Aiuto per ricreare i preset del soloist con un synth?

Qui ho trovato un video molto bello: http://www.youtube.com/watch?v=sMyCQUSgvfo
Tony Banks lo eseguiva con un ARP Pro Soloist che è stato praticamente il primo synth con preset già pronti, ma non ho trovato nessun dettaglio su internet su quali erano i preset, e in particolare quali ha scelto Banks per il solo di Cinema Show...
Ho acquistato un MFB Synth II con cui mi sto avvicinando al mondo dei synth analogici, ma purtroppo agendo come una scimmia su tutti quei pomelli non riesco ad ottenere qualcosa di simile...
Eppure ci sarebbero ben 3 VCO contro l'unico VCO del Soloist...

Qualcuno ha qualche pezzo di questo puzzle? Ad esempio quali sono i preset di Cinema Show? Oppure suggerimenti su impostazioni dei VCO/LFO/VCA per ricreare timbriche simili?

grazie!

i preset che usa per cinema show sono praticamente impossibili da trovare in rete ma non così impossibili da capire:
tenete aperto questo video mentre leggete:
1)brass fino al minuto 0:49,
2)un suono dipo di tuba fino a 0:52,
3) corno inglese per tutti gli arpeggi fino a 1:01,
3) non lo so fino a 2:05,
4) un onda quadra (square, ) con un più o meno la risonanza a 5 su 10 e il generatore d'inviluppo del filtro che è tutto un decadimento,
5) di nuovo brass da 2:52 alla fine.
se vuoi c'è un vst che io dovrò decidermi a comprare più prima che poi che è l'AM ProSolovst. è un prodotto fatto da appassionati ma è l'unico che c'è e nei commenti del sito ne parlano tutti bene, perciò dovrebbe andare bene
Ago

il soloist, quasi per assurdo è ricreabile con quei sint che non hanno troppa "profondità" e grossezza.
Infatti il soloist/ Minitmoog- satellite/ SH1000 erano i parenti poveri, a volte erano delle semplici onde con un unico oscillatore abbinate a filtri semplici ( addirittura di soli 6db/ottava passabasso o passaalto).
Pero' si riusciva ad avere suoni particolari e molto caratterizzanti.....
io avevo il satellite della Moog. terribile come synth in se stesso, pero' uno dei preset ( "lunar" per la precisione) era davvero spettacolare.....

riuscivi davvero a ricreare (più o meno, ovviamente) il prosoloist con il satellite?

no, mica tanto.
troppo limitato ( che è tutto dire....)

non è che qua su supportimusicali c'è qualcuno che ha (avuto) un prosolovst??? spargete la voce perchè interessa anche a me

Ahivoi, il pro-soloist è fintamente un synth semplice.
L'unico VCO ha due forme d'onda che vengono spesso usate contemporaneamente.
E' inoltre dotato sia di LPF (di derivazione 2600) che di HPF.
Oltre ad essi sono presenti dei filtri risuonatori fissi (non modificabili).
Gli inviluppi mi sembra siano un ADSR ed un semplice AR.
L'elenco non è esaustivo, ma tanto per capirci sulla "semplicità"............
Tutte queste piccole ma importanti cose, sono configurate nei preset nelle maniere più diverse quasi ci si trovasse di fronte ad un modulare con piena libertà di connessione.
Tanto per intenderci può capitare che la sawtooth, sdoppiata, passi per il filtro passa basso controllato dall'ADSR e per un risuonatore, mentre la quadra finisca direttamente in un altro filtro risuonatore, che magari ritorna nel passa basso........o nel passa alto..........
Insomma, ogni preset ha una architettura a sè stante, un cammino di sintesi diverso.
E' per questo motivo che, seppure sia comunque possibile arrivare vicino al suono voluto, non è proprio (IMHO) così facile arrivare alla clonazione.
Per avere un'idea della cosa basta scaricarsi il service manual che si trova facilmente in rete.
In esso sono contenuti, per ciascuno dei preset, dei diagrammi di flusso che spiegano il cammino delle forme d'onda, dall'oscillatore all'ampli.
Il problema è che quando si vede che il segnale passa per il filtro risuonatore "trumpet" è impossibile sapere per certo (a meno di non verificarlo attraverso l'esame dei componenti elettronici) cosa diavolo farà quel filtro alla nostra forma d'onda.
Per risolvere il problema alla radice, io utilizzo un clone a rack del pro soloist.

non è la risposta che volevo sentire....



suggerimento molto interessante, ho già googolato qualche link, ora ci do un'occhiata!



Eh, così non vale

Non sapevo esistessero dei cloni... mi puoi dire qualcosa di più?
grazie!

per Ago: ho visto il VST che suggerisci, l'AM ProSoloVst... sembra interessante, ma a questo punto si riaprirebbe un dramma senza fine per me.... finora ho sempre rifiutato di suonare con un VST, e non ho mai investito molto in questa direzione... così invece dovrei cercare una scheda audio all'altezza (mica posso far uscire il ProSoloVst da una SoundBlaster)... e via con la girandola "meglio M-Audio ProFire o RME o altro....?"....

Si tratta di uno strumento realizzato artigianalmente in Finlandia, ormai più di qualche anno fa, a livello di DIY professionale. Costruzione spartana, 1 unità rack, e sul pannello solo un pulsante led multifunzione, il pulsante di accensione, ed il potenziometro del volume. La programmazione si fa via MIDI, ci sono 64 locazioni di memoria liberamente modificabili.
Non credo che il costruttore li faccia ancora.

