@ anonimo
Ma insomma, l'hai provata questa vmk? Impressioni?
Non ho voluto darne a caldo. Ci ho provato in tutti i modi a trovare delle ragioni valide per tenermela. Non ne ho trovata nessuna. I tasti, per il mio modo di suonare, non si addicono al feeling organistico, sembra di avere un pianoforte sotto le dita. Non è pratica dal punto di vista della programmazione. Ha pochissimi cursori, knobs e bottoni, peraltro disposti in maniera da pilotare una daw piuttosto che un organo, pur essendo una versione esplicitamente pensata per suonare gli organi. L'utilizzo con iMPB la rallenta e la impaccia, quando provi ad abbassare velocemente tre drawbars, se ne muovono solo due, e uno a caso rimane mezzo morto, non ha la funzione split (per un controller single manual dedicato agli organi è una assurdità, come del resto è una assurdità che il Galileo non preveda questa funzione in maniera agile, attraverso la selezione e la deselezione delle modalità split e solo-lower.
Insomma, come fare sposare due persone incompatibili. Galileo 2 e VMK161 non sono adatti a stare insieme. Puoi fare cose molto limitate a causa della pesantezza dei tasti, più adatti a dei piani elettrici, e della sua impossibilità di splittarla in due manuali.
Ultimo, ma non ultimo argomento "contro", il peso: sarà che è robusta, ma 11 kg sono troppi. Ne sarebbe valsa la pena se rispetto ai 18 kg del Legend Live, almeno avesse consentito di suonare una keybed leggera con una risposta dei tasti immediata all'attacco (tipo quella del Legend). Niente di tutto questo.
Bocciata!
La riporto indietro e provo con la Roland A800. Altrimenti mi tengo la Edirol e risparmio decisamente. Sarò costretto a portarmi iPad appresso sempre (anche con l'expander), e ad implementare un pedale espressione attraverso un box apposito (che ho). Un po' di complicazioni, ma meglio di buttare soldi.