Come faccio ad essere preciso?

musicaldoc 06-01-09 01.22
Ciao, vorrei avere una vostra opinione su un problema che mi affligge da anni.

Premetto che ho fatto per tanto anni l'autodidatta suonando a orecchio e facendo esercizi di scale e arpeggi senza uno schema ben preciso.
Ora sono 4 anni che prendo lezioni private e faccio i miei bei esercizi ma ho una elevatissima percentuale di "bersagli mancati" sui tasti neri...........sono più le volte che becco il brdo e il dito mi scivola via che quelle che lo centro.

Oltretutto ho una difficoltà pazzesca a mantenere gli studi privi di errori se suono ottavi sopra la velocità 100 x quarti.

Le ho provate tutte, esercizi lenti, veloci, a metronomo e non, ma l'imprecisione rimane emo.

E' dovuta al fatto che ho ormai 45 anni e che da bambino non ho mai studiato tecnica oppure è un mio limite?

Ditemi la vostra opinione per favore.......
Ema996 06-01-09 01.28
Gli esercizzi li esegui ad orecchio o li leggi da partitura????? O meglio..... li leggi una volta e poi li ripeti a orecchio o li leggi ogni volta che li esegui?????? (secondo me la prima che ho detto) Li...... leggi........ una......... volta....... e......... poi....... li.......... ripeti....... a...... orecchio........... (per dirla alla QUELO)
igiardinidimarzo 06-01-09 12.57
tutti possono suonare con 'precisione':

dipende essenzialmente da due fattori:

qualità e quantità di studio.

Più studi con esattezza, più imparerai a suonare senza errori.

Per aver il controllo totale delle tue dita, bisogna fare un lavoro di demolizione degli errori di impostazione (sia fisica che di procedimento nello studio)
e gettare le basi per una tecnica scevra da questi errori.
E poi studiare, sudiare, studiare...

musicaldoc 06-01-09 13.48
Beh, ora la musica la so leggere abbastanza bene, ma preferisco imparare qualunque pezzo lentamente a mani separate e poi unirle salendo gradualmente di velocità eseguendo a memoria il brano o l'esercizio. Ho bisogno di concentrarmi guardando dove metto le dita.

Rimane sempre il fatto comunque che è più la tendenza a far scorrere le dita sulla stastiera mentre "guardo" la partitura.......dico guardo perchè mi rendo conto che durante l'esecuzione le note per me diventano "tracce" da seguire e non note vere e proprie.

Molto probabilmente mi tiro dietro molti errori di impostazione tipo rigidità e tensione nei muscoli della mano che forse sono alla base dei "bersagli mancati", ma non so come eliminarli.

Se, per esempio, ora al computer tengo la mano sollevata di pochi cm dalla tastiera e provo con un movimento veloce del complesso "braccio-mano-dito" a raggiungere un pulsante con un dito fermandomi istantaneamente sopra di questo senza premerlo, non ho un arresto istantaneo e preciso ma molto approssimativo.

Continuo a domandarmi se tutto dipenda da errodi di movimento, se per tutti facendo quanto descritto succede la stessa cosa, o se sono io a non avere una grande coordinazione in movimenti si questo tipo, anche se non ho mai avuto problemi di coordinazione motoria negli sport, anzi.
igiardinidimarzo 06-01-09 13.58
musicaldoc ha scritto:

Molto probabilmente mi tiro dietro molti errori di impostazione tipo rigidità e tensione nei muscoli della mano che forse sono alla base dei "bersagli mancati", ma non so come eliminarli.


probabilmente è così.

Ma se ti segue un insegnante, lui (o lei) ti potrà aiutare certamente.

