Parliamo di synth digitali (no workstation!)

ziokiller 02-09-10 01.46
Ok, dopo tanto parlare di workstation e il solito dilemma synth analogico vs. virtual analog, vorrei parlare un po' di synth puramente digitali, cioè quelli che prendono tutti i vantaggi della tecnica digitale per unire sintesi classiche a campionamento, elaborazione dei campioni, granulare, ecc.

Io ho già un bel po' di synth analogici e come VA ho il Q+ e l'SH-201, e stavo pensando che vorrei avere qualcosa di diverso... anche se per ora non ho intenzione di comprare un bel niente, vorrei solo vedere cosa c'è di bello in giro.

Ci sono alcune tastiere delle quali non so quasi niente perché finora non hanno mai attirato la mia attenzione: per esempio, cosa si può fare di particolare con un Roland V-Synth? E cosa fa il Quasimidi Sirius? E un Hartmann Neuron? Oppure un Fizmo?

Lo so, potrei girare in rete e trovare tutte le informazioni che mi servono (ed è quello che sto facendo nelle altre finestre aperte nel browser in questo momento), ma mi piacerebbe sapere se qualcuno qui ha o ha avuto esperienze dirette con qualcuno dei synth che ho citato o altri modelli che esulano dai soliti VA.


kyma1999 02-09-10 02.10
il v.synth è sostanzialmente una macchina che combina virtual analogue (con diverse forme d'onda) e campioni che possono essere trattati con la tecnologia Variphrase, che consente un controllo sul tempo e l'intonazione del campione.
la catena di sintesi è basata su strutture con architettura variabile, con degli stadi a tecnologia COSM, che possono accogliere diverse funzioni (un po come VAST di kurzweil), tra cui filtri, risonatori, shaper, etc....tutto questo è posto sotto un controllo abbastanza complesso di sorgenti, cè un LFO e un inviluppo per quasi ogni parametro della macchina.
Inoltre vi è un grande controllo in tempo reale e gestuale grazie al time trip pad (un controller che risponde alla direzione e alla pressione, una sorta di vector controller ma senza stick) e a due D-Beam programmabili, oltre che a svariati potenziometri.

Hartmann neuron è basato sulla tecnologia delle reti neurali....non ho mai ben capito che cosa faccia sul campione, però so che è un PC embedded con una scheda audio terratec, quindi, in sostanza è un plug in e quindi è gia depennato dai miei interessi.

Fizmo è un synth della ensoniq basato sulle TRANSWAVES, che non sono altro che wavetables stile PPG Wave ma create da ensoniq.
La macchina ha 4 mb di transwave, che sono 55 in totale, oltre che a 3 forme d'onda synth e un drum kit, ha un dual filter con diverse combinazioni (la maggior parte non sono risonanti), LFO, noise generator e 3 inviluppi.
il suono è impossibile da spiegare, però non mi è sembrato quando l'ho provato una cosa micidiale, anche se è cmq una macchina rara e interessante.

Una macchina digitale e veramente marcia e diversa da qualunque altra è il CHEETAH MS 800...praticamente quasi introvabile, un incubo da gestire ma con un suono che a detta di chi l'ha provato è paragonabile a "una Wavestation con l'anima PPG che suona come un Commodore 64"....mica male come premessa.

Un altro rack dimenticato da tutti è Evolution Synthesis EVS-1, un modulo inglese dei primi anni 90 che basava la propria tecnologia su una sorta di mix tra FM, PD e waveshaping, oltre che a una pseudo adittiva....caratterizzato dall'assenza di filtri di ogni tipo.
Ha 80 suoni di cui 20 programmabili,ma il bello è che non puo essere programmato da pannello ma solamente da un editor che gira solo su Atari.
Esiste in realtà un editor non ufficiale per PC, ma non funziona benissimo, sopratutto con Win XP.
Edited 2 Set. 2010 0:15
ivanzajic 02-09-10 02.48
il Neuron VS è anche un software + controller dedicato per Pc e Mac che riusce a dare un suono praticamente uguale all'originale, a detta di chi ha provato entambi.
Un altro synth digitale di cui si parla bene è il Solaris, che ha diverse sintesi digitali mixabili a vettori,anche se questo molto costoso
bkbk 02-09-10 03.53
Quasimidi PolyMorph è un bel giocattoino (ben fatto il morphing seq), che suona!....personalmente lo preferisco al sirius...anche se c'è solo in formato rack, ma è pieno di controlli e versatile sui suoni.
gig69 02-09-10 05.34


