Iter per aprire una sala prova/piccolo studio

alex333 06-09-10 09.57
Ciao a tutti...
qualcuno di voi sa' qual'e' l'iter burocratico per aprire una sala prova/piccolo studio di registrazione?
...e soprattutto fiscalmente, quale potrebbe essere il tipo di contabilita' migliore e le iscrizioni varie?
Grazieemo
shiningkeyboard 06-09-10 12.39
se vuoi darmi la tua mail (in privato), giovedì chiedo al tipo dove vado a far le prove io, così magari vi sentite direttamente...
alex333 06-09-10 15.55
ma grazie!!!!
e' alex333@iol.itemo
ROLL 06-09-10 17.27
Prima ancora delle questioni fiscali e burocratiche, secondo me sarebbe utile e necessario una più generale analisi della fattibilità del progetto da un punto di vista reddituale, di mercato, finanziario ecc.

in soldoni: quanti soldi servono, quanto voglio/presumo di guadagnare, quanto investimento mi serve, quanta gente verrà da me...

gli altri aspetti, seppur importanti e farraginosi in tipico italian-style, possono passare in seconda analisi.
maxipf 07-09-10 17.06
I permessi necessari variano da regione a regione, ti allego un estratto dalla camera di commercio della mia città:

Impresa individuale: l’imprenditore è l’unico responsabile della sua gestione con la conseguenza dell’estensione del rischio di impresa a tutto il patrimonio personale dell’imprenditore (responsabilità illimitata).
L’impresa individuale può avvalersi di dipendenti e/o collaboratori per lo svolgimento dell’attività. Può anche assumere la forma di impresa familiare (art. 230 bis c.c.) Sul piano patrimoniale il diritto più importante attribuito al familiare che collabora nell’impresa è il riconoscimento di una quota di partecipazione agli utili prodotti dall’impresa, fermo restando che l’impresa familiare rimane sempre un’impresa individuale in cui è solo il titolare, con il proprio patrimonio, a rispondere delle obbligazioni verso i terzi.
Dal punto di vista fiscale e previdenziale occorre:
- attribuzione del numero della partita IVA
- iscrizione presso il Registro delle Imprese e presso albi, registri o elenchi
- in caso di esercizio di particolari attività
- iscrizione all’INPS ed eventualmente all’INAIL
- richiesta eventuale di licenze o autorizzazioni amministrative sanitarie, ecc.
- tenuta di una regolare contabilità.
Per la costituzione di una impresa individuale non è necessario l’atto pubblico, né un capitale minimo. Per completezza di informazioni si ricorda che non è possibile essere titolare di più imprese individuali.

Per farti un esempio della mia città, ad un amico proprietario di una sala prove è stato detto dal comune di basarsi sul proprio buon senso per quel che riguarda i bagni e l'antincendio perchè non ci sono prescrizioni precise in merito.
Per quel che riguarda la contabilità dovresti chiedere ad un commercialista, comunque sicuramente avrai un blocchetto delle ricevute ed un registro entrate/uscite, dovrai fare la dichiarazione dell'iva e dei redditi (730) come impresa.
Max
alex333 07-09-10 17.16
ti ringrazio!...
come regime fiscale credo che dovrei riuscire ad entrare nel regime forfetario che implica una tassazzione del 20% senza obbligo di registri iva...ed e' il tipo di contabilita' ideale ...per il resto mi piacerebbe sapere cosa prevedono le norme, ovviamente gli impianti elettrici devono esserlo e anche i materiali...ma poi dovrei farmi rilasciare dei certificati dall'elettricista?...o basta davver il buon senso....
mq grazie ragazzi!
ROLL 07-09-10 17.35
Il regime dei minimi (quello che tu indichi come forfettario) ha alcuni limiti da verificare, tra cui il tetto massimo di fatturato di € 30.000, il limite di 15.000 nell'acquisto di beni strumentali (in questo caso, strumenti emo), e l'assenza di dipendenti.

Superato uno di questi limiti, non succede nulla di strano, semplicemente si entra nel regime ordinario.

Valuta anche il regime delle nuove attività imprenditoriali, che ha la durata di 3 anni e ha un'aliquota secca del 10%.

Consiglio tuttavia di discuterne bene con un professionista, in quanto tali regimi non rappresentano a priori la scelta migliore, in dipendenza di vari fattori.

Per quanto riguarda i locali, è di norma il comune, per tramite dell'ufficio delle attività produttive, che regolamenta "l'agibilità" dei locali stessi; a volte sono rigidi, altre volte, soprattutto in caso di edifici già esistenti e funzionali, sono più flessibili (non in termini di sicurezza, ma in termini di "burocraticità").
Tramite tutta la documentazione che ti daranno da compilare, potrai capire meglio se/dove/come intervenire.
maxipf 07-09-10 17.40
@ ROLL
Prima ancora delle questioni fiscali e burocratiche, secondo me sarebbe utile e necessario una più generale analisi della fattibilità del progetto da un punto di vista reddituale, di mercato, finanziario ecc.

in soldoni: quanti soldi servono, quanto voglio/presumo di guadagnare, quanto investimento mi serve, quanta gente verrà da me...

gli altri aspetti, seppur importanti e farraginosi in tipico italian-style, possono passare in seconda analisi.
Guarda Roll, per tanto che spendi a mettere su due salette, strumenti di buon livello compresi, (batterie, ampli, mixer e casse), e mettiamoci pure i condizionatori/ stufa a pellet, costa 10 (dieci) volte meno di un'attività avviata e te lo posso dire per esperienza vissuta, nonchè notti insonni per cercare di trovare i soldi necessari oltre all'ipoteca e mutuo......e la prospettiva di lavorare 7 giorni su 7 per almeno 15 anni prima di pagarlo (ho 45 anni....).
E lo dico anche per esperienza personale visto che tra breve finirò le salette, una piccola per mio figlio e la sua batteria che può contenere fino a quattro persone (se sono magre...), ed una più grande (circa 5,5mt x 3,5mt) per i miei gruppi e....tutti gli altri....spero.....d'ogni modo quando ho finito metterò sul mio facebook le foto, così i turineis che vogliono venire hanno il gelato della nonna (mia mamma) in omaggio se fa caldo, oppure la mia "famosa" focaccia e/o pizza se fa freddo.......

Ho usato lana di roccia densità 80 da 40mm contro il muro, poi subito attaccato alla lana un telaio con inserita altra lana di roccia densità 100 da 50mm, quindi doppio strato di cartongesso da 12,5mm montato "spaiato", (spessore complessivo muri 12cm); per terra aplomb 22 e sopra legno truciolare OSB da 25mm, e per disaccoppiare la batteria dal pavimento ho fatto un secondo pavimento come il primo. Come finitura il pavimento è rivestito con listoni di laminato, che coprirò al più presto con un tappeto per evitare "bozzi".
Per il controsoffitto ho usato dei pannelli 600 x 600mm di lana di roccia da 80mm (che non mi ricordo come si chiamano) montati su telaio e relativi pendini e come fonoassorbimento ho messo 5 fogli da 2mt x 1mt di bugnato sparsi quà e là per abbassare il riverbero, poi man mano che si suona perfeziono l'aggiustamento del suono.
Ovviamente il tutto montato da me stesso medesimo.......che chiul pazzesco, raga........
Max