4 mesi sono pochini per risistemare l'impostazione, soprattutto se non ti attieni fedelmente ai suoi suggerimenti.
Ema996 06-01-09 15.37
Il mio consiglio è di sforzarti a leggere la musica, Guarda lo spartito e poco la tastiera, i movimenti diverranno automatici...... finchè suonerai con gli occhi e le orecchie sbaglierai sempre..... devi suonare con la testa...emo
am0 06-01-09 15.45
Ora verrò nebulizzato da _Daniele_ ma ti consiglio un approccio "non canonico" al problema.
Prova con una tastiera leggera. Più leggera è, meglio è.

Da cosa dici, suppongo che tu non stia ancora affinando il tocco. L'uso di una tastiera leggera ti aiuta ad affinare la precisione. Se tu avessi a disposizione un organo quattrocentesco o anche un clavicembaloemo sarebbe ancora meglio.
Questi strumenti come li sfiori suonano, soprattutto gli organi (non quelli rinascimentali) hanno un meccanismo per cui il tasto, dopo una lieve pressione... ti scappa dalle dita e viene abbassato dalla pressione dell'aria, e, soprattutto sugli acuti, il transitorio iniziale è minimo e la canna suona immediatamente.
Questo ti costringe ad essere molto più preciso rispetto al tasto di un pianoforte che richiede comunque una certa energia per essere azionato (vedo già daniele che prepara la mannaiaemo).
Insomma, il piano ti permette più sbavature.
Prova con un suono senza dinamica. Uno tipo "popcorn", è implacabile.
Edited 6 Gen. 2009 14:47
nubi 06-01-09 18.23
o semplicemente suona senza spinta sul pianoforte, con la minima pressione e il minimo suono...
se si abitua al synth quando torna sul piano rischia di spingere di dita, irrigidire la mano e essere punto e a capo.
Edited 6 Gen. 2009 17:31
musicaldoc 06-01-09 22.27
Oddio.....io faccio esercizi alternativamente su un C3 Yamaha e una master A-37 Roland.

Quando uso troppo la A-37 mi sembra di perdere ulteriormente in precisione.

Quando uso il piano invece mi sembra di avere risultati migliori anche se onestamente mi rendo conto che avete ragione quando sospettate che non bado molto al tocco e privilegio la "decisione" con cui "colpisco il tasto, pensando (magari erroneamente) che questo migliorerà la mia precisione.

......che consigli mi date per rendere naturali i imiei movimenti?
am0 06-01-09 22.34
che bello l'avatar della S.H.A.D.O.
Straker fu il mio mito da giovincelloemo
musicaldoc 06-01-09 23.19
am0 ha scritto:
che bello l'avatar della S.H.A.D.O.
Straker fu il mio mito da giovincelloemo


....emo beh se è per questo ho tutta la collezione in dvd dei telefilm UFO.... Straker Foster e soprattutto il tenente Ellis emoemo della base luna erano i miei miti emo
anonimo 06-01-09 23.38
@ am0
Ora verrò nebulizzato da _Daniele_ ma ti consiglio un approccio "non canonico" al problema.
Prova con una tastiera leggera. Più leggera è, meglio è.