Puramente digitale,sintesi additiva + wavetable e filtri multimodo. Mai sentito ne provato, ad eccezione del predecessore Kawai K5 del quale ricordo alcuni pad vitrei e buoni suoni d'organo per l'epoca grazie alla sintesi additiva.
Edited 2 Set. 2010 3:35
salvafunk 02-09-10 11.11
Fra questi annoverei il Kawai K5000. Parliamo ovviamente della versione S o del rack ( quando avro' i soldi ne voglio uno assolutamente)
Uno dei migliori digitali anni '90. Parliamo della sintesi additiva, in cui la Kawai ci credeva molto.
Sonorità molto frizzante, glaciale, eterea. Completa un trio micidiale insieme alla Wavestation ed al JD990.
I suo pad sono da brividi.
mao 02-09-10 11.26
V-Synth:

Premetto che a mio avviso chiunque sia appassionato di sintesi dovrebbe avere un v-synth . Come già detto da Kyma è un synth a 2 oscillatori, dove oltre a svariate forme d'onda classiche (comprese supersaw e altre) è possibile utilizzare come oscillatore sia fonti audio esterne (usando quindi il synth come filterbank) sia campioni importati. La particolarità però è questa: Si carica via USB una wav. Dal V-synth si processa la wav (è un'operazione semplicissima) secondo vari algoritmi a seconda di cosa stiamo processando (parti ritmiche? strumenti solisti? rumori ? etc..) a quel punto è disponibile come oscillatore. Ora aver processato la wav rende possibile al motore variphrase di trattare quella forma d'onda senza variazioni di tempo o pitch lungo la tastiera in modo quindi elastico. I risultati a mio avviso sono di gran lunga migliori di qualsiasi synth granulare io abbia mai ascoltato. Tra i vari algoritmi ce n'è uno in particolare in grado di rendere " armonica" anche una wav contenente una accozzaglia di rumori. Aggiungete fino a due filtri COSM a scelta (ce ne sono molti, da classici LP, doppi LP, Risonatori, Amp simulator, etc...) condite con effetti come se piovesse e otterrete i pad più incredibili che abbiate mai sentito.

Suona caldo e potente. A differenza della maggior parte dei synth "granulari" dove il suono tende ad assottigliarsi, nel V-symth mantiene tutta la sua corposità, con un punch e un lowend impressionante, a mio avviso il più potente e definito tra i digitali. Bassi tellurici. Aggiungete una interfaccia touch semplicissima. Il manuale vi servirà solo per settare cose tipo sync e configurazioni avanzate per il resto, con un minimo di esperienza si trova tutto con un tocco.

Sono inoltre a disposizione due step sequencer a 4 tracce l'uno. Uno pensato come classico arpeggiatore/sequencer a 4 linee, l'altro dedicato alle modulazioni (tipo evolver) dove ogni traccia può essere dedicata ad un parametro, tipo cutoff, resonance o altro a scelta.

Per me il V-Synth rimane l'unica vera novità Roland degli ultimi anni.

...continua con NEURON...
Edited 2 Set. 2010 9:37
mao 02-09-10 11.27
...continua da sopra...

Neuron:

Il Neuron è una bestia strana. Praticamente "ricorda" un V-synth con una catena di sintesi leggermente diversa. La versione VST (Neuron VS) NON è uguale alla versione hardware e chi produce suoni per Neuron scrive sul manuale che la compatibilità con il VS non è assicurata per via di differenze strutturali tra i due.
E' un synth fuori dal mondo (il fatto che sia un pc con un software non cambia nulla... in fondo gli altri synth digitali sono dei dsp con un software). A differenza del V-Synth non è presente una sezione oscillatori VA. Gli oscillatori cioè sono sempre da campioni. Ora portare una wav nel Neuron è un trip. Bisogna darla in pasto ad un software per PC o MAC (il Modeler) che lo processa esternamente e poi lo carica sul Neuron via ethernet (quindi va settato l'IP del neuron e balle varie) Il neuron viene infatto collegato al pc via ethernet quindi serve un client FTP per "vederlo" ma questi sono dettagli. Fortunatamente il Neuron ha già un HD pieno di modelli.

