@ tsuki
Il suono Roland,magari un po' aggiornato e modificato,è quello,la pasta è quella,c'è chi lo adora e chi no,secondo mè al di la' dei gusti ogni tanto (non sempre!) tira fuori uno strumento davvero bello,questo a mè sembra notevole,certo la concorrenza è di gran livello,non sara' facile per i Giap sbaragliarla...
Sono un 'VECCHIO'.
Lo sono anagraficamente, quasi,
lo sono musicalmente poichè prediligo musica vecchia alle produzioni più recenti.
Lo sono nella scelta degli strumenti e dei suoni.
Il mio contributo a questa discussione vuole girare intorno ad una questione, il grande ritorno dell'analogico in tutte le sue vesti, un solo strumento non vale i soldi che ci chiedono nella misura di ciò che chiediamo facciano: Roland replica Hammond Rhodes eccetera, ma alla 'Roland'.
Idem dicasi per le altre case costruttrici di strumenti tutto fare che una un tempo i vecchi come me definivano tastiere orchestra.
Io ho acquistato e sono felice possessore dello Jupiter XM Roland. Esso mi consente di riprodurre sonorità che a me servono e che non trovo nei plug in particolarmente adattabili.
Posseggo Modx plus Yamaha e ne ottengo una FM autentica.
Per i Suoni Rhodes, Wurlitzer, Clavinet mi 'accontento' di plug in AIR e di Keyscape, oltre ad altri plug in più o meno adattabili.
Per Hammond per ora ( non sono un grande utilizzatore....) ho plug in Organ di Air, oltre ai suoni che estrapolo da Modx.
Intendo, un solo strumento per esser felice non esiste, in generale.
Il compromesso ci vuole sempre, per cui io credo che sul mercato ormai esistano tanti strumenti con cui adattarsi e trovare il più consono alla 'bisogna'.
Ad esempio io ho sentito un concerto dove il bravo tastierista aveva una Montage 8 Yamaha e YC 61 Yamaha. Trattandosi di un concerto pop il suono Yamaha risultava sempre adatto, mai eccessi di ricerca filologica vintage e suoni scelti con accuratezza e classe.