Come suona un revox a77 (audio inside)

ziokiller 03-12-09 01.13
Facendo seguito a questa discussione, ho pensato di pubblicare un test audio.

Attenzione: download bello pesante (circa 70 Mb), ecco il file Test_Revox_A77_1969_Quantegy_478.zip

Nel file zip troverete quattro files WAVE uncompressed a 44100 Hz / 16 bit che contengono due test di ascolto di un registratore Revox A77 Mark I del 1969 caricato con un nastro Quantegy 478 nuovo, vergine, di recente produzione. I files con la dicitura 3-34 contengono la registrazione a 3 pollici e tre quarti al secondo, mentre quelli con la dicitura 7-12 contengono la registrazione a 7 pollici e mezzo al secondo.

Per il test ho voluto scegliere due famosi brani dei Pink Floyd, uno è "The Great Gig in the Sky", registrato nel 1973 su supporto ovviamente analogico, l'altro è "What do you want from me", seconda traccia del disco The Division Bell, registrato nel 1994 su supporto digitale.

Innanzitutto diciamo che per capire il test bisogna ascoltare con attenzione, e per ascoltare non intendo "sentire distrattamente a basso volume con le cassettine del computerino portatile che una distorce un po' perché c'è finita la Coca Cola dentro", no, per "ascoltare" intendo posizionarsi davanti ai propri migliori ascolti da studio o da salotto, ad un volume adeguato all'ascolto ed in un ambiente silenzioso, oppure indossando le proprie migliori cuffie dedicandovi cinque minuti di attenzione.

All'inizio di ogni traccia wave ho volutamente lasciato dello spazio vuoto in cui si potrà sentire inizialmente un leggerissimo fruscio, dato dallo stadio di preamplificazione del Revox quando è in STOP, poi si sente un click, e quello è il solenoide che avvia la registrazione, poi si sente entrare un altro fruscio. Ecco, questo è il reale fruscio prodotto dal nastro, e potrete notare che nelle registrazioni fatte alla velocità di 7 pollici e mezzo al secondo è leggermente più presente e più brillante rispetto alle registrazioni fatte a 3 pollici e un quarto al secondo.

Per quanto riguarda il brano "The great gig in the sky", noterete anche che all'inizio della traccia entra un ulteriore fruscio, ben più presente di quelli precedenti. Questo è il fruscio originale del disco, presente ovviamente anche sul CD rimasterizzato nel '93.

I livelli di registrazione sul nastro li ho volutamente tenuti "belli caldi", un po' sopra lo 0 dB, proprio per sfruttare quanto più dinamica possibile e alzare il rapporto Suono/Rumore.

In definitiva, come potete notare, questa macchina, con i suoi ben 40 anni di vita, suona ancora come se fosse nuova e non ha proprio nulla da invidiare, a livello qualitativo, al più moderno e performante CD o mp3 che sia.

Lunga vita al nastro analogico! emo

Se non vi basta o se credete che da questi ascolti non si riesca a notare nulla di rilevante, suggeritemi altri tipi di prove, per esempio con segnali di test (sine 1 KHz, white noise, pink noise, ecc.) oppure altri brani, o del parlato, o il suono di qualche synth, ecc. Provvederò volentieri a pubblicarne degli altri.

bobkurzweil 07-12-09 02.00
non vorrei inutilmente rinfocolare una discussione analogico contro digitale che
non mi pare abbia piu' senso; oggi con una buona scheda audio si registra in 96k
24 bit senza apparenti contaminazioni del digitale su quanto udito in diretta, con
un investimento molto modesto.
Secondo me il nastro, soffio e scarsa praticita' a parte, migliora l'ascolto perchè
aggiunge "un calore" analogico che per quanto gradevole, rientra nel novero
delle distorsioni, intese come differenza dall'originale, piacevole, quindi un plus:
quindi rientrerebbe nella categoria degli fx.
Non per niente si fano passare registrazioni digitali per valvole e nastri per
ottenere quel qualcosa in piu' che il digitale non puo' dare in quanto troppo
pulito...
I miei ricordi dell' uso dei Revox sulle radio private al loro esordio è ricco di
ricordi belli e brutti, secondo se si comparava coi nastri a cassetta anche di qualita'
o bisognasse inc***rsi per una bobina smangiucchiata per qualche motivo...
Oggi, almeno quel livello di registrazione analogica lo vedo molto male, se non
per qualche limitata sperimentazione...
Studiare bene i perchè di certe piacevolezze potrebbe comunque servire
ad implementare qualcosa di nuovo sui sistemi digitali attuali che piu' di tanto
non possono dare; se si pensa poi che lo standard d'ascolto di massa dall'avvento
del CD in poi è diminuito invece di aumentare: l'mp3 e' veramente la morte nella
qualita' della musica... e non si intravede neppure la necessita' di andare oltre...
La societa' dei media è basata sul video e li' se n'è fatta di strada, l'audio conta
molto, molto meno...
Edited 7 Dic. 2009 1:02
simoplak 07-12-09 10.28
ziokiller ha scritto:

In definitiva, come potete notare, questa macchina, con i suoi ben 40 anni di vita, suona ancora come se fosse nuova e non ha proprio nulla da invidiare, a livello qualitativo, al più moderno e performante CD o mp3 che sia.