Il suono: avete presente Absynth ? ecco solo ON STEROID... Suono MOLTO corposo e stranissimo ! un classico da film, colonne sonore, effetti assurdi, paddoni evolventi. Non mi è chiara la componente "neurale" del tutto, dato che alla fine i parametri che si cambiano hanno si nomi esoterici (resynator, silver, sphere, scape...) ma alla fine sempre di cutoff, resonance e inviluppi e modulazioni si tratta. Quindi a mio avviso la parte neurale è solo "marketing". Per chi cerca qualcosa di veramente ALIENO questa è una macchina esemplare. La versione vst è piena di problemi, da evitare come la peste. La versione hardware è affidabile e con una interfaccia tanto particolare quanto immediata. Niente sub menu... tutto a portata di mano.

A trovarne di usati a prezzi decenti...
Edited 2 Set. 2010 9:43
ziokiller 02-09-10 11.46
Ok, grazie a tutti per le risposte. Alcuni dei synth che abbiamo citato sono introvabili, altri molto costosi, altri valutati uno sproposito. Per esempio c'è un Neuron su ebay a oltre 4000 dollari. I Quasimidi non si trovano proprio più.

Il V-Synth in effetti è l'unico che mi incuriosisce in modo particolare, e poi si riesce a trovare facilmente.
JM 02-09-10 12.03
ziokiller ha scritto:
vorrei parlare un po' di synth puramente digitali


Ben venga!

ziokiller ha scritto:
stavo pensando che vorrei avere qualcosa di diverso... anche se per ora non ho intenzione di comprare un bel niente, vorrei solo vedere cosa c'è di bello in giro.


Di bello e di diverso in giro, eh? Un paio di tasselli del mio setup possono rientrare nel discorso: Wavestation A/D e FS1r.

Wavestation: una leggenda. Smaccatamente digitale, smaccatamente "anni '90". Architettura di sintesi affascinante (a partire da due semplici vettori fino alla più ridondante wavesequence), solidità costruttiva invidiabile (eccettuando il famigerato affaire backlight/inverter)... prezzo abbordabile. Certo: non sono tutte rose e fiori. La logica gestionale è un tantino più complessa dello standard odierno, e alcuni di quelli che oggi sono considerati dei punti fermi di qualsiasi macchina (se non di basso certo di medio e di alto livello) semplicemente sono presenti sì e no ai minimi termini: se quello della Wavestation lo vogliamo chiamare filtro...

FS1r: modulazione di frequenza avanti tutta, con una quantità di operatori - e di gruppi di operatori - da mal di testa! A latere sintesi per formanti, magari appoggiandosi a un paio di editor esterni: un aspetto che devo ancora approfondire... e che sospetto porterà via taaaaaanto tempo (l'ho voluta la bici?). Temperatura polare. Plus sparsi: ricca sezione effetti e stadio di filtraggio. Prezzo abbordabile.

Ciao!
Jacopo
Nikxx94 02-09-10 12.18
Io sono curiosissimo di provare QUESTO.
mao 02-09-10 12.27
ziokiller ha scritto:
Il V-Synth in effetti è l'unico che mi incuriosisce in modo particolare, e poi si riesce a trovare facilmente.


Ti consiglio caldamente di trovare un V-Synth-XT usato, e di non pagarlo oltre i 1000 euro. Fino a poco tempo fa si trovavano a 850/950. Qualche controllo in meno rispetto alla versione tastiera, Time-Trip da schermo touch e niente D-beam ma a bordo hai già la scheda D50 che è veramente ottima (se ti piace) e anche la scheda VOICE (ottimo vodocer-harmonizer). Inoltre lo schermo a colori è decisamente migliore.

Nel weekend vedo di mettere nella sezione LAB qualche suono... Si trova qualcosa di interessante su youtube.




ziokiller 02-09-10 13.22
La Wavestation l'ho avuta, l'ho amata, l'ho odiata, l'ho venduta. E se un giorno dovessi sentire la necessità di averla di nuovo, preferirei comprare la controparte software, che suona in modo identico, forse anche meglio.

michelet 02-09-10 13.24
@ Nikxx94
Io sono curiosissimo di provare QUESTO.
Vai a vedertelo QUI
anonimo 02-09-10 13.33
Qual e' lo scopo, ziokiller? Imparare una nuova tecnica di sintesi, dedicarci del tempo e ottenere suoni mai sentiti prima?

