...Nel resto d'italia

anonimo 05-01-18 21.11
@ mauroverdoliva
Hai capito perfettamente: io durante le mie serate (in videomix) metto i generi che ti ho citato prima, e speakero come se stessimo in radio, con talvolta, anche dovizia di dettagli sul brano (video) passato....
Rispettandone le metrica, l'intro e outro, i volumi, ecc
E di conseguenza il mio intercalare vocale varia in base anche a questo.
Ecco basta intenderci

Tu fai una sorta di "radio live"

Permettimi allora di proporti una riflessione: nel tuo caso più che di "fare arte" direi "far cultura dell'arte"

Però però...se un giorno non ci fossero più musicisti, che musica si passerebbe? O quella del passato, o quel che passa il convento...
mauroverdoliva 05-01-18 21.12
@ ahivela
mauroverdoliva ha scritto:
Ho detto che godo di questo minore appeal verso i musicisti?


Beh se gongoli perche' i "committenti" preferiscono sempre piu' i dj ai musicisti, come si suol dire, se non e' zuppa e' pan bagnato, e chiodo scaccia chiodo...
Non c'e' molto da interpretare, l'aritmetica elementare non e' un'opinione.
Legittimo gongolare per la propria categoria, eh, per carita'.
Sbagliato: io vorrei che musicisti e dj lavorassero per meriti e non per altro...
Ovvero: i bravi musicisti dovrebbero lavorare cosi comei dj's
Non ti nascondo che putroppo di rado mi sono trovato a duettare con live di alto livello, dove li effettivamente provavo piacere anche io.
Il più delle volte sono live dove scopiazzano brani famosi, riarrangiati e cantati una latrina.
Te che preferisci: la canzone originale o la versione tarocca dal vivo?
mauroverdoliva 05-01-18 21.16
@ anonimo
Ecco basta intenderci

Tu fai una sorta di "radio live"

Permettimi allora di proporti una riflessione: nel tuo caso più che di "fare arte" direi "far cultura dell'arte"

Però però...se un giorno non ci fossero più musicisti, che musica si passerebbe? O quella del passato, o quel che passa il convento...
Questo avviene nominalmente nelle prime due ore, poi si passa alla parte disco e li si speakera di meno e si lascia spazio al groove
vin_roma 05-01-18 21.16
Così me piace ...diventi il regista dell'emotività della serata.
mauroverdoliva 05-01-18 21.17
@ vin_roma
Così me piace ...diventi il regista dell'emotività della serata.
Si diciamo che con molta fatica sono riuscito a farvi capire cosa fa un DJ e non quellli che avete incrociato sulle vs strade emo
ahivela 05-01-18 21.19
mauroverdoliva ha scritto:
Te che preferisci: la canzone originale o la versione tarocca dal vivo?


Tu che preferisci, i "Quattro salti in padella", preconfezionati e sempre uguali, seppur serviti e presentati in modo ineccepibile, oppure gli spaghetti cucinati al momento da un cuoco alla buona, e serviti in una rozza scodella?
So' gusti... emo
anonimo 05-01-18 21.20
Adesso direi la mia

1) come musicista ho scelto tanti anni fa di non lavorare più, e chi mi conosce sa che non sono nè un genio nè una schiappa, sia perchè vedevo arrivare il disastro sia per non dovermi prostituire...ho scelto (o mi son trovato) un mestiere che forse non mi entusiasma ma mi permette di vivere discretamente

2 ) la mia musica...ne faccio ancora, talvolta più e talvolta meno...ma ho scelto queste linee guida

- composizione ove la polifonia si incontri col cromatismo post-wagneriano
- musica sacra
- approfondimento dell'improvvisazione bebop e dell'armonia avanzata in campo jazzistico
- insegnamento

