Setup: completato!

calav 25-10-25 09.36
@ paolo_b3
Considera che hai un beneficio psichico e fisico allo stesso tempo. E ogni km a piedi in più è un mg di ansiolitico in meno. emo
Ho fatto fatica ad esporre i morti problemi ma ho avuto il coraggio di condividere quello che sto attraversando con voi, vi ho sempre stimato sotto ogni aspetto, sia tecnico che morale.
La prossima volta che aprirò una discussione lo farò solo per opinioni tecniche, sono un musicista completo, 5 ad nni di conservatorio ma sono un professionista ci come secondo lavoro. Sono pratico abbastanza di programmazione dei synth ma qualcosa ogni tanto mi sfugge, chiederò a voi
ruggero 25-10-25 12.00
io Calav, l'ho capito subito che sotto c'era qualcosa che non potevi governare, per questo non ho mai parlato anche se il leone da tastiera dentro di me ruggiva ma avrebbe fatto del male e basta. Beh sappi che ogni volta che ti alzi e non avresti voglia di farlo, ci sono persone che avrebbero voluto svegliarsi oppure avere semplicemente la forza di scendere dal letto e iniziare la giornata. Io non ti do suggerimenti riguardo la musica, gli acquisti e i manuali. Dico solo, come alcuni, che hai una vita da vivere e forse dedicandoti agli altri potresti trovare un senso. Non sono le cose che fanno felici ma la famiglia e le persone.
stesgarbi 25-10-25 12.59
@ calav
Mi voglio scusare con tutti, ma soffro da 20 anni di depressione cronica, sono seguito da un bravo neuropsichiatra, l'unica cosa che mi fa' stare bene è la musica, ma purtroppo inconsciamente sono affetto da acquisti compulsivi su strumento musicali. Malgrado tutto lavoro da impiegato, suono in due band e faccio da turnista oltre a progetti in studio per una casa discografica per la Rai di Roma. Stringo i denti, prendo farmaci puntualmente come prescritto dal medico e a volte vado fuori di testa e sono spesso di cattivo umore. Quindi il mio sfogo a tutto ciò è dovuto a questo. Domenica avrò un live ma sono 4 giorni che entrare nel mio studio e vedere tutti i miei synth mi fa' stare male, effetto contrario. Mia moglie e i miei figli sono a conoscenza di tutto ciò e dopo tempo mi hanno capito. La depressione è una brutta bestia, ti alzi il mattino pensando che se non mi svegliassi più sarebbe meglio piuttosto che vivere così. Devo trovare uno stimolo eccitante per andare avanti altrimenti crollo e purtroppo questa valvola di sfogo si ripercuote sul mio portafoglio. C'è una vocina dentro me che dice di avere in studio i migliori synth. Tutto qui, mi scuso ancora , ma ogni tanto mi sento punzecchiato e rispondo male. Ciao a tutti
Non devi scusarti.

Io dalla depressione (e dagli acquisti compulsivi) ci sono passato e, grazie a dio. ne sono uscito.
Quindi ti capisco, prendo seriamente quello che tu hai scritto ed hai tutta la mia solidarietà.
Non ho la pretesa di darti suggerimenti.... ma forse.... potresti magari cambiare obbiettivo: anzichè innamorarti delle macchine che producono suoni, potresti innamorarti direttamente dei suoni che produci con quei due-tre synth che usi di più, fino a scoprire che le altre macchine alla fine non sono parte del tuo mondo interiore (e quindi "lasciarle andare", vendendole).

E solo un'idea.... prendila per com' è.
igiardinidimarzo 25-10-25 14.08
@ stesgarbi
Non devi scusarti.

Io dalla depressione (e dagli acquisti compulsivi) ci sono passato e, grazie a dio. ne sono uscito.
Quindi ti capisco, prendo seriamente quello che tu hai scritto ed hai tutta la mia solidarietà.
Non ho la pretesa di darti suggerimenti.... ma forse.... potresti magari cambiare obbiettivo: anzichè innamorarti delle macchine che producono suoni, potresti innamorarti direttamente dei suoni che produci con quei due-tre synth che usi di più, fino a scoprire che le altre macchine alla fine non sono parte del tuo mondo interiore (e quindi "lasciarle andare", vendendole).