Be', per parlare di tre macchine per le quali ho fatto quella fatica:

1) Ho visto che e' stata citata solo una volta la wavestation. Per il basso costo e le potenzialita', io la metterei al primo posto.

Due ovvieta': le wavesequence e i vettori.

Ma soprattutto: e' PREVEDIBILE. Riesci a vedere mentalmente dove stai andando a parare, perche' in fondo e' un "banale" rompler a sintesi sottrattiva.

E secondo me l'ergonomia e' importante. Le macchine che danno risultati "caotici" mi snervano. Ogni suono "cattivo" affatica l'orecchio, e per programmare queste macchine bisogna starci davanti e ascoltarle per ore.

Wavestation raramente ti "gratta le orecchie", a meno che non vai a casaccio. Se vuoi costruire varianti di un coro, non saltano fuori campane o balene.

2) Questo invece e' cio' che accade con il VL1, il mio altro "amore" digitale.

Ci ho messo 10 anni a "domarlo": ne vale la pena. Ogni tanto partono scoregge, ma se vuoi fare cose veramente NUOVE, e' formidabile.

Datti qualche mese di tempo e leggi bene la teoria. Al di la' fel fatto che in 5 minuti ti da' i famosi sax e trombe preset.

Invece non ho avuto pazienza per

3) Fs1r:

non era abbastanza "musicale" per compensare la fatica, e se non lo lavori a fondo, dopo un po' lo vendi e compri una dx7. Io feci cosi'. Ripeto: impazienza mia. Ma la macchina non mi aiuto' a superarla. E io sono molto paziente (vedi sopra).

Aspetto economico: 350 euro una wavestation ex o AD, 2000 un vl1.

Reperibilita': wavestation te la tirano dietro, VL1 basta pagare e pazientare due mesi.

Non comento su altre macchine che ho solo sentito. Ma cito, perche' ci avevo sbavato sopra, il wave. Troppo caro e raro.
mao 02-09-10 13.55
goldbug ha scritto:
Ma cito, perche' ci avevo sbavato sopra, il wave. Troppo caro e raro.


Ci abbiamo sbavato tutti... emo però forse esula dal thread dato che i filtri sono analogici. Qui si parla di full digital... quindi gli "ibridi" tipo wave, microwave, Korg DW/EX8000 sono fuori credo. Ma questo lo decide ZioKiller.

da ascoltare: WAVE
Edited 2 Set. 2010 11:57
anonimo 02-09-10 14.25
Il solaris, dai samples sul sito (e sono wav, non mp3. era ora...) sembra una DX7 evoluta, on un m3+radias con una bella suoerficie di controllo.

Se poi dal vivo suona pazzesco, non so.

Però mi sembra che ci sia una trappola mentale, che fa sì che i discorsi siano sempre gli stessi, girino sempre in tondo:

leggo le seguenti frasi sul sito:

[c]Relief at last from the common synthesizer!
Have you ever noticed that most new synthesizers sound pretty much the same as last year's model? Expand the number of piano samples held in ROM memory, add a couple of new features, come up with a new name and that is enough to qualify selling it as a whole new synthesizer! Where is the creativity, innovation and inspiration in that? Fortunately, John Bowen Synth Design isn't like other companies that mass produce product lines for every market segment.[/c]

e fin qui, sembra un forum di supportimusicali. E vvaiii...

Poi, però, vediamo qual è l'architettura del synth:

[c]OK, so what's the big idea?
The general concept behind the Solaris synthesizer is to implement something like a giant wall-sized modular system entirely in software where you can select among several completely different types of oscillators and filters, exquisitely modelled after the components culled from a variety of legendary vintage synthesizers of yesteryear and even some current virtual analog innovations of today. With up to four oscillators, four filters, four amplifiers, four four-input mixers, six envelope generators, two looping envelope generators, five LFOs, two vector mixers and still more of these software modules available in each program, the Solaris synthesizer becomes absolutely unrivalled in terms of versatility and programmability[/c]

cioè, il clavia G2, meglio costruito e con più display.