Da cosa dici, suppongo che tu non stia ancora affinando il tocco. L'uso di una tastiera leggera ti aiuta ad affinare la precisione. Se tu avessi a disposizione un organo quattrocentesco o anche un clavicembaloemo sarebbe ancora meglio.
Questi strumenti come li sfiori suonano, soprattutto gli organi (non quelli rinascimentali) hanno un meccanismo per cui il tasto, dopo una lieve pressione... ti scappa dalle dita e viene abbassato dalla pressione dell'aria, e, soprattutto sugli acuti, il transitorio iniziale è minimo e la canna suona immediatamente.
Questo ti costringe ad essere molto più preciso rispetto al tasto di un pianoforte che richiede comunque una certa energia per essere azionato (vedo già daniele che prepara la mannaiaemo).
Insomma, il piano ti permette più sbavature.
Prova con un suono senza dinamica. Uno tipo "popcorn", è implacabile.
Edited 6 Gen. 2009 14:47
emoemoemoemoemo
Dai, faccio finta di non aver letto quello che hai scritto o magari che lo hai fatto sotto effetto di un cannone!!!emoemo
Chi più e chi meno avete dato tutti degli ottimi suggerimenti al nostro amico, ma forse manca il suggerimento più importante, quello che è la base di una buona precisione nel suonare: IL TEMPO!!!
Credo che il nostro amico abbia problemi a portare il tempo in maniera precisa e costante.Ed è questo il problema che hanno un pò tanti pianisti che non hanno una buona preparazione tecnica alle spalle.
Quindi il consiglio che dò al nostro amico è quello di lavorare per un pò di tempo con il metronomo e non necessariamente a velocità elevate, anzi più è lento e più si acquista precisione
Poi se vuoi altri suggerimenti, visto che sei di milano, puoi venirmi a trovare nella mia scuola di jazz appunto a milano (così è la volta buona che cambi maestro, che molte volte è proprio lui la causa di certi difetti)


musicaldoc 06-01-09 23.57
mmm....cavoli mi avete beccato in pieno......Cerco sempre di studiare a metronomo, proprio perchè il TEMPO è stato sempre un'entità astratta per me finchè ho strimpellato solo ad orecchio.

Ok cercherò di avere pazienza lavorando lentamente e vediamo se ci saranno risultati, seguendo il mio maestro che è anche un mio caro amico oltretutto oggettivamente molto bravo.

Secondo voi, sinceramente, è un'utopia pensare di raggiungere risultati buoni (non oso dire"virtuosismi") avendo cominciato a studiare seriamente solo over 40 e, soprattutto, mai da giovincello?

P.S.
Daniele, dove insegni?
Edited 6 Gen. 2009 22:57
anonimo 07-01-09 00.11
@ musicaldoc
mmm....cavoli mi avete beccato in pieno......Cerco sempre di studiare a metronomo, proprio perchè il TEMPO è stato sempre un'entità astratta per me finchè ho strimpellato solo ad orecchio.

Ok cercherò di avere pazienza lavorando lentamente e vediamo se ci saranno risultati, seguendo il mio maestro che è anche un mio caro amico oltretutto oggettivamente molto bravo.

Secondo voi, sinceramente, è un'utopia pensare di raggiungere risultati buoni (non oso dire"virtuosismi") avendo cominciato a studiare seriamente solo over 40 e, soprattutto, mai da giovincello?

P.S.
Daniele, dove insegni?
Edited 6 Gen. 2009 22:57
sono in vle monza
Se vuoi sapere altro scrivimi a musicitaly@gmail.com
grecof74 10-01-09 17.47
Ciao, per migliorare la tua precisione prova a fare questa tipologia di esercizi:
scegli un pezzo in cui la ritmica vada per ottavi (ex. una cadenza, una scala o un passaggio virtuoso che non riesci ad eseguire senza essere impreciso) e studialo con l tre varianti che ora ti dico:
1 - pensa l corme come fossero puntate ossica croma-punto-semicroma ed esegui l'intera frase allungando un po di più il valore della croma puntata e accorciando quanto più puoi lo spazio tra la semcroma e la croma puntata. la durata eccessiva della croma puntata ti erve a preparare l'esecuzione (prendee la mira) delle due dita che andranno a suonarela semcroma e l'altra croma puntata successiva. suona il tutto con molta forza e convinzione nelle dita. fai il passaggio decine e decine di volte finche non ti senti padrone della frase.
2 - ora pensa tutta la frase al contrario, cioe come fosse scritto semcroma-croma-punto, ossia l'esatto opposto della cellula ritmica del punto 1. anche qui allunga il valore della croma puntata e accrocia quello della semicroma. fai il passaggio decine e decine di volte finche non ti senti padrone della frase.
3 - ora pensa le crome in gruppi di quattro, fermati sulla prima e prepara l'esecuzione delle altre tre in modo da farle velocissime e precisissime legandole alla prima croma della nuva quartina (croma sulla quale ti fermi e prepari le altre tre del nuovo gruppo). Non so se sono riuscito ad essere chiaro. in pratica supponendo di essere in 4/4 tu ti fermi sulla prima froma che c'è sul 1° e terzo movimento di ogni battutae le altre le spari velocissime. fai il passaggio decine e decine di volte finche non ti senti padrone della frase.
fatte queste tre varianti esegui la frase così com'è sullo spartito. vedrai che miglioramento stratosferico.
io ho usato questo sistema delle varianti nei miei studi al conservatorio, nei passaggi a carattere virtuoso e ancora oggi, al corso di jazz faccio altrettanto. Risultato: POTENZA, VELOCITA' E PRECISIONE (QUESTI ESERCIZI VALGONO ANCHE COME TECNICA...SONO UNA VERA E PROPRIA PALETRA). ho usato questa tecnica anche per lo studio del "Volo del calabrone" e per honky tonky train blues.
Spero di non averti creato troppa confusione ed averti aiutato in qualche modo.
il seistema funziona...fidati ciaoemo
musicaldoc 13-01-09 03.57
OK grazie, sei stato molto chiaro, proverò, anche se i problemi li riscontro soprattutto quando devo fare passaggi veloci dove è necessario lo spostamento di tutto il complesso avambraccio-mano-dita.

