benjomy ha scritto:
questo è proprio quello che mi sono sempre rifiutato di fare e continuerò a rifiutarmi di fare..
la musica si suona..le sequenze sono la morte dei musicisti..
io quando suono da qualche parte ci tengo sempre a precisare che non ci sono sequenze o basi
Imho dipende da cosa piazzi in sequenza e come utilizzi le sequenze.
Ho visto tastieristi (in situazioni amatoriali, per carità) tener le mani a zonzo per 2 minuti (nel mentre, pad,archi ed effetti andavano da soli), salvo poi suonare un paio di accordi di piano.
Quello non lo capisco, anzi lo trovo ridicolo. Avrei trovato più consono "suonare qualcosa" di quella roba li, dato che le mani in quei 2 minuti erano libere di fare qualcosa. A Sanremo, almeno un accordo su un monofonico,pur di non star li a far vedere di non far nulla, l'hanno messa
Per me l'uso delle sequenze è giustificato se, per forza di cose, suoni praticamente tutto dall'inizio alla fine, ma vuoi comunque far sentire tutte le tue altre idee che arricchiscono il pezzo,che hai registrato tu stesso e le usi come "riempimento" e non come "accompagnamento automatico".
Insomma, io quando sento le orchestre in base che accompagnano i nightwish (tanto per tirare in ballo un tastierista che comunque suona tutto dall'inizio alla fine senza staccare mai le mani dalla tastiera) capisco che senza le sequenze, quel mood metal/orchestrale (unico gruppo "metal" che apprezzo,dato che sono un funkettaro/poppettaro/jazzettaro/bluesettaro/rockettaro incallito

), cesserebbe di esistere, ma sono casi limite.
Mi scuseranno gli "arranger-isti", ma preferisco un loop improvvisato di "percussioni elettroniche" alla base di finta batteria "Grestch" che ha fill tutti suoi e il walking bass che risponde ad un "accordo" (spesso preso in posizione fondamentale, altrimenti l'arranger impazzisce)