Capisco che lo studio di un pezzo è arrivato alla fine quando...
canta.
Al di là delle imprecisioni e piccoli errori, che tendenzialmente sistemo alla fine, con lo studio del singolo passaggio (se è lì che inciampo mediamente più spesso), lento e forte, magari con le varianti etc...
Io capisco che sono arrivato alla fine dello studio di un pezzo quando mentre suono, o anche mentre penso ai passaggi, lui canta!
Prima delle rifiniture può anche essere "spezzato", posso interrompermi un attimo perché devo girare pagina
o asciugarmi le mani per un attimo, non mi interessa, ma anche ogni frammento deve essere al suo posto giusto, nel modo giusto.
So che deve venir fuori con naturalezza, ogni accento giusto, ogni nota che deve uscire esce, ogni nota che si deve sentire (tutte!) si sente, pulita e cristallina; tutto, dall'inizio alla fine, io "lo sento
come deve essere".
In quel momento il brano canta da solo e si fa cantare (spesso canto con lui
).
E allora posso prendere lo spartito, andare riguardarmi i passaggi su cui inciampo e li ripasso: mente, orecchio e dita (la memoria del musicista è scomponibile queste 3 parti).
Non prima!
Vedila come una scultura: lo studio l'hai finito quando manca la lucidatura del marmo, le rifiniture e i piccoli dettagli sono ancora da incidere; ma sai perfettamente dove e come metterli... e quel blocco di marmo senza forme ora lo vedi già finito.