Così tiro a campare, cercando l'onestà, l'integrità e la verità
anonimo 05-01-18 21.21
@ mauroverdoliva
Questo avviene nominalmente nelle prime due ore, poi si passa alla parte disco e li si speakera di meno e si lascia spazio al groove
Il che ci sta anche
anonimo 05-01-18 21.30
Però lasciatemelo dire:

animali, scimmie subumane
Arci66 05-01-18 21.53
@ anonimo
Però lasciatemelo dire:

animali, scimmie subumane
Sei vecchio e pure io, da bambino ammiravo il maestro Pino Calvi, c’erano le orchestre Rai la radio e i dischi di jazz di papà.
Però ti faccio una domanda, un certo substrato tecno/house/producer/dj chiamali come ti pare alla fine ha germinato un duo di nome Daft Punk. Scorda ora i dj per un minuto, ma come valuti un gruppo come quella coppietta francese con i caschi?emo
anonimo 05-01-18 21.56
@ Arci66
Sei vecchio e pure io, da bambino ammiravo il maestro Pino Calvi, c’erano le orchestre Rai la radio e i dischi di jazz di papà.
Però ti faccio una domanda, un certo substrato tecno/house/producer/dj chiamali come ti pare alla fine ha germinato un duo di nome Daft Punk. Scorda ora i dj per un minuto, ma come valuti un gruppo come quella coppietta francese con i caschi?emo
Un paio di cose interessanti ci sono...

Tipo questa

Ma qui l'effetto dirompente è il sarcasmo, la sfottitura, l'approccio "enfant terrible"

Come i tagli di Fontana: il primo è stato genio, i successivi merda

Intendo: quel che è geniale è il concetto, la boutade...ma una volta espressa, perchè rimasticarla all'infinito?

È come se Cage, invece di scrivere il suo famoso 4'33" (un brano composto da un'unica pausa coronata di 4'33") avesse scritto tutta la sua vita solo brani composti da sole pause...
Tama72 05-01-18 22.08
@ mauroverdoliva
Ma infatti nemmeno io vi ritengo tali, essendo due mondi diversi.
Ma perdonami se ti dico che io mi sento un artista, e la quantità di virgolette può variare...
Perdonami ma è sbagliato se ti definisci artista, è più corretto definirti esecutore, come è da ritenersi esecutore colui che con uno strumento musicale riproduce musiche composte da altri.
L'artista è colui che crea ,in questo caso, un brano musicale ,partendo da zero.
Chi invece modifica un brano esistente è più corretto definirlo un arrangiatore.
anonimo 05-01-18 22.14
@ Tama72
Perdonami ma è sbagliato se ti definisci artista, è più corretto definirti esecutore, come è da ritenersi esecutore colui che con uno strumento musicale riproduce musiche composte da altri.
L'artista è colui che crea ,in questo caso, un brano musicale ,partendo da zero.
Chi invece modifica un brano esistente è più corretto definirlo un arrangiatore.
Se mi permetti, direi che artista è colui che produce l'opera d'arte

E cos'è l'opera d'arte? È quel momento speciale in cui la cosità si fa portatrice di verità, esprimendosi come incontro/scontro tra terra e mondo che si invera nel tratto della forma

Ecco che un paio di scarpe infangate non sono che un paio di scarpe infangate, ma nel giusto contesto divengono opera d'arte, che parlano di umanità, fatica, lotta dell'uomo, rapporto tra il mondo (cultura) e la terra (natura)...nella forma specifica di cuoio e fango

E dunque chi è l'artista? Chi ha fabbricato le scarpe? Chi le ha portate, rendendole ciò che sono? Chi le ha esposte in un determinato contesto?

Discorso lungo e "sdrucciolevole"..?
Arci66 05-01-18 22.17
@ anonimo
Un paio di cose interessanti ci sono...

Tipo questa

Ma qui l'effetto dirompente è il sarcasmo, la sfottitura, l'approccio "enfant terrible"

Come i tagli di Fontana: il primo è stato genio, i successivi merda

Intendo: quel che è geniale è il concetto, la boutade...ma una volta espressa, perchè rimasticarla all'infinito?