E solo un'idea.... prendila per com' è.
Non è a te che volevo rispondere...
igiardinidimarzo 25-10-25 14.25
@ calav
Mi voglio scusare con tutti, ma soffro da 20 anni di depressione cronica, sono seguito da un bravo neuropsichiatra, l'unica cosa che mi fa' stare bene è la musica, ma purtroppo inconsciamente sono affetto da acquisti compulsivi su strumento musicali. Malgrado tutto lavoro da impiegato, suono in due band e faccio da turnista oltre a progetti in studio per una casa discografica per la Rai di Roma. Stringo i denti, prendo farmaci puntualmente come prescritto dal medico e a volte vado fuori di testa e sono spesso di cattivo umore. Quindi il mio sfogo a tutto ciò è dovuto a questo. Domenica avrò un live ma sono 4 giorni che entrare nel mio studio e vedere tutti i miei synth mi fa' stare male, effetto contrario. Mia moglie e i miei figli sono a conoscenza di tutto ciò e dopo tempo mi hanno capito. La depressione è una brutta bestia, ti alzi il mattino pensando che se non mi svegliassi più sarebbe meglio piuttosto che vivere così. Devo trovare uno stimolo eccitante per andare avanti altrimenti crollo e purtroppo questa valvola di sfogo si ripercuote sul mio portafoglio. C'è una vocina dentro me che dice di avere in studio i migliori synth. Tutto qui, mi scuso ancora , ma ogni tanto mi sento punzecchiato e rispondo male. Ciao a tutti
Hai ricevuto tanti buoni consigli, ne aggiungo uno, trascurato ma essenziale: la fede: senza quella, niente può colmare i vuoti che, inevitabilmente, scavano fosse profonde nella nostra anima e che solo Uno può 'riempire'....
mima85 26-10-25 11.28
calav ha scritto:
è meglio una passeggiata che un ansiolitico forte che mi rimbambisce il cervello e mi butta ancora più giù di morale.


Ti confermo la validità delle camminate, sia per il fisico che per la mente. Durante il periodo del Covid (*) camminare non solo mi ha fatto perdere 27 Kg ma mi ha anche aiutato ad evitare di impazzire, perché ero preso piuttosto male. Un evento del genere non aiuta quando si hanno già problemi psicologici.

Quando puoi, esci a farti una passeggiata. Oltre a farti fare esercizio fisico e scaricare la tensione è un buon momento in cui fare un po' di introspezione per cercare di capire meglio cosa ci sta succedendo. Magari non sarà sufficiente a risolvere del tutto il problema ma quantomeno aiuta ad averne più consapevolezza, e quindi a sapere meglio come gestirlo.

* = Vivendo in Svizzera ho avuto la possibilità di uscire di casa perché non c'era il confinamento obbligatorio, erano solo vietati gli assembramenti.
JoelFan 26-10-25 13.32
@ mima85
calav ha scritto:
è meglio una passeggiata che un ansiolitico forte che mi rimbambisce il cervello e mi butta ancora più giù di morale.


Ti confermo la validità delle camminate, sia per il fisico che per la mente. Durante il periodo del Covid (*) camminare non solo mi ha fatto perdere 27 Kg ma mi ha anche aiutato ad evitare di impazzire, perché ero preso piuttosto male. Un evento del genere non aiuta quando si hanno già problemi psicologici.

Quando puoi, esci a farti una passeggiata. Oltre a farti fare esercizio fisico e scaricare la tensione è un buon momento in cui fare un po' di introspezione per cercare di capire meglio cosa ci sta succedendo. Magari non sarà sufficiente a risolvere del tutto il problema ma quantomeno aiuta ad averne più consapevolezza, e quindi a sapere meglio come gestirlo.

* = Vivendo in Svizzera ho avuto la possibilità di uscire di casa perché non c'era il confinamento obbligatorio, erano solo vietati gli assembramenti.
Ottimo suggerimento.
MrRudyRioly 26-10-25 14.09
calav ha scritto:
meglio una passeggiata che un ansiolitico forte

posso dirti una cosa ? Stai scrivendo una cazzata assurda, speriamo non ti segua chi davvero ha dei problemi, SERI MA Sopratutto VERI, perchè se davvero il tuo Neuropsichiatra (che poi non c'entra niente con i tuoi problemi) ti ha consigliato di camminare invece che curarti significa che, o lui è un incapace, oppure tu non hai assolutamente nulla. scusami ma parla chi sta in mezzo a queste cose quasi tutto il giorno e queste cretinate mi fanno bollire il sangue. Prova a dire ad malato di depressione di camminare.... per favore se non sapete di cosa parlare, tacete e soprattutto a te, se scrivi queste castronerie significa che il tuo è solo ego personale, non c'è niente di patologico. Non voglio nemmeno continuare a sentire ste stupidaggini per cui mi defilo dalla discussione.... è meglio emo
Deckard 26-10-25 14.40
@ MrRudyRioly
calav ha scritto:
meglio una passeggiata che un ansiolitico forte

