI avevano un microcontroller (custom oppure commerciale tipo Z80 & Co)