Roland juno di , è giusto acquistarlo ?

ermusicista 17-10-10 21.32
suoni di plastica, come da tradizione... il juno è piu versatile e bensuonante
JoelFan 17-10-10 22.13
ermusicista ha scritto:
Seleziona il testo da quotare e premi il pulsante "Q" (o ctrl + q) per inserirlo.
suoni di plastica, come da tradizione... il juno è piu versatile e bensuonante


Non mi pare che siano suoni di plastica. Il Juno DI mi pare invece abbia suoni di ottima fattura. Non credo sia molto diverso dal Juno G o Juno Stage.
Crosfader 18-10-10 02.53
Buonasera a tutti,

mi scuso per l'immenso ritardo ma come al solito sempre sempre di corsa...

Dopo 1 anno di utilizzo ecco una mia personalissima recensione del Juno DI, ho deciso di "sezionarlo" così da analizzare pregi e difetti in ogni sua parte.

Lettore USB e Controller modulation pitch


Il lettore usb permette di leggere file mp3 e Wav ( non di scrivere dal Juno )
Non si possono creare cartelle e sottocartelle, il Juno legge i files in un'unica Root principale.
Molto comodo come riproduttore di files, a volte sostituisce un pc portatile, molto utile anche in fase di "pre serata".

Il controller modulation-pitch, varia la propria funzione a seconda della patch (strumento) selezionato.
Ad esempio su alcuni timbri di Hammond, la modulazione sceglie la velocità di rotazione Leslie (veloce/lento), su alcuni timbri chitarristici come con il Banjo, la modulazione permette di stoppare o meno le corde durante l'esecuzione,gran bel lavoro da parte di Roland a mio avviso.


Volume-Mode-Keyboard


Volume è intuibile, la sezione mode permette di accedere al menù del Juno così da poterlo configurare ( non completamente, per quello si necessita del software compreso nella confezione ), midi controller permette al Juno di diventare una tastiera muta e controllare altri Synth o VST.
Preview è una funzione comodissima in fase di editing della patch. Permette l'ascolto di un breve motivo indicativo del genere scelto (giro di basso piuttosto che un motivo pianistico), così da potersi dedicare alla modifica del suono senza dover pensare alle note da suonare ogni volta.
Volume microfonico e reverbero dedicato, si può scegliere dal menù interno al Juno.

Il synth si può splittare, attivare in funzione dual (attenzione si necessita del software per salvare le impostazioni patch in dual e split nei preferiti ), la funzione superlayer è da selezionare con buon senso, troppe volte gonfia il suono a dismisura rendendolo poco piacevole (ad eccezione delle sonorità sintetiche).
Notiamo l'arpeggio, la funzione chord, ed il transpose.

Edited 18 Ott. 2010 1:11
Crosfader 18-10-10 03.24
Il cuore del Juno DI


Questo è il cuore del piccolo di casa Roland.

Lo schermo è semplice e leggibilissimo, si possono scegliere 1300 patch circa , si spazia dai piani ai EP agli organi, insomma le classiche librerie Roland riviste e derivanti dalle recenti serie Fantom.

I comandi a freccia con l'enter e l'exit permettono di navigare molto facilmente all'interno del menu.
Una nota dolente alla qualità di alcune sezioni come quelle hammondistiche e chitarristiche.

A mio avviso di prima qualità gli oltre 300 timbri della sezione synth, una specie di "the best of" dei più famosi analogici di sempre. ( solo per questo motivo Juno DI è da acquistare ).


Song Player e Sound Modify


L'ultima sezione è inerente al player ( riferimento all'ingresso memory stick usb ), e ad alcuni pattern ritmici.
Attenzione non si tratta di un'arranger ma all'interno del synth, ci sono circa un centinaio di combinazioni di patter ritmici , si spazia dal rock al latino americano alla dance, utilissimo per abbozzare idee da concretizzare su pc sequencer (almeno io faccio così con altre fonti sonore )....

Il sound modify permette di modificare il suono in tempo reale.
Ci sono i classici comandi di attacco release reverbero cutoff e risonanza.
Questi comandi rapidi permettono l'editing ed eventualmente il salvataggio del nuovo timbro.

Attenzione: quando si modifica un suono non si modifica mai il sorgente ma ne viene creata una copia!

Riassumendo posso definire così il Juno in pregi e difetti:

PREGI:
Costo
Leggerezza e praticità, un prodotto fresco e facile
Qualità sonora in riferimento al prezzo
Ottima seconda tastiera sul sintetico, fa tutto quello che serve ( a meno che non siate puristi di VA )

DIFETTI:
Tasti leggermente più piccoli della media
Alcune sonorità sottotono e campionate male


Spero di esservi stato d'aiuto!
Ciao!emo
max996 18-10-10 14.35
Bravo Crossfader, ti sei meritato un Thanks da parte mia..