posso dirti una cosa ? Stai scrivendo una cazzata assurda, speriamo non ti segua chi davvero ha dei problemi, SERI MA Sopratutto VERI, perchè se davvero il tuo Neuropsichiatra (che poi non c'entra niente con i tuoi problemi) ti ha consigliato di camminare invece che curarti significa che, o lui è un incapace, oppure tu non hai assolutamente nulla. scusami ma parla chi sta in mezzo a queste cose quasi tutto il giorno e queste cretinate mi fanno bollire il sangue. Prova a dire ad malato di depressione di camminare.... per favore se non sapete di cosa parlare, tacete e soprattutto a te, se scrivi queste castronerie significa che il tuo è solo ego personale, non c'è niente di patologico. Non voglio nemmeno continuare a sentire ste stupidaggini per cui mi defilo dalla discussione.... è meglio emo
Per la serie “la tocca piano…” emo
Ilaria_Villa 26-10-25 15.01
@ Antony
Un Forumer quasi storico,direi.
Si chiamava Francesco Palmas
Poco prima di togliersi la vita, il 21 Luglio del 2018, scrisse sulla sua pagina Facebook:

Lasciandomi cullare sono sceso lentamente verso il mare, verso un abisso.
Mi sono guardato in uno specchio e mi sono visto piangere e mi sono visto che sorridevo.
Mi sono visto di spalle che partivo per una destinazione sconosciuta.
Ho visto un uomo che si uccide come un gioco che si rompe.
Riconosco le mie azioni e quando il sogno svanisce sai di essere perduto come se non avessi mai vissuto.
Mi addormenterò con questa magnifica suite ( in riferimento a Once upon a time in America di Ennio Morricone)
emoemoemo

