gabrieleagosta ha scritto:
thanks giullaresco
'azz... un thanks per lo spirito goliardico, eh? Lavorare! Siamo mica qui per divertirci! Sennò andate su Supporti Fancaz...isti!
Vabbe', presa la bacchettata sulle dita:
Ohi, Antonio Godot,
vedo che non rispondi alla semplicissima domanda che ci avrebbe consentito di risparmiare tempo, ma prima che il moderatore ci tranci le orecchie, e viste le cifre favolose con cui veniamo retribuiti, ti spiego due "fondamentali"
Una batteria elettronica, a seconda della complessità e vetustà, può
a) suonare soltanto delle note, con timbro di suoni percussivi (tastiera preme un do, esce una cassa, premi un re, esce un rullante, premi un re#, esce un timpano)
b) metterle in sequenza, sotto forma di pattern ripetitivo (tum tum cia, tum tum cia) perché in memoria immagazzina serie di note midi
di solto le batterie elettroniche hanno pronti una valanga di pattern così. chiamati pattern, stile, o come vuoi.
c) metterle insequenza sotto forma di concatenazione di patter o di lunga sequenza con variazioni (un due tre... tick tick tick... tum tum cià, tututum cià, e avanti così ) finché diventano una canzone
Questo di solito nelle batterie elettroniche NON c'è pronto all'uso. Te le devi scrivere.
Oppure devi copiare la sequenza di dati da un file midi,
oppure
d) devi usare la batteria elettronica come expander controllato da un sequencer. Il sequencer contiene la serie di note, le manda come note midi alla batteria, la batteria le interpreta.
Di quale situazione stiamo parlando?
a, b, c, o d?
Di quale modello di batteria?
Cosa vuoi?
Chi sei?
da dove vieni? Dove vai?
Come ti chiami, Antonio?
PS: tutti i napoletani si chiamano Antonio. Ho le prove. Ero a scuola con un napoletano: si chiama Antonio di primo nome, Vincenzo di secondo nome. Suo padre si chiamava Vincenzo Antonio. Suo zio Antonio Vincenzo, e suo nonno Antonio Vincenzo.
Avete poco da contestare. Questi sono fatti, non teorie.
Edited 15 Mar. 2010 17:58