...non sono molto d'accordo..sei semplicemente appassionato dell'analogico emo!

mi sono perso un passaggio però: ma da quale sorgente sei partito per registrare sui nastri?
barbetta57 07-12-09 12.50
bisognerebbe fare una prova seria: partire da un segnale identico e registrarlo simultaneamente, senza compressori o altro, direttamente su nastro e su daw. forse si potrebbe utilizzare un generatore di frequenze e registrare singolarmente le varie frequenze mantenendo i vu/ledmeter a zero. poi, riascoltando il tutto, si potrebbe rivedere quanto viene perso e quanto no nei due sistemi.
nella mia modesta opinione (che non può essere altro che modesta, come dice il mio compare) il "sentire meglio" del nastro deriva appunto da una serie di fattori dovuti alla distorsione analogica, che da anni siamo abituati a sentire come "ben suonante". in effetti, nulla vieta di ricorrere ad essa per colorare il prodotto, ma, stando alle specifiche tecniche, come rapporto s/n, separazione stereo, banda passante e dinamica effettiva il nastro è molto più povero del digitale, senza correttivi come il dolby o altri processori. ho un A77/38 cm/s anch'io, anche se non ho nessuna intenzione di spendere una cifra per un nastro nuovo, magari faccio due prove
kyma1999 07-12-09 13.02
sn prove che hanno gia fatto da 20 anni, e gia si conosce la risposta:

Il digitale suona piu pulito, preciso e nitido....

l'analogico invece suona piu "personale", spesso è percepito con piu calore, ma a volte questa personalità puo non essere gradita, puo essere (come diceva zio nell'altro post) imprevedibile
...ad esempio nella musica classica appena uscirono i sistemi digitali fu abbandonato l'analogico, gia molto prima che venissero adottati come standard nel mondo pop rock, e subito sbandierato sui CD la famosa sigla DDD (ossia registrazione digitale,editing digitale e mastering digitale) proprio perchè il suono neutro e altamente fedele era richiesto come must, per ricostruire esattamente cio che l'orchestra ha suonato.

I musicisti Funky,Acid Jazz, Soul etc invece ad esempio, che si ispirano e si ispireranno alla vecchia scuola anni 60/70, (come anche jamiroquai nei primi dischi) ricercano e ricercheranno sempre l'analogico proprio xkè riproduce meglio quelle sensazioni....dato che i dischi da cui si ispirano erano fatti cn questa tecnologia.
Anche chi è alla ricerca di una batteria che suoni beatlesiana....che c'è di meglio di un Ampex MM1000 a 16 tracce su 2 pollici, pre ampli EMI TG (o chandler) e compressori valvolari fairchild?

Quando però è richiesta la pulizia totale e l'assenza di colorazioni in registrazione (ovvero nel 80% dei casi) pro tools o un sistema digitale è la prima scelta.
Anche perchè il suono puo essere colorato in seguito con plugins o processori esterni come channel strips, equalizzatori, compressori etc....

Nel mondo pro tools ci sn due plug ins eccezzionali: McDSP AC (analog channel) e DUY Tape Saturator....vengono usati sui bus, sul master....quando si mixa si lascia sul master prima di mixare per far si che questa saturazione influenzi le decisioni di mixaggio.
Purtroppo in ambienti nativi come cubase cè meno scelta almeno cn i nomi importanti...steinberg aveva fatto in collaborazione con Spectral design Magneto, ma nn era il massimo della vita.

Edited 7 Dic. 2009 12:06
ziokiller 07-12-09 15.24
simoplak ha scritto:
da quale sorgente sei partito per registrare sui nastri?


Ho collegato il mio fido lettore CD Philips CD350 del 1987 direttamente all'AUX IN del Revox.
simoplak 07-12-09 15.29
@ ziokiller
simoplak ha scritto:
da quale sorgente sei partito per registrare sui nastri?


Ho collegato il mio fido lettore CD Philips CD350 del 1987 direttamente all'AUX IN del Revox.
emo
stesgarbi 07-12-09 16.10
@ ziokiller
Facendo seguito a questa discussione, ho pensato di pubblicare un test audio.

Attenzione: download bello pesante (circa 70 Mb), ecco il file Test_Revox_A77_1969_Quantegy_478.zip

Nel file zip troverete quattro files WAVE uncompressed a 44100 Hz / 16 bit che contengono due test di ascolto di un registratore Revox A77 Mark I del 1969 caricato con un nastro Quantegy 478 nuovo, vergine, di recente produzione. I files con la dicitura 3-34 contengono la registrazione a 3 pollici e tre quarti al secondo, mentre quelli con la dicitura 7-12 contengono la registrazione a 7 pollici e mezzo al secondo.

Per il test ho voluto scegliere due famosi brani dei Pink Floyd, uno è "The Great Gig in the Sky", registrato nel 1973 su supporto ovviamente analogico, l'altro è "What do you want from me", seconda traccia del disco The Division Bell, registrato nel 1994 su supporto digitale.