Non ho conosciuto questo forumer, visto che non ero ancora iscritta, ma mi dispiace moltissimo. Lo ricorderò nelle mie preghiere.
Ilaria_Villa 26-10-25 15.09
@ WTF_Bach
Un applauso per la parola “gratuitamente” (cit. Eelst)
emoemo
Ilaria_Villa 26-10-25 15.28
@ wildcat80
Penso che a volte sia utile raccontarsi un po', per dare modo agli altri di capirci meglio.
Quando avevo 5 anni e mezzo mi è morto un fratello. Anzi peggio, questo fratello non è nato: mia madre è andata a partorire, e quando è arrivata in ospedale non c'era più battito. È tornata con una piccola bara bianca.
Un evento devastante, che mi ha segnato l'esistenza ma di cui ne ho preso piena consapevolezza solo in anni relativamente recenti.
Quando è mancata mia madre, nel 2007, abbiamo dovuto fare la riesumazione del mio fratellino nato morto e ho presenziato io perché mio padre non era un condizione di farlo.
Questo evento è stato un trauma nel trauma, cosa di cui ho preso consapevolezza solo 5 anni dopo, più o meno, quando in seguito ad una depressione reattiva ad una somma di eventi (morte di mia madre, divorzio, mancato rinnovo del contratto causa blocco assunzioni in sanità), ho iniziato un percorso di psicoterapia.
Percorso che ho ripreso dopo qualche anno perché a volte il buio tende a emergere: non è il buio della depressione in senso diciamo più stretto, però è un buio che si manifesta in tanti modi, si manifestava nel malessere dell'incapacità di essere felici, e va affrontato.
A maggio mio padre è stato poco bene, e in seguito ad accertamenti collaterali è emerso un problema di sindrome mielodisplastica: il midollo smette di funzionare, nel suo caso stava rallentando molto la produzione di globuli rossi e piastrine, non era quindi immunodepresso, ma è una condizione che in alcuni casi è il preludio di una leucemia mieloide acuta.
Lui è nella fascia di rischio medio alto di trasformazione, essendo giovane (70 anni) e sano è stato deciso di procedere con il trapianto di midollo.
Non è una passeggiata: 7 possibilità su 10 di uscirne. Tante? No, in medicina già il 90% è poco.
La comunicazione è arrivata due giorni prima di partire per le ferie, ad agosto, fortunatamente a Genova c'è il miglior centro trapianti di midollo d'Europa, ma nonostante tutto questo fatto è stato sufficiente a farmi riemergere il buio, per cui ho dovuto riprendere un percorso da fine agosto, perché non posso non essere forte, perché io mi prendo cura di tutti, io non posso perdere colpi, devo essere sempre performante sul lavoro, devo essere sempre un porto sicuro per chi ha bisogno, e finisco sempre per trascurare me stesso e non solo.
E non mi vergogno a raccontarvelo: nella vita può capitare di avere bisogno di un aiuto, a volte può essere un ciclo più o meno lungo di colloqui, a volte una terapia... Io fortunatamente ho solo dovuto rimettere a posto, con periodici interventi di manutenzione, alcune tessere del mio puzzle mentale, agli effetti di lutti mal elaborati, senza alcuna terapia farmacologica ma lavorando sulla psiche: questo unicamente perché non ho mai avuto manifestazioni estreme (al massimo un periodo di insonnia), ma soprattutto perché sono riuscito ad averne piena consapevolezza, che è il passo fondamentale per affrontare questo genere di percorsi, e che purtroppo in alcuni quadri patologici non è possibile avere.
Un depresso maggiore difficile abbia la consapevolezza, un bipolare può averlo quando attraversa la fase di equilibrio, ma generalmente non riesce a sfruttarla perché è effimera.
Tutti siamo altro oltre le parole che scriviamo.
Sto leggendo questo post dietro un velo di lacrime. Grazie per la tua testimonianza e un abbraccio fortissimo a te e ai tuoi cari.
Ilaria_Villa 26-10-25 15.42
@ calav
Mi voglio scusare con tutti, ma soffro da 20 anni di depressione cronica, sono seguito da un bravo neuropsichiatra, l'unica cosa che mi fa' stare bene è la musica, ma purtroppo inconsciamente sono affetto da acquisti compulsivi su strumento musicali. Malgrado tutto lavoro da impiegato, suono in due band e faccio da turnista oltre a progetti in studio per una casa discografica per la Rai di Roma. Stringo i denti, prendo farmaci puntualmente come prescritto dal medico e a volte vado fuori di testa e sono spesso di cattivo umore. Quindi il mio sfogo a tutto ciò è dovuto a questo. Domenica avrò un live ma sono 4 giorni che entrare nel mio studio e vedere tutti i miei synth mi fa' stare male, effetto contrario. Mia moglie e i miei figli sono a conoscenza di tutto ciò e dopo tempo mi hanno capito. La depressione è una brutta bestia, ti alzi il mattino pensando che se non mi svegliassi più sarebbe meglio piuttosto che vivere così. Devo trovare uno stimolo eccitante per andare avanti altrimenti crollo e purtroppo questa valvola di sfogo si ripercuote sul mio portafoglio. C'è una vocina dentro me che dice di avere in studio i migliori synth. Tutto qui, mi scuso ancora , ma ogni tanto mi sento punzecchiato e rispondo male. Ciao a tutti
Se hai bisogno, io sono qui. Anzi, siamo qui, tutti noi del forum.
Un abbraccio fortissimo.
mima85 26-10-25 16.54
MrRudyRioly ha scritto:
se davvero il tuo Neuropsichiatra (che poi non c'entra niente con i tuoi problemi) ti ha consigliato di camminare invece che curarti significa che, o lui è un incapace, oppure tu non hai assolutamente nulla.


Non credo intendesse dire tout-court che basta camminare per risolvere il problema (io non lo intendevo, se è questo che si è capito). Ovviamente il fare esercizio fisico all'aperto come camminare, correre, andare in bici eccetera, da solo non è sufficiente e va inteso come complemento ad altri percorsi di cura.

Però queste attività portano comunque dei benefici e integrarle può tornare utile.
calav 26-10-25 18.56
@ mima85
MrRudyRioly ha scritto:
se davvero il tuo Neuropsichiatra (che poi non c'entra niente con i tuoi problemi) ti ha consigliato di camminare invece che curarti significa che, o lui è un incapace, oppure tu non hai assolutamente nulla.


Non credo intendesse dire tout-court che basta camminare per risolvere il problema (io non lo intendevo, se è questo che si è capito). Ovviamente il fare esercizio fisico all'aperto come camminare, correre, andare in bici eccetera, da solo non è sufficiente e va inteso come complemento ad altri percorsi di cura.

Però queste attività portano comunque dei benefici e integrarle può tornare utile.
Senza cura farmacologica, la depressione cronica non puoi combatterla. È un dato di gatto