Email da esound/eko music group

michelet 29-07-10 21.24
Anche se sarebbe stata da pubblicare nella sezione Musica e Dintorni, mi sembra il caso di parlarne qui.

Oggi pomeriggio mi è arrivata una mail da eSound che mi ha fatto veramente emo emo emo

Ecco il testo:

Comunicazione importante alla clientela
La Eko Music Group informa la sua clientela che gli utenti che effettuano acquisti presso rivenditori non autorizzati o all´estero non avranno diritto all'assistenza da parte del personale di Eko Music Group e dovranno rivolgersi esclusivamente al negozio dove hanno comprato il prodotto.

Di seguito una serie di siti e-commerce che non fanno parte della rete di vendita di Eko Music

thomann.de
musicstore.com
playback-europe.com
mixexperience.it
dv247.it
djstools.com
musiclandia.eu.com
musik-produktiv.it

Sbaglio o è da un po' che esiste la garanzia europea sugli strumenti musicali???

Siamo ancora fermi all'Italia del feudalesimo, Vassalli, valvassini e valvassori emo
orlando 29-07-10 21.48
bravo Michele..anche a me è arrivata..mi sembra una cosa assurda..emo
lino_z750 29-07-10 21.50
La risposta al problema è :
boicottare il rivenditore, ovvero non comprare quegli strumenti (parlo da possessore di korg)emo
barbetta57 29-07-10 22.00
sono tutti negozi non italiani o che si riforniscono da canali paralleli, e quindi è logico che la garanzia sia quella internazionale o quella del venditore diretto.
è logico che sia così. per la EKO (come per qualsiasi altra ditta, provate pure) la garanzia è un costo che viene ricaricato sul prodotto in percentuale. non avendo venduto loro il prodotto, non vedo perchè dovrebbero assumersene l'onere di ripararlo in garanzia. la stessa cosa in piccolo la applico io. se qualcuno compra qualcosa da me, se ha qualche problema (anche di software) glie lo risolvo. se lo va a comprare da un'altra parte per risparmiare i 50 euro, lo stango, o se no lo mando dove l'ha preso (dove generalmente non ne capiscono un c....)
Edited 29 Lug. 2010 20:02
andrewx 29-07-10 22.00
Il problema riguarda esclusivamente le riparazioni in garanzia :

- durante il periodo di garanzia fa fede la prova d'acquisto ed è giusto contattare il proprio rivenditore, nazionale o estero che sia, e seguire la giusta procedura di riparazione ( per i prodotti Korg acquistati in Inghilterra ad esempio è necessario rispedirli indietro e aspettare che tornino riparati )

- al di fuori della garanzia, visto che si paga, nessuno ti rifiuta assistenza emo

giosanta 31-07-10 03.32
E' una storia ricorrente.
Dipende da come è strutturato il produttore. Posso portare un esempio nel settore fotografico: Canon Italia (come Fuji) è una filiale dirette della casa madre giapponese, pertanto qualsiasi apparecchio comprato in Europa gode dell'assistenza diretta presso di loro, perciò non gl'importa nulla che sia stato comprato in Italia piuttosto che in Germania. Viceversa Nikon è importata ed assistita da un'azienda, con sede a Torino, la Nital, che ripare, in garanzia, ESCLUSIVAMENTE gli apparecchi venduti in Italia e solo se dotati del loro bollino d'importazione: gratis se in garanzia, a pagamento se fuori garanzia. Del resto è logico, si tratta di un'azienda privata, che ha messo su a sue spese il laboratorio, pertanto sono obbligati solo verso chi ha comprato presso di loro.
Tutti, sia gli uni che gli altri, con rapporto diretto tra utente ed assistenza.
E' vero che le normative europee obbligano comunque sia alla garanzia che all'assistenza, ma sempre tramite il rivenditore.
Edited 26 Ott. 2010 21:05
michelet 31-07-10 11.54
giosanta

Grazie della risposta esaustiva.
Tutte belle parole che, alla fine però, confermano quanto dicevo nel mio post iniziale: siamo rimasti ancora in un'ottica feudale dove ognuno (cioè gli importatori e distributori) cura il suo orticello e se può esercitare anche il seppur minimo potere sull'utente finale, lo fa.
Il fatto è che, ad esempio come è capitato a me con una macchina fotografica Olympus acquistata in Italia, ho dovuto aspettare almeno tre mesi prima che ritornasse... uguale a prima. emo Rispedita al centro assistenza - che in precedenza non aveva effettuato alcun controllo - è rimasta ancora un paio di mesi per poi ritornare finalmente aggiustata. Alla fine della fiera ho perso 6 mesi in cui avrei potuto utilizzare la macchina fotografica per lavoro e svago, ma i danni non li ho potuti imputare ad alcuno. emo

In Italia capita un fatto abbastanza strano: l'essere costretti a mandare obbligatoriamente in assistenza i nostri apparecchi presso il distributore/importatore o presso un centro assistenza di sua fiducia, ma questo centro assistenza è spesso fonte di altri danni.
Non racconto per decenza quanto mi è successo con Mastertronics, ma realtà come queste in Italia abbondano.
Quindi nel mercato europeo sarebbe auspicabile finisse questa perversa logica monopolista per la quale siamo legati a doppio filo con importatori e negozi che praticano i prezzi a loro piacimento, con centri assistenza che non fanno il loro lavoro con serietà.