È come se Cage, invece di scrivere il suo famoso 4'33" (un brano composto da un'unica pausa coronata di 4'33") avesse scritto tutta la sua vita solo brani composti da sole pause...
Loro, secondo me, hanno alternato genio a merda sinora.
Però significa che vanno per tentativi, sperimentano, fanno errori ma si rimettono anche in piedi tirando poi fuori poi un gran disco come RAM. Ogni loro disco é diverso é un percorso tipico di chi innova. Non cercano il successo, per adagiarsi o arricchirsi, sono perennemente inquieti e sfuggono alla notorietà, espediente sicuramente paraculo ma geniale..
Si sono permessi di rifiutare una collaborazione con Madonna....
leggendo la loro storia ad oggi credo che siano più sul genio che sulla merda.
mauroverdoliva 05-01-18 22.18
@ Tama72
Perdonami ma è sbagliato se ti definisci artista, è più corretto definirti esecutore, come è da ritenersi esecutore colui che con uno strumento musicale riproduce musiche composte da altri.
L'artista è colui che crea ,in questo caso, un brano musicale ,partendo da zero.
Chi invece modifica un brano esistente è più corretto definirlo un arrangiatore.
"L'artista è colui che crea"
Appunto...
se ti fermi al DA COSA è cone dici tu se invece passiamo al concetto di COSA CREA allora è come dico io, ma tanto lo so che nn ne converremo mai
Tama72 05-01-18 22.18
@ anonimo
Un paio di cose interessanti ci sono...

Tipo questa

Ma qui l'effetto dirompente è il sarcasmo, la sfottitura, l'approccio "enfant terrible"

Come i tagli di Fontana: il primo è stato genio, i successivi merda

Intendo: quel che è geniale è il concetto, la boutade...ma una volta espressa, perchè rimasticarla all'infinito?

È come se Cage, invece di scrivere il suo famoso 4'33" (un brano composto da un'unica pausa coronata di 4'33") avesse scritto tutta la sua vita solo brani composti da sole pause...
Quasi come il silenzio degli Squallor emo
Tama72 05-01-18 22.22
@ anonimo
Se mi permetti, direi che artista è colui che produce l'opera d'arte

E cos'è l'opera d'arte? È quel momento speciale in cui la cosità si fa portatrice di verità, esprimendosi come incontro/scontro tra terra e mondo che si invera nel tratto della forma

Ecco che un paio di scarpe infangate non sono che un paio di scarpe infangate, ma nel giusto contesto divengono opera d'arte, che parlano di umanità, fatica, lotta dell'uomo, rapporto tra il mondo (cultura) e la terra (natura)...nella forma specifica di cuoio e fango

E dunque chi è l'artista? Chi ha fabbricato le scarpe? Chi le ha portate, rendendole ciò che sono? Chi le ha esposte in un determinato contesto?

Discorso lungo e "sdrucciolevole"..?
Bè io ( personalmente ) ritengo l'artista colui che è riuscito ad estrapolarne il significato e che lo fa conoscere al popoloemo
Ma nella musica questa cosa la ritengo più complessa da realizzare
anonimo 05-01-18 22.33
@ mauroverdoliva
"L'artista è colui che crea"
Appunto...
se ti fermi al DA COSA è cone dici tu se invece passiamo al concetto di COSA CREA allora è come dico io, ma tanto lo so che nn ne converremo mai
No no, ne conveniamo quasi invece...anche se io, con Heidegger, forse credo che sia l'opera d'arte a fare l'artista, e non l'artista a fare l'opera d'arte

Quello che conta è la "Verità che si palesa nell' incontro/scontro tra terra e mondo nel tratto della forma"

Da qui si evince che:

1) l'opera d'arte ha da essere unica ed artigianale...Ciò che è industriale non può essere arte

2) la copia o la ripetizione o la performance non sono l'opera. Mi spiego: la V di Beethoven è opera d'arte, una sua esecuzione non è opera d'arte ma è appunto "rappresentazione dell'opera d'arte"...almeno sino a quando questa esecuzione ci "metta del suo" a tal punto da trascendere l'originale Verità presente nell'opera d'arte

3) se ne evince che certa musica non occorre neanche eseguirla: ad una persona che sia capace di leggere musica ed ascoltare interiormente, la lettura di un brano di Bach è sufficiente per cogliere tutta la natura di opera d'arte ivi contenuta

4) l'esecuzione, la riproduzione sono comunque importanti come "testimonianza" dell'opera d'arte, un po' come un "memorandum" per rinfrescare in noi l'epifania di Verità che l'opera ci ha primevamente mostrato

5) il jazz, e le musiche estemporanee in genere, sono invece opere d'arte irripetibili. Certo, le registrazioni fonografiche ce ne conservano la testimonianza, ma l'opera d'arte jazz nasce e muore nel momento della sua produzione
anonimo 05-01-18 22.34
@ Tama72
Quasi come il silenzio degli Squallor emo
emoemo
anonimo 05-01-18 22.37
Ma bando alle ciance: l'arte è questa