A me sembra una saw con un minimo di attack e release sull'amp.
Le scalette ascendenti e discendenti invece sono fatte con una quadra a pwm stretto.
Non mi sembra che ci sia l'intervento di filtri.

qui c'è qualcosa

Lo so, anche a me non piace lavorare (ancora peggio live) con un computer incluso nel set-up
L'unica via di scampo sarebbe una V-Machine, cioè uno scatolotto prodotto da SM Pro Audio che ti può contenere un bel pò di VST.
Altrimenti se vuoi il massimo c'è Open Labs, cioè una ditta che produce tastiere enormi che inglobano un computer dentro di sè. Il modello di punta è la Neko XXL. Più di così...
Comunque la cosa migliore secondo me è
V-machine con dentro AM Pro-Solovst e Arturia Minimoog. con questo kit fai tutto...
Ago

Peccato che il clone non lo facciano più....
E neanche l'originale....

Dove posso trovare dei Soloist? Qual'è la valutazione corrente di un Pro Soloist?

Da una rapida occhiata al service manual, i due timbri utilizzati, telstar e fuzz guitar II, sono ricavati da onda quadra.
Nel primo caso, c'è il passaggio attraverso lo HPF e poi via con LPF, che condivide l'inviluppo col VCA
Nel secondo caso la faccenda è più complessa: l'onda quadra è indirizzata in parallelo a tre risuonatori ed al filtro HPF. Dai risuonatori il segnale va diretto al VCA. Il segnale che invece viene processato dallo HPF, viene sommato a quello che esce da uno dei risuonatori e passa attraverso il LPF.


Piccola chiosa: il brano linkato appartiene all'album The Lamb.....ec etc e contiene alcuni piccoli trucchi ed alcune soluzioni armoniche alle quali spesso il buon Tony ricorreva.
L'esecuzione e la trascrizione sono più che buone, a parte qualche accordo non del tutto giusto ed alcune note mancanti sul fraseggio veloce iniziale (arpeggio discendente in Bmin). Inoltre, nella parte arpeggiata (il brano è in 9/8) gli accordi sottostanti cambiano ogni due terzine. Lì ne manca qualcuno.

Il PoSoloist è (quasi) introvabile, però si può trovare, anche se è un pochino raro, un synth prodotto sempre da ARP che è la copia esatta del ProSoloist, cioè ARP Pro/DGX, che è identico al ProSoloist, però ha gli slider più comodi di quei becchi di canarino che ci sono sul ProSoloist, e (solo per i suoni) invece che le palette da tirare su e giù, ci sono dei pulsantini stile Prophet-5 arancioni con led per ogni suono.
Cambia anche un pochino la colorazione, nero e arancione
Come vedi è praticamente uguale al prosoloist. e profuma di affare
Su Mercatino musicale ce n'è una, ma fino a poco tempo fa ce n'era un altra con anche la foto.
Test di un Pro/DGX su YouTube, e per noi fan di Tonuzzo e dei Genesis assolo di In the cage sul Pro/DGX
P.S.: parlando del video di In the cage, noterai dei pulsanti che quello che ha messo il video ha incorporato nel synth, spiegazione:
"These are 12 switches for quarter tone scale tuning usually used in Middle Eastern music. The black switch on the left decides whether the selected note goes upwards or downwards quarter of a tone "
Ago

nessuno è perfetto (anche se questo qua ha proprio una faccia da scemo)

telsar è quello usato per gli arpeggi a due mani e fuzz guitar per il resto, ho capito bene?


ho trovato una cosa mooolto interessante riguardo a prosoloist, pro/dgx & co.:
il suono fuzz guitar è un suono moolto singolare, secondo me difficile da creare anche su un modulare:
il suono inizia con un suono di pulse "stretto" (tipo 10%) e poi si allarga sempre di più fino a diventare quadra al 50%!!!! guardate qua (no commento sull'onda di noise)
immagine scattata su un arp esplorer, cioè un synth tipo prosoloist, solo senza i preset e molto più synth degli altri fratelli(ni)

Si chiama pwm, pulse width modulation, lo fanno tutti i sintetizzatori degni di questo nome, cioè permettono di variare la larghezza dell'impulso da 0 a 50% (onda quadra simmetrica) con un modulante, inviluppo, lfo, o altro.

a quei tempi, un mese fa, ero proprio una scarpa
che bello rileggere i vecchi thread
volevo solo dirvi che dopo 11 minuti di lavoro ho ricreato un suono di Telsar sul Little Phatty (il filtro va messo su 2 poli).
Comunque non riesco bene a capire perchè il ProSoloist, solo apparentemente un giocattolino ridotto all'osso, sia così poco programmabile...
per rendere il prodotto più economico?

.

E' difficile con un synth come il tuo riuscire a riprodurre la espressività del prosoloist.
L'arp, oltre ai settaggi presettati del VCO, dell'AMP e del FILTRO. Ma soprattutto ha anche memorizzati in rom tutti i controlli di espressione legati all'aftertouch. Controlli che sono attivabili anche contemporaneamente.

Con i 2 LFO del mfb qualcosa si puo' fare certo, ma per avere un risultato credibile serve una macchina con almeno sei slots per le modulazioni.