@ mauroverdoliva
"L'artista è colui che crea"
Appunto...
se ti fermi al DA COSA è cone dici tu se invece passiamo al concetto di COSA CREA allora è come dico io, ma tanto lo so che nn ne converremo mai
No no, ne conveniamo quasi invece...anche se io, con Heidegger, forse credo che sia l'opera d'arte a fare l'artista, e non l'artista a fare l'opera d'arte
Quello che conta è la "Verità che si palesa nell' incontro/scontro tra terra e mondo nel tratto della forma"
Da qui si evince che:
1) l'opera d'arte ha da essere unica ed artigianale...Ciò che è industriale non può essere arte
2) la copia o la ripetizione o la performance non sono l'opera. Mi spiego: la V di Beethoven è opera d'arte, una sua esecuzione non è opera d'arte ma è appunto "rappresentazione dell'opera d'arte"...almeno sino a quando questa esecuzione ci "metta del suo" a tal punto da trascendere l'originale Verità presente nell'opera d'arte
3) se ne evince che certa musica non occorre neanche eseguirla: ad una persona che sia capace di leggere musica ed ascoltare interiormente, la lettura di un brano di Bach è sufficiente per cogliere tutta la natura di opera d'arte ivi contenuta
4) l'esecuzione, la riproduzione sono comunque importanti come "testimonianza" dell'opera d'arte, un po' come un "memorandum" per rinfrescare in noi l'epifania di Verità che l'opera ci ha primevamente mostrato
5) il jazz, e le musiche estemporanee in genere, sono invece opere d'arte irripetibili. Certo, le registrazioni fonografiche ce ne conservano la testimonianza, ma l'opera d'arte jazz nasce e muore nel momento della sua produzione