E infine, vado a vedere i dettagli sulla serie "infinita" di moduli, "che non si limitano al solo virtual analog"...

e si chiamano:

OB notch
LP

cioè: imitazione oberheim, imitazione moog...

emo

Ok, un virtual analog modulare con aggiunta di forma d'onda digitali.

4000 dollari, SE verrà prodotto.

Cioè, in Europa, 4500 euro (mettici l'IVA, la spedizione, i margini dei negozia italiani).

Il prossimo, prego.

Una domanda cretina:

per una cifra di quel tipo,

nell'oasys, l'emulazione della wavestation e l'emulazione dello ms20 possono essere integrate o soltanto affiancate?

cioè: passo le onde dell'una dentro i filtri dell'altra, sincronizzando adsr dell'una e midi-sinc delle wavesequence dell'altra, o posso solo fare patch separate - una va e una wavesequence - e metterle insieme in una combi?

Mi è venuta la curiosità.







Edited 2 Set. 2010 12:31
gig69 02-09-10 14.50
@ ziokiller
Ok, grazie a tutti per le risposte. Alcuni dei synth che abbiamo citato sono introvabili, altri molto costosi, altri valutati uno sproposito. Per esempio c'è un Neuron su ebay a oltre 4000 dollari. I Quasimidi non si trovano proprio più.

Il V-Synth in effetti è l'unico che mi incuriosisce in modo particolare, e poi si riesce a trovare facilmente.
Per quanto ne sò la sezione Virtual Analog del V-Synth è però piuttosto deboluccia. Ha dalla sua il VariPrhase ma come integrazione VirtualAnalog+wavatable è molto più potente a mio avviso il NordWave
kyma1999 02-09-10 14.58
goldbug ha scritto:
per una cifra di quel tipo,

nell'oasys, l'emulazione della wavestation e l'emulazione dello ms20 possono essere integrate o soltanto affiancate?

cioè: passo le onde dell'una dentro i filtri dell'altra, sincronizzando adsr dell'una e midi-sinc delle wavesequence dell'altra, o posso solo fare patch separate - una va e una wavesequence - e metterle insieme in una combi?

Mi è venuta la curiosità.


nell'oasys le varie "tecnologie", ossia gli engine che producono suoni (HD1 che è in sostanza EDS evoluto, MS20, AL1, MOD7 etc) risiedono in compartimenti stagni, ogni program puo essere uno di quelli.....per unirli si puo ricorrere al modo combi, in sostanza stesso concetto della Motif ES con le PLG, completamente separate tra loro.
non è una vera architettura modulare del tipo "prendo l'uscita dell'oscillatore del MS20, lo dirotto dentro il filtro del HD1, e l'uscita la mando all'ingresso audio della Wavestation in una wavesequence" (anche perchè oasys nn emula i "suoni" della wavestation ma solo le wavesequences...)

è questa una delle ragioni per la quale oasys a quel prezzo non mi ha mai interessato.
Edited 2 Set. 2010 13:22
ziokiller 02-09-10 14.59
Io aspetto con ansia che Nord faccia il prossimo Modular... se lo fanno, al vecchio Modular aggiungeranno il playback dei campioni per poter caricare le librerie di Electro e Wave e unire le sintesi... in pratica un Wave modulare, sarebbe il massimo.

Per quel poco che l'ho avuto il Nord Modular G2x l'ho amato, ma sentivo la mancanza di due sole cose: l'uso dei campioni nella catena di sintesi e un SDK per dare la possibilità agli sviluppatori di programmare nuovi moduli. Beh, certo, poi un processore più veloce in grado di offrire più polifonia sarebbe la ciliegina sulla torta.

Il Solaris l'ho provato qualche anno fa a Francoforte, era ancora prototipo (lo è ancora tutt'oggi!) e l'ho provato in cuffia solo per qualche minuto, quindi non sufficientemente per capirci qualcosa di serio, ma onestamente non mi ha impressionato. Comunque è vaporware, annunciato secoli fa e mai uscito, quindi fuori discussione.

La Wavestation, come ho già detto, l'ho avuta e l'ho venduta... e non la rivoglio.