Quello che ho notato comunque è che quando studio ho indiscutibilmente quasi un senso di ansia addosso che mi fa dubitare delle mie possibilità, che mi fa irrigidire le braccia e che soprattutto mi fa perdere concentrazione.....mi scopro spesso a pensare ad altro mentre suono....puoi immaginare il risultato tecnico-musicale in quel momento emo

La difficoltà di concentrazione è stata sempre una mia compagna di vita...forse oltre a nuovi esercizi mi serve pure un ipnoterapista emoemo
grecof74 13-01-09 09.51
Tranquillo, non ti serve un ipnoterapista. Magari ti è sufficiente scegliere dei pezzi che soddisfino meglio le tue esigrenze e che meglio catturino la tua attenzione. Personalmente non mi capita mai di distrarmi mentre suono, anzi molto spesso mi succede il contrario...non mi rendo conto di ciò che accade intrno a me. Comunque prova a scegliere dei pezzi più idonei alla tua personalità e al tuo modo di suonare e si ti rendi conto di distrarti, cambia pezzo, non startene due ore sempre sullo stesso. Quando studiavo per il diploma, per poter avere sempre il massmo della concentrazione il mio maestro mi consiglio di dividere lo studio in mezzo'ore, es. mezz'ora di bach, mezz'ora di beethoven, mezz'ora di debussy ecc. per poi rifare il giro. Funzionava alla grande, lo studio così era molto variegato.
ciaoemoemoemo
stormbringer 14-01-09 11.51
ottimo il consiglio delle varianti ritmiche, è utilissimoemo
grecof74 14-01-09 12.28
thank you!!!emo
kla777 23-02-15 13.04
salve buongiorno e complimenti per il forum vorrei chiedere consiglio utile studio da poco con walter savelli ma non riesco a capire gli arpeggi in ottavi con iinervoice diversamente dal semplice arpeggiare qualcosa ci sono arrivato ...emo lui mi consiglia di applicare innervoice tipo come un onda sinoisuidale se si scrive cosi perdonatemi
eseguendo l esercizio precedentemente lui mi diceva che facevo solo arpeggi ma senza innervoice se qualcuno mi spiega cosa significa forse intende un arpeggio l ultima nota legata alla prima piu vicina dell arpeggio successivo
una certammusicalita se ho capito bene...
il problema diventa difficile quando ci sono due arpeggi nella stessa battuta come legarli
sto provando in un modo
studio da poco pianoforte moderno con walter savelli
grazie