Già che ci sei una delucidazione sul Joystick del Modulation.. dalla foto sembra 3 assi e non 4. ( gli altri mettono 2 rotelle) . sono impostbili i range di funzionamento?

max996
ginox 18-10-10 23.34
Crosfader ,cosa vuol dire un giro di basso e cosa sono 1300 patch circa
Edited 18 Ott. 2010 21:38
Crosfader 19-10-10 01.58
Il joystick è a 3 assi si, ed il range è impostabile sul pitch +/- 12 semitoni


1300 patch sono 1300 "suoni" differenti da poter selezionare.

Un giro di basso è in riferimento al tasto preview che permette di ascoltare una breve demo in riferimento al campione selezionato così da capire meglio la resa sonora della patch selezionata.
Edited 18 Ott. 2010 23:58
paolofanin 11-06-11 11.12
Io l'ho preso ieri, usato a 400 euro ma praticamente nuovo (tenuto benissimo) perché volevo una 61 leggera ed economica per le date estive visto che suoneremo all'aperto in sagre e feste locali e non mi va di portarmi dietro il mio amato macbookpro e la VMK76(che comunque vorrei cambiare perché i 76 non mi servono e pesa troppo per me).
Il tipo che me l'ha venduta è stato gentilissimo e me l'aveva lasciata connessa ad una cassa quindi l'ho provata per benino prima di prenderla e poi a casa ieri sera mi son messo a prepararmi i suoni per i prossimi live: dopo una rapida lettura del manuale ho deciso di utilizzare il modo "FAVORITES" per memorizzare in sequenza i suoni che mi servono. Poi ho scritto su un foglietto i nomi dei suoni (tipo 0-1 fisa, 0-2 piano, 0-3 hammond e così via... stesso metodo che usavo con la Yamaha EX5 per i live). Tra le centinaia di suoni ho trovato pane per i miei denti. Mi servivano in particolare il pianoforte "appuntito" del JD800, una fisarmonica, archi sia in staccato che con attack lento, hammond à la Lord ed un coro - niente da dire, il Juno-di per quello che costa suona bene e rende assai.
Non fraintendetemi, è ovvio che non suona come le ultime workstation, come Oasys o K2600, ma consideriamo anche che nuova costa praticamente 1/5 e per una volta il rapporto q/p è a favore dell'acquirente. Si dice sempre (sarà un luogo comune non lo so) che i produttori di tastiere ci fregano sempre producendo strumenti che valgono molto meno di quel che costano... beh per questa volta Roland è stata onesta ed il Juno di i suoi 550 li vale tutti!
emo
Crosfader 11-06-11 14.32
paolofanin ha scritto:
Io l'ho preso ieri, usato a 400 euro ma praticamente nuovo (tenuto benissimo) perché volevo una 61 leggera ed economica per le date estive visto che suoneremo all'aperto in sagre e feste locali e non mi va di portarmi dietro il mio amato macbookpro e la VMK76(che comunque vorrei cambiare perché i 76 non mi servono e pesa troppo per me).
Il tipo che me l'ha venduta è stato gentilissimo e me l'aveva lasciata connessa ad una cassa quindi l'ho provata per benino prima di prenderla e poi a casa ieri sera mi son messo a prepararmi i suoni per i prossimi live: dopo una rapida lettura del manuale ho deciso di utilizzare il modo "FAVORITES" per memorizzare in sequenza i suoni che mi servono. Poi ho scritto su un foglietto i nomi dei suoni (tipo 0-1 fisa, 0-2 piano, 0-3 hammond e così via... stesso metodo che usavo con la Yamaha EX5 per i live). Tra le centinaia di suoni ho trovato pane per i miei denti. Mi servivano in particolare il pianoforte "appuntito" del JD800, una fisarmonica, archi sia in staccato che con attack lento, hammond à la Lord ed un coro - niente da dire, il Juno-di per quello che costa suona bene e rende assai.
Non fraintendetemi, è ovvio che non suona come le ultime workstation, come Oasys o K2600, ma consideriamo anche che nuova costa praticamente 1/5 e per una volta il rapporto q/p è a favore dell'acquirente. Si dice sempre (sarà un luogo comune non lo so) che i produttori di tastiere ci fregano sempre producendo strumenti che valgono molto meno di quel che costano... beh per questa volta Roland è stata onesta ed il Juno di i suoi 550 li vale tutti!
emo


Mi fa piacere che anche tu abbia scoperto le potenzialità di questo piccolo grande prodotto.
Molto immediata nell'editing, ben suonante e leggerissima!

Ad oggi cerco una sua gemella con 88 tasti pesati (senza troppi fronzoli, meglio suonare e suonare che perdersi in 2000 menù interni al prodotto...).
Ovviamente deve essere altrettanto intelligente nel rapporto qualità/prezzo.
Ad oggi le candidate complementari alle funzioni di Juno DI sono o MOX 8, oppure PC3 76.
lino_z750 11-06-11 14.57
io l'ho appena provata per curiosità . è interessante e pratica, ma poi sono uscito dal negozio con la A33 sotto il braccio