Innanzitutto diciamo che per capire il test bisogna ascoltare con attenzione, e per ascoltare non intendo "sentire distrattamente a basso volume con le cassettine del computerino portatile che una distorce un po' perché c'è finita la Coca Cola dentro", no, per "ascoltare" intendo posizionarsi davanti ai propri migliori ascolti da studio o da salotto, ad un volume adeguato all'ascolto ed in un ambiente silenzioso, oppure indossando le proprie migliori cuffie dedicandovi cinque minuti di attenzione.

All'inizio di ogni traccia wave ho volutamente lasciato dello spazio vuoto in cui si potrà sentire inizialmente un leggerissimo fruscio, dato dallo stadio di preamplificazione del Revox quando è in STOP, poi si sente un click, e quello è il solenoide che avvia la registrazione, poi si sente entrare un altro fruscio. Ecco, questo è il reale fruscio prodotto dal nastro, e potrete notare che nelle registrazioni fatte alla velocità di 7 pollici e mezzo al secondo è leggermente più presente e più brillante rispetto alle registrazioni fatte a 3 pollici e un quarto al secondo.

Per quanto riguarda il brano "The great gig in the sky", noterete anche che all'inizio della traccia entra un ulteriore fruscio, ben più presente di quelli precedenti. Questo è il fruscio originale del disco, presente ovviamente anche sul CD rimasterizzato nel '93.

I livelli di registrazione sul nastro li ho volutamente tenuti "belli caldi", un po' sopra lo 0 dB, proprio per sfruttare quanto più dinamica possibile e alzare il rapporto Suono/Rumore.

In definitiva, come potete notare, questa macchina, con i suoi ben 40 anni di vita, suona ancora come se fosse nuova e non ha proprio nulla da invidiare, a livello qualitativo, al più moderno e performante CD o mp3 che sia.

Lunga vita al nastro analogico! emo

Se non vi basta o se credete che da questi ascolti non si riesca a notare nulla di rilevante, suggeritemi altri tipi di prove, per esempio con segnali di test (sine 1 KHz, white noise, pink noise, ecc.) oppure altri brani, o del parlato, o il suono di qualche synth, ecc. Provvederò volentieri a pubblicarne degli altri.

Eeeeeehhhh . . . . caro Zio . . .
mi sa che ti sei compromesso . . . .
Adesso la nostra aspettativa è quella di un bel "Plugin Revox"
emo
bobkurzweil 07-12-09 18.23
mi associo...ci potrebbe scappare un "worm mastering" o giu' di li'
barbetta57 08-12-09 02.39
non c'entra moltissimo con la discussione, o relativamente, ma, visto che i nastri delle mie bobine hanno praticamente i buchi e non posso usare il revox, ho provato ad analogizzare in altro modo. era anche un pò che volevo fare la prova, quindi aspetto pareri.
link
file a 44 khz, 24 bit. il primo spezzone ITB, il secondo riregistrato attraverso il banco (soundtracks PC midi 24) il terzo passato in un pre DBX 386. roba normale, senza tanti fronzoli. nessuna ulteriore finalizzazione né equalizzazione, ho solo normalizzato.
ziokiller 08-12-09 18.02
Ho l'impressione che quella di mezzo suoni più spaziale, ariosa, e la voce sia meno sibilante. Per il resto non noto grosse differenze, noto solo troppo riverbero e la voce un po' "inscatolata".

Ma cos'è, Battiato?...

barbetta57 08-12-09 19.35
è battiato. errori di missaggio a parte, ne risulterebbe confermata la mia convinzione che, con materiale di non eccelsa qualità quale quello che si trova negli home e project studio, questi giochetti siano praticamente ininfluenti rispetto al missaggio ITB. a me quasi piace di più il primo,come apertura,anche se in effetti è un pò più "magro" a sensazione. peccato non poter fare la prova del revox, ma ho dei nastri veramente infami.
Edited 8 Dic. 2009 18:36
ziokiller 08-12-09 23.31
Su ebay trovi dei Quantegy 478 nuovi a circa 13 euro. Io ho preso una piccola scorta da un tipo inglese, sono arrivato a pagare circa 6 euro a nastro, e ora sto aspettando che mi arrivi anche un pacco di Zonal 675. Sto cercando qualcuno che vende nastri Emtec/RMGI a buon prezzo, perché gli SM468 secondo me sono i migliori.

HammonDan 01-03-11 15.54
Tutto questo mi interessa molto.
E' possibile avere un qualche link per qualche tutorial per comprendere quali sono le apparecchiature ed i passaggi da fare per effettuare registrazioni analogiche semi-professionali?
Oltre appunto ad esempio ad un revox, microfoni e strumenti, fisicamente cos'altro serve?
Come sono i passaggi della catena e gli elementi che la compongono?
Inoltre come si effettua successivamente il mixaggio?
Si fa un pre-mix sul mixer prima di iniziare a registrare???
E dulcis in fundo come si riserva il contenuto della bobina su cd?
Mi piacerebbe iniziare ad entrare in questo mondo!

Daniele
HammonDan 02-03-11 12.27
emo